Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: Maty66    07/08/2013    4 recensioni
Un piccolo incidente, una bruna dottoressa, ed una banda di terroristi trascineranno Ben e Semir in una storia al cardiopalma.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Storie d'amore e di amicizia'
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Le cose che dobbiamo fare

Nella penombra del corridoio l’uomo correva lesto tenendosi conto il muro. Guardingo prima di girare ogni angolo sporgeva la testa per essere sicuro che nessuno l’avrebbe visto. Giunto dinanzi alla  porta automatica aspettò che la telecamera di sorveglianza si girasse dall’altro lato e poi furtivo entrò

La stanza era completamente buia ed era difficile vedere; l’uomo cercò di orientarsi seguendo il ronzio che sapeva provenire dal macchinario che cercava. Pochi passi ancora ed eccolo… l’oggetto dei suoi desideri…
Con il cuore che gli batteva forte si avvicinò e stava per mettere la mano  ed aprire  quando improvvisamente le luci si accesero
“Brutto ladruncolo, lo sapevo che ti avrei beccato!!!”

Ben rimase come congelato, con ancora la mano sulla maniglia del frigorifero.
“Lo sapevo che saresti venuto qui. Che cosa ci fai fuori dal tuo letto??” fece Laura con sguardo di fuoco.
A Ben la scena suonò familiare “E dai Laura ho fame… solo un panino…” “Niente panino, devi stare ancora a dieta… torna immediatamente in camera tua” ordinò lei
“Laura zuccherino.. ti prego ti prego”. “Se non torni subito a letto chiamo Betty” minacciò Laura mentre soffocava a stento il sorriso. Il solo pensiero della corpulenta infermiera, detta anche la Hitler di Colonia, provocò a Ben un brivido. “No  Hitler no, va bene vado, ma sappi che sei crudele e cattiva” mentre si avviava con l’aria da cucciolo bastonato fuori dalla cucina. 
Ben sapeva quanto poteva essere seduttivo quel suo atteggiamento. Che ancora una volta funzionò.
“Facciamo così se fai il bravo e torni a letto ti vado a comprare un gelato” propose Laura
 Il viso di Ben si illuminò “Cioccolato e panna” chiese goloso. “No al limone” replicò lei. “Almeno   a fragola” “Ok a fragola, ma devi essere a letto in meno di due minuti”
Laura si avviò ridendo al chiosco subito fuori l’entrata dell’ospedale.
 
Quando rientrò nella stanza di Ben lui la stava aspettando con l’aria del bambino che aspetta la mattina di Natale di scartare i regali.
Erano passate due settimane e l’indomani Ben sarebbe  stato dimesso.
Poteva tornare a casa con le dovute precauzioni e a Laura ancora sembrava un miracolo. In effetti  tutti avevano  catalogato il recupero d Ben come un miracolo. Laura  ancora una volta ringraziò Dio per aver  salvato l’uomo che ormai era l’amore della sua vita.
Con gli occhi che luccicavano Ben prese dalla mani di Laura la coppetta di gelato ed insieme ridendo, fra un bacio e l’altro, la finirono in meno di cinque minuti.
“Fammi un po’ di posto” chiese Laura accoccolandosi sul letto di Ben. Lui la strinse a sè da dietro con le  braccia.
Restarono coì abbracciati per molti minuti senza dire nulla e Ben pensò che quando stava con Laura gli piaceva anche il silenzio.
“Signorina- disse dolcemente all’improvviso Ben- sarebbe sconveniente se le dicessi che io  la amo prima del primo appuntamento?” “No signore nulla di sconveniente, perché anche io l’amo” rispose lei con le lacrime agli occhi. Non  si dissero più nulla prima di addormentarsi abbracciati
 

