Ma salve a tutti, vi
sono mancata~~?
Sapete che non voglio una risposta! xD
Il capitolo sarà diviso
in due ( o forse in tre ) perché i personaggi sono triplicati e ho davvero
intenzione di dare spazio a tutti, quindi seguirò le cose con calma e mi
prenderò i miei tempi per adempiere a questa situazione.
Intanto, sono lieta di
dare il benvenuto ai nuovi personaggi di:
-As binomial: Evelyn.
-AngelWings_DwarfGigi4: Eric e Giada.
-Scarlet_Sky_Dream: James.
I vari nodi
sentimentali dei personaggi che ho introdotto nei capitoli precedenti verranno
sciolti con naturalezza e spontaneità. :’)
Ah, quasi dimenticavo:
potrei aggiungere un mio personaggio tanto per accoppiare Gabriele con qualcuno
e interrompere lo strano legame che ha instaurato con Lynette.
Non ho ancora deciso, rimane un forse discutibile.
Deciso questo però, dichiaro ufficilamente chiuse le iscrizioni e il numero degli OC permessi.
Bene, buona lettura. ♥
Capitolo 9:
Di Scherma Perisce.
Rosalie riaprì gli occhi verso le tre del mattino – non che gli
incontri fossero finiti presto – e si guardò intorno, senza riuscire a capire
dove fosse.
-“Sei in infermeria, Rosalie...”- la voce impastata di Harry le
arrivò vicina e lei arrossì di rimando, senza capire.
-“Che ti ricordi?”- chiese con un’espressione languida Harry e lei
risentì in corpo la spossatezza nel ricevere un colpo da Emma.
In quel caso ne fu più convinta: Emma Kreutzer aveva una forza
immensa. E, comunque, la bionda non aveva accennato a colpirla in altri luoghi
del corpo se non nelle protezioni. Le fu grata per il gesto e guardò Harry,
troppo silenzioso per essere apposto.
-“Tutto bene?”-
-“Che ti è saltato in mente,
eh?! Ti volevi far ammazzare per caso? Perché non ti sei arresa subito,
ascoltando i consigli di Kaito?”- quello che uscì dalle labbra del castano
fu un autentico rimprovero da persona in ansia e Rosalie non osò fiatare,
specchiandosi negli occhi verde scuro ( sintomo di preoccupazione ) del
castano.
-“Harry, io...”-
-“Ti amo.”- fu più veloce il ragazzo. –“Ti amo da sempre, da
quando mi hai trovato in mezzo al dolore per la morte dei miei genitori e mi
hai dato una speranza nuova per vivere. Ti amo...”- Harry si lasciò andare
vicino al viso della ragazza – che aveva gli occhi spalancati, lucidi e pieni
di lacrime per la gioia – tenendole una mano con entrambe, stringendola
saldamente.
-“Oh, mi sono così preoccupato che... volevo solo morire. Non
avrei sopportato che ti accadesse qualcosa mentre avevo capito male, mentre mi
stavo affidando troppo alle mie capacità e non ai tuoi occhi.”-
Rosalie si sentì ad un passo dall’esplodere di gioia eppure...
eppure non capiva cosa Harry stesse farneticando sulle sue capacità.
-“Harry... Harry... Harry!”- lo chiamò e solo alla terza prova il
ragazzo si decise a guardarla negli occhi.-“Perché ti scusi?”- gli chiese quasi
con paura e il castano sospirò.
-“Ho assistito alla prova che hai fatto con Elias e...”-
-“TU COSA?!”- urlò
dall’imbarazzo Rosalie e diventò dello stesso colore ramato dei capelli,
nascondendosi sotto le coperte.
Harry sorrise intenerito a quella scena e alzò le coperte con
delicatezza. –“Io avevo anche frainteso. Pensavo ti stessi confessando ad Elias
e il mio cuore sembrava essersi infranto. Per questo mi scuso, perché per la
mia testardaggine potevo anche perderti.”-
Rosalie aggrottò le sopracciglia e poggiò la mano libera sulla
zazzera riccia di Harry, accarezzandoli teneramente.
-“Non ho mai amato nessun altro a parte te. Ti amo anche io, dal
primo momento che ci siamo visti...”- si specchiarono l’una negli occhi
sbarrati e sorpresi dell’altro, mentre Rosalie arrossiva leggermente e
interiormente esultava per essersi finalmente dichiarata.
