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Autore: Kyoya Ootori    07/08/2013    3 recensioni
Ci sono un paio di licenze che mi sono permessa, perché mi hanno aiutato a esprimere Neville per come lo vedo io: un ragazzo imbranato che si perderebbe anche nella doccia.
Estratto dal testo: "Tu non dovevi nemmeno essere un mago, sarebbe stato meglio. [...] da grande avresti lavorato in un negozio di fiori, in una serra, oppure come giardiniere; saresti stato felice."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Grifondoro!




<< Longbottom Neville! >>
È la sfilata più imbarazzante di tutta la tua vita, ancora più imbarazzante di quella volta che tuo zio ti rapò a zero per vedere in quanto tempo ti sarebbero cresciuti i capelli per la vergogna*.
Passò un anno prima che potessi uscire di casa senza diventare paonazzo.
Ti siedi sullo sgabello, la voce del Cappello Parlante ti entra nelle orecchie. Silenzio.
Tassorosso sarebbe l’ideale, pensi, tu che non hai ambizioni, talenti o coraggio; tu che smarrisci sempre il tuo rospo, imbranato come sei ti perderesti persino nella doccia.
 
“…e poi Tassorosso i restanti accettava,
si, Tosca la buona a sé li chiamava”**
 
 
Tu non dovevi nemmeno essere un mago, sarebbe stato meglio. Tua nonna sarebbe rimasta un po’ delusa, tuo zio non ti avrebbe acquistato Oscar, da grande avresti lavorato in un negozio di fiori, in una serra, oppure come giardiniere; saresti stato felice.
Almeno così credi.
 
 
“Vedo…” il Cappello non continuò la frase, non sapendo cosa aggiungere. Nella mente del ragazzo splendevano quattro luci ognuna in maniera diversa dalle altre. La prima, quella verde, era la più piccola e la più timida, e la sua fiamma illuminava freddamente una ristretta parte di spazio; una luce blu sembrava quasi che promettesse faville, se solo fosse stata stuzzicata al momento giusto. Ce n’era una gialla, di discrete dimensioni,  che illuminava in maniera rassicurante, e infine una rossa, che sembrava però essere coperta da un’impenetrabile cortina grigiastra. Sarebbe di certo stata la più abbagliante e la più calda, se non fosse stata nascosta da quella fastidiosa cortina.
Il Cappello sorrise, certo che presto la tela sarebbe stata stracciata.
<< GRIFONDORO! >>



*questa scena si ispira palesemente all'episodio che vide coinvolti Harry, i capelli di Harry e zia Petunia. Ho voluto fare una specie di paragone, ma al contrario.
**i versi sono estratti dal canto del 5° libro, li ho voluti citare volontariamente; sono una voce fuori campo che sottolinea quanto radicate siano le convizioni di Neville.
Sia ben chiaro che non ho nulla contro i Tassorosso, che anzi stimo grandemente, e che i pensieri non sono miei, ma di Neville.
Questo è il mio Neville Longbottom, spero vi piaccia.

In caso contrario, amen.

Kyoya Ootori

   
 
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