-Si, Minerva. La profezia ha posto un grande punto interrogativo sul futuro di Lily, James ed il giovane Harry-.
Silente passeggia avanti e indietro, accarezzandosi assorto la barba. La domanda di Minerva McGranitt lo ha spiazzato, nonostante continui a riflettere sulle possibili soluzioni.
-Sai, Albus, sembra quasi stupido che Lily e James possano morire per il frutto del loro amore. Un amore che non sarebbe neanche mai nato, forse, se non avessero messo da parte il loro orgoglio per guardare oltre le apparenze-.
Silente sorride, gli occhi sono vacui, persi nella foresta infinta dei ricordi: -Già… Le urla di Lily mentre rimprovera James se le ricorderà tutta Hogwarts… La prima volta che Lily non lo ha respinto fu al 5° anno, dopo i G.U.F.O. di Difesa Contro le Arti Oscure. Io camminavo tranquillamente per il parco, riflettendo sulla nascita dell’Ordine della Fenice, quando vidi e sentii la cara Lily piangere sulla spalla di James. Mai mi sarei aspettato di trovarli così intimi e vicini. Mi fermai ad osservarli: erano molto dolci. James le disse di non preoccuparsi, che la guerra sarebbe finita presto e che aveva deciso di dare il suo contributo: voleva diventare un Auror. Lily era visibilmente sorpresa e disse che anche lei aspirava a diventarlo. Parlarono a lungo dei corsi al Ministero, della paura di non aver preso abbastanza G.U.F.O.… Quando rientrarono dentro al Castello, era già buio, ma riuscii comunque a vedere chiaramente Lily che abbracciava James sulla soglia del portone di ingresso-.
La McGranitt rise al ricordo: -Si, allora non si sopportavano proprio… Quando chiesi a James di aiutare Lily con Trasfigurazione, al 6° anno, i loro occhi mandavano scintille, quelli di James per la felicità mentre quelli di Lily per la rabbia e l’umiliazione. Ma, forse, è stato proprio grazie a quelle ripetizioni che si sono fidanzati… Ti ricordi quella volta che al 7° anno li sorprendemmo a baciarsi? Lily stava provando un incantesimo, ma sbagliava il movimento, così James, una volta presale la mano, l’aiutò. L’incantesimo riuscì, e mentre lei esultava entusiasta e si girava di scatto, il ragazzo sorrideva alla vista della sua esultanza. Per circa dieci secondi si guardarono negli occhi, per poi unire le loro labbra in un bacio appassionato. Mai mi ero sentita così fuori luogo come in quel momento-. Minerva sospira un po’ preoccupata e Silente la scruta: -Tranquilla, andrà tutto bene-.
Spazio autore
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UN BACIO
MezzanotteFiamma