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Autore: RainySky    09/08/2013    1 recensioni
"Mi stava completamente tirando scema ed era solamente il primo giorno in cui vegliavo su di lei, eppure, non so come, mi sembrava già passata un’eternità.
Il suo nome è Paige."

Non tutti hanno gli stessi gusti, e non tutti hanno lo stesso senso di giustizia che Devin ha. Devin, la ragazza che si erige contro Markus e la sua banda di mentecatti. Devin, la ragazza che tiene testa al gruppo delle più popolari strafottenti del college - nonostante Devin stessa godesse della sua popolarità. Fu proprio per i suoi continui litigi con questi che la incontro, là, in un bagno. Lei era Paige, e le avrebbe sconvolto la sua normale routine sin da subito.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Erano appena le 8 del mattino quando sentì il campanello suonare. Alle 8 del mattino, di un Sabato mattina, chi mai potrebbe decidere di disturbare una famiglia di poveri samaritani come la mia?
Mi buttai giù dal letto in malo modo, svegliando probabilmente sia Paige, che dormiva nell’altra stanza, che Ruby; corsi di sotto, facendo due scalini alla volta “Arrivo!” biascicai strofinandomi gli occhi con il palmo della mano.
Il campanello suonò per la seconda volta, e poi una terza.
“Arrivo, dannazione, ho detto che arrivo, e arrivo!” urlai stavolta, leggermente irritata dall’impazienza del nostro visitatore. Quando infine aprì la porta rimasi colta di sorpresa per alcuni istanti “Tu cosa ci fai.. qui?” sussurrai, abbassando la voce quanto più potessi per non farmi sentire dalle altre, che, probabilmente, stavano sbirciando dalle scale.
Marylin.
La guardai intontita, ma lei non parlò, non disse niente, nè tanto meno si degnò di guardarmi in faccia. Che si vergognasse per quello successo qualche giorno prima?
Mi porse un enorme malloppo di fogliame, e appena capì di cosa si trattava mi prese un colpo “Gliele ho fatte ritirare tutte”, disse lei guardando verso l’interno della casa “Fino all’ultima foto, e gli ho fatto dire che era solo uno scherzo di pessimo gusto, preso da uno di quei dannatissimi siti porno che frequenta”.
Trattenni una risata quando captaì il tono decisamente incazzato con cui disse “quei siti porno che frequenta”, mi domandò dove avessi intenzione di buttare quella roba ora, prima che Paige la vedesse, alzai le spalle.
“Giù da basso c’è un inceneritore, andrò lì”, da lì a poco la salutai e feci per rientrare in casa, appoggiando le scartoffie – o meglio, le foto – per terra, quando sentì Marylin tirarmi per la manica.
