Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: S n o w f l a k e    08/08/2013    4 recensioni
Louis la guardò un attimo poi aggiunse: “Kim, mi perdonerai per quello che sto per fare?” la ragazza lo guardò un po’ incuriosita poi aggiunse “certo, Lou, a te tutto viene perdonato!”.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Forever young

 

“Let’s dance in style
Let’s dance for a while
Haven can wait we’re only
watching the sky”

 
“Louis mi hai portato in un posto bellissimo” esclamò Kimberly entusiasta. Il ragazzo la scrutò un momento poi le fece cenno di sedersi accanto a lui. La ragazza obbedì, si distese sulla sabbia soffice accanto al ragazzo alto e snello. Entrambi si misero a guardare il cielo stellato.
“Kim, è davvero bello non trovi?” esordì Louis rompendo il silenzio che li avvolgeva.
“Sì, molto, grazie di avermi portata qui. È strano, di solito le nostre serate le passiamo in discoteca o alle cene con gli amici. Ma è davvero bello potersi fermare un attimo e osservare l’infinito che ci circonda” disse Kimberly con lo sguardo fisso su quello spettacolo magnifico.
Louis la guardò un attimo poi aggiunse: “Kim, mi perdonerai per quello che sto per fare?” la ragazza lo guardò un po’ incuriosita poi aggiunse “Certo, Lou, a te tutto viene perdonato!”.
Il ragazzo si alzò in piedi e prese Kimberly in braccio. Lei capendo le sue intenzioni cercò di divincolarsi e cominciò a urlare: “Louis, non ci provare, non ti rivolgerò più la parola. No, ti prego non farlo” ma nella sua voce c’era un impercettibile nota di divertimento.
Louis cominciò a correre verso l’acqua.
In pochi secondi erano completamente bagnati, lui non la lasciava; stava volteggiando con lei tra le braccia. L’odore della salsedine gli riempiva le narici.
“Louis, punto uno: lasciami, punto due: ma sei impazzito?!” urlò Kimberly presa alla sprovvista dall’ azione del ragazzo. Louis rise, la sua risata cristallina stava facendo morire Kimberly ma lei cercò di non darlo a vedere.
“Allora, punto uno: se ti lascio tu tornerai in spiaggia e non ho alcuna intenzione di lasciarti perché così sto comodissimo, punto due: no non sono impazzito. Dai, siamo giovani se non le facciamo adesso queste pazzie quando le faremo?” dicendo così cominciò a cantare ‘Forever Young’ e la ragazza si unì a lui ammaliata dalla sua voce.
 Come allucinati dall’ odore della salsedine cominciarono a correre e a schizzarsi a vicenda, mentre urlavano le parole della canzone facendola sembrare un coro da stadio.
 

“Hoping for the best but expecting the worst
Are you gonna drop the bomb or not?”

 
Quando cominciarono a sentire freddo i ragazzi uscirono dall’ acqua ormai esausti. Si sdraiarono sulla sabbia. Osservando ancora il cielo stellato che era rimasto immutato.
“Kim..” cominciò Louis. La ragazza sentendo il suo nome, si girò verso di lui “Cosa?” Louis la guadò un attimo indeciso se confidarle i suoi sentimenti “No, niente…” aggiunse un po’ deluso dalla paura del giudizio della ragazza. Kimberly sembrò altrettanto delusa ma non insistette.
Rimasero lì a contemplare quel magnifico paesaggio fino all’ alba. Videro i primi raggi del sole che schiariva la spiaggia e la faceva risplendere. Anche l’acqua da blu scuro stava diventando sempre più chiara fino a diventare cristallina.
“Kim, abbiamo fatto l’ alba!” sbadigliò Louis assonnato.
“Già, è davvero mozzafiato, ma ti prego adesso andiamo a casa sono distrutta!” disse la ragazza veramente stanca.
Andarono in macchina, Louis la accese e partì. Per strada non c’ era nessuno. Il ragazzo sentiva che il sonno stava avendo il sopravvento; accese la radio “Ormai questa è la nostra canzone, ci sta tormentando” disse Kimberly riconoscendo le note di ‘forever young’.
“Si, hai ragione” concordò Louis. Il ragazzo distolse gli occhi dalla strada per osservare la ragazza di cui si era innamorato. In quel preciso istante un'altra macchina sbucò da una curva e invase la loro corsia. Louis non riuscì ad evitarla. Un rumore assordante di freni. Un rumore sordo di due vetture che si scontrano. Poi il buioIl silenzio.   
 

