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Autore: Dark side of Wonderland    08/08/2013    2 recensioni
ehi, ciao. Questa è la mia prima fanfiction. Ho esitato molto prima di pubblicarla, ma ora sono qui, una nuova autrice, fan della coppia Draco e Hermione. Questa storia parla ovviamente dei due, che tra litigi, e arrabbiature non trovano mai pace. Herm è fidanzata con il nostro carissimo Ronald, ma ultimamente quando è con Malfoy si scalda un tantino troppo ... se poi ci si mettono in mezzo anche gli amici ... insomma, leggete, e commentate, un bacione ...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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P.O.V HERMIONE

La McGranitt è appena uscita dal suo ufficio. Decidiamo di scendere nei sotterranei. Tom non sembra molto sicuro di se. Parlotta con se stesso come se avesse due personalità, ma passo dopo passo, minuto dopo minuto, mi convinco sempre di più che è questa la parte umana di Tom Riddle. Quella di cui ci si può fidare anche se apparentemente non sembra.
 
Nella sala grande, prima, ho notato gli sguardi preoccupati e frettolosi delle sorelle Grengrass. Parlottavano qualcosa su Draco che non mi sono sforzata di capire, ma qualsiasi cosa dicessero sono abbastanza sicura che la loro preoccupazione era solo una maschera.

Si poteva notare la loro rabbia e la loro delusione, anche se al momento mi sfugge il motivo. Forse potrebbe essere per Draco: ho saputo che Lucius aveva intenzione di darlo in sposo ad Astoria Grengrass, ma non mi sono mai interessata all’argomento poiché odiavo i Malfoy. Adesso che sono sicura di amare Draco, provo solo pena per quel viscido verme di suo padre e per quella povera donna di sua madre. Non so, ma sospetto che anche a loro non vada già la storia tra me e Draco.

- ok.

Dice Tom bloccando entrambi e facendomi ridestare in fretta dai miei pensieri
.
- dobbiamo cominciare a prendere in considerazione una cosa: la McGranitt con molta probabilità non sarà sola.

Annuiamo entrambi. Logico, penso, nonostante sia una strega potente e conosca molti metodi per uccidere la gente avrà sicuramente ancora un po’ di buon senso. Se fossi al posto suo anche io mi porterei delle scorte.

- in ogni caso dobbiamo essere pronti. Se fosse da sola non sarebbe comunque meno pericolosa. Anzi, potrebbe esserlo di più.

Spiega Tom. Io e il biondo ci lanciamo un’occhiata interrogativa.

- vedete, la McGranitt  è una strega potente, a quanto ho capito, e vorrà farsi sottovalutare. Io per primo l’ho sottovalutata. Se si presenterà da sola vorrà dire che vi ritiene talmente ingenui da pensare che, da sola, sia meno pericolosa. Se si presenterà, diciamo, in compagnia allora il mio piano azzardato avrà più possibilità di funzionare.

Non gli chiedo altro. So che sa cosa fare.

- io ho un piano, ragazzi, ma dovete, anzi tu, Draco, devi  fidarti di me. so che sembrerà una follia ma è probabilmente l’unico modo. Lei ti ha incastrato e devi fingere fino all’ultimo che sei fuori gioco. Infine, saremo io ed Hermione ad incastrare lei.

Impallidisco. La mente di Lord Voldemort è impenetrabile, come i suoi occhi. non capisco. Che cos’ha in mente. Draco, a quanto pare, ha in parte capito. Lo si vede dalla sua espressione complice ma arrabbiata e preoccupata.

- che dovremmo fare io e te?

Chiedo. Tom sorride. Anzi ... ghigna. 

- te ne parlo dopo. E ne parlerò dopo anche con te, Draco, solo … promettimi che non ucciderai anche questo mio ricordo quando ti dirò il resto del piano. Ok?

Vedo Draco impallidire. Perché dovrebbe ucciderlo? Scuoto la testa e continuo a scendere stavolta capitanando la fila. Spero che entro stanotte finisca tutto. lo spero di cuore.
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P.O.V LUCIUS

- Narcissa sbrigati. Dobbiamo andare.

