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Autore: Bei e Feng    09/08/2013    3 recensioni
L'estate è il periodo di vacanze per eccellenza. Vacanze che di solito si passano al mare. Anche se Tsuna preferirebbe passarle a casa a recuperare le ore di sonno perse con scontri mafiosi vari.
Ma se Kyoko lo invitasse a passare un'intera giornata al mare con lei, loro due soli?
Tsuna immagina già che questo piccolo invito possa diventare l'inizio della sua storia d'amore con la ragazza più carina della scuola.
Ma le cose non sempre accadono come vogliamo noi!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vacanze Mafiose'
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Continuano le disavventure dei nostri giovani mafiosi! XD
Non abbiamo altro da dire se non "divertitevi! :D".


Quando finalmente riuscirono a sistemarsi stabilmente nelle loro camere erano passate da poco le undici e mezzo. Nessuno era entusiasta di quelle nuove sistemazioni, ma tutti le accettarono in silenzio, prendendole chi come un dovere, chi come un semplice calcio nel fondoschiena da parte della sfortuna.
- Maestro, ho caldo! - si lamentò Fran, girandosi per l'ennesima volta su uno dei lettini singoli che l'altro gli aveva assegnato.
- Non me ne importa, ma il tuo letto scricchiola, quindi evita di muoverti! - Rokudo si ributtò lungo, sospirando.
Fran tacque, e Mukuro stava quasi per riaddormentarsi, quando udì nuovamente la sua voce:
- E se facessimo a cambio? -
L'illusionista si spiaccicò il cuscino in faccia, esasperato. Quando si sentì più calmo, si rivolse al suo allievo:
- Va bene. -
E così fecero. Da quando fecero a cambio di letto, Fran non si mosse più, cadendo in un sonno profondo. Ma nonostante ciò, Mukuro non riusciva a dormire. Si girò da una parte, poi dall'altra. E il suo letto scricchiolava. Che problema aveva quel dannato materasso??? L'illusionista provò gli altri tre letti restanti, e tutti scricchiolavano. Alla fine concluse che quello che stava facendo era inutile. Si alzò e barcollò verso il matrimoniale.
- Fran, quei letti sono scomodissimi. Fammi un po'di spazio. - disse.
Ma il ragazzino dormiva troppo profondamente per sentirlo.
Allora Mukuro entrò nel letto. Si era appena addormentato quando il suo allievo lo urtò, svegliandolo e svegliandosi.
- Maestro, ho perso completamente il sonno. - si lamentò Fran.
- Conta i gufi. - gli suggerì lui.
- Ci ho già provato. Che posso fare? - rispose il bambino.
- Vuoi del latte caldo? -
- Sono intollerante al latte. -
- Una camomilla? -
- Non mi piace. - disse, annoiato. - Giochiamo? - aggiunse poi, con aria speranzosa.
"Tentar non nuoce: magari si addormenta per la noia..." pensò Mukuro, alzandosi e aprendo la valigia in cerca di qualche cosa di simile alla Settimana Enigmistica.

Nella camera accanto, intanto, Gokudera spegneva la sua centesima sigaretta nel posacenere del tavolino del balcone. Hayato alzò lo sguardo al cielo, che preannunciava un giornata splendida. Dopo qualche minuto sentì qualcosa frugargli nella tasca dei pantaloni. Quando si voltò vide Lambo estrarre dalla stessa tasca il suo pacchetto di sigarette.
- Che strane caramelle!... Lambo-san le vuole provare subito! - e si fiondò in camera.
- Torna qui, imbecille!!! - urlò Gokudera, precipitandosi dentro. - Quelle non sono caramelle! -
- Gokudera-dono, così non risolverà niente: sa com'è fatto Lambo. - disse Basil, impegnato nel disfare le valigie.
- Visto che ne sai così tanto, tu, perché non mi dai una mano? - gli chiese Hayato, scocciato che Basil venisse ad insegnargli come trattare un bambino piagnucoloso.
- Lo farei se potessi, ma devo sistemare i bagagli. - rispose il ragazzo.
- Fallo fare a Testa a Prato e vieni ad aiutarmi! - ribatté Gokudera, scocciato, facendo tiro alla fune con Lambo per il pacchetto di sigarette.
- Sasagawa-dono? E' a farsi il bagno! -
Gokudera trattenne un urlo di rabbia, strattonò il pacchetto fino a che Lambo non lo lasciò nelle sue mani, poi andò al bagno e... trovò Ryohei addormentato nella vasca piena d'acqua. Infuriato, il Guardiano della Tempesta aprì al massimo la manopola dell'acqua della vasca.
- AFFOGO ALL'ESTREMO!!! - urlò Ryohei, non appena il violento getto d'acqua lo colpì in volto, svegliandolo di soprassalto.

