Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Chexemille    06/08/2013    1 recensioni
Percy si fa 3 nemiche molto potenti, le Moire. Che gli decretano la fine… Lui per salvarsi è costretto a portare un oggetto molto importante per le Moire, che troverà negli Inferi. Così partono lui, Annabeth e Rachel. Solo con Rachel potranno scoprire dove trovare l'oggetto. Buona lettura
-EL
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Clarisse La Rue, Nico di Angelo, Percy Jackson, Rachel Elizabeth Dare
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
19° Capitolo 
POV NICO
 
“Dobbiamo trovarlo!” affermò decisa Rachel.

“Ma come?” chiesi.

“Possiamo andare al comune e chiedere di William Starch,
sicuramente è suo ospite, oppure tornate sul pullman prima che riparta,
prendere la giacca che Aaron ha dimenticato, chiamare Cerbero
e rintracciarlo” rispose Annabeth con nonchalance.

“Una giacca?” chiesi.

“Si, sai quelle cose di stoffa che si mettono sopra gli abiti quando fa freddo” sogghigno ironica.

“So cos’è!!” le risposi acido.

“Smettetela, il pullman sta per partire e la giacca è li sopra!” ci fece notare
Rachel e subito andammo al pullman.

“Scusi, abbiamo dimenticato una giacca, Nico è smemorato dimentica
sempre qualcosa” disse Rachel all’autista e sbuffo.

Le diedi una gomitata.

“Ahi” disse.

“Scusa, ho dimenticato che avvolte le gomitate fanno male.               
Ops, sai non è colpa mia è che sono smemorato” le risposi mentre andavamo a prendere la giacca.

“Hai anche dimenticato che con me non si scherza e che
questa me la paghi” affermò con una risata diabolica.

“Subito o con gli interessi” continuai ridendo.

“Ahahahaha spiritoso, ma non c’è nulla da ridere” mi rispose sbuffando.

“Oooook” le dissi e poi vidi la giacca, la presi e subito scendemmo dal bus.

“Ora chiama Cerbero” mi ordinarono in coro le scorbutiche e io e Percy ridemmo.

“Fatemi concentrare” dissi.

Mi concentrai sul cagnolone degli Inferi, ripensai a quando
giocavamo a palla e subito riuscii ad avere una connessione con lui.

“Bel cagnolone, vieni” gli dissi.

“Bauu” rispose.

Riaprii gli occhi e vidi che tutti mi guardavano.

“Ho qualcosa in faccia?” chiesi.

“No, nulla” mi risposero.

“L’hai chiamato?” mi chiese Rachel.

“Certo, arriverà a minuti” le risposi sorridendo e lei ricambiò poi ricordò
che era arrabbiata con me e distorse lo sguardo.           
Vedendola sbuffare risi e rivolsi gli occhi al cielo esasperato.                
Poi notai che anche Annabeth e Percy stavano ridendo.

“Bauuu” mi disse Cerbero venendo a leccarmi.

“Bravo cucciolone, puoi dirci dove è andato il proprietario di
questa giacca?” gli chiesi ripulendomi dalla sbava.

Annusò la giacca e poi cominciò a correre.                                                        
Era troppo veloce così per raggiungerlo prendemmo 2 motorini che
erano fuori ad un bar. Rachel mi mise le braccia intorno ai fianchi.

“La sai guidare?” mi chiese.

“Non sarà poi così difficile” le dissi facendole un occhiolino.
Cominciò ad agitarsi per paura che io la facessi cadere.
Faceva bene ad aver paura ma non l’avrei mai ammesso.
Lei era l’unica che sapeva guidare bene, Percy se la cavava,
gli aveva insegnato lei a guidare. Ma non ebbe molto tempo per preoccuparsi
per quello visto che i motociclisti ci inseguivano.  

“Quelle sono nostre!” gridavano ma appena videro Cerbero si misero
paura e scapparono dalla parte opposta. Così ridemmo. Sicuro non avevano visto
Cerbero com’è realmente ma solo quello che le permetteva di vedere la foschia.                                        
Dopo una ore che rincorrevamo Cerbero lui si fermò davanti ad un ristorante e noi subito entrammo.

