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Autore: BabyLolita    08/08/2013    1 recensioni
Alyson è una ragazza allegra e solare, che ama divertirsi con gli amici ed uscire con loro. Un giorno la sua routine viene spezzata a causa di una semplice frase dei suoi genitori: "Ci strasferiamo!". Cosa succederà adesso ad Alyson, che dovrà ricominciare da zero in una città dove tutti si conoscono, ma dove lei non conosce nessuno?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Questa volta allo suonare della sveglia ed all’avvicinarmi alla porta evito di sbattere contro le cose (le dita dei miei piedi e la mia faccia ringraziano per questo), e scendo al piano di sotto per fare colazione, questa volta in modo molto diverso dal giorno prima. Sono felice e sorridente e corro ad abbracciare mia mamma come sono solita fare ogni mattina. Lei mi sorride dolcemente capendo che mi sto davvero ambientando. Molto probabilmente era preoccupatissima perché temeva che non sarei riuscita a trovarmi bene nella nuova scuola, ed il fatto che invece ero allegra la rasserenava. Finisco veloce la mia colazione e corro a vestirmi, questa volta l’armadio contiene davvero i miei vestiti, poiché il pomeriggio del giorno prima l’avevo dedicato a disfare valigie e scatoloni. Afferro dei jeans rossi ed una maglietta grigia attillata con sopra un orsetto. Infilo le mie ballerine di fiducia e mi metto davanti allo specchio. Lascio i capelli sciolti limitandomi a dargli una rapida spazzolata, un filo di trucco e di corsa alla fermata dell’autobus. Non vedo l’ora di vedere Rosalya. Appena le porte si aprono salgo di corsa, timbro il biglietto e vado verso Rosalya, che mi saluta con un bellissimo sorriso. Subito iniziamo a chiacchierare e questa volta sono felice di andare a scuola. L’autobus si ferma e tutti scendono. Entriamo a scuola e Rosalya mi mostra la nostra aula. Entro con il cuore palpitante di gioia. Subito vedo tanti volti nuovi ed alcuni già intravisti sull’autobus. Nathaniel mi fa un cenno di saluto dal suo banco. In prima fila, non avevo dubbi. Rosalya mi afferra la mano e mi porta in fondo alla classe, mi dice di sedermi accanto a lei e subito ubbidisco. Siamo sedute agli ultimi due banchi infondo all’aula, nella fila centrale. I banchi della fila vicino alla mia sono occupati da una ragazza con i capelli arancioni e Violet, mentre davanti a me ci sono Kim e un'altra ragazza molto tenera a mio avviso, con i capelli lunghi e castani. Subito Rosalya fa il giro di presentazioni, così scopro che la ragazza accanto a Kim si chiama Melody, mentre la fila di banchi accanto a me sono occupati da Violet ed Iris. Inizia la lezione e mi accorgo che i banchi della fila accanto a Rosalya sono vuoti.
-   Scusa Rosalya…ma chi è che si siede li di solito? –
-   Ah quelli? Sono i posti di Lys e Castiel, ma è raro vederli a scuola –
Al solo sentir nominare Castiel un brivido mi percorre la schiena. Rivivo in un istante il quasi bacio che c’è stato tra noi. La sua mano sul mio mento e l’altra che mi tirava a lui con forza. Sento la faccia avvampare. In un istante ricordo anche Rosalya che mi salva e il dialogo tra i due. E subito mi ricordo di quel nome. Lys.
