Mi ha riallacciato il costume mentre mi riempiva di baci le spalle. "Che ne dici Lav, saliamo in camera?" "Si dai, ho bisogno di riposare un po'." Abbiamo preso le nostre cose e siamo tornati verso l'albergo. Appena entrata in camera mi sono fiondata sul letto a pancia in giù, con la faccia sul cuscino. "Lav io mi faccio una doccia." "Mmmh...mmh." "Cioè?" Mi girai verso l'alto, e ripetei "Poi dovrei farla anch'io... Non ho voglia." "Facciamola insieme amore." --- Eravamo dentro la doccia, c'era solo il rumore dell'acqua che scorreva sui nostri corpi nudi. "Ti amo Lav." Ho preso il suo viso tra le mani, l'ho avvicinato al mio e l'ho baciato. Ad un certo punto sentiamo il suo cellulare suonare. Mentre lui e' andato nel balcone a rispondere, io mi sono asciugata e sono andata a stendermi nel letto. Era un caldo bestiale, ero in mutande, avevo solo una camicia xl beige. "Ti saluta mia madre!" era rientrato in camera. "Oh, era tua madre? Che ha detto?" "Voleva sapere come andava." Si e' steso vicino a me, su un fianco. "E, sentiamo, come sta andando?" mi sono girata anch'io su un fianco, verso di lui. "Molto bene. Beh, sono in camera con una bellissima ragazza. La mia bellissima ragazza,- mentre diceva questo si avvicinava sempre di più a me -non potrei chiedere di meglio." Gli ho accarezzato la guancia, e poi ho passato le dita sopra le sue labbra. Dopo esserci guardati per un attimo, metto la gamba sopra il suo fianco, lo faccio stendere, e mi metto a cavalcioni sopra di lui. Sorride, tenendomi stretta per i fianchi. Mi piego lentamente verso di lui e lo bacio dolcemente. Intanto le sue mani si spostano sui bottoni della mia camicia, inizia a slacciarli, uno per uno, molto piano, delicatamente. Poi ha iniziato a baciarmi il collo, mentre mi sfilava velocemente la camicia. Mi ha afferrato per la vita, mi ha spostata ed e' venuto sopra di me. Ho aggrovigliato le mie gambe alle sue, in quel momento mi sono fatta scappare un gemito, e ho inarcato la schiena. Mi stava baciando tutta, e cercava di spogliarmi anche dell'unico e ultimo indumento che avevo indosso. Le sue mani correvano veloci, come le sue labbra sul mio corpo, ed io ansimavo a quel contatto. A quel punto ci stavamo baciando con una foga ed una passione inimmaginabili. Quasi non si distinguevano i nostri corpi, sembravano uno solo. In quella stanza silenziosa si sentiva solo il rumore dei nostri gemiti, del nostro amore.