*****
-“Le vincitrici femminili degli incontri di box della Day Class sono...”-
Allison si era ritrovata a leggere i nomi della classe femminile,
poiché Peter Eisen, in barba a Sergej – che gli aveva fatto una ramanzina
peggio di una donna isterica – stava andando a comprare un regalo alla piccola
Ashley, la quale era sospesa in una dimensione rosea e fiorita.
Nessuno si era immaginato che la piccola detective nel proprio
sogno d’amore, potesse essere così contenta e nessuno voleva interromperle quel
sogno.
-“Ashley, Lynette,
Allison, Emma.”- gli occhi blu della ragazza si assottigliarono sulle vincitrici
degli incontri, poiché mancavano all’appello dei nomi, e continuò a leggere il
mandato emesso da Kaien Cross.
-“ Yuuki e Rosalie, escluse dal
proseguio della competizione, sono libere di seguire i corsi scolastici o assistere
ai successivi incontri...”- fece una pausa di riflessione sulla lettura e arricciò le
labbra. –“E’
semplicemente richiesta una lista, presentata in tempo a Kaito Takamiya, il quale si occuperà di comunicare al corpo
docente, di chi intende seguire le lezioni. Quelle trovate a gironzolare per i
corridoi senza seguire una o l’altra cosa, saranno severamente punite.”-
Lynette alzò un sopracciglio. –“Non vi sembra un po’ esagerato?”-
bofonchiò quasi a voler esprimere il parere comune.
Allison sorrise beffarda e le ragazze umane della Day Class tacquero
aspettando il continuo. –“C’è di più: sono severamente vietati gli spostamenti
dalla Day Class alla Night Class senza un valido motivo, da comunicare in
segreteria, o senza un accompagnatore fra i quali: Zero Kiryuu, Kaito Takamiya, Gabriele Lopez, Derek Reinari, Elias Darsen,
Emma Kreutzer, Sergej Moranov, Peter Eisen, Kaien Cross. Come preside
garantisco la completa disposizione delle persone sopraccitate per i vari
spostamenti.”-
Le ragazze della Day Class si guardarono in volto, stupite.
*****
-“I vincitori maschili degli incontri di box sono: Harry, Park, Zero, Peter, Yagari, Kaito,
Elias, Sergej.
Derek, Kaien,
Gabriele, Elias, esclusi dal proseguio della competizione, sono liberi di seguire i
corsi scolastici o assistere ai successivi incontri. E’ semplicemente richiesta
una lista, presentata in tempo a Yagari
Toga, il quale si occuperà di comunicare al corpo docente, di chi intende
seguire le lezioni. Quelli trovati a gironzolare per i corridoi senza seguire
una o l’altra cosa, saranno severamente puniti. Sono, inoltre, severamente
vietati gli spostamenti dalla Day Class alla Night Class senza un valido
motivo, da comunicare in segreteria, o senza un accompagnatore fra i quali: Zero Kiryuu, Kaito Takamiya, Gabriele Lopez,
Derek Reinari, Elias Darsen, Emma Kreutzer, Sergej Moranov, Peter Eisen, Kaien
Cross. Come preside garantisco la completa disposizione delle persone
sopraccitate per i vari spostamenti.”-
Harry e Park inarcarono le sopracciglia.
Era strano che fra tutti, quelli alla quale fare riferimento
fossero i propri amici e loro, abbastanza capaci di intendere e volere, per
spostarsi avrebbero avuto bisogno di tutori.
-“C’è qualcosa che preoccupa il direttore?”- mormorò Harry e Zero
ringhiò, infastidito dal semplice compito che era gravato loro.
-“No, è solo una misura per evitare lo scompiglio e mettere in
ordine i nuovi arrivati con calma.”-
-“Nuovi arrivati?”- mormorò Park e Derek annuì, tremando
visibilmente, mentre l’aura cupa che vedeva a miglia di distanza anneriva tutta
la sua visuale sul mondo.
-“Già.”- si limitò a dire e poi se ne andò, seguito a ruota da
Gabriele che, da quando aveva ricevuto l’ordine dall’Associazione, non l’aveva
perso di vista un attimo.