Dico osservando il sole calare e le tenebre lentamente impossessarsi del cielo. Ah, se il signore oscuro fosse qui questo mondo non andrebbe in rovina. E invece quello stupido di Potter l’ha ucciso. Quel fottuto bastardo. Adesso però non è Potter il mio obbiettivo. No. È la mezzosangue. Vedo Narcissa scendere elegantemente nel salotto. Mi rivolge una specie di sguardo complice, poi sposta lo sguardo sulla porta.

- cosa aspetti, Lucius? Hai forse cambiato idea?sembravi così …

Sibila. Alzo un dito per zittirla e la sua bocca si socchiude per sputare un’altra parola prima di tacere:

- convinto.

Sorride
.
- e lo sono. Adesso andiamo, o ci perderemo lo spettacolo. Stavolta, mio figlio, dovrà implorare in tutte le lingue dimenticate del mondo magico per poter riottenere la mia fiducia e un posto nella mia casa.

Narcissa alza gli occhi per un istante, come per protestare, ma incontra il mio sguardo. Tace per qualche secondo poi apre la porta e , sempre mantenendo il suo atteggiamento di superiorità, piega le labbra in una smorfia di rabbia e dice:

- vedi di parlare al plurale, Lucius. Anche se è un disonore per la nostra famiglia, Draco è anche mio figlio. E se proprio vorrà tornare nella nostra casa dovrà conquistare anche e soprattutto la mia fiducia.

Scuoto la testa e fingo di non ascoltarla. Esco da casa per primo. Mi ritrovo nel cortile e un fresco quasi piacevole mi travolge. Odio gli sbalzi di temperatura, ma il fresco serale non mi dispiace. Quando sento la porta chiudersi alle mie spalle e i tacchi di mia moglie avanzare nella mia direzione mi decido a procedere.

Nell’aria riecheggia solo il suono del mio bastone da passeggio e il passo pesante e frettoloso di Narcissa. Apro il cancello e lascio che sia lei a richiuderlo. Prima di continuare a camminare mi giro. Il Manor. La reggia dei Malfoy. Certo, odio mio figlio, e sarei pronto a tutto per vederlo lontano da quella sporca mezzosangue, ma , in fondo, mi serve.

Narcissa non è mai stata molto fertile ne propensa ad avere figli . Draco è arrivato dopo vari tentativi falliti e so che il suo corpo si sta indebolendo. Tra poco anche quel piccolo grammo di fertilità presente nel suo corpo, svanirà e senza Draco la stirpe dei Malfoy svanirà del tutto. e io non posso permetterlo. Non ora.

Ho sempre pensato a mio figlio come un viscido e accattivante mago ed è così che me lo voglio ricordare. Voglio portare quel ricordo nella mia tomba e lotterò per tenerlo vivo. Una volta sbarazzati della mezzosangue sarà decisamente tutto più facile. Draco mi odierà, ne sono certo,  più di come mi odia adesso, ma dopo un po’ di tempo si abituerà al fatto che nella vita non serve l’amore. Bastano solo pazienza, regalità e potere. Pensavo di averglielo insegnato ma a quanto pare non sembra aver afferrato il concetto. Sento una mano stringere il mio braccio. Capisco che Narcissa è preoccupata.

- Draco si pentirà di essersi messo contro di noi.

Assicuro, ma la sua espressione è ancora preoccupata. Non cambia. Non sembra rassicurata. Tolgo la sua mano dal braccio e la costringo a voltarsi.

- ascolta bene, Narcissa. Una volta finito tutto questo Draco tornerà a casa nostra. Certo, lo puniremo, ma tutto ciò passerà inosservato agli occhi del mondo magico. Chiaro? Mi hai capito bene?

Annuisce. Adesso sembra sudare freddo ma la sua aria da superiore torna a troneggiare su suo volto felino. Continuiamo a camminare e ,dopo circa una mezzora ,passiamo davanti al negozio di quella strega orribile che ospitava Draco fino a qualche ora fa. E lei è li. Dietro il bancone, con una specie di ghigno stampato sul viso rugoso.

- ehi vecchia! Ti diverti?

Chiedo riluttante. La donna smette di ghignare divertita e chiude il foglio. Io mi avvicino e faccio cenno a Narcissa di non muoversi. Una volta davanti al bancone dove lei siede ghigno anche io. La sua espressione non sembra cambiare affatto.

