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Autore: Effe_ttoseta    09/08/2013    0 recensioni
Ciao ragazzi! Queste flashfic credo che parlino un po' di ognuno di noi, di cosa ci passa per la testa quando finisce una storia, di come possiamo reagire, di quello che possiamo provare. Spero che qualcuno si possa davvero immedesimare in questa ragazza e sentire che dopo tutto siamo nella stessa barca e trovare un po' di magra consolazione. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo sta piangendo.

Tic, tac, tac…

Riversa tutte quelle lacrime che tu non hai ancora avuto il coraggio di piangere.

Tic, tac, tac…

Sembra che con il suo rumore voglia esserti d’aiuto, desidera che tu lo segua in questo sfogo liberatorio.
Non vuole che tu tenga tutto dentro, accumulare senza ogni tanto lasciarsi andare fa male.
E così piangi insieme a lui, come una confessione fra due amici: lui singhiozza per i suoi problemi e tu fai lo stesso, consolandovi a vicenda.

Tic, tac, tac…

Le tue lacrime scendono ritmicamente sul piumone del letto, che premuroso le accoglie.
Non hai alcun motivo per trattenerti dietro l’orgoglio; guidata dalla pioggia lasci che i tuoi pensieri fluiscano liberamente davanti agli occhi: ora senti il dolore uscir fuori pian piano, solca le tue guance inumidendole.
Forse si sta sciogliendo anche quel nodo alla gola che ti stringe da giorni, senza lasciarti libera di respirare nemmeno un secondo.
O forse no, è tutta un’illusione: quel nodo e quel senso di vuoto, che ti attanagliano come una morsa, sono sempre lì.
Sei consapevole che nemmeno le lacrime possono lavarteli via.
No, quelli infatti rimangono lì, ben saldi.
E forse intuisci anche il motivo: perché nonostante tutto senti che qualcosa sta cambiando, non c’è più quel che c’era prima, lui se ne sta andando via, lontano da te.
Ed è questo che ti fa star male.
Non sei riuscita a tenere sotto controllo la situazione, non sei stata capace di vedere fino a che punto dipendevi dalla sua presenza, dal suo interesse per te.
“Riuscirò a staccarmi, a fare a meno di lui, è una questione di poco tempo”, ti dicevi.
Ma qualcosa ti è sfuggito, ti rendi conto solo ora che la sua assenza ti crea il vuoto dentro, ti fa sentire spoglia, privata di un’essenza importante, come se ti stessero portando via l’aria.

Tic, tac, tac…

Ma al cielo non può di certo mancare l’aria come a te, lui, grande e vasto, che può avere da piangere tanto?
Nessuno e niente può permettersi di invaderlo completamente, totalmente, di diventare un oggetto necessario alla sua persistenza.
Lui è invulnerabile, saldo e deciso mantiene dentro di sé ciò che gli serve e lascia andare tutto ciò che al ciclo vitale non è più necessario.
Lui può decidere tutto, supervisionare tutto.
O forse è succube anche lui della necessità? Forse alcune stelle, le più belle, vorrebbe tenerle con lui un po’ più del dovuto, anche quando il loro destino è la morte.
Magari anche il cielo non può modificare i processi chimici che avvengono dentro le stelle, e allora l’unica soluzione è accontentarsi di ciò che viene, di ciò che è.
Se è così, ha un buon motivo per versare tutte quelle lacrime, tanto vasto e profondo ma altrettanto impotente di fronte agli eventi.

Tic, tac, tac…

Ma tu perché piangi?
Forse il destino non può essere cambiato nemmeno da te, ma chi ti dice che un'azione non possa cambiare la situazione?
Le persone non sono tenute in vita dalle fusioni nucleari, ma dai sentimenti.
A volte non si possono cambiare nemmeno quelli e allora l’unica cosa che ti resta da fare è quella di unirti al ritmico ticchettio della pioggia.
Ma almeno tu puoi provare, hai una chance per poter riportare tutto com’era prima, o forse meglio di prima.
Forse, finche non hai usato quest’ultima possibilità, non dovresti lasciarti rigare le guance, forse per piangere è ancora troppo presto.

Tic, tac, tac…

Il cielo sta ancora piangendo.
Ma le sue lacrime si fanno man mano più rade, sempre meno copiose, rallentano il loro ritmo.
Forse fra poco uscirà il sereno.
   
 
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