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Autore: percabeth2000    06/08/2013    4 recensioni
Questo è il seguito della storia: Mari e Teschi possono convivere? I nostri eroi si ritroveranno un nuovo nemico e una nuova impresa da affrontare.
Le amicizie e gli amori che si erano creati resteranno saldi o cederanno sotto le pressioni create dai combattimenti e dagli dei?
Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
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POV. GINEVRA
 
Dopo aver preparato tutto l’occorrente, armi, provviste, cambi d’abito e ambrosia Nico mi fece alzare dal letto. All’inizio avevo i capogiri ma dopo un primo minuto tutto il mondo si fermò e ci incamminammo verso la nostra meta.
Salutammo Ade e Persefone velocemente e uscimmo dagli Inferi, subito il sole ci accecò violentemente.
Anche negli Inferi c’è luce, ma non come quella del sole. Fortuna che eravamo in inverno e il sole non era così luminoso e abbagliante come in estate seno’ saremmo restati mezzi cechi per un bel po’.

“Sapete che giorni è?!?” disse Chiara pimpante “E’ il ventinove Gennaio, tra due giorni è il tuo compleanno Ginny”

“Me l’ero dimenticata …”dissi.

“Cosa faresti senza di me?” disse lei.

“Mi divertirei, mi sembra ovvio” risposi sorridente “Allora, in che direzione?” chiesi.

“Verso nord, se ci incamminiamo ora dovremmo arrivare prima di stanotte.” Rispose Nico in tono un po’ freddo e brusco.

Era ancora arrabbiato con me, se continuava così mi sarei arrabbiata anch’io e molto anche. Dopo cinque minuti di cammino raggiunsi Nico in cima alla fila e gli restai accanto senza dire niente per un po’.

“Senti, ho capito che sei ancora arrabbiato ma almeno essere ad meno freddo potresti sforzarti non credi?” gli chiesi senza ottenere risposta.

Stavo per ritornare indietro ma mi bloccò per il polso “Sono arrabbiato, lo sai, non riesco a fingere di essere felice se non lo sono”mi disse.

“Non mi vuoi proprio perdonare eh?” gli chiesi.

“Sei orrenda sai?”

“Che cosa ho fatto ancora?”dissi esasperata.

“Sei orrenda perché non riesco ad arrabbiarmi con te per lungo tempo e perché fai sempre quella faccia da cucciolo che è adorabile anche per me, soprattutto per me.” Mi disse schioccandomi un bacio sulla guancia.

“Allora spero che tu mi considererai sempre orrenda”

“Ragazzi?!? Siete sicuri di stare andando nella direzione giusta? Più che guardare la carta vi state guardando a vicenda” ci urlò Chiara per farsi sentire da dietro.

“Zitta e pensa a Matty!” gli urlai io “la carta la stiamo guardando”
Nico si mise a ridacchiare di gusto mentre io sbuffavo.

“Hai scelto tu di portarla con noi nella scorsa avventura, hai scelto tu di diventare sua amica. Perché?” mi chiese serio.

“Perché siamo amiche da dodici anni, perché è sempre stata gentile e sincera con me e perché sdrammatizza qualunque situazione, ma si sta specializzando un po’ troppo a interrompere i momenti romantici” gli risposi sincera.

“Forse hai ragione,non ti ho ancora baciata”

“E quello di prima che cos’era?”

“Quello non conta, era un bacio sulla guancia, non vale.”mi disse.

“A bene, me ne ricorderò”

“Eddai, non fare la pignola. Hai capito che intendevo” mi disse lui tirandomi a se.

“E se non lo avessi capito?” chiesi.

“Se vuoi te lo mostro” mi chiese.

A quel punto però Chiara ci urlò di abbassarci e facemmo appena in tempo a farlo prima che una manticora ci scagliò addosso i suoi aculei avvelenati.
Quando ci rialzammo sia io che Nico avevamo la spada pronta, Chiara tendeva il suo arco e anche Mattia aveva sfoderato la sua spada.
 
