Siamo destinati ad amare e soffrire.Siamo destinati a volare fino a cadere.Siamo destinati a desiderare tanto quelle ali bianche e candite,così soffici da poterle solo immaginare.La passione e la lussuria nell'ottenerle,si mischiano al piacere e ci portano alla morte.E quando si indossano,quelle piccole grandi ali,si è pronti a raggiungere qualcosa che è inesistente all'occhio umano. Si muore poco a poco,si muore quando si è pronti al volo,si muore quando si è pronti ad amare ed accettare.Si muore quando è troppo tardi per capire.Il piacere è forse il peccato più oscuro,sadomaso,maligno,erotico e gradevole che l'uomo possa mai provare.Il piacere è qualcosa di leggero,in grado di farti liberare la mente.Il piacere è il fuco che senti bruciare nelle vene.Il piacere è il dolore delle unghie nella pelle.Il piacere è così vecchio alla morte e così malato.Il piacere è oscuro come la notte,il cielo che imprigiona le stelle,così il piacere imprigiona i peccanti.Il piacere è un labirinto,il piacere è nero,il piacere è passione e devozione,il piacere è ossessione.Il piacere è la dipendenza di chi ha grandi sogni pronti a scomparire.Il cielo limpido ospitava stelle luminose ormai mortee inutili da contare.Il mare risuonava leggero e solitario,la sabbia era fredda e oscurata dalla notte e molto probabilmente qualche granello di sabbia sarebbe entrato negli indumenti di chi alloggiava sulla spiaggia nella mezzanotte.Un gruppo di cinque ragazzini,alle prese con le crisi adolescenziali,i piaceri del sesso,le responsabilità che si hanno nella vita,l'errore di volere di più,il calore e l'odore che emana l'erba che brucia immobilizzata nella cartina.Tutti della stessa età,tutti lì come ogni anno,tutti con qualcosa di nuovo da raccontare.Tutti alla ricerca di qualcosa.Forse lui l'aveva trovata. La poca luce del lampione fuori al residence,metteva in risalto la pelle simile alla porcellana;aveva dei blue jeans ed una camicia bianca,nei suoi occhi il mondo andava in fiamme.Lei era cresciuta a suon di rock,lui tra i cancelli del pop.Lei bianca e fragile tanto da rompersi,lui curioso,la curiosità del piacere.Si alzavano e camminavano mano nella mano,ballavano.Volevano di più,ma avevano idee confuse.Aveva un'aria da bambina,aveva un'aria da uomo.Erano immersi nella paura e nella voglia di essere nudi tra io sale dell'acqua e la luce del faro.Assaporavano il piacere che tanto bramavano,ma uno dei due voleva di più delle mani ansiose di cose proibite,di baci rubati,di canzoni cantate alla luna,di gemiti sul letto alle due del mattino.Uno dei due aveva un cuore fragile,uno dei due aveva paura del piacere,uno dei due voleva volare.Entrambi a loro insaputa erano entranti nelle insidie del piacere barbaro e oscuro.Entrambi cercavano sogni impossibili da realizzare.