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Autore: _Natsuki_    15/02/2008    5 recensioni
« La mia noiosa e pacifica vita era cambiata in un solo istante, da quando avevo deciso di trasferirmi nella piovigginosa Forks, per colpa sua: Edward Anthony Masen Cullen.
Sorrisi al solo pensare a quella perfezione, a quella bellezza, a quell' amore ....»
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa è la mia prima fan fiction su Twilight, quindi siate clementi. Inizia con un anticipazione della storia
raccontata da Edward, mentre il resto è sotto il punto di vista di Bella.
Spero sia di vostro gradimento!
                                                                           Natsuki

xXx
 
                               Only My Wings
 ~


Ogni sforzo era ormai vano. Respiravo a fondo, ma non per colpa del sangue che colava da quel fragil corpo.

Non potevo vederla così. Se avessi potuto, probabilmente avrei pianto.
Mi fermai rendendomi conto che non sarei riuscito ad arrivare in tempo. La guardai disperato e mi sporsi su di lei.
Le toccai la guancia e mi accorsi della sua freddezza. Mi concentrai e ascoltai il suo battito ormai spento. Panico.

Forse era arrivata l'ora di prendere una decisione.
Avrei mai potuto darle una vita di buio, sofferenze e sangue?
Le avrei mai negato il paradiso solo per colpa del mio egoismo?
Ero davvero così egoista?
Si, lo ero .

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L'aria gelida mi sfiorava il viso come una carezza del mio unico amore.
Respirai a fondo e mi lasciai cadere sulla soffice neve che copriva con la sua coperta tutto quel paesaggio verde.
Cominciavo quasi ad apprezzare quella massa umida. Intanto, ricopriva tutti quegli alberi e muschio. Poi, era veramente splendido potersi riposare con
tutto lo stress ricevuto negli ultimi giorni.
Mio padre è furioso, che si potrebbe dire riduttivo, per il fatto che io ed il mio ragazzo abbiamo deciso di sposarci.
Veramente lui vuole il matrimonio, che fa parte delle condizioni per restare insieme per sempre.
Io, dolce e smemorata ragazzina di diciott' anni, costretta a sposarmi per passare il resto della mia esistenza insieme ad un vampiro secolare e assetato del mio sangue.
Sospirai seccata da quel pensiero e mi mossi sulla neve formando nuovi solchi.
La mia noiosa e pacifica vita era cambiata in un solo istante, da quando avevo deciso di trasferirmi nella piovigginosa Forks, per colpa sua: Edward Antony Masen Cullen. Sorrisi al solo pensare a quella perfezione, a quella bellezza, a quell' amore ....
Chiusi gli occhi e cominciai a immaginarmi i suoi capelli bronzei, la sua muscolatura, i suoi occhi in cui adoravo immergermi.
Mi lasciai talmente trasportare da tutti quei pensieri che mi sembrò di sentire il suo respiro e le sue labbra sulla guancia.
Aprii lentamente gli occhi ed eccolo davanti a me, con il suo solito sorriso angelico.
« Ciao » sussurrò.
Senza accorgermene sul mio viso comparve un sorriso ebete, troppo intossicata dalla sua soave presenza. Fortunatamente ero distesa a terra, altrimenti mi sarebbero cedute le gambe.
« Mi spieghi perchè sei distesa sulla neve? Sei intenzionata ad ammalarti in questi unici due giorni di permanenza alla baita? »
« No, certo che no. Ma comincia a piacermi la neve, è così soffice »
« Isabella Swan che comincia ad amare una cosa fredda ed umida? Devo preoccuparmi?  »
Ruotai gli occhi esasperata e sbuffai.
Lui sghignazzò e prendendomi per i pon-pon della mia cuffia, avvicinò il mio viso al suo.
Lo baciai con trasporto, affendondando le dita nel suoi capelli. Troppo presto però si staccò.
« Non avevi detto che avevi superato il problema "sangue"? »
« Certo, ma non voglio farti morire soffocata, tesoro » e così dicendo si incamminò.
Io mi alzai di scatto e lo rincorsi. Ma, con la mia goffaggine, dopo neanche due passi caddi sprofondando nella neve.
Senza neanche alzare la testa, sentii la sua risata cristallina avvicinarsi sempre di più.
Due braccia forti mi sollevarono e dopo avermi scompigliato i capelli per togliermi tutto quel bianco, iniziò a correre.
E con correre intendo "andare ad una velocità da infarto".
Io ero preoccupatissima che scivolasse su qualche lastra di ghiaccio, ma prima di darne atto, eravamo già arrivati alla baita.
Edward era riuscito a convincere mio padre a lasciarci andare a visitare un college, che in realtà era una vacanza in montagna circondati da boschi e tranquillità.