Alzai lo sguardo verso di lei, era rossa in viso e decisamente frustrata dalla situazione in cui si era cacciata “Non hai un attimo per me?”, senza che lei aggiungesse altro, la feci entrare e lei di sua spontanea volontà si andò ad accomodare sul divano. La raggiunsi poco dopo, mettendomi sul lato opposto di esso: mi soffermai ad osservare la ragazza per alcuni momenti prima di alzarmi dalla poltrona. Mi portai davanti a lei, abbassandomi sulle ginocchia.
Mossi la mia mano destra sul suo viso, per esattezza posai la mano sullo zigomo, percorrendone il lineamento quasi impercettibile fino alla mascella: nascosto dai lunghi capelli della ragazza vi era un taglio, anche un po’ infettato a dire la verità.
“E’ stato Markus?”.
Lei si limitò ad annuire, cercando anche di spingermi via.
“Smettila di comportarti come una bambina” sbuffai alzandomi in piedi, per andare a prendere l’acqua ossigenata e le garze in bagno.
Quando tornai in soggiorno, e lei mi notò con tutta quella cianfrusaglia in mano deglutì. Non potei trattenere un sorriso. Marylin la sbruffona aveva paura di un po’ d’acqua ossigenata. Brava Devin, hai appena trovato un punto a tuo favore.
Mi sedetti sul divano affianco a lei, che a sua volta si girò dalla mia parte e mi lasciò adoperare le mie cure al suo viso sfregiato, sul lato destro.
“Mi spiace”, mormorò lei di punto in bianco, catturando la mia attenzione “Mi spiace perchè non ti ho mai dato ascolto, e tu avevi sempre ragione. Mi spiace per tutte le volte che ti ho insultata, sapendo che ti ho sempre voluto bene. Sono orrendamente dispiaciuta per tutti questi anni in cui ti ho solo causato problemi e lo capisco sai, lo capisco se mi odi”.
Aveva cominciato a singhiozzare, esattamente come il giorno precedente; presi ad accarezzarle i capelli gentilmente “Tutti facciamo errori, questo non toglie che tutti gli errori che hai fatto tu, non mi basterebbero nemmeno le mani di 10 persone per contarli, e non cancella nemmeno tutti gli insulti che mi sono dovuta sorbire dopo quel giorno..”.
Due labbra soffici e calde bloccarono sul nascere le parole che sarebbero dovute seguire, buttandomi contro al divano: in un attimo di confusione, inizialmente, ricambiai, ma appena realizzai cosa stava effettivamente succedendo spinsi Marylin via.
Rimanemmo entrambe in silenzio a guardarci.
Provare questo tipo di deja-vù, è la cosa peggiore che mi potesse mai capitare, non sarebbe mai più dovuta succedere “Mar.. Non ricadiamoci ok? Abbiamo sbagliato una volta, non facciamolo di nuovo”, appena la ragazza si spostò da sopra di me, scattai in piedi e le porsi la mano per alzarsi “Io sono lesbica fino alla punta dei piedi, e tu etero allo stesso modo. Può comunque nascerne una bella amicizia, come ai vecchi tempi.. Forse”.
Marylin sorrise ed insieme ci avviammo verso la porta di casa, sull’uscio infine si voltò di nuovo ma il suo viso mi parve deluso. Voleva davvero far succedere qualcosa di più?
 
