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Autore: Laila    16/02/2008    6 recensioni
E se Akari fosse morta... o tutti la credessero tale? Ryoga come reagirebbe a questa catastrofe? Da chi andrebbe a farsi consolare? Una tragicommedia degli equivoci partotita dalla mia mente malata...buahahah!
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Akari Unryu, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- cap07 La contesa della sposa! -


Era un miracolo!

Non c'erano dubbi che lo fosse, aveva impiegato soltanto tre ore di marcia per arrivare.

Le divise celesti delle studentesse, i colletti inamidati dei ragazzi e tutto quel via vai attorno a lui, stavano ad indicare che era riuscito nella sua impresa!

Dal mucchio di gente si staccò una conoscente – Tempismo perfetto Ryoga! -

La ragazza si piegò sulle ginocchia, il respiro ridotto ad un rantolo mozzato.

- Ciao!

Ucchan non rispose, gli strinse il bicipite costringendolo a seguirla all'interno dell'edificio.

°Nervosa come sempre° sorrise il girovago, una volta che furono di fronte alla 1°F.

- Per caso hai visto Akane?

- Tu hai visto Ranma?

S'impuntò svicolandosi dalla presa della cuoca.

- Perché diavolo avrei dovuto vederlo! - urlò a squarciagola.

Due alunne gli passarono di fianco scoccodando allegramente.

- Pss! Hai notato come litigano quei due? Per me sono una coppia!

- Ma dai! L'ho pensato anch'io! - ridacchiò l'altra portandosi una mano alla bocca.

L'impetuosa Ucchan servì all'amico una palata che lo spedì alto fra le nubi.

- Perché Ranma è scappato! - gridò per farsi sentire da quella che i passanti scambiarono per un fenomeno più unico che raro: una stella cadente in pieno giorno.


La rossina nascosta nel sottoscala aveva captato l'intero dialogo.

Non voleva indossare quel ridicolo vestito da cameriera... se c'era una cosa che detestava era vestirsi da femmina! Ryoga invece doveva aspettarsi un tiro mancino... era pronto per entrare nel ring e riprendersi Akane!

Aspettò che il pentolino sopra al termosifone si scaldasse, quindi si versò l'acqua appena questa si fu intiepidita.

Uscì in punta di piedi dal retro e si fiondò nella palestra dove Nabiki lo aveva assicurato, (dietro lauta ricompensa) si trovava Akane.

°Nabiki ha portato qui Ranma come promesso!° tirò un sospiro di sollievo la ragazza col caschetto pensando con stizza ai soldi che le doveva.

- Ranma...

- Akane...

La rete da pallavolo faceva loro da sfondo, l'odore di gomma dei palloni da basket sistemati in quattro grandi carrelli, era così intenso da saltare subito al naso.

- Ascolta - cominciò pacato il ragazzo facendola involontariamente sobbalzare.

- Non volevo offenderti quella sera a casa di Ryoga... ti chiedo scusa...

La fidanzata abbozzò un timido sorriso.

- Anch'io... Ecco, immagino di non essere stata molto cordiale con te in questi giorni

- Quando hai ragione, hai ragione! – le dedicò una smorfia irriverente.

Spalancò la bocca esterrefatta per una manciata di secondi, il tempo necessario per elaborare una risposta che lo mettesse con le spalle al muro.

- Ma senti un pò da che pulpito! Non dovevi esser qui con Ukyo forse?

Non riuscì a trattenere un sorriso sghembo vedendola accalorarsi, il suo sguardo bronzeo assottigliarsi sotto le lunghe e femminili ciglia.

Quella sosta durò un istante, quanto bastava per ricordarsi di Ryoga.

- Non sono venuto fin qui per chiederti scusa – ammise bofonchiando.

- Ah, no?

Si mise in ginocchio di fronte a lei.

- Che, che stai facendo? - mormorò quella arrossendo vistosamente.

°Devo mettermi in gioco!° si ripetè mentalmente Saotome per farsi coraggio.

La vide irrigidirsi mentre con movimenti sconnessi le presentava una scatoletta bordeaux.

La forza che impresse per aprirla suscitò un violento “Crak!” mentre il perno si ruppé perdendosi sul pavimento con un suono ovattato.

- Voglio che tu mi risponda prima che a Ryoga, me lo devi Akane...

L'abisso azzurro nello sguardo del fidanzato la stava portando alla deriva dell'inimmaginabile, Akane non riusciva a staccargli gli occhi di dosso per quanto l'anello mostratole fosse altrettanto attraente.

- Vu... Vuoi spos... sposarmi? Se accetti, ehm... ti assicuro che non te ne farò pentire!

Sapeva che era vero.

La felicità era lì... a portata di mano, bastava che lei allungasse un braccio e nessuno più si sarebbe intromesso fra loro; la tentazione di farlo era fortissima.

Il respiro della giovane Tendo si assottigliò fino a sparire soffocato da un ondata d'emozione, ai suoi occhi la stanza sembrò girare vorticosamente.

Ranma, l'anello, il silenzio che li circondava, li proteggeva...

Sarebbe stato tutto quanto perfetto, se non fosse stata consapevole del vero motivo che l'aveva spinto a quel punto, in quella posa plastica assai comune.

