Matilda... che simpatica uomo.
Se potessi descriverla, credo che la descriverei.
è questa la chiave del discorso? la descrizione? ma questo lo guarnirò più avanti, mio camion lettore.
Ma non andiamo di fretta. Iniziamo dalla genesi di questa vicenda. mi raccomando,dovete seguire attentamente la storia, non pensate al restoù.
ho detto di non pensare al resto, non di fare i sapientoni "hai scritto restoù!"
è il MIO restoù e ci faccio quel che voglio! e se avete qualcosa da dire in proposito, sapere cosa vi farò?? NIENTE. e che sia di lezione per tutti.
Ma torniamo alla nostra nocepesa. NO,non ho scritto male nocepesca, è una noce obesa, stupidi razzisti! comunque...
Tanto tempo fa,in un paesino lontano, viveva una bambina di nome clara.
E...basta. viveva.
Un bel giorno...si,era proprio bello!
qUindi... no, ho sbagliato a mettere la maiuscola! uff, non ho voglia di correggere. Ma torniamo al nostro impavido scheda.
gli si avvicinò un certo tale, che gli chiese nell'orecchio:
e così scheda raggiunse la sua bella amato, nel paese di Lemmenemme. e il poliziotto emise un grugnito...non poteva parlare così ad alta voce in quella stanza! ma un giorno non troppo lontano, ma nemmeno poi così lontano, luigina andò dal suo grand

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e arrivata al por          sbattere le uova in una scodella, poi versare un cucchiaino di zucchero e il lievito

giorno più felice della sua vita!
-marco, sono così contenta che siamo insieme!-
- anche io sono contenta, amore mio!-
-pucci pucci!-
-picci picci!-
-gna gna!-
- gne gne!-
-grucci grucci!-
-gra gra!-
-GROAR!-
-ARRRGH!-
e così si sbranarono vivi.
FIME.