*****
-“Le vincitrici femminili degli incontri di box della Night Class
sono: Cristine, Marianna, Helene, Rachel,
Anastasija.
Rima, Ruka, Rosette,
Tsukiko, Lien, Nives, Daisy, escluse dal proseguio della competizione, sono libere di
seguire i corsi scolastici notturni o assistere ai successivi incontri. E’
semplicemente richiesta una lista, presentata in tempo a Kaname Kuran, il quale si occuperà di comunicare al corpo docente,
di chi intende seguire le lezioni. Quelle trovate a gironzolare per i corridoi
senza seguire una o l’altra cosa, saranno severamente punite. Sono, inoltre, severamente
vietati gli spostamenti dalla Night Class alla Day Class senza un valido
motivo, da comunicare a Rosette Licopoli,
o senza un accompagnatore fra i quali: Zero
Kiryuu, Kaito Takamiya, Gabriele Lopez, Derek Reinari, Elias Darsen, Emma
Kreutzer, Sergej Moranov, Peter Eisen, Kaien Cross. Come preside garantisco
la completa disposizione delle persone sopraccitate per i vari spostamenti.
Inoltre, per
Helene si guardò intorno per cercare di comprendere la situazione.
Ok, il mandato enunciava che sarebbero dovuti divenire dei
sorvegliati a vista ma... perché?
Il mal contendo, comunque serpeggiava negli occhi dei vampiri e si
guardò intorno, per cercare di capire.
Si avvicinò con cautela a Ruka e chiese cosa avesse messo così in
agitazione Kaien Cross.
Ruka si morse il labbro inferiore e nei suoi occhi si addenso una
quantità viva di paura.
-“L’Associazione e il Consiglio hanno ordinato al direttore Cross
di sorvegliare James Campbell.”-
Alcune vampire storsero il naso, non conoscendolo, altre
inorridirono amaramente ed ebbero paura di stare in quel dormitorio.
*****
-“I vincitori maschili degli incontri di box della Night Cla-... e basta! Questo
mandato è stato mandato in tutta la scuola ai partecipanti dello scambio.”-
sbottò Hanabusa e Josh annuì, trovando inutile continuare a girare intorno alla
faccenda.
-“Il problema è nel nome di James Campbell.”-
Esordì ad un tratto Kain e gli altri si ammutolirono, quasi a non
poter contraddire il ramato. -“Kaname-sama, come dovremo comportarci con lui?”-
continuò il ramato e tutti stesero in attesa, quasi a volere scomparire dalla
situazione.
-“Il Consiglio è stato davvero molto chiaro: dopo la strage
compiuta dal nobile James, ai
sobborghi della periferia di Galsgow, uccidendo venti ragazze in un giorno
senza celare alla popolazione umana la presenza di noi vampiri, si è messo
d’accordo all’Associazione di tenerlo sotto stretta sorveglianza qui.”-
Il gelo calò senza che nessuno potesse fare nulla.
La domanda seria e tagliente di Senri diede da pensare a molti.
-“E allora, se il problema viene da noi, perché noi siamo segregati
dentro
*****
I passi di Lynette rimbombarono nel corridoio, seguiti a ruota da
quelli di Yuuki, meno decisi e più incespicanti.
La bionda platino spalancò la porta di botto e i presenti si
limitarono ad abbassare gli occhi al suolo.
Lo fecero tutti tranne Yagari e Kaien.
-“Perché?!”- urlò con
tutto il fiato dei suoi polmoni e, in quella evenienza, mandò le buone maniere
e la nobiltà a quel paese, pur di specchiarsi negli occhi ocra di quello che
considerava il suo alleato migliore.
Con la rabbia sbatté il
mandato contro la scrivania e quella scricchiolò ambiguamente.
-“Perché?”- chiese ancora una volta, quasi con le lacrime agli
occhi e si strinse la mano al petto.
-“Lynette...”- mormorò Derek e Gabriele fece cenno di no.
-“Anche io faccio parte dell’Associazione... come... come?”- le
scappò un singhiozzo amaro mentre nello stesso momento il telefonino le vibrava
nella tasca della gonna.
Ignorò la chiamata e sfidò con gli occhi Kaien, il quale sostenne
senza complimenti lo sguardo.