Posò le mani sulle spalle del fidanzato e si accucciò per avere una vista migliore, più intima.

Serrò le palpebre cercando di racimolare le fila intrecciate dei suoi pensieri e dipannarle in modo diretto e sensato, restando fastidiosamente tesa.

Si contavano sulla punta delle dita, le volte in cui il ragazzo si mostrava apertamente così carino ed impacciato.

- Ranma, andrò subito al dunque dato che sei un tipo ansioso – cominciò il sofferto ed impervio discorso mentre il fidanzato sbuffava sotto il suo tocco vellutato.

- Apprezzo davvero quello che mi hai detto, ma non posso prendere in considerazione la tua proposta!

°Respinto!°

La risposta conciliante gli parve evasiva quanto una beffa! E del resto avrebbe voluto mai sapere meglio il perché non lo corrispondeva? Deglutì nauseabondo.

Parole opposte a quelle dette a Ryoga, prove lampanti della preferenza insita in lei, nel suo cuore. Esisteva al mondo una donna dal cuore più gelido d'Akane?

Si alzò arretrando di un paio di passi, lenti come se avesse il piombo attaccato alle suole.

- Ryoga mi ha chiesto di sposarlo... – seguitò imperterrita e lui l'avrebbe anche potuta sentire se non l'avesse aggredita gridando:

- Zitta! Ho capito benissimo! Vi auguro tanta felicità! -

Restò impietrita osservando quella reazione esagerata, lo stomaco si chiuse a riccio mentre il battito galoppava incessante, stordendola.°Ranma sei uno stupido!°

Ispirò ed espirò profondamente cercando un modo per fermare il tremore che l'aveva invasa... e lui? Lui scappava, scappava via con la coda tra le gambe!

Un' ombra si allungò sulla soglia, nitida all'angolo del suo campo visivo, ma sapeva già che non gli apparteneva. Lui non si sarebbe mai voltato indietro senza prima aver riscattato l'onore, senza prima averla fatta sentire in colpa per aver dato vita a quel gioco infantile.

°Stupido! Stupido Ranma!°



°Se trovassi uno che mi piace... non mi comporterei certo da maschiaccio!° Non riusciva a togliersi quel ricordo dalla testa!

Esattamente in riva al fiume come allora, strinse quello stupido cofanetto tra le dita, col suo stupido contenuto e lo tuffò nelle acque basse e piatte, che fluivano dietro al parapetto.

L'acqua zampillò increspandosi in un'insieme di cerchi crescenti nel punto in cui l'oggetto era affondato, un'orma liquida che confondeva allo sguardo il fondale renoso.

Si era sempre mostrata gentile con Ryoga, talvolta persino affabile, come diavolo aveva potuto non accorgersene? Probabilmente si era costruito delle sfacciate fantasie sul “loro rapporto” la verità era che Akane poteva benissimo fare a meno di lui e certo i corteggiatori non le mancavano! Cosa ci trovavano tutti in lei poi? Si stava quasi pentendo di averla definata carina una quantità imprecisata di volte.

°Eppure era felice che Ryoga avesse trovato Akari... Già! Finché non è successo l'incidente, poi è stata la prima ha voler uscire con quel porco!°

Il timore che per lei fosse solo un ragazzino caduto nelle sorgenti di Jusenkyo, qualcuno di cui avere pena si allargò a macchia d'olio nella sua mente.

- Saotome! Vieni con noi alla partita?

Non si girò subito in direzione dei compagni, aveva completamente dimenticato il festival scolastico, scese dall'inferriata mascherando la rabbia, atterrando vicino ai due.

- Divertitevi senza di me, io ci sono già stato, non è un granché... -

Hiroshi e Daysuke in vesti sportive, confabularono tra loro, di tanto in tanto gli lanciavano occhiate.

- Ci devi un favore! Ti abbiamo segnato presente nel registro di classe un sacco di volte, anche se non c'eri! Se te ne vai allora scordati il nostro aiuto la prossima volta che la Dea Kalì verrà a trovarti!

- Tsé! Che ingrato! Potevi almeno presentarcela! - borbottò il biondo di rimando.



L'aula era stata completamente spogliata da cattedra, banchi e sedie, delle linee parallele tracciate con del nastro adesivo bianco la suddividevano in tre corsie numerate.

La 2°F aveva scelto il bowling.

Le regolamentari bocce erano state sotituite da noci di cocco, i birilli erano contrassegnati dall' adesivo Kaoani* del preside.

Calcolò la distanza dai birilli e dopo aver soppesato il frutto esotico tirò.

- Strike per Nabiki!

Un compagno di classe segnò concentrato l'ammontare dei suoi punti su un block-notes.

Tatewaki arbitro del gioco, toccò il cielo con un dito quando vide Akane entrare, seguita da quel vagabondo insolente conosciuto nell'istituto con il nome di Ryoga Hibiki...


Kaoni*caricatura stile mozzarella, di una faccia.


L'angolo dell'autrice ringrazia come sempre chi c'è a leggere^__^ grazie anche ad Elyranma che continua a seguirmi anche tra i commenti. Profondo inchino.
Laila


   
 
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