“Semir sbrigati, stai ancora ad ingozzarti??” Neppure i solleciti di sua moglie riuscivano a mettere  Semir di cattivo umore. Da quando gli avevano detto che Ben era fuori  pericolo  aveva trascorso tutte le giornate  con un animo euforico che nulla e nessuno poteva intaccare. Neppure il servizio che stavano dando in tv sulla Schrackmann che si pavoneggiava per l’arresto di Brouman e del sottosegretario
Andrea invece era furibonda per aver trovato  il marito ancor seduto al tavolo della colazione, mentre lei da quando si si era alzata quella mattina, aveva già preparato ed  accompagnato le bambine dai nonni, preparato la stanza di Ben e avviato tutto per il pranzo
 “Calma moglie tanto Ben non scappa dall’ospedale” anche se poi pensò che forse la cosa non era poi tanto improbabile. “Sono già le sette e mezza, dobbiamo andare a prendere Ben poi portarlo dal medico per le prescrizioni, andare a casa sua a prendere le sue cose,  portarlo qui e sistemarlo….”
Andrea iniziò a recitare tutta la sequenza di cose da fare  nella mattinata e Semir si rassegnò alla trasformazione della moglie in mamma chioccia ed isterica. Tanto le  passava presto, di solito  non appena Ben tornava sotto il suo controllo.
 A Semir veniva sempre da ridere quando Andrea, al profilarsi all’orizzonte di ogni nuova fidanzata di Ben  era improvvisamente posseduta dallo spirito di una suocera velenosa e gelosa, con continue domande su chi era la nuova ragazza, cosa faceva, cosa voleva, se sapeva che Ben era ricco di famiglia  e quindi se voleva solo i suoi soldi ecc. ecc. Ma Laura era quella giusta, ormai Semir se lo sentiva, e presto anche Andrea se ne  sarebbe convita

Arrivati in ospedale Semir si avviò per primo alla stanza di  Ben, mentre Andrea si occupava delle pratiche burocratiche per le dimissioni.
Senza pensare aprì la porta senza bussare e si fermò a guardare sorridendo la scena. Ben e Laura erano ancora addormentati abbracciati l’uno all’altra. “Carini vero?” sussurrò  l’infermiera Betty  passando dietro Semir.
Semir non ebbe il cuore di svegliarli e richiuse la porta proprio mentre Andrea si avvicinava di gran carriera.

“Allora è pronto Ben?” chiese cercando di entrare  
Semir pensò che era meglio tenere Andrea e tutte le sue domande fuori da quella stanza.  Non che ci fosse nulla di male, visto che Laura era completamente vestita e in camice medico, ma i ragazzi si meritavano ancora qualche momento tutto per loro
“No non  c’è…” balbettò  Semir “Come non c’è? E dov’è?” chiese perplessa la moglie “E’ andato a fare una passeggiata” si inventò Semir “Una passeggiata??” “Sì l’ha prescritta il medico, torniamo dopo”  fece Semir mentre prendeva la moglie per il braccio e la guidava lungo il corridoio. “Ma…” cercò di obiettare Andrea del tutto stupefatta mentre veniva praticamente trascinata via
 “Vieni moglie ti offro una fetta di torta nella pasticceria che hanno appena inaugurato a Marketstrasse” Quanto è complicato avere a che fare  le donne si disse. Ma subito dopo pensò…ma quanto è bello in fondo
                                                                                                                                         The End 




Siamo giunti alla conclusione anche di questa FF, spero vi sia piaciuta. Come vedete non amo i finali tristi, c’è già tanta tristezza nel mondo e non vedo perché ci debba essere anche nelle storie che invento. Anche se prima o poi una storia drammatica sull’uscita di Ben la scrivo…
 MI scuso per gli errori di battitura o grammaticali ( il correttore di word può essere una vera iattura a volte). Mi scuso anche per tutte le licenze “poetiche”, visto che, tra le altre cose,  non capisco nulla di medicina e quindi potrei aver scritto cavolate enormi
 Grazie a chi ha letto e soprattutto a chi ha recensito e mi ha riempito di immeritati complimenti; in particolare Djaly (che mi sopravvaluta) Laura  e naturalmente la mia piccola chiromante. Mi sono salvata dal solletico?
Nella pagina generale troverete l’anteprima assoluta della nuova ff la cui prima puntata andrà in onda fra fine agosto ed inizio settembre. Perché ormai ci  ho preso gusto e a meno che qualcuno mi cacci non vi libererete di me…
Buone vacanze a tutti

  
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