-   Chi è Lys? Anche ieri lo avete nominato –
-   Ah scusa è vero non te ne ho parlato! Il suo nome intero è Lysandro, ma gli amici lo chiamano Lys, è il fratello del mio ragazzo nonché migliore amico di Castiel, è un ragazzo molto particolare che ama cantare e comporre canzoni, canta in un gruppo con Castiel, sono sicura che andrai molto d’accordo anche con lui! –
-   Ecco come facevi a sapere che era in giro per la città ieri! Ma tu convivi con il tuo ragazzo? –
-   Nono sei matta? Ho solo 17 anni  i miei non me lo permetterebbero mai! Però sono già due anni che stiamo assieme e quindi spesso dormo da lui! –
-   Ah ho capito! Mi sembrava un pochino strano in effetti! E il tuo ragazzo ha la nostra età? –
-   Nono assolutamente! Leigh ha 23 anni è molto più grande di noi! –
I miei occhi si spalancano. Effettivamente, osservando bene Rosalya, mi accorgo che sembra molto più grande della sua età, ed è anche molto matura. Le sorrido dolcemente pensando che si merita un ragazzo che la tratti da regina dato che è una persona così splendida.
Di punto in bianco la porta si spalanca ed entrano Castiel ed un altro ragazzo. Il professore si arrabbia ma loro lo ignorano. Subito Castiel incrocia il mio sguardo ed io distolgo. So che la mia faccia è tornata rossa ed incandescente. Si dirigono verso il fondo della classe come se fosse del tutto naturale piombare in aula nel bel mezzo di una lezione. Castiel si siede vicino alla finestra mentre l’altro ragazzo, che deduco sia Lysandro, si siede al banco tra Rosalya ed il passaggio. Osservo meglio Lysandro. Ammetto che anche lui non è niente male. Noto subito i suoi occhi bicolore e ne rimango totalmente rapita ed affascinata. Indossa dei vestiti stranissimi, di epoca vittoriana. Rosalya ha ragione dicendo che è un tipo particolare! Penso si accorga che lo sto guardando perché si volta verso di me sorridendomi. Subito contraccambio ma poi mi giro intimidita. Non so perché, ma c’è qualcosa di particolare in lui. Alla campanella dell’intervallo subito Rosalya si gira verso Lysandro e Castiel.
-   Ma che ci fate voi due qui? Come mai avete deciso di venire a scuola? Capisco Lysandro, ma tu Castiel, quale miracolo ti ha convinto a venire a scuola? –
-   Beh è ovvio, ho un bacio in sospeso con la mia ragazza – afferma indicandomi.
-   Castiel ma devi sempre farti riconoscere? Perdonalo sembra una persona cattiva ma in realtà non lo è, comunque piacere io sono Lysandro, benvenuta al Dolce Amoris –
dice porgendomi la mano, subito mi alzo e mi avvicino per stringergliela, ma Castiel mi afferra e mi tira a lui e mi ritrovo appoggiata al suo petto con le sue braccia che mi stringono. Alzo lo sguardo e subito mi accorgo che mi sorride malvagio.
-   Allora….dov’eravamo rimasti? –
-   Eh piantala! –
Dice Rosalya salvandomi un'altra volta dalla sua presa.
-   G-grazie Rosa… -
-   Di niente….povera Aly mi dispiace che Castiel ti abbia presa di mira, ma devi capirlo è un ragazzo con dei problemi –
-   Ehy! Bada a come parli tu –
Gli risponde Castiel con aria minacciosa. Ma subito Lysandro allunga un braccio tenendolo dietro di lui.
-   Perdonalo è il suo modo di salutarti, non farci troppo caso. Probabilmente Rosa ha ragione dicendo che ha dei problemi –
-   Ehy Lys, non ti sembra di esagerare dando ragione ad una mocciosetta? –
-   In ogni caso è un piacere conoscerti Aly…giusto? –
Dice Lysandro prendendomi e baciandomi la mano. Subito arrossisco.
-   Hemm si è corretto, il mio nome per intero è Alyson, ma come fanno con te anche il mio lo abbreviano con Aly –
-   Beh abbiamo una cosa in comune –
Conclude sorridendomi dolcemente. Il mio cuore sussulta.
-   Ehy ehy giù le mani dalla mia ragazza –
-   Si va bene va bene, forza andiamo ora abbiamo le prove con la band. Ci si vede dopo Rosa, è stato un piacere Aly –
E così dicendo si allontana seguito da Castiel.
