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Autore: Remem    08/08/2013    2 recensioni
[..] "Noi ce la faremo, spaccheremo il culo a quei figli di troia e vinceremo alla gara. Stanne certa Emma, mantengo le promesse." [..]
La ricetta per una vita frenetica, entusiasmante e diabolica?
Mmh, prendete due ragazze e mettetele a Los Angeles; poi prendete due ragazzi andati fuori di testa e sommate. Ma tutti con la stessa fissazione: vincere alla gara delle band.
[I fatti e i personaggi di questa storia sono puramente casuali]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mick Mars, Nikki Sixx, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi, che squallore, amico. Scherzavo!” urlò il batterista
“Ma ti conviene scherzare, testa di cazzo.” Sbuffò Allen fissando il cesso sporco; sentì un sospiro.
“Dai, su, non è tempo di litigare, qui siamo solo all’antipasto!” esclamò Nikki per calmare la tensione
“Che antipasto, Sixx?” intervenne Tommy
“E’ un modo di dire…si usa dire‘siamo alla frutta’. Mai sentito?”
“Frank, da quando sei così…acculturato?
“Magari ha solo un po’ più cervello di te.” Allen si alzò, mostrando un sorrisetto furbo e compiaciuto; Tommy la squadrò:
“Ha ragione, sai?” il bassista ridacchiò.
 
“Allen!” Emma era da più di mezz’ora che cercava l’amica, da quando si allontanò per andare in bagno. La cosa che le sembrava ancor più strana era che, beh, insieme all’amica mancassero pure i due gemelli;
“Vince!” Albert intanto stava ancora cercando l’amico.
Si ritrovarono tutti e due in una stanzina inculata, buia e umida.
“Scusa, non ti avevo vista. E’ buio pesto qui dentro…” il ragazzo pestò il piede di Emma, che mugolò qualcosa; sorrise e lo cercò con le mani.
“Vieni, usciamo di qui.” Gli prese la mano e lo trascinò fuori, chiudendo gli occhi per la troppa, improvvisa, luce.
Albert sorrise, senza guardarla in faccia; ma Emma non aspettava altro: voleva rivedere quegli occhi così celesti, così puri e limpidi scontrarsi con i suoi.
“Cerchi ancora il biondino..?” chiese timidamente sedendosi
“S…si, Vincent è una testa di cazzo.” Sbuffò
“Capisco….hai per caso visto…uhm Nikki e Tommy?”
“Chi?”
“Nikki…o a volte lo chiamano Frank…e Tommy? Sono sempre insieme..!” -si stupì che non li conoscesse-
“Non so chi siano, davvero.” Albert la fissò. “Ti ho già vista…” aggiunse scrutando il suo viso.
Emma aggrottò le sopracciglia:
“Dove? A me non sembra di averti già visto”
“Aspetta…eri insieme ad una ragazzina bionda, vero?”
“Sì, Allen. La sto cercando. E’ sparita nel nulla quando ha detto che andava a pisciare…bah.” Sospirò
“Capisco. E cerchi pure Nikki e Tommy, vero?”
“Cosa stai cercando di dire…..?”
“Io? Nulla.” Rise.
 
Allen si distese vicino ad un termosifone, quando notò che un grosso ragno si stava incamminando verso un suo stivale. La ragazza si alzò urlando, correndo da Nikki.
I due la fissarono come fosse una creatura rara, una specie di creatura mitologica.
“Che ti prende?” chiese Frank
“Un ragno, ti prego. Ammazzalo.” Piagnucolò
“Ppf, un ragnetto. Tranquilla, lo ammazzo io..” il bassista si alzò, cercò il ragno per terra e non appena lo scrutò in mezzo all’acqua e allo sporco, lo spiaccicò con la scarpa.
Tommy fissò la scena successiva: i due si guardavano dolcemente. Il bassista le sorrise.
 Si sentì una strana sensazione dentro..era forse gelosia?
Tutto d’un tratto si spalancò la porta: Vince con in braccio una ragazza, che gli stava leccando il collo.
“Avevi detto che qui dentro non scopava mai nessuno!” sbuffò la tipa sbattendo a terra una bustina e correndo via, Vince sospirò:
“Un attimo prima sono disposte ad aprirti le gambe, l’attimo dopo ci ripensano…eeeh, donne.”
I due amici scoppiarono a ridere, Allen ridacchiò sotto i baffi.
“Che cazzo avete da ridere?” si lamentò
“Allen!” Emma sentì le risate e si avvicinò alla porta del bagno, spalancata.
“Emma…”
“Dove cazzo eri finita?” l’amica la squadrò
“Ero venuta in bagno, ma ci ho trovato Nikki. Poi volevamo uscire ma la porta era rimasta bloccata. Poi è arrivato Tommy che però ha subito richiuso la porta alle sue spalle e niente, poco fa è anche arrivato Vince, che diciamo, ci ha salvati.”
“Sì, certo, credo che la parte iniziale non sia proprio andata così” Vince ribatté furbo
“Neil, smettila.” Nikki rispose infastidito.
 
