Cap. 1 "Un uomo mistioriosamente barbuto"

1 Settembre. Sabato. Giornata tranquilla nella fredda Londra... Inizio a pensare al nuovo anno scolastico in una nuova scuola.. Noioso... Sempre Noioso... 

- Adoro il sabato - Disse Shirley alzandosi, andando in bagno a sistemarsi 

- Io invece lo odio - Dissi sbuffando sonoramente mettendo la faccia sul cuscino

- Perchè? - Chiese dal bagno mentre spazzolava i lunghi capelli neri

- Non lo so... La scuola è noiosa, i ragazzi sono dei deficienti, le popolari sono delle oche e i professori sempre noiosi - Dissi iniziando a prendermi i vestiti da mettere 

- Io lo adoro perchè non ci dobbiamo proprio andare. La dobbiamo solo visitare  - Disse sorridendo

- Si e questo non lo posso sopportare. Nuovo anno, nuova scuola nuovo tutto che noiaaa - Dissi sbuffando 

- Ti ricordo che abbiamo scelto insieme di andarcene da quella scuola - Sbottò lei. 

Non parlammo più di quell'argomento che andai in bagno 

- Passami la spazzola per favore - Dissi allungando la mano

- Non vedi che mi sto ancora spazzolando? - Disse guardandosi allo specchio mentre si spazzolava 

- Lo stai facendo da quando ti sei alzata, me la puoi dare che sembro una zombie? - Dissi sbuffando 

- No - Disse facendo la linguaccia

- SHIRLEEEEEY - Dissi con tono autoritario

Lei sbuffò mi guardò 

- Oh mio dio! Irene sembri non lo so... Tipo le parrucche anni 70 ma molto peggio! Fai paura - Disse guardandomi i capelli 

- Sempre delicata sei eh... Grazie - Dissi ruotando gli occhi

- Ma scusami, sono realistica guarda... Sei assolutamente inguardabile - Disse ridendo 

- Farò diventare i tuoi capelli peggio dei miei SHIRLEY - Dissi iniziando a darci menate a vicenda, ci buttammo a terra, continuavamo a darci schiaffi alla random quando si aprì la finestra 

- Oddio cos'è quello ? - Dissi avvicinandomi

- E' un gufo? - Disse Shirley avvicinandosi insieme a me verso la finestra. C'era uno strano pennuto bianco che guardava Shirley 

- Cavolo ne so. - Eravamo vicine e lo guardavamo, ad un certo punto fece uno strano verso che ci fece saltare in aria per poi cadere come delle decelebrate a terra 

- Shirley la gamba!! Maledetta! - Dissi notando che mi era caduta quasi addosso 

- Scusami - Disse ridendo sotto i baffi 

- Dilo che ti diverti a farmi del male - Dissi 

Ci alzammo, cercammo di scacciare via il gufo, sempre se era un gufo booh, ma al posto di scacciarlo se ne mise accanto un'altro, marroncino con sotto al collo una chiazza di pelo bianco.

- Va be, tanto se ne andranno - Dissi andando in bagno a cambiarmi. Dopo che uscì vidi Shirley accarezzare il gufo bianco 

- Guarda che pelo soffice che haiiii oooow - Disse accarezzando il gufo 

- Shirley ma sei impazzita? - Dissi guardandola in modo stranito 

- E' così dolce guarda - Disse accarezzandola. Mi avvicinai al gufo marroncino e lo fissai negli occhi per alcuni minuti 

- Tu non mi piaci - Dissi scrutandolo

Lui fece uno strano verso che fece spaventare Shirley 

- Ma vieni quiii - Dissi accarezzandolo 

- Però è strano.. - Disse Shirley riprendendo a guardare il gufo bianco 

- Cosa? - Chiesi mentre accarezzavo il gufo 

- Non sembrano gufi e comunque... Dovrebbero scappare data la nostra vicinanza... - Disse. 

In effetti aveva ragione... Quando mai i pennuti si avvicinano così agli uomini? Booo

- Ragazze dai che dobbiamo andare a vedere la vostra nuova scuola - Disse Sarah da sotto. 

- Arriviamo! - Urlammo da sopra 

Scendemmo sonoramente dalle scale con la delicatezza pari a quella di un elefante, mangiammo un mottino per poi salire in macchina, diretta verso la nuova scuola. 