- dov’è mio figlio, strega?

Chiedo in modo altrettanto riluttante. La donna scuote il capo.

- non ne ho idea. Ho solo una vaga intuizione, ma sarà lei, signore, a confermarla una volta letta questa!

Ghigna la donna dai capelli verdi.

- non ho intenzione di sprecare un minuto di più! Mi dica dov’è!

Sbotto, ma senza alcun successo. Lei mi sta ancora porgendo la lettera con mano ferma e sorride. Afferro il pezzo di carta e comincio a leggere. Leggo ogni singola parola. Dalla prima riga all’ultima. Ogni lettera, ogni frase mi rimane incastrata in gola. Quando finisco di leggere accartoccio la lettera e la butto a terra. La calpesto e ci sputo sopra.

- tu, lurida bugiarda!

Sibilo puntando un dito contro di lei. Lei ghigna di nuovo. A questo punto tiro fuori la bacchetta dalla tasca e gliela punto al collo, in segno di minaccia.

- non sono una bugiarda, signor Malfoy. Pazza, stravagante e un po’ svampita … beh questo si, ma bugiarda mai!

Dice lei divenendo seria.

- e poi, se non crede a me, osservi la calligrafia nella quale è scritta la lettera. Non ho quella scrittura. È troppo elegante, precisa e pulita. Quella scrittura è di suo figlio. Controlli per crederci.

Scartoccio il foglio di carta e noto che la vecchia pazza ha ragione: la scrittura è quella di Draco.

- avrai usato uno stupidissimo incantesimo per cambiare la calligrafia, vecchia! Mio figlio non scriverebbe mai cose del genere! Io non gli ho insegnato niente del genere!

Stavolta ride di gusto e io perdo la pazienza e con uno schiantesimo la donna rimbalza sul muro e cade a terra senza perdere il suo sorriso arrogante. Mi avvicino e l’afferrò per il colletto trascinandola a forza fuori dal suo negozio.

- dov’è mio figlio?

Grido gettandola a terra.

- la lettera gliel’ha rivelato, signore. Sta a lei se crederci o no. Suo figlio ha fatto una scelta. Non sta a lei ne a me decidere se è giusta o no.

Scuoto la testa.

- non può, Draco, aver scritto simili sciocchezze nei confronti di una mezzosangue!

- imparerà col tempo, signor Malfoy, che l’amore è la più strana e forte delle magie. Non riuscirà mai a spezzarla e nemmeno a capirla.

Chiudo gli occhi e li riapro velocemente. Poi prendo la donna di nuovo per il colletto e le sibilo.

- ora andiamo ad Hogwarts, vecchia, e mi dirà dov’è mio figlio e la sua … e la mezzosangue. Altrimenti il mondo della magia avrà una vecchia pazza in meno, stanotte.
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P.O.V HERMIONE

- hai già avvertito la McGranitt?

Chiede frettolosamente mentre scendiamo a gran velocità , di nuovo, nei sotterranei.

- oh, certamente. le ho detto ‘’ scusi professoressa, io e Tom Riddle ( cioè Lord Voldemort ) abbiamo deciso di entrare a far parte dei cattivi e prendere il potere di Hogwarts e il mondo magico. Ha, dimenticavo, la stimiamo molto’’

Ridacchia. Le cose verranno da sole, anche se il piano di Tom non è dei migliori. Lo credevo più furbo, ma in fondo è ancora tutto da vedere. Mi passo una mano sulla fronte sudata. Scendiamo al limite dei sotterranei e per poco non grido per la sorpresa: Hagrid è incatenato e sta cercando di liberarsi. Quando vede Tom comincia a dimenarsi e ad emettere gridolini irritati , furiosi e impauriti. Quando mi vede al suo fianco sul suo volto grassoccio e sporco si disegna un’espressione di paura profonda.

- He-Hermione …

Balbetta. Cerco di avvicinarmi ma Tom mi tira con uno strattone indietro. cerco di allentare la sua presa ma mi arrendo quando capisco che la McGranitt è qui. E che probabilmente non è sola. Sento delle voci alle sue spalle, e alle nostre spalle. Mi sembra quasi di riconoscerle ma non so di chi siano.

