L. ARC
Capitolo 3°
Ciò che
siamo -parte 2-
Il sole splende sull'isola, illuminandone le scogliere a
strapiombo, i Pokemon d'Acqua aspettano, circondandola. Sanno che molto di
quello che verrá stabilito lassú influirá profondamente sulle loro vite.
Passano i minuti, le ore, qualcuno, stanco, abbandona la postazione, per
cercare cibo, forse solo per noia.
Ad un tratto, da un'oscura grotta in cima alle falesie, un corpo
immenso prende il volo, le sue membra affusolate brillano stranamente per il
riverbero del Sole. Tutti i presenti fuggono, quella creatura emana odio e
distruzione ad ogni singolo sguardo, nessuno vuole trovarsi sulla traiettoria
dei suoi occhi folli. Intorno all'isola rimane il silenzio, mentre l'ombra si
allontana verso Ovest, battendo pesantemente le ali nella calura pomeridiana.
Quando la sua sagoma non é altro che un punto scuro riflesso sul
mare, i tre leggendari si affacciano dalla grotta sulla scogliera, le piume
arruffate, gli occhi vuoti contratti come in un'espressione impaurita. Si
scambiano comunque un'occhiata complice, poi spiccano il volo, come se
mentalmente potessero giá vedere la loro rotta tracciata sopra la spuma marina.
Uno dopo l'altro Moltres, Zapdos e Articuno si gettano a capofitto verso le
onde, sprezzanti del pericolo. I primi due riprendono quota all'ultimo momento,
stridendo compiaciuti, ma il volatile glaciale, protendendo gli artigli fende
l'acqua, afferrando e dilaniando in pochi secondi un Tentacool troppo curioso,
o stupido. Gli altri due lo osservano, emettendo suoni striduli come a volerlo
rimproverare, ma quello gonfia il petto, orgoglioso per il suo gesto e risponde
con un gorgoglio di sfida. Le sue piume color ghiaccio tinte di una tonalitá
verdastra, gli occhi senz'anima piú vuoti che mai. Si dirigono insieme verso
Sud, come una squadra, contravvenendo alle abitudini, perché qualcosa li ha
costretti ad unirsi, una missione.
Selas aveva appena serrato le labbra al termine del suo racconto,
che Norah, l'allenatrice di Revenge la Flareon, cominció a parlare,
accompagnata dagli interventi di Hao, suo compagno di viaggio e padrone di Nox
l'Umbreon - Io sono originaria di Unima - esordí come gli altri - ma il mio
primo Pokemon é stato una Eevee che ho trovato nella zona di Austropoli, la mia
casa. Inizialmente non avevo intenzione di diventare un'allenatrice ma lei era
così determinata a combattere, così forte che mi sono lasciata prendere dal suo
entusiasmo, soprattutto dopo aver scoperto che con l'evoluzione aveva imparato
Fuococarica.-
- Ma questo é impossibile! - esclamó Mikael quasi disgustato,
ricomponendosi poi per aggiungere con l'aria di chi la sa lunga - A meno di non
usare metodi illegali... -
La doppia occhiata omicida che ricevette dai due amici bastò per
farlo tacere da quel momento in poi.
- Dicevo - continuò allora Norah come se nulla fosse stato -
eravamo forti, ma non abbastanza da affrontare la lega e nessun tipo ci
sembrava adatto ad entrare nella nostra squadra... Così decisi di partire per
Jotho, dove speravo di trovare qualche buon compagno di squadra e finalmente
incontrai Freddie, il mio adorato Houndoom. -
- Non stai dimenticando qualcuno? - la schernì allora Hao,
indicando prepotentemente sé stesso e causando le risate di tutti - Si, se ben
ricordo ci conoscemmo a Olivinopoli, tu ti presentasti come Comodino. - lo
rimbeccò allora Norah, spingendolo scherzosamente
- Il bello é che per tutto il giorno hai evitato di pronunciare il
mio nome perché non eri sicura di come mi chiamassi! - esclamó allora lui,
facendoli sfogare ancora con quelle risate rilassanti. Poi tornò per un attimo
serio, anche lui aveva una storia da raccontare - Io come Selas vengo da Hoenn,
ma non ho avuto la sua stessa fortuna... Ho viaggiato per molto tempo con un
solo Pokemon, una Ralts che ho ovviamente fatto evolvere e che ho allenato con
cura. In seguito decisi di tenere con me solo i Pokemon che si rivelavano più difficili
da catturare e così, quando lasciai Hoenn per Sinnoh, avevo con me anche un
magnifico Milotic con cui avevo lavorato per mesi, prima per catturarlo come
Feebas, poi per aiutarlo a vincere i concorsi di Bellezza. Insomma, ci tenevo
molto. Comunque arrivato a Sinnoh salvai un Piplup da alcuni Roserade e lo
presi con me, allenandolo fino alla sua forma finale. Pingu. - soggiunse con
tenerezza - ma Sinnoh non mi soddisfaceva e allora me ne sono andato a Jotho,
dove ho conosciuto Norah e ho salvato il mio Umbreon, Nox, dall'annegamento.
Sembrava tutto perfetto, ma in quel periodo le morti inspiegabili si stavano
diffondendo anche lí e così un giorno... Stavo lottando con Milotic, nulla di
speciale, ma perdemmo e dopo lui... Non si mosse piú. Ero terrorizzato, per
qualche tempo ho pensato di lasciar perdere le sfide, abbandonare tutto. Ma
Norah mi ha aiutato a trovare un nuovo scopo. Insieme abbiamo deciso di
scoprire perché succede e fermare questa strage insensata. Gli altri potranno
averla accettata come la nuova realtà quotidiana ma noi no. Noi continueremo a
cercare e a combattere. -
- Anche io la penso cosí. - si inserí allora Earine, sempre piú
convinta che quei ragazzi sarebbero diventati senz'altro suoi alleati. E
probabilmente anche suoi amici.
Angolo dell’autrice
Ehilà! Si, sono tornata! Ho lavorato tanto, sapete? Ora ho già
finito un altro capitolo (l’ultimo di presentazione dei personaggi, yay!) e
preparato un piccolo speciale sul passato di Earine, dal momento che altri
Allenatori faranno la loro comparsa più in là nella storia.
Che dire… godetevelo perché domani parto e sono indecisa se
pubblicare o no lo speciale! XD
State sempre col fiato sospeso! (E grazie mille per la pazienza!)
Flamebreath :3