***

-E questa è l'aula informatica- Disse il vicepreside, un uomo sulla 50 di anni occhiali e capelli bianchi... Aveva le occhiaie 

- Non so te ma mi fa paura - Mi disse all'orecchio Shirley 

- Non sono l'unica a pensarlo? - Dissi ironica 

- Perfetto, direi di andare a parlare con il preside - Disse Sarah

- Prego, seguitemi - Disse la vicepreside

Ci portò nell'ufficio del preside. Era abbastanza confortevole... Sembrava. Due sedie situate davanti ad una scrivania in legno con a capo la sedia del preside. Una stanza con due finestra situata ai lati , con delle librerie e vetrine piene di premi... Probabilmente quelli della scuola. 

Il preside si girò sorridendo

- Ma salve - Disse il preside alzandosi stringendoci la mano 

- Avrà fatto Wrestling? - Mi sussurrò Shirley guardando i muscoli. Un uomo sulla 40 ma portati molto bene. Capelli color nocciola, occhiali, vestito con giacca cravatta e jeans. Figo direi ma già mi stava antipatico

Mentre i nostri "genitori" parlavano, sparlavano, scherzavano insomma, parlavano, mi accorssi che alla finestra c'erano di nuovo quei gufi maledetti. Detti una gomitata a Shirley che mi fulminò con lo sguardo, ma appena indicai i gufi si ritrovò sorpresa

- Quindi dobbiamo vedere se ci sono posti per le classi... Capito? - Disse il preside guardandoci, ma noi eravamo completamente disconnesse 

- Signorine? - Chiese guardandoci. Ci girammo in sincro e lo guardammo annuendo 

- Si certo... Capito - Dissi sorridendo

- Credo che possiamo andare - Disse Shirley alzandosi

Abbastanza stranite ritornammo a casa. Nostra "mamma" ci fece sedere sui divani... Era apparentemente arrabbiata... Ma che dico... Era furisa

- Si può sapere che avevate stamattina? - Disse a braccia conserte 

Io e Shirley ci guardammo poi riguardammo Sarah 

- Niente - Dicemmo 

Sbuffò

- Ragazze non dovreste dirmi bugie - Disse battendo nervosamente il piede sul pavimento aspettandosi una vera e intelligente risposta... Ma io e Shirley non andavamo forti in queste cose 

- Ehm... Ci eravamo semplicemente distratte - Disse Shirley facendo spallucce 

- Ah si? E da cosa? - Ribattè Sarah

- Da dei piccioni - Dicemmo io e Shirley 

- State scherando vero? - Disse ridendo ironicamente. Intanto io e Shirley notammo quei due piccioni, gufi insomma... Quei due elementi volanti non identificati, poggiati sulla finestra. Con nel becco una busta. Non saranno i nuovi postini eh?

- Ehm... E' la verità - Dissi guardandola negli occhi

- Ed io mi dovrei adesso fidare di voi? - Disse guardandoci storto

- Se non ci credi girati - Disse Shirely 

Lei si girò e non vide niente

- Cosa dovrei guardare? - Disse ritornando a guardare noi

- Ma... Erano lì cinque secondi fa - Disse Shirley guardandomi stranita. Anche io non ero da meno. Ci volevano fare impazzire?

- Ora basta scherzare. Siete in puniz... - Dal caminetto entrarono i due animali volanti non identificati verso di noi, fecero cadere quelle lettere che avevano nel becco per poi poggiarsi nelle nostre spalle 

- Berenice ma ciao - Disse Shirley accarezzandola 

- Hai dato un nome a quel pennuto? - Dissi guardandola stranita 

- Si, e gli piace guarda com'è carina - Disse Shirley

Sbuffai, prendemmo in mano le lettere mentre Sarah si ritrovava abbastanza immobilizata 

Lessi ad alta voce la lettera 

 

XXX

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Direttore : Albus Silente

(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo,

Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

 

Cara Signorina Williams,

siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la

Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà

l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

I corsi avranno inizio il 2 settembre. Restiamo in attesa della

Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Con ossequi,

Minerva Mcgranitt

 

XXX

 

- La mia lettera dice lo stessa - Disse guardando prima la lettera e poi me 

- E' uno scherzo - Dissi ridendo

- Magia... Questa è forte - Disse Shirley 

- Eppure... La lettera sembra vera - Disse nostra madre prendendola tra le mani

- Sarah andiamo... Non ci crederai sul serio - Dissi ridendo

- Avete notato che hanno usato i vostri veri cognomi? - Chiese guardandoci 

- E' vero... Ma loro come sanno?... Insomma... Questi pennuti.. - Disse Shirley che poi Sarah corresse

- Sono civette Shirley - Disse 

- Come sanno che abitiamo qui? - Chiesi guardando le civette 

- L'importante adesso è che mandate via queste civette e che buttiate queste lettere - Disse seccata e nervosa Sarah. 