- Hagrid mi …

Disse Hermione trattenendo le lacrime ma un pizzicotto di Tom sul braccio la fece zittire.

- bene, bene … chi abbiamo qui?

Ghigna la professoressa. Tom mi lancia un’ultima occhiata complice, poi si rivolge alla professoressa.

-piacere, professoressa McGranitt. Il mio nome è Tom Riddle. Sicuramente mi conoscerà con un altro nome, ma adesso, stasera, mi presento con il mio nome di nascita. Tom Marvolo Riddle.

La donna sorride compiaciuta. Avrei voglia di stringere Draco tra le mie braccia ma lui non è qui. Non ancora.

- Tom … Riddle?

Chiede lei.

- si, professoressa, colui-che -non deve essere-nominato. In realtà è solo il suo ricordo, ma è molto più potente di quanto possa credere, dico sul serio.

Dico cercando di non far tremare la mia voce. Gli occhi di Tom mi dicono ‘’ brava. Stai fingendo alla grande’’ gli occhi della McGranitt dicono ‘’ non inganni nessuno’’

- io … ho deciso di unirmi a lei, professoressa, e di aiutare Hermione a uccidere le persone che a lei servono morte.

Sulla faccia della McGranitt si disegna un ghigno felice. Vedo la mascella di Tom contrarsi e i suoi occhi socchiudersi.

- venite fuori.

Sorride la donna. Dal buio alle sue spalle fuoriescono delle sagome a me conosciute. Tra di loro posso vedere Lavanda Brown, qualche vecchia strega di Diagon Alley, qualche brutto elfo dall’aria scorbutica, un gigante ( molto simile ad Hagrid ma più basso e tozzo ), Lucius e Narcissa Malfoy , ed una donna ai loro piedi. Ha i capelli verdi e sembra sorridermi.

- tu … lurida mezzosangue …

Mi sibila Lucius. Io guardo l’essere biondo con lo stesso odio con il quale guardavo fino ad un po’ di tempo fa suo figlio Draco.

- buongiorno signor Malfoy. Buongiorno anche a lei signora Malfoy. Cercate Draco?

Chiedo ghignando.

- cosa gli hai fatto lurida …

- basta così!

Interviene la McGranitt.

- avremo tutto il tempo di sapere dov’è finito vostro figlio. Adesso abbiamo cose più importanti da fare come accogliere anche Tom Riddle tra di noi.

Lucius s’inchina e anche Narcissa. Tom sogghigna. Io provo un senso di disgusto nel vedere la scena del servo viscido e fedele che sta mettendo in atto quel bisbetico di Malfoy per accaparrarsi anche il ricordo del signore oscuro. Sento che Draco è vicino. È come se lo sentissi borbottare qualche frase come ‘’ ah, stupida professoressa McGranitt’’ o ‘’ hei, mio padre porta ancora quel disgustoso anello? Gli avevo detto di cambiarlo’’ . no, lo sento sul serio. Mi giro e intravedo una sagoma che si muove dietro una delle tante colonne. Non sa proprio stare zitto nemmeno quando si tratta di stare da solo con se stesso.

- vede, signorina Granger, io vorrei crederle ma chi mi dice che non è un trucco per cercare di attentare alla mia preziosa vita?

Chiede la McGranitt. Si, lo sento. È il momento. Tom mi afferra i fianchi e mi attira a se lasciando un bacio sulle mie labbra. Posso sentire i grugniti di Malfoy che sta maledicendo il suo ex- capo per così dire. Cerco di allontanarmi quando mi ricordo che è tutto parte del piano. quando ci stacchiamo ghigna, facendomi rabbrividire. Cosa starebbe a significare?che … abbiamo finto bene?

- beh, lei è l’unica che potrebbe portarmi di nuovo in vita e ciò significherebbe molto per Hermione e per me. e poi le sue sclete sono le mie e viceversa. 