 “Lo vedete?” ci chiese Percy.

“È lì” risposi indicando il tavolo dove erano seduti due uomini.
Aaron e un uomo più anziano, penso fosse William.

“Aaron” gridai salutando con la mano e raggiungendo il suo tavolo.

“Voi!!” affermò furioso.

“Quelli incazzati neri siamo NOI” rispose Rachel sedendosi al tavolo.

“Devi darci quattro perle, dobbiamo tornare negl’Inferi e
Persefone ci ha detto di usare le perle perché se non torniamo entro domani
Percy morirà” dissi calmando Rachel e sedendomi vicino a lei.

“Tu non parlare! E chi mi dice che tu, figlio di Ade, non
stai aiutando tuo padre a trovarmi e uccidermi?” mi chiese.

“Non me ne frega un cazzo di quello che pensi basta che ci
dai quattro perle. Noi ce ne dobbiamo andare!!” rispose Rachel.

“E perché dovrei darvele?” ci domandò sogghignando.

“Senti p…” ma mi bloccò William.

“Moderate il linguaggio e smettetela di litigare.                                            
Mi presento, sono William” ci disse.

“Lo sappiamo. Loro sono Rachel, Percy, Nico e io sono Annabeth” presentò Annabeth.

“Ora che le presentazioni sono concluse vorrei le perle” risposi.

“E chi mi dice che dopo non vieni ad uccidermi?” ci chiese ridendo.

“Cambia città!” risposi.

“Aspettate, ho un’idea” ci disse Annabeth.

“Dici” le chiesi.

“Aaron, chiama Persefone, parlale e poi ci dai le perle” spiegò.

“D’accordo” ci rispose andò in bagno e dopo circa 2 ore tornò con le perle.

“Ma che hai fatto tutto questo tempo nel bagno?” chiese Percy.

“Ho chiamato Persefone e mi ha detto di avervi mandato lei e vuole che vi do
le perle” poi continuò “Vi aspetta domani pomeriggio per darvi l'oggetto!” disse passandoci le perle.

“Come domani pomeriggio?” chiesi furioso “non abbiamo tempo!”

“Nico non chiedere, è meglio!” mi disse Rachel rossa in viso.

“L’oracolo ha capito, diciamo semplicemente che fino a domani
pomeriggio il marito non c’è!” rispose con nonchalance.

“Nico, non fa niente abbiamo ancora un po’ di tempo” rispose Percy facendolo calmare.

“Andiamocene” disse Annabeth dando una perla ciascuno.

 “Da Nico?” chiese Rachel.

“Non abbiamo altro posto dove andare quindi SI” mi rispose e stavamo
per lanciare la perla e schiacciarla quando William ci ricordò “I clienti del
ristorante si insospettirebbero vedendo quattro ragazzi scomparire nel nulla”.

“Giusto” rispose Rachel uscendo dal ristorante, noi la seguimmo e schiacciammo la perla.

“Buona notte” disse Annabeth.

“Notte” rispondemmo in coro io, Rachel e Percy prima di andare nella stanza.

“Io devo ancora fartela pagare, ricordi?” chiese Rachel appena chiusi la porta della stanza.

“Sono qui, fammi tutto ciò che vuoi” dissi sogghignando.

“Non serviva che me lo dicessi tu!” rispose buttandomi sul letto e cominciò a farmi il solletico.

“Nooo, mmmm..i arren…do ma ppp…erfavor…e lasc…iami” mi pregò.

Dopo circa venti minuti di solletico e continue preghiere finalmente mi lasciò respirare,
mi diede un bacio sulla guancia e mi disse “Buona notte” prima di andare a dormire.

_________________________________________________________________________________________
IL MIO ANGOLO

Che ne pensate?
Sono carini Nico e Rachel è vero?? *^*
Finalmente hanno trovato Aaron.
Secondo voi qual'è l'oggetto?
Recensite C:
Un bacione EL
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Chexemille