Salimmo con le civette e le lettere chiudendoci in camera 

- Le buttiamo veramente? - Disse guardandomi mentre ci sedemmo con le civette accanto

- Da dove venite? - Chiesi 

- Adesso parli con le civette? Oddio stai impazzendo Irene! - Disse Shirley facendomi ridere

- Molto spiritosa ahah - Dissi ironica 

Guardai ancora la lettera... Insomma.... Magia? Hogwarts? Cose mai sentite nominare.

- Va bè... Però... Berenice io me la voglio tenere... E' così tenera - Disse con voce dolce 

- Oh mamma, mi fai paura quando parli così - Dissi ridendo guardandola, poi guardai la civetta marroncina

- Come l'hai chiamata? - Mi chiese Shirley 

- Ehm... Non so... - Dissi mentre guardai la civetta 

- Che ne pensi di Snow? - Propose Shirley

- Direi che starebbe meglio a Berenice dato che è bianca - Dissi ridendo... Penso... Kaley... Mi piace - Dissi sorridendo accarezzando la civetta 

- Meglio Snow - Disse con aria da superiore 

- La solita - Dissi ridendo

- Penso che si ora di farle andare via... Sennò a chi la sente Sarah - Disse alzandosi con la civetta nella sua spalla 

Annuiì, ci avvicinammo alla finestra e le poggiammo sul muretto, ma non si muovevano. Chiusi la finstra 

- Be... Prima o poi se ne andranno - Dissi facendo spallucce 

- E di queste? - Chiese Shirley

A dir il vero non sapevo cosa fare... Eppure... Sapevano i nostri cognomi... Chiunque fossero... Sapevano del nostro passato... Ma... Come potevamo contattarli

- Irene... Ma ci sei idiotaa - Disse schioccandomi le dita davanti agli occhi 

- Shirley-idiota stavo pensando - Dissi scuotendo la testa 

- Tu pensi?! - Chiese con il solito suo tono che in certi momenti verrebbe da lanciarle un mattone in testa 

- Si al contrario tuo - Dissi con il suo tono. Lei mi imitò con voce da bambina per poi ridere insieme a me.

- Comunque... Io ... La tengo - Dissi guardando la lettera

- Allora la tengo anche io - Disse sorridendo

La mettemmo nel cassetto del comodino e scendemmo come se non fosse successo niente 

***

La sera arrivò presto. Eravamo a cena tutti riuniti ed ebbi l'intelligente idea di portare la questione delle lettere 

- Ascola Sarah... io e Shirley stavamo pensando alle lettere di stamattina - Dissi giochicchiando con la forchetta 

- E'... E' uno stupido scherzo... Non ci dovete pensare ragazze - Disse nervosamente 

- Perchè sei così nervosa? - Chiese Shirley accorgendosi, come me, dal suo nervosismo

- Io non sono nervosa- Disse Sarah

Intanto mio padre era alle prese con il cellulare a parlare con il suo datore di lavoro

- Comunque stamattina se non l'avete notato... Forse non possiamo mettervi in quella scuola insieme... - Continuò, io e Shirley spalancammo gli occhi 

- COSA? - Dicemmo insieme

- Ho detto forse - Sbottò Sarah

- Non mi interessa... Io non voglio andare in una scuola nuova, figuriamoci senza lei - Disse SHirley indicandomi, oh che dolce che è . E' dolce quanto supida ma le voglio bene

- Concordo con lei - Dissi 

- Potremmo andare ad Hogwarts - Disse Shirley 

- Non concordo con lei... - Dissi. Cosa stava dicendo se neanche esisteva quella scuola? 