Quando furono di nuovo tutti riuniti in camera, Gokudera cominciò la sua ramanzina, facendo notare loro che, essendo membri della famiglia Vongola, dovevano farsi rispettare e non essere causa di imbarazzo per il Decimo, a partire da Lambo e Ryohei.
- Che ve ne pare di andare a dormire? E' già tardi e io sono due giorni che non dormo. - concluse, ripensando a tutti i giri che aveva fatto nei giorni precedenti per cercare Tsuna.
- Agli ordini, Gokudera-dono! - rispose Basil, entusiasta, infilandosi il pigiama.
- Ottima idea! - esclamò Ryohei, anche lui soddisfatto. - Così domani potrò fare i miei allenamenti più fresco e più riposato! -
- Al grande Lambo non piace. - obiettò il bambino.
- Questo vuol dire che è un'idea perfetta. - osservò Gokudera, sorridendo. - Bene, andiamo a dormire. -

- Kaki-pi!!! - piagnucolò Ken, girando per la stanza con aria agitata.
- Non siamo a casa nostra, Ken. - rispose Chikusa, girando una pagina del libro che stava leggendo.
- Non ce la faccio più!!! -
- Datti una calmata: è solo per una notte.
- Ma io non ci sono abituato! E poi che sarà mai? Non se ne accorgerà nessuno! -
- Io non ti consiglio di farlo. -
- Non farò tanto rumore, vedrai! -
Chikusa sospirò.
- Fa'come ti pare. -
Ken si fiondò sul balcone e lanciò l'ululato più forte che avesse mai fatto.
Quindi lo raggiunsero una lampada e le imprecazioni di MM.
- Io ti avevo avvertito. - concluse Chikusa, chiudendo il libro e spegnendo l'abat-jour. - Buonanotte! -

Gokudera era nuovamente sul balcone a fumare, nel tentativo di prendere sonno. Lambo lo aveva tenuto in piedi tutto il tempo con le richieste più assurde che gli potevano venire in mente, lasciando il povero Guardiano della Tempesta senza sonno ma pieno di stanchezza.
Hayato si alzò, spense la sigaretta sul posacenere e rientrò in camera, poi si rimise sotto le coperte.
Di lì a poco Basil, il cui letto era il più vicino alla finestra, fu svegliato da una strana sensazione di caldo, più forte rispetto a quella che qualcuno può sentire nelle notti afose estive. Sbatté pigramente le palpebre un paio di volte, poi si voltò. C'era una strana luce calda nella direzione della finestra, come di...
- AL FUOCO!!! - urlò, lanciando via le coperte e precipitandosi al bagno.
Il suo grido svegliò Gokudera di soprassalto. Quando vide le tende e il tavolino del balcone andare a fuoco, si affrettò ad indossare le scarpe e a tirar giù le tende per saltarci sopra nella speranza di spegnere l'incendio, proprio mentre Basil usciva dal bagno con due bicchieri pieni d'acqua.
Così si svegliò Ryohei, che appena si rese conto di ciò che stava accadendo, spazzò via le coperte e saltò in piedi sul letto.
- CORRO A PRENDERE UN ESTINTORE ALL'ESTREMO!!! - urlò, precipitandosi verso la porta della stanza saltando da un letto all'altro, svegliando Lambo.
- Anche Lambo-san vuole saltare sui letti! - esclamò il bambino, imitando Ryohei.
- Smettila! Non è il momento! - obiettò Gokudera, che per una buona volta non gli mise le mani al collo, preferendo sbattere i piedi sulla tenda.