-“Ho fatto richiesta io stesso all’Associazione di non farti
entrare nella missione, Lynette.”-
La ragazza spalancò gli occhi e ringhiò di dolore, pronta ad
azzannare alla gola chiunque, pur di rivendicare il ruolo di Hunter che le
spettava in quell’occasione: Kaien non faceva esclusione.
-“Tutti fuori, per favore.”- chiese e la prima a farlo fu Emma,
del tutto contro Kaien nel non far partecipare la ragazza alla missione, poiché
aveva parlato con Eric Flyer e aveva assicurato che fosse all’altezza della
situazione.
L’unico restio ad uscire fu Gabriele.
Era strano il legame che lo legava a quella ragazza eppure... non
appena i loro occhi si incrociarono, sospirò di sollievo, annuendo ad una
richiesta muta.
-“Io mi fidavo di te.”- furono le semplici parole che uscirono
fuori dalle labbra di Lynette e Kaien sembrò socchiudere gli occhi dal dolore
per riaprirli lentamente.
Il vampiro senza zanne sospirò: come spiegare che non voleva
vedere Lynette alle prese con un vampiro come James Campbell?
-“Non voglio che tu corra dei pericoli.”-
-“Perché?”- ringhiò a denti stretti.
-“Io...”- per la prima volta in anni di carriera, Kaien Cross non
seppe come scivolare da una situazione scomoda.-“Non sono tenuto a dare
spiegazioni per un mio ordine. Dopo tanti anni di carriera mai nessuno ha
contestualizzato il mio operato. Ho semplicemente espresso ordine che uno degli
Hunter presenti all’interno del mio istituto rimanesse con le ragazze. Se sarà
richiesto il tuo intervento verrai avvisata a tempo dedito.”-
Il silenzio calò spettrale, mentre Lynette spalancava gli occhi e
se ne stava immobile, a guardare il viso duro e serio dell’uomo che amava.
Si sentì quasi male ma non disse altro per orgoglio e se ne andò
senza versare una lacrima.
Kaien Cross si lasciò scivolare meglio sulla poltrona e si
massaggiò le tempie affranto.
La verità era una: non capiva nemmeno lui perché al pensiero di
vedere la bionda in pericolo lo metteva così tanto in agitazione.
*****
Evelyn si sistemò con maniacale ordine la gonna del tubino che
indossava.
Sapeva dell’arrivo di James Campbell alla Cross Academy ma non era
turbata da quello.
-“Quindi voi siete i due che mi sono stati incaricati di scortare
da Cross fino all’accademia?”-
Il sopracciglio dell’occhio destro, di un colore ghiacciato con il
contorno blu notte, si inarcò leggermente, facendo scivolare leggermente in
avanti la montatura finta, senza lente e il commento le uscì dalle labbra
spontaneo.
-“Ehi, ragazzina, potremmo fare uno spot pubblicitario della
Ringo. Sicura di avere i valori sanguignei normali? Non sei troppo bianca – sembrò essere un insulto – per
avere la tua età?”-
-“Lei non è troppo loquace per essere una Vampire Hunter?”-
Evelyn inarcò un sopracciglio e guardò male il vampiro che le
stava davanti con aria ostile, mentre difendeva l’Angelo di Sanguepuro.
-“Sai, non sono tutti come Toga Yagari, ragazzo.”- commentò acida
e sentì tranquillamente il vampiro sondarle l’animo e rivoltarle la testa. -“Fa
pure, fa pure...”- borbottò e il vampiro si accigliò fino a ringhiare e
mostrare i denti.
-“Eric-chan, per favore, non fare il prepotente e non leggere
nella mente della signora.”-
Il vampiro dagli occhi sensuali del colore del ghiaccio, sembrò
rilassare i nervi e Evelyn ne approfittò per carpire un altro dettagli dalla
persona che le stava davanti: era perdutamente innamorato dell’angioletto.
-“Ma guada un po’ che coincidenza! Un Angelo di Sanguepuro e un
vampiro di Sanguepuro...”- la risata le salì in petto spontanea, mentre la
ragazzina evanescente come l’aveva
soprannominata Evelyn arrossì di botto.
Eric Kyuketsuki trovava gli Hunter spocchiosi. Solo Zero si era
salvato dall’entrare nelle sue antipatie che, fra parentesi, erano tante.