- Sentite... Voi non andrete da nessuna parte solo perchè ve l'ha detto una lettera. Vedremo il fatto della scuola domani - Disse per poi mandarci in camera 

***

- Ok... Io non ce la sto facendo più - Dissi buttandomi nel letto

- Cavolo non posso stare a scuola con te ma siamo impazziti? - Disse Shirley 

- In questi giorni ci capitano cose brutte e strane - Dissi

- Concordo - Disse Shirley avvicinandosi alla finestra scostando le tende. Sentì un urlo e poi un tonfo. Tolsi la faccia dal cuscino e vidi Shirley massaggiarsi la schiena 

- Ahi che male - Disse alzandosi 

- Shirley ma quanto sei idiota? - Chiesi, lei mi stava per rispondere quando continuai 

- Era una domanda retorica. 10 Ovviamente - Dissi ridendo da sola 

- Ah-ah-ah. Mi sono spaventata perchè le civette sono ancora qua-

Disse facendomi notare che c'erano ancora...

- Oh basta... Sono troppo stanca per pensare. - Dissi tenendomi la testa

- E con loro che facciamo? - Chiese Shirley guardandole

- Semplice - Dissi avvicinandomi all finestra scostando le tende 

- Problema risolto! - Continuai per poi filare a letto 

- WOw... - Disse per poi mettersi a letto 

- Buonanotte Berenice, buonanotte Irene - Disse Shirley

- Adesso dai la buonanotte ad un piccione? - Sbottai

- Civetta Irene... Civetta. E perchè non la dai anche tu? - Chiese 

- Uff... Ok... Buonanotte Kaley buonanotte... Shirley-idiota - Dissi ridendo. La risata mi costò una cuscinata in faccia da parte di Shirley. Ridemmo entrambe per poi sprofondare nel sonno.

Ore 0:00:59 (Pure i secondi? lol ) 

Sentemmo un rumore incredibile di una moto

- ODDIO - Dissi svegliandomi di colpo 

- Stanno facendo una gara clandestina? - Disse Shirley svegliandosi come me

Ci guardammo per poi alzarci e aprire le finestre salutando le civette. Guardammo in basso e vedemmo una moto grande che si era scontrata tra i cassonetti della spazzatura 

- Deve essere stato ubriaco - Ipotizzò Shirley 

- Ma io non vedo l'autista - Dissi cercando di guardare 

- Probabile sia volato - Ipotizzò ancora.

La guardai in modo storto. Poi saltammo, come al solito, in aria sentendo qualcuno che bussava sonoramente alla porta 

- Oddio assassino? - Dissi guardando Shirley

- Ladro? - Disse impaurita mentre le bussate smebravano essere fatte con la testa 

- Ehm... Ubriaco? - Ipotizzai 

- Panda ubriaco? - Ipotizzò lei. La guardai in modo strano, per poi scendere insieme. Vedemmo Sarah e Harry in vestaglia guardare la porta tremare ad ogni colpo che dava una misteriosa ombra 

- Che state facendo? Apritegli prima che sfondi la porta - Disse Shirley in preda al panico

- Shirley ma sei idiota? Dovremmo aprire ad una persona a mezzanotte? - Dissi cercando di farla ragionare

Ad un certo punta quella strana ombra dette una testata alla porta sfondandola e ci ritrovammo una faccia barbuta e capellosa dentro la porta. I miei urlarono

- Scusate... Casa Feldon? - Chiese cortesemente quella faccia guardando i miei "genitori" abbracciarsi

Ritirò la testa, bussò, ma la porta cadde e ci ritrovammo un uomo alto 3 metri che ne so, coperto da una folta chioma di capelli e barba , come detto prima, lunga marrone scuro. Vestito in maniera abbastanza strana. Un cappotto marroncino che lo copriva dal collo ai piedi.

- Scusate per la porta - Disse ridendo per poi prenderla come se pesasse grammi per rimetterla apposto. Si girò

- Allora è questa casa Feldon dove ci sono le signorine Williams e Jones? - Chiese impaziente 

- S-si - Disse Harry tremando 

Ad un tratto lo sguardo cadde su di noi e fu veramente sorpreso 

- Ragazzine... Ma quanti anni avete? - Ci chiese 

Io e Shirley ci guardammo 

- 16 - rispondemmo 

Lui si mise le mani alla testa 

- La lettera vi sarebbe dovuta arrivare 5 anni fa con le vostre rispettive civette - Disse l'uomo 

- Fantastico abbiamo anche delle civette ritardate... Avranno preso da te Shirley - Dissi mettendomi le mani ai fianchi 

- Oh be... Ci sono stati dei problemi ma finalmente vi ho trovato- Esultò l'uomo 

- E tu chi saresti scusa? - Chiese giustamente Shirley

- Potete Rubeus Hagrid - Disse stringendoci le mani con forza

- Cosa ci fa a casa nostra? - Chiese ancora giustamente Sarah

- Non è ovvio? Sono state ammesse ad Hogwarts le signorine! - Disse sorridendo

- Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts - Ripetè Shirley sorridendo

