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Autore: Sariel    15/02/2008    4 recensioni
Edward e Bella, Alice e Jasper, Rosalie e Emmett. Tutti passano il giorno di San Valentino insieme, ma come?
Tre one-shot, una su ogni coppia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: ~ Valentine’s Day
Autore: Lady_Malfoy(Sara over the rainbow.)
Rating: Verde
Genere: Romantico
Personaggi: Bella Swan, Edward Cullen,  Rosalie Hale, Emmett Cullen, Alice Cullen, Jasper Hale.
Note:
 Ok, lo so, sono in ritardo di un giorno ma ieri non ho avuto tempo di scriverla x°D
L’idea mi è venuta un po’ di tempo fa ma volevo aspettare il giorno di San Valentino *w* Le storie sono ambientate ancora a scuola ma tengono comunque conto di Eclipse.
In totale sono 3 one-shot: una EdxBella, una AliceXJasper e una RosaliexEmmett.
Enjoy!
Buona lettura.
I commenti sono

 

~ Valentine’s Day

 edxbella

 

Ho sempre odiato San Valentino.
Ho sempre odiato vedere le mie compagne di classe ricevere regali e cioccolatini.
Ho sempre odiato passarlo da sola.
Isabella Swan ~ prima di incontrare Edward

~

Le voci concitate dei ragazzi rimbombavano per tutto il locale della mensa e si potevano sentire già dal corridoio. Camminavo con Angela, eravamo appena uscite dalla lezione di inglese. Non appena entrai nella mensa mi fermai di colpo.
Era rosa. Tutto rosa. Dal soffitto pendevano cuoricini di cartone di un rosa acceso, quasi fluorescente. O mamma.
Rimasi lì impalata fino a che Angela non mi diede uno strattone per portarmi a prendere da mangiare. Tentai di non guardare in alto ma quando arrivammo al tavolo Jessica ci guardò tutta raggiante.
«Avete visto che bello?.» esclamò, come una bambina davanti al suo gioco preferito.
«Sì. Fantastico.» borbottai in risposta.
Tenni lo sguardo sul piatto per tutto il pranzo, evitando accuratamente di parlare con Jessica. Sentivo lo sguardo di Angela su di me ma non osai alzare lo sguardo. Fu soltanto quando mi parlò che la guardai.
«Bella...tutto ok?» mi chiese preoccupata.
Tentai di sorriderle in risposta ma ottenni solo una smorfia. «Sì, tranquilla. E’ che…non adoro particolarmente San Valentino.»
«Non ti piace San Valentino?» domandò Jessica, urlando.
La fulminai con lo sguardo e ritornai a parlare con Angela.
«Ma scusa. Puoi passarlo con Edward, come fa a non piacerti?»
Touchè.
«Edward non c’è questa settimana.» addentai la mela. «Campeggio.» buttai lì come scusa.
Bè in effetti in campeggio era. Aveva detto che sarebbe andato a caccia con Emmett e Jasper ma non era mai stato via così tanto. In ogni caso non avevamo mai festeggiato San Valentino. L’anno prima lui se n’era andato e ora era via. Alla fine non mi importava.
Ho sempre odiato San Valentino.
Ho sempre odiato vedere le mie compagne di classe ricevere regali e cioccolatini.
Ho sempre odiato passarlo da sola.
C’era una cosa che però non mi tornava. Quel giorno non vidi Alice a scuola. Anche Jasper era via quindi lei doveva esserci.
Dirigendomi a biologia mi ritrovai di fianco Mike.
«Ciao Bella!» esclamò, tutto felice.
«Ciao Mike.» gli risposi in tono piatto.
Evvai. Ci mancava solo lui.
«Ehm, senti Bella.» gli lanciai un’occhiata veloce e lo vidi arrossire. «Che fai stasera?»
«Niente. Mi porterò un po’ avanti con i compiti.» aumentai il passo, sperando mi lasciasse in pace. Lo vidi raggiungermi in tre passi e alzai gli occhi al cielo. Odiavo avere le gambe corte.
«Ti va di uscire?» mi chiese tutto d’un fiato.
Sbarrai gli occhi, esasperata. «No, Mike. Lo sai benissimo, sono occupata.»
«Sì bè….ma lui non c’è.» borbottò in risposta.
Lo fissai a bocca aperta. Volevo tirargli un pugno ma mi trattenni, data l’ultima esperienza.
Lo fulminai e me ne andai a biologia, lasciandolo in mezzo al corridoio.
Ora era certo. Odiavo San Valentino.

 

***

 

La mezza giornata trascorsa mi aveva distrutto. Tutti felici, tutti dolci. Uno dei dieci modi per farsi venire il diabete prima dei vent’anni. La visione dei cuoricini nella mensa e la proposta di Mike mi avevano messo letteralmente KO.
Mi sdraiai sul letto e misi le cuffie, concentrandomi sulla musica. La ninna nanna mi cullò fino a che non chiusi gli occhi, esausta. Non so quanto dormii ma sentii che c’era qualcosa che non andava.
Mi girai sul mio lato destro ma andai a sbattere contro qualcosa di duro. Mi alzai di scatto sul letto, urlando.
«Ben svegliata.» mi disse una voce vellutata alle mie spalle.
Mi voltai di scatto e vidi Edward che rideva sotto i baffi. Rimasi a fissarlo per qualche secondo prima di rendermi conto di trovarmi in camera sua.
«Ma che diavolo..?» sussurrai, più a me che a lui.
Eravamo sdraiati sul massiccio letto a baldacchino al centro della stanza. Mi avvicinai a lui e mi accoccolai tra le sue braccia.
«Pensavo fossi a caccia.» sussurrai, la testa appoggiata alla sua spalla.
Lo sentii soffocare una risata.
«Che c’è di tanto divertente? Mi rapisci e poi ti metti a ridere.»
«Volevo farti una sorpresa.» bisbigliò al mio orecchio prima di posarmi un bacio sul collo. Mi fece rabbrividire.
Alzai lentamente lo sguardo e fissai i suoi occhi dorati. «Che genere di sorpresa?» chiesi, con un sorrisino.
Il suo sguardo si fece serio. «Non essere sciocca.»
Socchiusi la bocca per replicare ma me lo impedì, appoggiando le sue labbra sulle mie. Mi baciò con decisione, togliendomi il fiato. Mi aggrappai alle sue spalle e infilai una mano tra i suoi capelli, avvicinandolo a me. Non appena tentai di approfondire il bacio, le sue braccia mi spostarono da lui e notai una macchia torbida nei suoi occhi.
«No, Bella.» il suo tono deciso mi spiazzò, nonostante l’avessi sentito molte volte.
Mi imbronciai e gli voltai le spalle. Mi asciugai una lacrima, caduta per il nervoso. Che ne poteva sapere lui di quello che provavo ogni volta che mi baciava? La stessa sensazione di essere rifiutata, ogni singola volta.
Sentii le sue mani sulle mie spalle e lo sentii spostare i miei capelli dal collo. Mi appoggiò qualcosa di freddo sul collo, facendomi sussultare.
Appoggiai una mano sul mio petto e le mie dita incontrarono un freddo ciondolo a forma di cuore, sorretto da una fine catenina d’argento. Edward tracciò con baci delicati il percorso dal collo al mio orecchio, soffermandosi per sussurrarmi, «Buon San Valentino.».
Mi girai verso di lui e gli sorrisi. Presi il suo viso tra le mani e posai le mie labbra su quelle fredde di lui. Lo sentii sorridere dolcemente. Lo abbracciai forte e sussurrai.
«Amo San Valentino.»
  
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