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Autore: Rue Meridian    14/02/2008    12 recensioni
Primo ed ultimo esperimento su One Piece. Zonami, ovviamente. Zoro ed un fatto inaspettato. Malinconico, ma non direi triste...Anzi... (Abbiamo appena dimostrato che non so scrivere introduzioni)
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Zonami

Why? (Un occhio della testa)

 

Ancora non sono in grado di capire come sia successo, come sia potuto accadere.

Come l’abbia lasciato accadere.

Le immagini si susseguono nella mia mente, mentre le controllo una per una, ancora ed ancora una volta.

Vivisezionandole nella continua ricerca di quell'attimo, di quel millesimo di secondo, in cui io ho sbagliato.

 

Perché il senso di colpa mi sta lentamente uccidendo: qualcuno, una volta, mi ha detto che ti divora, come un verme consuma una mela.

Pazientemente, metodicamente, abbatte le tue difese agendo dall’interno; così, mentre all’esterno tutto sembra normale, all’interno tu rimani vuoto.

Lo stesso è con me ora: per i miei amici, per chi di loro si dia pena di osservarmi, son quello di sempre, l’impassibile, granitico Zoro.

Sì, forse leggermente più interessato a quel che sta succedendo, si potrebbe pure leggere nelle mie espressioni una vaga preoccupazione.

Le stesse espressioni che denoterebbero menefreghismo sul volto di qualsiasi persona, sul mio rivelano un vago sentimento d’ansia.

Abbastanza naturale in una situazione del genere: quando un amico è in pericolo.

 

Ricordo lo scontro. Ricordo i dannati, che ci assalivano.

Ricordo i miei colpi, quelli di Rufy, quelli di Sanji.

E’ normale in fondo: non sono arrivato fin qui senza prestare attenzione agli scontri, cui prendevo parte.

 

Ricordo gli altri al sicuro. Chi per paura, chi per debolezza non potevano certo aiutarci.

Sarebbero stati solamente d’impiccio, un pericolo per noi e per loro.

Lei era fra loro, abbastanza lontana dallo scontro.

Ne sono certo, ci faccio sempre attenzione. Senza che gli altri, se n’accorgano, senza che lei stessa lo sappia.

 

Poi non capisco più nulla.

La spinta all'improvviso. Le sue mani leggere sulla mia schiena…

Io mi volto. Pronto a rimproverarla…

E poi sangue, tanto sangue. Il suo…

Infine lei, riversa per terra. Terrore…

Il volto, una maschera di sangue. La fine…

Un’asse del pavimento cigola e Robin appare sulla soglia della cucina: quel che basta per ottenere la mia attenzione e quella del resto della ciurma.

La fissiamo: loro imploranti, angosciati nell'attesa della sua sentenza; io impotente e terrorizzato, come non sono mai stato.

Non ho mai avuto tanta paura e questa volta il coraggio non aiuta.

So perfettamente che non avere paura non è coraggio: quella è solo follia.

La paura è mia compagnia, è ciò che mi tiene vivo: perché ogni giorno la sfido.

Il risultato è sempre lo stesso: vinco io.

Questo è il coraggio: me l’han insegnato, ma credo di averlo sempre saputo.

Sapere i rischi, conoscerli e temerli: perché so di avere una sola vita per realizzare il mio sogno.

Non posso rischiare la mia vita, non posso essere imprudente, non posso gettare tutto all’aria.

Perché, più che Kuina, io stesso non mi perdonerei.

Tuttavia, continuo a combattere, a superare i miei limiti.

Perché la mia paura è solo un altro nemico da abbattere: ogni giorno.

Con precisione e pazienza: perché troppo dipende da questo.

Questa volta però è diverso: perché non è la stessa paura di sempre

E’ paura di perderla.

Paura di non avere il tempo di realizzare cosa sia per me, quanto sia importante.

Solo ora, mi rendo conto di quante volte ne ho ignorato il pensiero.

Le parole di Robin mi riportano alla realtà: - Dobbiamo aspettare Chopper. Lui saprà.-

Nient’altro, anche lei è sconvolta.

 

Sanji torna a lavare i piatti per l'ennesima volta.

Mi ha investito d’insulti e picchiato all'inizio.

Poi ha smesso, quando ha visto che non reagivo.

Avrei preferito che avesse continuato fino ad ammazzarmi.

Perchè sto morendo lentamente in quest’attesa.

Ed è la prima volta che non m’interessa più la mia promessa, la prima volta che vorrei morire.

Sinceramente, questo, questo pensiero mi spaventa più di tutto.

 

Rufy osserva il vuoto. E' seduto a cavalcioni di una sedia e pare fissare il suo cappello, che tiene fra le mani.

Ma fissa il vuoto.