- La smetta, sono delle sedicenni e la magia non esiste - Disse Harry prendendosi di coraggio

- Voi babbani siete troppo cocciuti per capire - Disse serio

- Ahahah babbani bel nomignolo - Disse Shirley 

- Oh non è un nomignolo. Significa che sono delle persone senza magia - Disse Hagrid 

- Ok... Tutto questo è troppo divertente... Che siamo alle Iene? Paperissima? Andiamo non ci caschiamo - Dissi guardando a destra e a sinistra in cerca delle telecamere 

- Ancora non l'avete capito? Voi due siete streghe - Disse guardandoci con quelle due iridi nere 

io e Shirley ci guardammo ed iniziammo a ridere 

- Siiii certo - Dissi dandogli una pacca sulla spalla 

- Questa è davvero forte- Disse Shirley ridendo insieme a noi

- Se i vostri genitori vi vedessero - Disse ridendo guardando il cielo

Io e lei smettemmo di ridere e lo guardammo serie 

- Conosci i nostri genitori?- Chiesi 

- Si. Erano maghi loro... - Disse 

- Ma-maghi? - Balbettò Shirley 

- Esatto.. Ma non sono bravo con le spiegazioni, quindi direi subito di andare - Disse Hagrid alzando la voce 

- Dove? - Chiese Shirley

- Prima di andare ad Hogwarts dobbiamo andare a Diagon Alley - Disse 

- Dragon Valley?Che? - Disse Shirley

Hagrid sbuffò 

- DIAGON ALLEY - Disse scandendo le parole 

- Ssi... Certo. Perchè? - Chiesi ancora mezza stordita 

- Dobbiamo comprare gli oggetti che vi servono. Oh mamma mia, sembrate delle babbane - Disse mettendosi le mani alla fronte

- MA NOI NON NE SAPPIAMO UN'ACCIPICCHIA DI STA MAGIA - Ribattemmo 

- Non importa. Direi di andare. Abbiamo poco tempo. Prego seguitemi - Disse andando fuori la casa

- Cosa? - Disse SHirley

- Dobbiamo seguirti a quest'ora? - Dissi 

- Voi non seguirete proprio nessuno signorine- Disse balbettante Sarah

- Sarah... Dobbiamo seguirlo... Insomma... Sa qualcosa dei nostri genitori - Disse Shirley 

- Ma vi rendete conto? E' un pazzo! Parla di magia. Di una scuola che non esiste. E' un ubriaco - Disse Harry 

- Ubriaco sarà lei signor Feldon - Disse Hagrid sporgendosi dalla porta 

Scuotemmo la testa, ci vestimmo velocemente, prendemmo la lettera, aprimmo la finestra

- Salta su Berenice - Disse Shirley facendo salire la civetta sulla sua spalla

- Ma che bravaaa- Disse accarezzandola 

Da quella scena ruotai gli occhi per poi rivolgermi alla civetta 

- Senti, seguimi se vuoi - Dissi seccata, la civetta fece uno strano verso e salì 

- Brava piccola - Dissi accarezzandola  

Scendemmo le scale con tutto

- Noi... Andiamo - Disse Shirley andando verso la porta ormai aperta 

- Non vi lasceremo andare. Siete le nostre figlie! - Sbottò Harry 

- Ma non capite? In questi anni io e SHirley abbiamo sempre voluto sapere qualcosa sui nostri genitori.. - Dissi abbassando lo sguardo

- Signori non vorrei intromettermi... Ma loro non appartengono a questo mondo... Sono diverse... - Disse guardandoli 

- Come ci possiamo fidare? - Disse Sarah arrendendosi 

- Fidatevi di noi - Disse Shirley accarezzando Berenice 

Loro abbassarono lo sguardo, noi sorridemmo lievemente

- Grazie per tutto quello che avete fatto per noi- Dissi sorridendo a Sarah abbracciandola 

- Non fate casini e fateci sapere... Chiamateci - Disse Harry

Li salutammo per poi salire nella gigantesca moto di Hagrid 

Le civette lasciarono le nostre spalle per poi volare per una meta X.

- Dove vanno? - Chiese Shirley

- Tranquille, le reincontrerete presto - Disse Hagrid accendendo i motori della moto per poi partire verso questa cosa chiamata "Diagon Alley"