“Let us die young or let us live forever
We don’ t have the power but we never say never”

 
Kimberly si svegliò a causa di quel ‘bip’ monotono tipico degli ospedali. Si guardò intorno. Era distesa su uno squallido letto di ospedale. Tutto era maledettamente pulito e in ordine. Nella sua testa invece la cosa  era completamente diversa, le faceva male. Non ricordava molto di ciò che era accaduto.
Vide la porta davanti a sé aprirsi. Entrò sua madre “Oh, Kim, ti sei svegliata! Figlia mia, come ti senti?” disse la madre andando vicino a lei e stringendole la mano.
“Si, sto bene. Cos’ è successo?” domandò la ragazza cercando di rimettere in ordine tutte le immagini spezzate che le balenavano davanti agli occhi.
“Tesoro, tu... tu e Louis avete avuto un incidente, non ti ricordi? Una macchina ha preso male la curva e vi ha travolto.” Disse la mamma con voce flebile.
“Ah si, mi ricordo avevamo visto l’ alba insieme – sorrise a quel pensiero - e Lou come sta?” chiese la ragazza. Il viso della madre si incupì.
“Rispondimi” insistette la ragazza cominciando a preoccuparsi.
“Tesoro… lui è morto” disse la mamma stringendole ancora più forte la mano. Ma Kimberly non sentiva la sua stretta, non sentiva più niente. Dai suoi occhi non uscirono lacrime, sembrava si fossero prosciugate.
Sentiva qualcosa di doloroso all’ altezza della gola, non riusciva a deglutire. Sentiva dolore dappertutto. Non poteva sopportarlo. No, lui non l’ aveva potuta lasciare.

Dopo qualche giorno fu dimessa dall’ ospedale. Da quando le avevano dato la notizia, aveva capito che una parte di lei era morta con lui. Forse non avrebbe più sorriso in vita sua.
Ci furono i funerali, una corona di fiori bianchi adagiati sopra il legno scuro della bara.
La sola cosa che riusciva a provare la ragazza era dolore. Solo dolore.
Alla fine della celebrazione Kimberly si diresse dai genitori di Louis per far loro le condoglianze. “Condoglianze, signori Tomlinson” disse le ragazza cercando di trattenere le lacrime.
“Oh, grazie cara” disse la madre in lacrime. “Oh sì, quasi dimenticavo, questa è una lettera per te da Louis. L’ ho trovata riordinando le sue cose.” Disse la mamma porgendole una lettera piegata con cura.
Kimberly la prese senza proferire parola, si diresse verso l’ auto dei suoi genitori e si sedette sul sedile posteriore. Per tutto il tragitto di casa non parlò, non lesse la lettera, la osservò solamente. Voleva leggerla in un posto intimo, riservato. “Tesoro, io devo tornare al lavoro, tuo padre arriverà tra un paio d’ ore. Te la senti di rimanere a casa da sola?” chiese la mamma preoccupata per Kimberly.
“Sì, sì, certo non ti preoccupare” aggiunse la ragazza facendo un sorriso tirato, poco convincente.
 

Sitting in the sandpit
Life is a short trip
The music’s for the sad man”

 
Kimberly corse in camera con la lettera ancora stretta tra le mani, si buttò sul letto. Aspettò che la porta di casa sbattesse: segno che la mamma era uscita. Si rigirò la lettera tra le mani. Non aveva il coraggio di aprila, sapeva che in quelle righe Louis sarebbe rivissuto per un momento. Sapeva anche che sarebbe stato lì accanto, a parlarle.
Prese un respiro profondo, aprì la lettera. Sentì le sue ferite aprirsi ancora di più quando riconobbe la sua calligrafia.
 
