Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sayumi    14/02/2008    3 recensioni
Lei odia suo padre, gli uomini e nasconde dietro una maschera un carattere che nessuno conosce insieme ad un amore viscerale per l'arte. Lui ama le donne, è un maschilista convinto e ha una vita perfetta fino a che il destino non deciderà di farli incontrare...
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo8 Salve! Confesso, gli 8 commenti dell'ultimo capitolo non me li aspettavo O_O Mi fa comunque piacere che la fan fiction sia gradita ^^
Non mi perdo ulteriormente in chiacchiere e vi lascio subito al capitolo, alla fine troverete le mie risposte ai commenti^^
(p.s. per "Parlami d'amore" vi chiedo la pazienza di farmi correggere il capitolo 12 e ve lo posto non appena avrò identificato gli strafalcioni grammaticali e avrò corretto o almeno "provato" a correggere XD)

Sayu

Quello che sta dietro la maschera

Capitolo 8

-Vendetta Personale-


Dopo una doccia e con lo stomaco pieno, Agatha non riusciva ancora a trovare un modo per risolvere il disastro in cui si era cacciata.
La sua vita sembrava andare di male in peggio. Dopo che Adam e Daniel l'avevano contattata il suo umore non era mai stato tanto intrattabile. Oltre allo stress che aveva in famiglia, doveva per forza mettercisi anche quello stronzo del suo vicino?
Come se non bastasse, quella sera, a cena suo padre aveva provveduto a ricarare la sua solita dose di insulti e, prima della fine, era anche riuscito a minacciarla di strappare tutti i suoi disegni se non avesse liberato i muri della sua stanza da tutte quelle "schifezze", come le chiamava lui.
Non ci pensava neanche ad accennare del lavoro all'estero.
Una cosa era certa, se avesse scoperto che Daniel e Adam l'avevano contattata, l'avrebbe chiusa in camera sua buttando via la chiave.
Ricordava benissimo l'ultima volta che erano stati nominati in casa.
Ricordava soprattutto i ceffoni che si era beccata per colpa di quei due.
E dire che in passato erano stati amici suoi, persone di cui si era fidata e che immancabilmente l'avevano delusa. Altri maschi che erano entrati a far parte della sua lista nera.
Mentre si passava un velo di ombretto lilla sulle palpebre le tornarono in mente i ricordi del passato con quelle persone. Ogni singolo volto dei suoi vecchi amici le comparve davanti, in quello specchio, poi svaniva puntalmente, come ogni ricordo.
Candele, incensi, cerchi al centro di stanze semivuote, nascosti dai genitori, sempre con le orecchie puntate verso la porta, pronti a nascondere tutto al primo accenno di pericolo. Rituali, magia, libri, studi esoterici.
Tutto faceva parte del suo passato... o quasi.
Adam aveva detto bene quel pomeriggio. Era troppo attratta per dimenticare del tutto il suo passato. Guardò ancora una volta il cassetto che aveva aperto quella mattina, scosse la testa e tornò a passarsi l'ombretto sulle palpebre. Con la pinzetta aggiustò un angolo del sopracciglio. In realtà per la stanza, sotto quel cumulo di disegni aveva nascosto tutti i suoi vecchi libri. Tutte cose nascoste sotto una spessa maschera.
Quanto altro avrebbe dovuto nascondere nella sua vita?
Presto avrebbe dovuto nascondere anche i suoi disegni, e poi? Almeno una parte della sua anima si sarebbe salvata da quel nascondino con un solo giocatore?
Sospirò e passò un'ombra di rossetto sulle labbra.
Il campanello suonò e chiuse la valigetta con i trucchi, afferrò la giacchetta di jeans che aveva ritrovato nel'armadio e si avviò verso Claudio, che stava ancora ringraziando sua madre.
-Pronta?- chiese con espressione strana.
-Si- affermò salutando la madre con una mano e afferrando le chiavi di casa con l'altra.
Una volta che furono in macchina Claudio parlò per primo.
-Almeno le All Star strappate potevi evitarle... non ne avevi un paio nuovo?- chiese accigliato, guardandole i piedi.
-O così o ti attacchi, ringrazia piuttosto che non abbia messo borchie e t-shirt cosparse di sangue- ammiccò acida lei.
Lui la guardò sconvolto. -Sangue?-
-Finto ovviamente- scoppiò a ridere di gusto alla sua espressione e l'atmosfera si rilassò. -Avanti, addestrami per la scena, o supremo regista...- commentò poi sarcastica.
-Hai ragione... beh lei si chiama Lara, mi ha mollato e la deve pagare...-
-Brillante- commentò ironica. -Fin qui c'ero arrivata, ma avrai o no un piano?-
-Ehm... non esattamente-
-E mi chiedi di uscire senza nemmeno un piano? Sei un totale impiastro! Voi fighetti siete sempre così superficiali!- sbottò irritata sul sedile.
-E va bene! Diciamo che vorrei farla morire di gelosia...- attaccò lui poco convinto.
-Sempre più brillante!- continuò lei. -Perchè ti ha mollato?- alzò gli occhi al cielo esasperata.
Lui guardò la strada stringendo il volante. -Ehm ha scoperto...-
-Te la facevi con la sua migliore amica?- chiese lei angelica.
Claudio la fissò allibito. -Come hai fatto a...-
-Un classico- rispose lei secca. -Avanti, dimmi qualcosa di te, qualcosa che dovrebbero sapere i tuoi amici o comunque la tua ragazza...-
-Mi piace farlo nella doccia, o comunque in luoghi dove c'è dell'acqua, anche nel bagnoturco deve essere eccitante...-
