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Autore: thyandra    08/08/2013    4 recensioni
Dietro consiglio di HaneyJardin, mi appresto a narrare gli eventi dell'altra mia fiction "Avvelena il tuo ultimo sguardo" dal punto di vista di Sasuke.
Contenuto: è una what if? che indaga come sarebbero potuti andare gli eventi se, poco dopo la morte di Danzou, Kakashi non avesse interrotto Sasuke e Sakura.
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"Smettila di fissarmi con quello sguardo pieno di incredulità. Pensavi davvero che avrei esitato?"
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Epilogo di un amore mai realizzato'
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Ardi quel gelo di rossa passione




La mia mano sinistra è illuminata a intermittenza dai bagliori bluastri del chidori. Serro il pugno in uno scatto nervoso. Le appuntite lame di Chakra svaniscono, mostrando le nocche bianche.
Smettila di fissarmi con quello sguardo pieno di incredulità. Pensavi davvero che avrei esitato?
Sei venuta da sola ad affrontarmi. Come la notte in cui lasciai il villaggio, mi hai pregato di portarti con me. Sei rimasta la stessa ragazzina ingenua di 3 anni fa, Sakura. Ma io non sono il Sasuke di cui sei innamorata. Quello è solo il riflesso di me che vive nei tuoi occhi.
Io non voglio vivere nel riverbero di chi avrei potuto essere. La mia vita non è più solo mia dal momento in cui Itachi si è sacrificato per me. Come osi infangare il suo dono? Chi sei tu, per decidere al posto mio la mia ora?
Io sono un vendicatore: la mia via è nel buio e tu hai troppa paura di spegnere la candela. Hai pensato di potermi ingannare, nascondendo al mio sguardo il lume acceso con un imbuto. Ti sei presa gioco del mio orgoglio. Non sono quel riflesso, Sakura.
Continui a guardarmi con occhi che non celano il tuo amore. Nonostante io sia il tuo carnefice.
Sciocca. Pensi davvero che io abbia tempo per questo? Con il peso della dipartita di un intero clan a biasimare la mia misera esistenza? Con la consapevolezza del suo sangue sulla mia fronte a battezzare il suo regalo più grande?
Cos’è il tuo amore, in confronto al suo?
Stupida, ingenua ragazzina.
Non posso lasciarmi distrarre da nulla, se voglio raggiungere il mio obiettivo. Non importa quali mezzi dovrò usare, quante vite sacrificare in nome del mio clan. Della mia famiglia. Dei miei legami. Pensavo di essere stato abbastanza chiaro. Sakura… e anche tu, Naruto. Non mi servite. Io sono diverso da voi.
Chiunque ostacolerà il mio cammino verrà spazzato via.
Cadi, Sakura. Paga per la tua arroganza.
 
La vista mi si appanna, lingue di fuoco torturano i miei bulbi oculari.
Fratello, è questo che provavi? E’ questo che hai sopportato?
Un senso di intorpidimento aggredisce lentamente le mie braccia, impedendomi di massaggiare gli occhi per alleviarne l’agonia.
Che mi sta succedendo? Ho usato troppo chakra per uccidere quel verme?
No.
Non è stanchezza, questa.
Sakura. Quando hai…
Sforzandomi di mettere a fuoco, scorgo il lastricato avvicinarsi repentinamente. Crollo su un fianco. La paralisi blocca i miei muscoli.
No! Non può finire così! Vile, meschino modo di abbandonare questo mondo, senza prima aver riabilitato il tuo nome.
Itachi, stai piangendo?
Io vorrei farlo.
Itachi, dove sei?
Mamma… Papà?
Ah… sono solo. Perché non ho spirato con voi, quella notte? Un ultimo respiro insieme prima del salto nel buio. Per non aver paura.
Il gelo della morte avanza sulla mia carne.
Sento freddo. Odio questa situazione.
Anche tu hai sopportato da solo quest’angoscia?
Itachi, non voglio morire adesso. Non finché quei bastardi ridono ancora di te. Non finché Konoha prospera sul tuo cadavere.
Ho freddo. Perché non riesco a urlare le ultime maledizioni a questo mondo ingrato, come vorrei?
Ho sempre più freddo. Itachi, fa male il trapasso?
La vista va e viene. Sprazzi di azzurro e bianco. Cielo e nuvole. Da quanto non osservavo il cielo?
Azzurro, bianco, rosa.
C’è qualcosa di sbagliato, ma non ricordo cosa.
Ho sonno.
Scivolo in un torpore esente di percezioni. Dev’essere il veleno. O la morte.
Un fuoco vivo nel petto mi fa perdere un battito.
Ah, il cuore comincia a cedere.
No, adesso accelera. Mi si stringe in una morsa bollente.
Nell’assenza di percezioni distinte, quel bruciante tocco di labbra irrompe amorevolmente le mie difese. Mi aggrappo a quella sensazione con tutte le mie forze.
Da quanto tempo non mi cullavo della certezza di essere amato?
Un brivido caldo percorre la mia schiena gelida.
E’ sangue, quello che sto assaporando?
No. E’ passione non realizzata.
Non ero solo. Non lo sono mai stato.
Rosa e rosso sono gli ultimi colori che vedo. Adesso c’è solo sterile buio.
 
 
Itachi, adesso sono pronto. Aspettami.




Angolo dell'autrice: Questa one-shot fa riferimento a una mia storia precedente, "Avvelena il tuo ultimo sguardo". Se vi va, passate a leggere anche quella ^^  E' venuta fuori un po' teatrale, soprattutto verso il finale, lo so... Ma che ci posso fare, sarà il mio stile XD
Qualunque commento sarà apprezzato. 
 
La dedico a  HaneyJardin
Mi hai dato l'idea per scriverla e anche se inizialmente non pensavo di saper trattare la sua freddezza come avrei voluto, ho cercato di fare del mio meglio per farti apprezzare la lettura. Spero ti piaccia :)

  
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