Ciao Kimberly,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che mi è successo qualcosa di brutto (oppure hai frugato nelle mie cose e l’hai trovata, in tal caso rimettila dov’ era). Ho deciso di scriverti questa lettera perché non ho mai avuto il coraggio di dirti cosa provo veramente per te, be’ io ti amo. Solo queste due semplici  parole che in realtà vogliono significare molto. Non ho avuto mai il coraggio di confessarlo. E mi sto odiando in questo momento perché lo sto scrivendo qui e non te lo sto dicendo in faccia. Forse uno di questi giorni avrò il coraggio di rivelarti i miei veri sentimenti. Tu sei la persona più importante della mia vita, e se mi succederà  qualcosa spero che questa lettera arrivi a te. In qualche modo devo farti conoscere i miei sentimenti. Quindi eccoti questa lettera. Se la stai leggendo  probabilmente sono morto  giovane. Questo vuol dire che la note di una delle mie canzoni preferite si è avverata...Moriamo giovani o viviamo per sempre, non abbiamo il potere ma mai dire mai! Seduti nel recinto la vita è un breve viaggio la musica serve agli uomini tristi. Giovane per sempre io voglio essere giovane per sempre. Ti saluto piccola mia, sii forte e abbraccia tutte le persone che mi hanno amato! 
Tuo per sempre, Louis
 
Alla fine di quelle righe la ragazza non capì più nulla, prese anche lei un pezzo di carta e cominciò a scrivere:

Caro Louis, ti ricordi quando ho detto che a te era concesso tutto? Be’ mi sbagliavo, tu non dovevi lasciarmi e non dovevi scrivermi questa lettera, dovevi dirmelo in faccia perché sai una cosa? Come faccio a dirti ‘si anche io ti amo’ ora? Dimmelo forse lo hai scritto in un'altra lettera? Sì è così: anche io ti amo e come faccio a dirtelo? Tu sei morto, mi hai abbandonata! E sai cosa ti dico della tua canzone viviamo giovani o moriamo per sempre? Cazzate. C’ era un alternativa e te la dico subito avremmo potuto vivere come i comuni mortali, insieme!

La ragazza finì di scrivere quelle righe. Erano completamente sbaffate a causa delle lacrime. Finalmente pianse. Facevano male, le solcavano il volto, bruciavano. Ora quello che provava era rabbia e disperazione. Urlò, urlò con quanto fiato aveva in gola. Prese tutto ciò che le capitasse sotto mano e lo scaraventò. Continuò così finche le sue gambe non cedettero. Si accasciò a terra e continuò a singhiozzare fino a quando non si addormentò, esausta.

 

“Forever young I wanna be
Forever young
Do you really want to live forever?
Foreve and ever”

 
Il dolore era insopportabile, non poteva sopravvivere, da quando la sua anima gemella lo aveva abbandonata non aveva più la forza di fare niente.
 
Una sera la ragazza decise di farla finita. Stringeva la lettera di Louis in una mano e con l’ altra stringeva una lama. Prese un respiro profondo, un colpo secco, si trafisse il petto. Negli ultimi istanti di vita ripercorse le sue ultime settimane: le aveva passate davanti alla tomba di Louis o a piangere rileggendo quella lettera. La vita in questo mondo per lei non valeva più niente: ogni giorno era sempre più difficile trovare la forza per andare avanti, fino a che non ne ebbe più.
 

“So we living life like a video
Where the sun is always out and you never get old
and the campaign is always cold
and the music is always good"

 
Ora sapeva di essere dall’ altra parte,  era morta. Ne era quasi certa. Non sentiva più niente. Girovagò ancora un po’ per quello spazio deserto.
“C’è nessuno?” chiese Kimberly.
L’ unica risposta che ricevette fu l’ eco della sua voce. Cominciò a piangere; dai suoi occhi non uscirono lacrime. Non uscì niente. Era in ginocchio per terra.
Intravide una piccola luce in lontananza, bianca. La ragazza si sentì invadere di una speranza nuova. Corse, corse con tutte le forze che aveva. Con tutto il fiato che le era rimasto in gola.
La luce si faceva sempre più forte, era accecante. Kimberly non si fermò, la oltrepassò. Vide come in un flash tutta la sua vita. Poi si sentì sprofondare, precipitò.
Atterrò su un terreno soffice, qualcuno le porgeva una mano, lei la afferrò e si rimise in piedi.
Era lui.
Il suo amore: Louis.
“Anche io ti amo. Louis” furono le sole parole che riuscirono ad uscire dalla bocca di Kimberly.
Il ragazzo la strinse forte a sé “Si, l’ ho capito”.
La lasciò un momento per guardarla in faccia e annegare il proprio sguardo nel suo. Le si avvicinò e le diede il tanto atteso bacio prima leggero e delicato; poi lo approfondì avvicinandola a sé.
“Vuoi davvero vivere per sempre con me?” chiese Louis staccandosi dalle labbra morbide della ragazza.

“Si, per sempre”.
  

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: S n o w f l a k e