“Andiamo a berci qualcosa? Festeggiamo il nuovo batterista della band di Emma e di Allen?”
“No, Tommy, scusa ma ho scuola domani…”
“Beh, anche Allen, credo abbia scuola.”
“Sì, ma io ci sto.”
“Dai Emma..”
“E va bene.”
E così che Vince, Tommy, Nikki, Allen, Emma, Albert ed il nuovo batterista, Fred, si avviarono verso un pub.
“Ehi Fred, da dove vieni?” Vince sbucò fuori
“Michigan, sono nato lì. Mi sono trasferito a Los Angeles un mesetto fa. E’ davvero uno sballo!” esclamò felice.
Emma e Allen erano entusiaste di aver finalmente trovato un batterista simpatico, talentuoso e anche carino: era moro, ma si era dipinto i capelli di rosso fuoco, gli occhi erano celesti -‘come quelli di Albert.’ aggiunse Emma -.
Vince notò subito una cosa. Era bravo a trovare le coppie e ne aveva già trovate qualcuna…
Allen era decisamente interessata a Nikki;
Emma stravede per l’amico, Albert;
Tommy è interessato a Allen;
A Nikki interessa Allen;
Albert, boh;
“Che cazzo di situazione…” pensò tra sé e sé.
“Pensieroso?” Nikki sospirò nell’orecchiò del biondo
“Un po’..lascia stare.”
“Che succede?”
“come mai Nikki si interessa ai miei affari?”
“Niente, sono solo un po’ …così. Ho bisogno di bere qualcosa di forte.” Mentì. Nikki, soddisfatto della risposta dell’amico, prese una sigaretta e se l’accese, portandosela alla bocca.
Allen trovò il modo di fumare del bassista dannatamente eccitante. Fissava il fumo uscirgli dalla bocca, a volte lento, a volte buttato fuori.
Il corvino si girò di scatto, notando la bionda fissarlo. Sorrise, per poi alzarsi.
“Cazzo…” Al si appoggiò allo schienale della panchina, tenendo le mani intrecciate sul tavolo.
“Che c’è?” Emma si stava annoiando, per di più Albert e Fred non la stavano cagando;
“Credo…di essermi presa una cotta.” Concluse senza troppi giri di parole
“mmmh, chi è?” la punzecchiò la mora
“La sai…”
“No. Non puoi.”
“Cazzo ci posso fare.”
“Ma non lui!”
 
“Qual è il tuo vero nome?” Allen stava tornando a casa, accompagnata da Nikki. Aveva deciso di accompagnarla, in modo che non le succedesse nulla di grave.
Il ragazzo non rispose, calciò una pietra che finì contro un albero;
“Allora, il lupo ti ha mangiato la lingua?” ridacchiò la bionda
“Non scherzare.” Sorrise lui
“Insomma, non ti chiami realmente Nikki Sixx…
“No.” Il ragazzo si girò di scatto, sentiva dei passi dietro di lui. “Mi chiamo Franklin, ma più comunemente Frank, ma da un annetto Nikki.” Concluse
“Capisco, a me piace molto Nikki Sixx. E’ un nome…misterioso. E ti sta anche bene.” Arrossì.
Il ragazzo si grattò la nuca.
“Mi dovresti poi dare un consiglio…”
“Dimmi” Allen si accorse di essere già arrivata a destinazione “io, io sono arrivata comunque..” sospirò fissando per terra.
“Bene…”
“Ti ringrazio davvero tanto.”
“Figurati”
Nikki le sorrise dolcemente, Allen arrossì.
“Allora, ciao. Ci vediamo domani..?” la ragazza guardò ai lati della strada, stando attenta che non arrivassero macchine.
“C..certo. Ti aspetto in negozio…”
“Okay, perfetto. Ciao, buonanotte!” esclamò la ragazza correndo
“Allen!” Frank si stupì di averla chiamata, in realtà non ne sapeva nemmeno il motivo.
La ragazza si fermò, ormai sotto il portone; vide il bassista avvicinarsi.
La guardò: era tranquilla. Si avvicinò ancora di più a lei, fino a far combaciare le loro bocche. Allen si sentì improvvisamente bene, sicura di sé e felice, davvero felice. Chiuse gli occhi e si gustò quel bacio.
“Fanculo.” Sospirò Tommy da dietro un cespuglio, “lo sapevo. Anche se non gli seguivo, sapevo sarebbe andata a finire così..”
  
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