- Non riesco nemmeno a credere che sia potuto succedere... ero convinto di averla spenta prima di tornare a dormire... - sconvolto, Gokudera teneva la testa tra le mani, chiedendosi come potesse essere stato così distratto da non aver spento bene la sigaretta.
- Non disperarti, Testa a Polipo - Ryohei gli dette una pacca amichevole sulla spalla. - Questa sarà una buona occasione per lasciar perdere il fumo e dedicare una vita alla salute e allo sport. - poi aggiuse, sussurandogli nell'orecchio. - Entra nel club di boxe! -
Gokudera non gli saltò addosso: si sentiva a tutti gli effetti la causa di quell'incendio.
Ci fu un breve attimo di pausa, durante il quale il rumore dell'acqua che cadeva dagli antincendio riempì quello strano vuoto, bagnando tutti gli inquilini della camera.
- Gokudera-dono, c'è qualcosa che non mi convince in tutta questa storia - intervenne Basil, pensieroso. - Come può un accendino muoversi da solo, accendere una sigaretta, e creare un incendio che si propaghi fino alle tende? -
- Ahahahahahah! Idiodera ha mandato a fuoco la camera! Ahahahahahah! - Lambo deridé Hayato, additandolo.
Basil lo guardò attentamente per un attimo, con l'aria di chi avesse appena risolto un caso intricato.
- Lambo, - disse, tendendo una mano verso il bambino. - Fammi vedere un attimo la mano sinistra. -
- In effetti, che cosa ti è successo alla mano? Il palmo è nero, come se ti fossi... - osservò Ryohei.
- BRUCIATO!!! - urlò Gokudera, furioso. - SEI STATO TU!!! -
- Non è vero: questo è carbone. - disse Lambo, ficcandosi la mano in bocca. - Al grande Lambo piace mangiare il carbone! -
- TE LO DO IO IL CARBONE, CORNUTO!!! - urlò Gokudera, afferrandogli il collo. - Mi hai fatto passare per un piromane! -
- Lasciami, deficiente!!! - urlava Lambo, divincolandosi. - E poi quelle caramelle facevano schifo! -
- Ti ingozzo io di caramelle, adesso! -
- Aspetti, Gokudera-dono! Gli lasci raccontare cos'è sucesso. - intervenne Basil, strappando il bambino dall grinfie del ragazzo, mentre Ryohei tratteneva Hayato.
- Poco fa il grande Lambo è sceso dal lettino ed è andato sul balcone. Quando ha visto le caramelle di Gokuscemo è salito sul tavolo e ha aperto il pacchetto. Ha provato a masticarne una, ma faceva schifo. Allora Lambo-san ha visto il coso strano che sputa fuoco che usa Idiodera, e lo ha preso. Ha acceso una caramella e ha fatto come fa lui. - e indicò Gokudera, che ancora si dibatteva dalla stretta di Ryohei. - Ma faceva schifo lo stesso. Lambo-san l'ha sputata sulla mano, si è bruciato e così l'ha lanciata... ma è finita sulla tenda ed è andato tutto a fuoco. - e abbassò gli occhi. - Così il piccolo Lambo ha pensato che fosse meglio tornare a nanna... -
- Ora ti faccio fare io la nanna! PER SEMPRE!!! -
- Credo che dovremo chiedere ospitalità a qualcuno. - disse Basil. - Prendete le vostre cose e seguitemi. -

- Un altro! - esclamò Fran, mostrando a Mukuro il cruciverba che aveva appena finito di completare da solo.
Mukuro bofonchiò qualcosa di incomprensibile, dirigendosi mezzo addormentato verso la valigia. Fran lo aveva fatto stare in piedi fino ad allora, chiamandolo ogni dieci minuti per avere un nuovo cruciverba da completare, e più Rokudo cercava di trovarglieli difficili, più il bambino sembrava farli rapidamente.
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta. L'illusionista dette al suo allievo un altro cruciverba, poi andò ad aprire. La sua faccia assonnata comparve dietro alla porta.
Non appena vide i quattro completamente zuppi che avevano bussato, fece per richiudere e girare la chiave, ma Basil fu più rapido di lui, e infilò un piede tra la porta e l'arco di questa.
- Ci scusi, Mukuro-dono, - il ragazzo chinò il capo, sorridendo. - Abbiamo avuto un piccolo incidente nella nostra camera e non possiamo più dormirci: vorremmo chiederle ospitalità. -
Rokudo guardò nel corridoio fuori dalla stanza, come se sperasse di trovare qualcuno sveglio a cui rifilare quei quattro, ma non c'era nessuno.
- Le promettiamo che non faremo alcunché per disturbarla. - aggiunse Basil.
- Speriamo... - sospirò lui, facendoli entrare.
Dopo quel criciverba, Fran decise di essere abbastanza stanco per poter andare a letto, e tutti si infilarono sotto i lenzuoli e spensero la luce. Un leggero venticello che si era appena alzato dava una vaga possibilità di poter dormire senza soffrire il caldo. Ma...
- Mela. - la voce lenta e cantilenante di Lambo svegliò Mukuro e Gokudera dal sonno precario in cui si erano adagiati appena pochi minuti prima.
- Mh? - mugolò Fran, assonnato, in risposta.
- Ciao. - rispose Lambo.
Gokudera si girò dall'altra parte, troppo stanco per picchiare quell'idiota e sperando che la finisse presto.
- Mela. - chiamò nuovamente il bambino pezzato.
- Mh? -
- Che fai? -
- Cerco di dormire. -
Mukuro, senza sapere bene come farli stare zitti, ma determinato a voler dormire almeno tre ore, lanciò un'occhiata a Fran.
Di lì a poco...
- Mela. -
- Mh? -
- Ti disturbo? -
- FINITELA!!! - risuonarono, all'unisono, le voci di Mukuro e Gokudera nelle orecchie dei due bambini.
E spuntò l'alba.
  
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