POV.MATTIA

Avevo appena sfoderato la spada quando dalle mie spalle spuntarono altre due manticore.
La loro pelle verde e squamosa rifletteva i raggi solari e le loro lunghe code nascondevano degli aculei avvelenati e pericolosissimi.
Io mi voltai ed iniziai a fronteggiare la manticora mentre Chiara, Ginevra e Nico si occupavano delle altre due.
Subito mi scagliò contro una velocissima raffica di aculei che fortunatamente schivai, tentai con un affondo ma come me sembrava che anche la manticora fosse agile e veloce.
Senza rendermene conto mi ritrovai a terra. La manticora mi aveva fatto cadere con un potente colpo di coda. Mi alzai velocemente e ripartii alle carica continuando a menare fendenti e a parare gli aculei.
Mentre entrambi riprendevamo fiato mi concessi un minuto per osservare i miei compagni: Un’altra manticora si era aggiunta ed ora ognuno ne stava affrontando una ma nessuno di loro sembrava essere ferito gravemente o in particolare difficoltà.
Quando mi rigirai la manticora stava ancora riposando e in quei pochi secondi decisi di tentare l’impossibile.
Ci girai intorno velocemente e gli saltai sulla schiena facendola infuriare, mentre cercava di scrollarmi mi ricordai della coda con la quale poteva colpirmi a momenti  e con un gesto deciso gliela mozzai facendola stridere di dolore, questa si disintegrò pochi istanti dopo.
Nel frattempo anche i miei amici sembravano aver avuto la meglio: la manticora di Chiara, ormai accecata, non aveva scampo mentre quella di Nico era attaccata dagli scheletri, quella di Ginevra era piena di tagli e zuppa d’acqua salata che le faceva bruciare le ferite. Dopo poco anche loro diventarono polvere.

“Forse è meglio muoverci se non vogliamo altre spiacevoli sorprese” dissi. Tutti annuirono e quindi ci rimettemmo in cammino, Ginevra e Nico davanti e io e Chiara dietro.

“Sei stata fantastica”dissi a Chiara.

“Grazie, anche tu”mi ripose sorridente.

“Secondo te che si stanno dicendo quei due?” gli chiesi avvicinandomi.

“A occhio e croce direi che parlano genio”

“Potresti anche rispondermi normalmente ogni tanto”

“E tu potresti anche fare domande intelligenti, ogni tanto” mi disse.

“Ma così non sarei più Mattia non credi?”

“Ed io non sarei più Chiara “ quella ragazza riusciva sempre a fregarmi …

“Facciamo così: io ti faccio una domanda intelligente ma tu rispondi in modo normale, senza insultami ne altro”gli proposi.

“Spara”

“Perché hai accettato di essere a mia ragazza?”

“Perché mi fai ridere”rispose semplicemente.

“Quindi il tuo sogno era di fidanzarti con un pagliaccio …”

Mi tirò uno scappellotto ma poi scoppiammo a ridere entrambi.

“Sei una scemo Matty …”

“Hai appena detto che è per questo che ti piaccio no?” gli chiesi.

“Ho detto perché mi fai ridere, non perché fai lo scemo” precisò

“Gli scemi fanno ridere no?”

 Alzò gli occhi al cielo in segno ma non mi rispose più “Hai visto che bel cielo?” gli chiesi dopo un po’.

“Tu stare un po’ zitto mai eh?”Mi rispose alzando lo sguardo.
Il cielo era di un bel azzurro, alcune soffici nuvole bianche lo attraversavano donandogli più dimensione e ogni tanto veniva attraversato da bellissimi uccelli in volo.

“Visto che serve parlare ogni tanto?” gli dissi.

Velocemente si avvicinò e mi diede un veloce bacio sulla guancia, rimasi di sasso. Forse era stata colpita troppo forte dalla manticora? Non era da lei fare una cosa del genere.

“Grazie”Mi rispose.

“Dovrei farti favori più spesso e tu dovresti ringraziarmi più spesso”

Camminammo ancora per qualche ora, parlando di tutte le cose che ci venivano in mente e facendo dei piani per recuperare la spada fino a quando non arrivammo alla abbastanza vicini alla grotta e ci accampammo per la notte.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Non mi faccio vedere da un pò, lo so e mi dispiace un mondo ma in vacanza internet non prendeva e fino ad ora non mi sono potuta collegare. 
Per qunto riguarda il capitolo, è solo di transizione ed è anche un pò romantico (forse un pò tanto) ma ho cercato di renderlo anche un pò spiritoso. Fatemi sapere cosa ne pensate.
percabeth2000
  
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