Agatha inspirò lentamente. -Sei sempre così stupido o ti impegni?- chiese seria.
-E' vero!-
Lei scosse la testa rassegnata e con gli occhi al cielo. -Ho capito, stammi bene a sentire, ci siamo conosciuti in un bar, io ero rimasta senza spiccioli e tu mi hai offerto il caffè, da lì ci siamo messi a parlare e bla bla bla... il resto è un classico, ci siamo fino a qui?-
-Non è un po' troppo banale come primo incontro?- chiese lui accigliato.
-Tranquillo, nessuno si aspetta un approccio più interessante da uno che, alla domanda "dimmi qualcosa di te", risponde "mi piace farlo nella doccia"!- fu la risposta ironica e acida al tempo stesso.
-Spiritosa...- ricambiò con un'occhiataccia. -Primo bacio?-
Lei finse un brivido e lo guardò con espressione schifata. -parco pubblico, vicino ad una fontana con i piccioni che tubano e i ciliegi in fiore?- chiese poi, priva d'entusiasmo.
-Andata, prima volta?-
-"Prima volta" cosa?-
-Prima scopata- disse lui malizioso.
-Sempre molto fine, noto- commentò Agatha. -Comunque niente prima "scopata"- rispose lei mimando le virgolette con le dita.
-Come sarebbe a dire? Non sarei io se non t'avessi portato a letto dopo un giorno!- disse Claudio scocciato.
-Appunto...- sorrise lei diabolica.
-Cosa hai in mente?-
-Fidati-
Dopo altri minuti passati a discutere sulle passioni di entrambi arrivarono ad una piazzetta dove tre o quattro ragazzi stavano appoggiati ad una panchina, dietro di loro, a pochi metri di distanza, sei o sette ragazze stavano saltellando esaltate, probabilmente da qualche scoperta "sconvolgente" sull'ultimo vip.
Agatha si guardò intorno e alzò gli occhi al cielo *Guarda te che mi tocca fare* sibilò nella sua testa, mentre prendeva per mano Claudio e fingeva uno sguardo melenso e perso.
Lui le si avvicinò all'orecchio -Come fai a fingere così?- chiese in un sussurro.
-Club teatrale... cinque anni di liceo- sorrise lei maliziosa, scoccandogli un bacio sulla guancia.
Non fu difficile riconoscere Lara, era semplicemente la più bella, la più bionda, la più snob, ma soprattutto, la più incazzata.
Gli altri ragazzi sorrisero vaghi quando li videro, ma quello che Agatha notò più di tutto fu lo sguardo furente della bionda, che non si staccava un attimo da lei.
Anche dopo due ore passate in quella compagnia non riusciva a ricordarsi i nomi dei presenti e li trovò per lo più insignificanti, ma poco importava: visto che doveva fingere di avere occhi solo per Claudio, il compito era più semplice.
-Allora... immagino che Claudio ti abbia già stregato con il suo "Fascino"- la voce di Lara fece riaffiorare Agatha dai suoi pensieri. Appoggiò il drink analcolico che teneva in mano e sorrise angelica.
-Senza dubbio, è così dolce... ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il suo bisogno di coccole- si voltò verso Claudio e gli scoccò un bacio a fior di labbra.
-Incredibile di quanto ne abbia bisogno! Davvero- esclamò lei vagamente isterica. -Ma sa riprendersi sempre così velocemente!-
-Oggi giorno, se ci si butta giù alla prima occasione, si finisce di vivere- rispose prontamente la rossa, catturando a quel modo l'attenzione di tutti i presenti.
-Già e immaginiamo come si sia tirato su il nostro Claudio!- commentò ammiccante uno dei ragazzi.
Claudio fece per rispondere ma Agatha fu più veloce. -Oh, se intendi "Quello" io e il mio Cla non abbiamo ancora... beh, capite cosa intendo...- sorrise maliziosa guardando il ragazzo negli occhi. -Lui rispetta tutte le mie richieste, non ha fatto una piega quando gli ho detto che volevo aspettare- si voltò verso Lara. -E soprattutto non mi ha scaricato come temevo- fece un occhiolino amichevole alla ragazza che divenne viola dalla rabbia.
-Non ne sarei tanto sicura fossi in te- sibilò a denti stretti.
-Stranamente la mia Tata mi sta facendo perdere tutte le cattive abitudini... sorprende persino me... magari è una strega!- commentò divertito Claudio, per poi lasciarsi andare in un bacio con Agatha, che passiva continuò per tutta la sera a reggergli il gioco.
Quando finalmente furono da soli in macchina Agatha si voltò verso di lui furente.
-Potevi evitare tutti quei baci soffocanti! Ancora un po' e mi ritrovavo la tua lingua in gola!- sibilò irritata.
-Avanti, non mi sembrava ti dispiacessero poi molto.- commentò malizioso.
-Sai bene perchè ho risposto e non certo perchè mi piaceva- commentò a voce alta, poi sbuffò rassegnata. -Comunque la tua ex se l'è bevuta.-
-Ho notato, era piena di rabbia- sghignazzò divertito. -Un altro paio dio volte così e striscerà supplicandomi di rimettermi con lei.-
Agatha si voltò allarmata. -Un paio? Spero per te che ti richiami domani mattina! Non intendo continuare in eterno con questa sceneggiata!-
-Se chiama prima, tanto meglio- disse lui scambiando uno sguardo veloce, prima di fissare gli occhi sulla strada.
-Vedrai che non appena tuo padre riacquisterà i suoi soldi oltre a lei si ripresenteranno anche le tue amanti...- sibilò a denti stretti lei.
-Come?- chiese lui, che non era riuscito a sentire.
-Niente... semplicemente constatavo che senza i tuoi soldi i tuoi amichetti non ti rispettano molto...-
-Oh...-