Credo di essere sul punto di scoppiare a ridere ma devo rimanere seria. le parole di Tom risuonano come una melodia strana e persuasiva che ha un effetto strano sulla McGranitt. Adesso, Draco, sembra essersi calmato, o forse non ha semplicemente visto niente. sento Riddle che mi stringe la mano. ‘’ ce l’abbiamo quasi fatta. Prepara la bacchetta’’

- oh, Hermione, cosa hai fatto … c-cosa sei diventata …

Sussurra atterrito Hagrid ma la McGranitt alza la mano e lui è costretto a digrignare i denti per il dolore. Non posso imporle di smetterla. Mi giro verso il mezzo gigante e gli lancio un’occhiata dispiaciuta e dolce e spero che mi capisca, ma i suoi occhi sono spenti e intrisi di rabbia e dolore. Torno a guardare la professoressa.

- zitto, Rubeus, se continui a lamentarti dovremo farti fuori e la scuola perderebbe un docente e il guardiacaccia.

Dice la professoressa con un finto tono dispiaciuto. Sento le viscere aggrovigliarsi per la rabbia e la delusione. La McGranitt ha sempre protetto Hagrid. Ha sempre lottato perché gli studenti di Hogwarts lo rispettassero nonostante fosse un mezzo gigante, abitasse in una capanna mezza sfasciata vicino alla foresta nera, avesse un aspetto poco invitante e possedesse un cane vecchio e bavoso e altri animali anomali.

- bene. Per prima cosa dovremo …

- non così in fretta, Lucius.

Chiarì la McGranitt.

- prima dovremo far fuori Lumacorno …

Aggiunge la donna schioccando le dita. Un uomo vecchio, pallido e piuttosto scarno compare nella tetra oscurità. è il professor Lumacorno, terribilmente invecchiato e debole.

- mi dispiace … deve fidarsi di noi …

Dice Tom alzando la bacchetta e vedo Lumacorno rabbrividire.

- tu …

Sussurra a denti stretti. Tom sorride ma, quando sta per pronunciare l’anatema che uccide, la McGranitt lo ferma e gli fa cenno di farsi da parte. Lui obbedisce. Poi la donna mia guarda. Tutti gli occhi sono puntati su di me. quando capisco che è mio compito uccidere Lumacorno alzo la bacchetta ma un’altra voce, esterna, mi ferma.

- Hermione … metti giù quella bacchetta. Subito!

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P.O.V HERMIONE

Mi giro abbassando di colpo la bacchetta. È Harry, affiancato da Ron e da Ginny, e tiene lo sguardo fisso su di me. quando Tom si gira nella sua direzione vedo Harry rabbrividire e indietreggiare.

- Riddle?

Chiede Harry, e mi sento profondamente in colpa per non avergli detto niente. Ginny mi fulmina con lo sguardo come per sputarmi in faccia un ‘’ te l’avevo detto ‘’ che meriterei e Ron sembra più confuso del solito.

- piacere di rivederti, Potter, come sta la tua amata madre mezzosangue?

Chiede sprezzante Tom. Adesso avrei voglia di schiantarlo, ma mi trattengo pensando che è parte del piano, anche se so che il vero Tom Riddle non si stancherebbe mai di dimostrare la sua magnificenza davanti al bambino sopravvissuto. Soprattutto davanti al bambino sopravvissuto che ha messo fine alla sua vita.

- oh, sta benissimo. E il tuo tanto stimato padre babbano? Come sta?

Chiede Harry. Non posso fare a meno che sorridere quando sul volto di Riddle si disegna una smorfia di rabbia.

- Hermione … che sta succedendo …?

Chiede Ron molto confuso.

- succede che la vostra Hermione non è più dalla parte dei buoni.

Dice la McGranitt. Il piano è praticamente saltato e posso constatarlo osservando lo sguardo di Tom. Non era previsto l’intervento di Harry. La McGranitt si doveva fidare di noi a tal punto di abbassare per un secondo la guardia e quel secondo ci sarebbe bastato per farla fuori. Ma Harry ha rovinato tutto, e per colpa mia. Adesso la McGranitt cercherà di uccidere anche loro tre e io non posso proteggerli.

- Hermione Jean Granger, uccidi Lumacorno …

Ordina la McGranitt. Alzo la bacchetta ma il mio gesto, agli occhi della professoressa, sembra essere troppo lento e insicuro così alza la sua di bacchetta.

- Avada Ke …

- Expelliarmus!