-“Ah! Quasi dimenticavo, ehi tu, angioletto...”- Eric cercò di
mantenersi calmo poiché la stessa Giada era tranquilla e ascoltò cosa la bionda
avesse da dire alla propria amata.
-“Sappi che ho diciannove anni.”-
Giada arrossì fino all’attaccatura dei capelli e si scuso una mera
di volte, entrando nelle simpatie di Evelyn.
-“Voi angeli sapete essere convincenti quando vi scusate...”-
prese il mano il telefonino e chiamò la limousine che li avrebbe dovuti portare
in segreto all’accademia. –“Figurati, stai tranquilla.”-
Evelyn notò il tatuaggio a forma di rosa spinata che svettava
sulla carnagione lucente di Giada e l’espressione insofferente del vampiro.
Gli piacevano.-“Non aspettatevi trattamenti d’oro alla Cross.”-
*****
James Campbell era consapevole del suo nome.
Lui, unico erede della prestigiosa famiglia Campbell, aveva
ereditato i poteri di tutta la sua casata, mettendo in ginocchio sia semplici
vampiri che Sanguepuro.
L’Ipnosi e le epidemie sono sempre due dei poteri più ricercati
per salire di fama e prestigio.
-“James, signore, mi dica quale altri servizi richiede dalla
sottoscritta.”- uno dei suoi trastulli si inumidì per bene le labbra e guardò
suadentemente negli occhi verdi – di quel verde chiarissimo e intangibile - il
vampiro.
-“Ucciditi.”- fu l’ordine perentorio del vampiro e la ragazza non
esitò ad ubbidire, aprendo lo sportello della macchina in corsa – su un
sentiero roccioso pieno di precipizi – per lanciarsi fuori.
Con fare annoiato si guardò bene in macchina e solo in quel
momento si rese conto che i suoi giocattoli erano terminati.
Storse il naso di disappunto e chiamò l’autista.
-“Ho finito i miei giocattoli e le sacche di sangue AB.”- sbottò
quasi con veleno e il servo non seppe che dire, spaventato dalla possibilità di
essere ucciso.
-“Mi spiace signore, in questo luogo non ci sono posti che le
potrebbero soddisfare la fame e lo spirito, le chiedo dunque di aspettare fino
al nostro arrivo alla Cross.”-
Con disaccordo James annuì e prese a lisciarsi una ciocca di
capelli viola tendenti al blu.
-“Sai...”- parlò all’autista. –“Non vedo l’ora di trovare un nuovo
trastullo.”-
*****
Rima si sentì mancare un attimo e fu sollevata in tempo da Kaname,
il quale si sorprese.
-“Sicura di stare bene?”- domandò Cristine con ansia e Tsukiko le
versò un bicchiere d’acqua, sciogliendo tre pasticche ematiche al suo interno.
-“Ecco, magari ti sentirai meglio.”- le disse e Rima beve con
tranquillità.
-“Grazie.”- mormorò e salì le scale fino a portarsi nella propria
stanza.
*****
Nonostante la tensione che aleggiava per tutto l’istituto, Kaien
Cross era propenso a fare continuare i giochi.
Erano in sedici i partecipanti, compresi i ragazzi, e si sarebbe
potuto concludere tutto in tempo, prima dell’arrivo dei nuovi arrivati.
-“Le liste sono state consegnate?”-
Parlò ai diretti interessati e quelli annuirono, assicurando che
nessuno avrebbe frequentato i corsi scolastici per assistere agli incontri
tranne Yuuki, Rima, Lien e Rosette.
-“Fate in modo di avere tutto pronto per l’arrivo di James.”-
Si limitò a mormorare prima di dare inizio ai giochi.
Le regole erano semplicissime: si sarebbero svolti degli incontri
maschili e degli incontri femminili fra i partecipanti che avevano vinto gli
incontri di Box.
Le modalità erano due e cambiavano sempre ovvero: due campi
diversi dove affrontarsi nella scherma che potevano avere delle trappole che
avrebbero potuto o avvantaggiare un concorrente o l’altro.
-“Non ci sono limiti di tempo e si deve arrivare ad un minimo di
cinque punti. Gli Hunter che nel mio mandato sono stati chiamati a prestare
servizio sono esclusi dalle competizioni quindi... Emma non ci sarà!”-
La risata generale che ne seguì portò la bionda a sguainare Kyoku
per inseguire il direttore fra i cespugli.