-   Ci si vede novellina –
Non gli rispondo. Intanto Rosalya mi propone di andare a sgranocchiare qualcosa e accetto volentieri. Ci avviciniamo alle macchinette e qui incontriamo Nathaniel.
-   Ciao Nath! Anche tu da queste parti? – lo saluta Rosalya
-   Ciao Rosa, ciao Alyson, si avevo un po’ di appetito. Allora Alyson, come ti trovi qui da noi? –
-   Bene per il momento, direi che ho conosciuto più o meno tutti. Siete tutti molto simpatici, ma devo dire che ci sono anche delle eccezioni, e non mi riferisco a Ambra… -
-   Immagino tu abbia conosciuto Castiel –
-   Si! E’ un maniaco depravato ha tentato di baciarmi due volte in due giorni! – dico seccata.
-   Non ci posso credere. Sta davvero superando il limite! –
-   Ehy ehy Nath calmati! Sai benissimo che Castiel è fatto così non puoi farci niente è il suo modo di essere! E poi esageri sempre le cose solo perché vi odiate. Non preoccuparti per Aly ci sono io che la proteggo! E poi oggi ha conosciuto anche  Iris e le altre, e anche Lys sembra che la trovi simpatica, quindi avrà sempre e comunque qualcuno che la salverà da Castiel il depravato –
-   Aly perdonami, la prossima volta che Castiel farà qualcosa di stupido corri da me, ci penserò io a proteggerti da lui. –
Questa dichiarazione mi spiazza totalmente. Immagino che lo abbia detto solo perché è il delegato scolastico… ma sentirselo dire da un delegato scolastico così bello…farebbe venire il batticuore a chiunque!! Beh spero che Castiel faccia qualcosa di stupido molto presto allora!!
La campanella suona e torniamo in classe. Alla fine delle lezioni usciamo e mi rendo conto che la moto di Castiel è parcheggiata accanto alle biciclette. Strano ero convinta che se ne fosse andato. Metto la mano in tasca per cercare l’ipod ma non lo trovo. Oh no! devo averlo dimenticato in classe! Chiedo scusa a Rosalya e la saluto e torno in classe. Cerco sotto il banco ma non lo trovo. Allora torno alle macchinette e cerco anche li ma niente, del mio Ipod non c’è traccia. Povera me non riesco a stare senza di lui! Penso e ripenso a dove possa essere finito ma non mi viene in mente niente. Disperata torno in classe e mi siedo al mio banco. Appoggio la testa e cerco di fare mente locale su dove possa averlo messo. Ad un certo punto mi suona il cellulare. È Rosalya “ho trovato il tuo ipod sull’autobus, deve esserti caduto stamattina, te lo riporto domani a scuola. Baci”. Tiro un sospiro di sollievo. Esco dall’aula e mi dirigo all’uscita. Mentre sono nel piazzale vedo nuovamente la moto di Castiel. Controllo che non sia nei paraggi e mi avvicino. Guardo la moto in modo molto dettagliato. Wow una splendida moto devo dire, mi piacerebbe un sacco farci un giro.
-   Ehy tu, ti sei già innamorata di me che mi aspetti vicino alla moto? –
La voce di Castiel mi sorprende e subito mi volto ma è già dietro di me. In giro non c’è nessuno che possa aiutarmi, e mi trovo con Castiel che mi blocca la strada e la moto dall’altra parte. Non posso scappare.
-   Veramente no, è solo che mi piacciono le moto e volevo vederla più da vicino –
-   Una donna che apprezza le moto? Strano…anche se dubito ci si possa riferire a te parlando di donna. Guardati, hai una maglia con un orsetto –Subito mi porto le mani al petto per nasconderlo e lui ne approfitta per afferrarle.