Lo so, perché è lo stesso vuoto, che mi sta divorando dentro.

 

Usop ci guarda alternativamente a tutti: è preoccupato. E terrorizzato.

Come me.

 

Robin siede immobile, sfinita, svuotata.

E' stravolta: nessun segnale visibile, ma l'abbiamo capito tutti.

Ma non abbiamo la forza di consolarla.

Perchè siamo i primi da consolare.

  

Solo dopo secoli, il medico di bordo arriva in cucina.

Chopper ci guarda e tenta un sorriso, mentre ci dice: - Ce la farà. E' in salvo.-

Tutti sono sollevati, qualcuno si lascia andare ad esclamazioni di gioia, ma io continuo a fissare la piccola alce.

Perchè vi è angoscia nei suoi occhi. Ed io l'ho vista.

Vorrei chiedergli di parlare, di dirci cosa ci nasconde.

Ma non ne ho la forza. Le mie labbra sono sigillate. La gola secca, arida.

Il terrore nel cuore.

 

A salvarmi è Robin: anche lei ha visto che il medico non ha completato il suo compito: - Cos'altro c’è Chopper?-

L'alce s’imbarazza, inghiottisce a vuoto, per poi crollare il capo e fissare terra.

La sentenza cala inesorabile a distruggerci.

A distruggermi.

 

Non mi hanno trattenuto. Nessuno mi ha rivolto la parola.

Anche il cuoco ha dovuto rimangiarsi gli insulti, dopo avermi visto in faccia.

Chopper ci ha comunicato la notizia stamattina, dopo ore d'angoscia.

Ora, manca poco all'alba.

Non ho interrotto gli allenamenti, neanche per mangiare; e non andrò a dormire.

Non c'è nulla che li interromperà.

Solo una cosa potrebbe.

Ma non verrà.

 

Le ultime parole famose.

L'ho appena pensato ed ecco, la sua presenza alle mie spalle.

Non l’ho vista, non mi son voltato, eppure l'ho riconosciuta.

Non mi son fermato, tuttavia.

Siamo andati avanti così: io che le davo le spalle e lei dietro di me.

Un sospiro. Il suo.

- Non hai intenzione di fermarti, vedo.-

La voce è stanca, un po' esasperata. Ancora non mi volto.

Non rispondo.

-Hai intenzione di ignorarmi per sempre?-

Non le rispondo. Non ne ho il coraggio, non ne ho la forza.

- Voltati.-

No.

-Voltati!-

NO.

- Zoro, voltati e guardami...-

Il mio nome, una supplica; però il suo tono è dolce, quasi una madre, nessun rimprovero, non un ordine. Una richiesta.

-...Ti prego.-

Se non ho la forza per ubbidirti, ne ho di meno per contraddirti.

Mi volto. Vorrei che il mare m'inghiottisse in quest'istante...

Ti vedo. Cosa ho fatto?

Le mani stringono con angoscia le spade.

Le nocche sbiancano per la forza.

Credo che il mio cuore si sia fermato.

 

Una cicatrice, rossa, neanche troppo sottile, attraversa il tuo volto ed il tuo occhio sinistro.

Chiuso.

Non potrai mai più vederci.

Il tuo bel volto... che mi toglieva il fiato... sfigurato... per sempre.

Perchè?...

 

Sorridi. E nonostante lo sfregio, il tuo è un sorriso dolcissimo. E bellissimo.

Come te.

 - Perchè?-

Credevo di averlo solo pensato, invece mi è sfuggito dalle labbra.

Perchè a te? Perchè non un altro? Perchè non me?

Perchè ti sei messa in mezzo? Perchè mi hai difeso?

Perché, Nami?

 

La tua risposta arriva, a bruciare come sale sulle ferite, a disinfettare e cicatrizzare l’animo, a consolare il mio cuore.

 

- Perchè tu vali più di un occhio della testa.-

 

Probabilmente la mia prima ed ultima fanfiction su "One Piece"... Non perchè non mi piaccia... ma perchè mi pare di conoscerlo troppo poco^^
Ovviamente Zonamosa! Perchè è San Valentino? No... sinceramente non mi interessa...
Il motivo è semplice: mi era venuta l'idea... Ho provato a buttarla giù.. Questo è il risultato...

Temo di essere un po' OOC... Pensavo che essendo solo i pensieri di Zoro... Potevan pure essere... Mah! Se credete che sia OOC, ditemelo che lo segnalo...

Un immenso grazie ad Alexiel Mihawk che è fin troppo paziente con me^^

Un immenso grazie a chi commenterà, in positivo od in negativo... E' comunque un aiuto

Ed adesso tornerò tra i lettori... perchè così mi si conviene^^ (almeno per One Piece)

   
 
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