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Autore: iloveliampayne    08/08/2013    1 recensioni
Mi siedo sulla panchina, aspettando, l'ennesimo degli innumerevoli clienti; sperando, di guadagnare qualcosa con cui vivere. Ci sono molte tipologie di clienti; c'è chi insoddisfatto della propria vita sessuale, chi per dimenticare, chi per uscire un po' dalla solita routine e anche chi vuole speriamentare l'ebbrezza di una notte con una prostituta. Mi alzo appena vedo un' Audi A5 nera fermarsi proprio davanti a me. Mi aggiusto la gonna fin troppo corta, e, il guidatore abbassa il finestrino, mi dice di salire in macchina, e, senza giri di parole apro lo sportello e mi siedo. Il guidatore parte, senza lasciarmi il tempo di dire qualsiasi parola. Mi giro per guardarlo meglio.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi siedo sulla panchina, aspettando, l'ennesimo degli innumerevoli clienti; sperando, di guadagnare qualcosa con cui vivere. Ci sono molte tipologie di clienti; c'è chi insoddisfatto della propria vita sessuale, chi per dimenticare, chi per uscire un po' dalla solita routine e anche chi vuole speriamentare l'ebbrezza di una notte con una prostituta. Mi alzo appena vedo un' Audi A5 nera fermarsi proprio davanti a me. Mi aggiusto la gonna fin troppo corta, e, il guidatore abbassa il finestrino, mi dice di salire in macchina, e, senza giri di parole apro lo sportello e mi siedo. Il guidatore parte, senza lasciarmi il tempo di dire qualsiasi parola. Mi giro per guardarlo meglio. Per quello che posso vedere del suo profilo è Davvero un bel ragazzo; capelli colore del miele sistemati in dei semi ricci, ciglia lunghe, il suo naso è un po' tondo, ma non troppo, quel che basta per farlo sembrare un cucciolo, ancor più, quando, si è morso il labbro superiore, sporgendo in avanti quello inferiore. Deduco, dal suo sguardo fisso sulla strada, che lo fa perché è concentrato. Le spalle larghe e le braccia muscolose, il giusto. Le sue mani stringono il volante fino a far diventare le nocche bianche. Mi sembra nervoso. Forse è la sua prima volta con una prostituta. Sorrido alla visione di tutto quel ben di Dio. Eppure, mi sembra di averlo già visto da qualche parte... naaah, ho visto talmente tante persone che forse qualcuno gli somigliava. Il ragazzo si gira verso di me E vedo i suoi occhi nocciola, con striature dorate. Sul collo, noto una piccola voglia, a sinistra al pomo d'adamo. Quella voglia, mi ricorda qualcosa, o meglio, qualcuno. Sbatto le palpere per togliermi quel pensiero dalla testa e sorrido al ragazzo che, mi imita e si ri gira verso la strada. Questo silenzio é un po' imbarazzante per me, così, decido di rompere il ghiaccio. -non mi sembri il tipo che va con le prostitute- dico. -le apparenze ingannano- dice prendendo un respiro. Ci fermiamo in un posto familiare, un po' disperso. Scende dalla macchina e, con fare da gentiluomo, mi apre la portiera. Scendo, sussurrandogli un 'grazie'. Mi mette una mano sulla schiena , Poco sopra il sedere, e mi guida. Arriviamo in una casetta fatta in legno. Quella casetta, lui, questo posto, è tutto così... così strano. Sento di esserci già stata qui. Estrae una chiave dalla tasca e apre la porta. Non c'è luce, è tutto illuminato dalla luna. Mi porta in una camera con un letto matrimoniale e delle lenzuola bianche, leggermente disfatte. -É casa tua?- chiedo. -No, ci venivo sempre qui da ragazzino- dice. -Con l'unica ragazza che io abbia mai amato- continua. Come per magia, uno stormo di esserini alati mi invade lo stomaco. Non faccio in tempo ad assimilare il tutto che il ragazzo mi bacia dolcemente le labbra. Il sapore delle sue labbra, anch'esso è così conosciuto. Comincia a spogliarmi e lo stesso faccio io. Rimaniamo entrambi in intimo e ci stendiamo sul letto. Dopo vari preliminari, si posiziona tra le mie gambe e entra in me. Spinge delicatamente, come se avesse paura di farmi male. Lo guardo ancora e ancora; è una delle visioni più belle che avessi mai visto. Il suo viso, contratto dal piacere, illuminato dalla luce lunare e, quest'ultima far luccicare le gocce di sudore, che, gli imperlano la fronte, e i capelli appiccicati ad essa. Mi bacia la spalla e viene. Stringo leggermente i suoi capelli e vengo anche io. Si accascia accanto a me, ancora sudato e ansimante. Mi cinge i fianchi con un braccio e mi bacia le labbra nuovamente. -Come ti chiami?-chiedo, mentre il mio battito si regola e il mio Respiro, diventa meno affannoso. -Liam- mi risponde. Persino il suo nome suona familiare. -io sono Cut- dico. -Lo so- risponde. -Come fai a saperlo?- chiedo sorpresa. -Sei l'unica ragazza che io abbia mai amato-.
  
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