***

Spazio di risposta ai commenti per il capitolo 7:

DarkGiliat: Ciao, mi fa piacere il tuo commento, spero troverai altri talenti nella sezione Originali, ce ne sono di davvero bravi ^^ Tornando alla storia, grazie per i complimenti, spero di non deluderti con il seguito.

Hatori: Ok, prometto che non mi lamenterò più sulla storia, anche se resto ferma sul dire che non è come avrei voluto che fosse XD Beh, spero di non averti fatto attendere troppo^^ Alla prossima ... sperando che presto i tuoi dubbi vengano esauditi :P

Nihal_N: Visto, come promesso aggiorno prima! Già con questo capitolo qualche soddisfazione l'ho data? XD ma tranquilli che prima della fine mancano ancora 3 capitoli :P

Mikiko: Grazie per i complimenti e per aver letto fino a qui^^

Silvy49: Grazie anche a te per il commento^^

FlyingSquirrel: Per Parlami D'amore prossimamente posterò il capitolo 12 :P grazie comunque anche per leggere questa fic U_U

Bchan: beh, ammetto che alle volte sono abbastanza prevedibile, ma poi mi dirai cosa sospettavi eh? XD (alla fine però :P)

Scappo, un saluto a tutti (anche chi legge e mi sopporta avvolta dal silenzio XD)
Un saluto
Sayumi

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sayumi