-   Bene bene bene, questa volta non c’è Rosalya nei paraggi quindi nessuno potrà salvarti da me. Come la mettiamo ora? –
Mi rendo conto che ha ragione, anche se è da un po’ che mi sono accorta che questa volta non ho scampo. Avrei dovuto andarmene subito, non mi sarei dovuta fermare a guardare la moto. Accidenti a me ma perché diavolo mi piacciono le moto?! Sento il suo corpo sempre più vicino al mio, indietreggio il più possibile fino a quando non tocco la moto. Sono in trappola. Sono dannatamente in trappola! Mi prende il viso tra le mani, e si abbassa per baciarmi, cerco di allontanarlo con le braccia ma ha troppa forza e non riesco a spostarlo allora nella disperazione faccio la prima cosa che mi sembra sensata: metto le mani sopra la mia bocca. Sento la sua sfiorarmi dolcemente le mani. Che strano, avrei pensato che sarebbe stato duro e violento. Ed invece è stato dolce. Le mie mani vengono percorse da un brivido. In un attimo sento il forte desiderio che le sue labbra tocchino davvero le mie. Se avessi saputo che sarebbe stato così dolce e che avrei reagito così non avrei messo le mani! Accidenti a me! Quando apre gli occhi e si rende conto di cosa è appena successo si mette a ridere.
-   Oddio novellina sei troppo forte. Non era mai successo che una ragazza si inventasse una cosa del genere. Penso proprio che mi divertirò con te. Quasi quasi torno a frequentare la scuola. Non sarà niente male ora che ci sei tu –
Mi sento avvampare, ancora. In ogni caso sono appena scampata da un bacio che inizialmente non volevo, ma che ora voglio disperatamente. Oddio povera me! Mi ritrovo a chiedermi come sarebbe stato baciarlo davvero…ma perché sono così ottusa diamine! Castiel si infila il casco e indietreggia con la moto. Tira su la visiera e mi saluta.
-   A domani novellina –
E parte. Come se ne va mi rendo conto che è tardissimo, che l’autobus è già via da un pezzo e che abito troppo lontano per tornare a casa a piedi. Mi avvicino alla fermata dell’autobus e controllo gli orari. Perfetto. Il prossimo autobus è tra due ore. Accidenti a Castiel! Mi mordo il labbro dal nervoso e mi siedo. La mia pancia brontola ed il tempo sembra non passare più. Dopo dieci minuti vedo comparire Castiel che si ferma davanti a me con un casco in più. Alza la visiera e mi lancia il casco.
-   Sali, dubito che tu abbia voglia di aspettare un’eternità per un autobus. E poi hai detto che ti piacciono le moto no? Ti porto io. Salta su. –
Lo guardo stupita ma non dico mai di no ad un giro in moto. Infilo il casco e salgo. Castiel parte ed io mi stringo a lui. Il suo corpo è caldo e rilassato. Si vede proprio che gli piace andare in moto. Chiudo gli occhi e mi rilasso mentre nella testa risuonano le parole della mia canzone preferita.
-   Ehy, ehy novellina siamo arrivati. Ora puoi anche lasciare la presa. –
La voce di Castiel mi riporta alla realtà. Mi sono rilassata troppo e non mi sono accorta di essere arrivata…un momento. Non sono a casa. Che stupida! Lui non può sapere dove abito! E allora dove mi ha portata? Scendo dalla moto levandomi il casco e guardo davanti a me. Un’enorme chiosco con un insegna a forma di panino mi si presenta davanti.
-   Ho sentito il tuo stomaco brontolare prima così ho pensato di andare a mangiare un boccone. Tanto anche io devo mangiare e visto che ti ho portata in moto, il pranzo lo offri tu! –
Ecco dove sta l’inganno. Ma la cosa non mi dispiace. Mi ha portato in una paninoteca e per di più in moto! Castiel a parte, è stata una bellissima idea! Mi giro verso di lui e gli sorrido felicissima:
-   Si! Va bene! –
Lo vedo sorpreso e mi pare di vederlo arrossire ma non ci faccio troppo caso, anche perché sto già correndo verso il chiosco.
   
 
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