Perchè hai scelto lei e non me?!
 
Scossi la testa. Il motivo non poteva certo essere quello.
“Mi darai una mano, Dev?”.
“Anche due. Anche i piedi, se dovessero servire”, entrambe ci scambiammo un sorriso complice e con quel semplice gesto Marylin se ne andò per la sua strada, lasciandomi leggermente smarrita.
Sapevo che Paige era rimasta a guardare l’intera scena dalla scala, me ne ero accorta, ma non avevo nemmeno voglia di andare di sopra a spiegarle per filo e per segno cosa successe fra me e Mar, anni fa. Anche se si meritasse una spiegazione, in quanto mia attuale ragazza, ci sono cose del mio passato che voglio tenere per me stessa.
 
Salì pigramente le scale dopo aver guardato l’orologio giù da basso. Erano ancora le 9 e mezza, avevo tutto il tempo del mondo per tornare a fare un pisolino: potevo dormire fino alle 11, svegliarmi, trovare la colazione pronta e..
Paige.
Era seduta davanti alla porta della mia camera, le gambe raccolte contro al petto e la testa fra le ginocchia. Posizione fetale, direi.
Le andai di fronte, e quando mi abbassai per prenderle la mano questa me la scacciò in malo modo con uno schiaffo “Non toccarmi” mugolò la più piccola, “Non toccarmi”. Nonostante quel suo rifiuto mi avesse notevolmente ferito, non potevo aspettarmi null’altro, ogni cosa fra me e Paige era successa troppo velocemente, quella ragazzina mi piaceva ma ancora non sapevo definirlo amore, nè tanto meno potevo.
Mi limitai ad aprire la porta, “Entra”.
La più piccola non se lo fece ripetere due volte, ed entrò, quasi gattonando, portandosi a sedere contro l’armadio. Io a mia volta mi accovacciai sul letto e la guardai in attesa che si schiarisse le idee e mi rivolgesse le domande che più riteneva opportune.
Infine alzò semplicemente lo sguardo, non stava piangendo, nè aveva pianto prima, non aveva uno sguardo arrabbiato, era ferita. “Mi puoi spiegare?”, scossi lentamente la testa.
Paige non era pronta a sapere fino a quel punto, concordo sul fatto che di me e del mio passato non sapesse praticamente nulla, ma Marylin era un capitolo all’incirca recente, e quindi il nostro discorso non poteva ricadere su di lei, neanche se mi aveva baciata giusto ora davanti ai suoi occhi.
“Non so nulla di te...”
“Lo so”
“Non mi hai raccontato nulla della tua vita..”
Mi limitai ad annuire, infine mi lasciai cadere per terra, appoggiandomi contro al letto esattamente davanti a lei “Comincia a chiedere allora, e giorno dopo giorno saprai tutto quello che vuoi. Ma non posso parlarti di Marylin ora, non capiresti”.
Le iridi della più piccola si andarono a fissare a lungo nelle mie, come se stesse cercando di scrutare qualche mia bugia, o se invece stessi completamente dicendo la verità. Quando decise che ero sincera, mi fece allargare le gambe e lei di schiena si appoggiò contro al mio petto, accovacciandosi nella stessa posizione fetale di prima.
Paige portò il mento contro alle ginocchia e sbuffò “Non deciderò se credere o meno a quello che dici fino a quando non avremo finito” sentenziò alla fine ed io rimanendo in silenzio acconsentì alla sua decisione.
 
Sinceramente mi aspettavo tutta un’altra reazione da parte sua. Pensavo che si sarebbe alzata, da dov’era seduta, credevo che mi sarebbe passata accanto e sarebbe uscita dalla porta che sua sorella poco fa aveva varcato, per semplicemente, non rivolgermi mai più la parola.
Evidentemente mi sbagliavo, Paige era più matura di quello che pensassi.



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Et voilà! Un nuovo capitolo de "Il suo nome è Paige" è finalmente uscito, anche prima delle mie aspettative sinceramente, contando quanto sono dannatamente lenta. Mi scuso per eventuali errori di battitura, di grammatica, o di poca scorrevolezza ma non ho avuto tempo di rileggere.
Questo capitolo, ed anche il prossimo, sono della tipologia "capitoli pesanti e riflessivi", il prossimo sarà totalmente dedicato a Paige e Devin, ed all'infanzia di quest'ultima.
Ma ancora è un mistero, se assisteremo ad un miglioramento della relazione fra le due, oppure ad una lenta distruzione d'esso.
I caratteri di Paige e la sua ragazza sono molto contrastanti, il chè non aiuta, ma abbiamo fede, lol 

La vita di Devin sembra più incasinata di quello che aveva lasciato a vedere nei primi capitoli, e sembra abbastanza chiaro ormai che qualcosa con Marylin dev'essere successo.
Voi cosa ne pensate?
Ci sarà stato qualcosa fra le due?
Se sì, come ve lo immaginate il pairing Devin/Marylin?
A me da l'idea dell'impossibile, sembrano, l'acqua santa e il diavolo! :D

Detto questo, vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo e ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la mia storia sin dall'inizio.
Se avete voglia di recensire fatelo, che io non mangio, ma anzi sarò molto felice di accogliere qualsiasi vostro parere ed impressione riguardo la storia. :)

p.s: ho da poco iniziato un'altra FemSlash, la storia s'intitola You and I, se avete un po' di tempo e voglia, magari fateci un salto. Lo stile è completamente diverso da quello de "Il suo nome è Paige", ma i gusti son gusti. Godetevi la lettura :3
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2060403&i=1


Grazie per l'immensa sopportazione!
Un bacione,
Rain 
  
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