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Autore: MagicRat    07/08/2013    3 recensioni
“Quindi siamo stati scaricati tutti e due”
“A quanto pare”
“Siamo soli”
“Siamo soli”
La storia è ambientata nel 2009, dopo un ipotetico divorzio tra Bruce e Patti.
E' la mia prima fanfiction, spero di non aver fatto troppo schifo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Finirono la pizza e finirono il film.
Finirono anche la bottiglia di vino.
Bruce riempì per l’ultima volta i bicchieri e rimase ha fissare la bottiglia.
“È finita” disse con voce quasi stupita.
Non ottenne risposta dalla ragazza. Zoe si era appena accorta che la camicia a quadri di Bruce era sbottonata abbastanza da lasciar intravedere i suoi pettorali.
Appena si accorse che li stava osservando in maniera parecchio eloquente, la ragazza distolse lo sguardo.
“Eh, già” disse schiarendosi la voce “È finita”
Erano entrambi piacevolmente alticci.
Bruce fece roteare il vino nel bicchiere “Come mai tu e Andy vi siete lasciati?” domandò ad un tratto.
“Era convinto che lo tradissi con un nostro amico”
“Ed era vero?”
“No, non era vero. Ma lui continuava a ripeterlo. Ogni volta che uscivo con le mie amiche, lui pensava che andassi a tradirlo. Me l’ha ripetuto così tante volte che… beh, che alla fine è diventato realtà”. Buttò giù un altro sorso di vino “E quello che hanno scritto su di te era vero?”
Su tutti i giornali Zoe aveva letto che la causa del divorzio tra Patti e Bruce era stata un tradimento -che in alcuni casi era diventato addirittura una relazione- del cantante.
“Diciamo che hanno ingrandito un po’ la cosa. Comunque si, il succo è quello”
Zoe terminò il suo vino e appoggiò il bicchiere sul tavolo.
“Merda, credo di aver bevuto troppo”
Bruce la aiutò ad alzarsi dal divano “Vieni, andiamo fuori. Ti farà bene prendere un po’ d’aria”
Andarono a sedersi sotto il portico. La notte era rinfrescata da una piacevole brezza.
Zoe prese il pacchetto di sigarette che teneva in tasca e ne mise una tra le labbra. Era l’ultima.
Non riuscì neanche ad accenderla, perché appena la vide Bruce scattò in piedi e gliela strappò via.
“Hey!” protestò la ragazza “Che cazzo fai?”
“Che cazzo fai tu! Ti fa male fumare!”
“Oh, ma per favore! Ridammela”
“No”
Zoe si alzò, barcollando leggermente a causa del vino “Bruce. Ridammi. La. Sigaretta”
Bruce fece un sorrisetto scemo “Dai, prendila se ci riesci” disse sollevando la mano sopra la sua testa. Adesso era fuori dalla portata di Zoe, che non era molto alta.
Fece qualche salto per cercare di raggiungere la sigaretta , ma l’unico risultato che ottenne fu quello di avvicinarsi sempre di più a Bruce.
Quando se ne accorsero smisero di ridere e si fermarono tutti e due.
Bruce abbassò la mano e fissò gli occhi della ragazza, accarezzandole delicatamente la guancia.
Alla fine si chinò verso di lei è la baciò delicatamente.
O meglio, al principio fu un bacio dolce, ma presto divenne sempre più appassionato.
Dopo alcuni istanti , le loro labbra si staccarono.
“Scusami” disse Bruce.
“È ok…”
Zoe si sentiva piacevolmente confusa.
Bruce le scostò un ciuffo di capelli dalla fronte, aveva un’espressione strana.
“Resta con me” disse “Resta qui con me questa notte” La sua voce era bassa e roca.
Zoe non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi scuri e profondi di Bruce.
“Va bene” disse in un sussurro.
Bruce la prese per mano e rientrarono in casa. La guidò fino alla camera da letto, dove Zoe non era mai stata e dove ricominciarono a baciarsi.
Lentamente, Bruce sfilò la maglietta alla ragazza e la lasciò cadere a terra.
Poi si accorse che la ragazza gli stava tirando la camicia e capendo quello che voleva dirgli, se la tolse.
Bruce si sedette sul bordo del letto e Zoe si posizionò sopra di lui a cavalcioni, baciandolo.
Con poche mosse rapide, Bruce le slacciò il reggiseno.
“Andy ci metteva sempre delle ore” commentò Zoe.
“Dilettante”
Bruce le afferrò saldamente le cosce, si girò  e la fece stendere sul letto. Iniziò a baciarla sul collo, facendole solletico con il pizzetto di barba che aveva sul mento.
Dopo alcuni istanti si mise in ginocchio tra le gambe di Zoe e le sfilò i jeans.
Solo in quel momento la ragazza si ricordò che, non pensando di approfondire così tanto la sua conoscenza con Bruce, aveva indossato delle mutande con delle tartarughe stilizzate disegnate sopra.
“Sexy…” fu il commento di Bruce quando le notò.
“Sono le mie preferite” disse Zoe.
Bruce la baciò ancora e quando fu nudo anche lui, tornò a distendersi sopra Zoe.
 
 
Zoe si era addormentata con la schiena contro il petto di Bruce.
L’uomo pensò che, se possibile, la pelle della ragazza sembrava ancora più bianca quando era illuminata dalla luna.
Le accarezzò i capelli.
Sapeva che presto sarebbero arrivati i sensi di colpa per quello che aveva appena fatto, ma adesso si sentiva bene. Per la prima volta da quando Patti era andata via, Bruce sentiva la sua testa libera da brutti pensieri, da qualsiasi pensiero.
Avvicinò il viso al corpo della ragazza per sentire ancora il suo profumo.
In quel momento, Zoe si svegliò, sbattendo ripetutamente le palpebre. Si girò sull’altro fianco e per un attimo i loro sguardi si incontrarono.
Lei fece un debole sorriso prima di tornare a dormire tranquillamente.
Bruce la baciò sulla fronte prima di addormentarsi a sua volta.  
  
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