Grida una voce. Draco spunta fuori dalla colonna. Lucius e Narcissa s’irrigidiscono ma è quasi ovvio che la vista del figlio li ha scossi , e non poco.

- oh … andiamo … ragazzi. Non ci state dando una mano così.

Sussurra Tom nascondendosi la faccia tra le mani. adesso è ufficialmente andato tutto a puttane.

- oh bene. Ma chi abbiamo qui? Anche il nostro Draco Malfoy. sai Draco, tuo padre e tua madre sentivano la tua mancanza e si chiedevano dove fossi andato.

Sibila la professoressa

- ero in giro.

Dice lui seccamente rivolgendo uno sguardo a Lucius e Narcissa, poi guarda altrove.

- figlio mio. Con noi andrà sempre tutto bene. La tua vita sarà meravigliosa e senza dolore. Torna da noi, Draco.

Cantilenano i coniugi Malfoy cercando però di mantenere il tono fermo e freddo.

- torna dalla tua famiglia ...

Dice Narcissa porgendo una mano a Draco. Sembra esitare, ma qualcosa gli dice che non è la cosa giusta da fare.

- expelliarmus!

Grida di nuovo lui, stavolta nei confronti della madre che osservò la bacchetta scivolare via dalle sue mani con aria stupita e delusa.

- Draco! Come osi disarmare una strega! Come osi disarmare tua madre!

Sibila Lucius. Stavolta Draco sembra deciso a continuare per la sua strada, alza di nuovo la bacchetta, stavolta verso suo padre che alza contemporaneamente la sua.

- attento a ciò che fai, figliolo.

Sussurra Lucius, ma ciò non ferma il figlio.

- Stupeficium!

Grida lui e l’uomo dai lunghi capelli biondi e la faccia arcigna viene scaraventato con una forza incredibile al muro. Narcissa cerca la sua bacchetta ma io la immobilizzo  con un Petrificus Totalus tremante. Lancio uno sguardo a Tom che annuisce poco soddisfatto. Ho rovinato il suo piano, lo so, ma tanto vale rovinare un piano con classe che con goffaggine. Se dobbiamo fallire, sarà il tempo a dircelo. Ora comincia un temporale di incantesimi.

Lucius, alzatosi in fretta, afferra la bacchetta ma Draco lo disarma di nuovo. Narcissa cerca di liberarsi dall’incantesimo immobilizzante, ma senza risultati. Tom attacca le streghe e i maghi che non conosco di persona ma che ho intravisto a Diagon Alley. Harry e Ron sono occupati ad attaccare qualche elfo scorbutico. Poi sento qualcuno gridare un incantesimo nella mia direzione, che io schivo con agilità.

È la Brown, con la sua aria arcigna e il suo corpo decisamente ingrassato. Grido qualche incantesimo ma lei sembra schivarli uno ad uno.

- incarcerous …

Grida lei e stavolta non riesco a schivare l’incantesimo. Corde su corde mi attanagliano il corpo stringendolo in una morsa fatale. Non riesco a respirare quando lei mi afferra e mi prende per la gola. Poi, mi afferra per i capelli e sono costretta a vedere i miei amici intrappolati tra le grinfie del male.
Harry e Ron sono stati  messi praticamente K.O. un elfo tiene Ginny per la lunga treccia rossa. Draco è sotto il peso di suo padre. Narcissa tiene la bacchetta puntata sulla strega dai capelli verdognoli. Tom ha anche lui una bacchetta puntata alla gola, ed è della McGranitt.

È finita, penso, è finita davvero stavolta.
 
 
ANGOLINO AUTRICE:

ciauxxxx a tutti quanti
scusate per il ritardo ma il ritorno dal mare è stato caldo e il mio cervello si è preso qualche giorno per riprendersi all’aria calda di qui. Comunque, questo è il penultimo capitolo. Sono contenta che questa storia stia per finire perché è bene che, anche quelli di Hogwarts, vivano felici e contenti.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ( anche se mi è dispiaciuto un po’ far baciare Hermione con Tom, ma era parte del suo piano) e al prossimo capitolo.
Spero di postare presto.
Un bacione e grazie a tutte quelle pazze che ancora mi seguono e recensiscono la mia storia.
Ciauxxxxx

Piumetta

  
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