Entrati nella casetta, mi lasciò appoggiandomi sul letto e mi coprì con un panno baciandomi in fronte.
« Io vado al supermercato a comprare qualcosa da mangiare, tu riposati intanto
»
« Non vuoi che ti accompagni? »
« No, hai già preso abbastanza freddo per oggi. E poi la città è abbastanza lontana da qui. Correrò più veloce possibile » mi rassicurò.
« Non andare contro un albero » scherzai.
Lui sbuffando mi baciò frettolosamente e uscì.
Sola.
Mi raggomitolai nel panno e cercai qualcosa da fare.
Guardai il televisore spento. Non era un gran che allettante. Mi rigirai.
In quel momento da lontano si sentì un ululato. Un brivido mi scosse.
Jacob.
Era sempre così. Quando Edward o qualcun altro mi lasciava libera la mente, i miei pensieri vorticavano su di lui.
Mi mancava il suo sorriso luminoso, la sua risata contagiosa, il suo calore....
Scossi la testa come per mandare via quei tristi ricordi.
Ormai lo avevo lasciato, infondo non potevo vivere senza Edward. Rabbrividii al solo pensiero.
Presi il mio lettore cd e mettendo le cuffie, mi rilassai lasciandomi cullare dalla mia ninna nanna.
Probabilmente mi addormentai, perchè non mi trovavo più nella baita, ma in una strana strada.
Tutto era deserto. Non passava nessuno e riuscivo a riconoscere la strada solo grazie alla luce lunare e delle stelle.
Mi girai sentendo un lieve rumore e mi trovai davanti Edward.
Io spaventata mi avvicinai al mio amato e aprii la bocca per chiedergli cosa ci facevo lì, ma lui mi zittì poggiando un dito sulle mie labbra e mi cullò in un suo abbraccio.
Io all'istante mi irrigidii perchè quella stretta era diventata calorosa, troppo calorosa.
Allontanai il viso dal suo petto e mi accorsi di non essere tra le braccia del mio vampiro, ma di Jacob. Istintivamente sobbalzai e mi staccai terrorizzata. Che ci faceva qui? Sul suo viso comparve una specie di sorriso, quasi un ghigno.
Era un Jacob dieverso dal solito, mi spaventava. Prima che potessi accorgermi di altro, un fascio di lune abbagliante mi investì e poi tutto divenne nero.

Mi svegliai urlando e feci cadere il lettore cd dal letto. Ero completamente sudata e col respiro affannato.
Cercai di calmarmi, ma i tentativi erano inutili.
Decisi di farmi una doccia, non volevo certo preoccupare Edward al suo ritorno. Non era stato piacevole piangere tra le sue braccia per colpa di Jacob.
Mi spogliai ed entrai nella doccia. L'acqua calda era veramente fantastica, con tutto il freddo che ci circondava.
Mi rilassai contro la parete e lasciai che i miei sensi si lasciassero andare. Ma un rumore forte mi svegliò.
« Bella?! » urlò Edward entrando.
« Dio Edward esci sono nuda! »
« Oh cavolo » disse coprendosi gli occhi.
« Perchè sei entrato come un pazzo? »
« Scusa ma ti ho chiamato circa dieci volte ma tu non rispondevi! »
« M-mi ero addormentata »
« Ah »
Rimanemmo circa venti secondi immobili senza dire una parola.
« Edward? »
« Si? »
« Potresti uscire? »
« Oh... certo »
Rimanè dieci secondi nello stesso punto, poi si allontanò e senza togliere la mano dagli occhi chiuse la porta uscendo.
Io sospirai e mi presi il viso tra le mani più imbarazzata che mai.
Cavolo che figure vado a fare anche con lui!
Spensi l'acqua e mi ascugai velocemente e uscii dal bagno con indosso il mio nuovo pigiama.
Ma di Edward non c'era assolutamente traccia.

Fine primo capitolo




  
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