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Autore: Abbie12    09/08/2013    3 recensioni
Sono una lettrice accanita,e fin ora non ho fatto altro che leggere le stesse identiche fanfictions su efp,perciò volevo provare a scrivere qualcosa di diverso..non prometto che ci riuscirò,è il mio obbiettivo e boh è la mia prima fanfiction,odio le critiche,ma se serviranno le accetterò. Quindi recensite più che potete,non continuerò la mia storia senza sapere cosa pensate..ho cominciato diverse volte a scrivere una fanfiction ma ogni volta non mi ritengo all'altezza,quindi ho il terrore che possa non piacere ciò che scrivo.
Okay ringrazio anticipatamente chiunque leggerà e recensirà positivamente o negativamente,mi sarà comunque d'aiuto per migliorarmi. Non so quando potrò scrivere un nuovo capitolo,dipende da voi.
Spero vi piaccia..beh buona lettura babes:)
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vengo svegliata per l'ennesima volta dalla fastidiosa voce di Rose, proveniente dal radio trasmettitore posto su di un piccolo mobile alla destra del mio letto.

Ogni giorno la stessa identica storia da ormai 12 noiosissimi anni,da quando lavoro per 'Miss Rose'(una cantante ormai passata di moda,anzi direi stagionata) . Andai a vivere nella sua enorme villa successivamente dopo la morte di mia madre,quando lei decise di prendermi con sè all'età di 4 anni. 

Ho ormai 16 anni adesso e frequento il liceo insieme alle sue due stupide figlie che fanno sempre di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote.

Riflettendoci su,non ho mai capito il motivo per il quale lo fece,è una donna disgustosa. Alle sue amiche snob racconta sempre che lo fece perchè mia madre era una delle ballerine del suo corpo di ballo e le dispiaceva davvero molto per me.. apparendo in questo modo una donna amabile e altruista agli occhi di quelle ochette snob.

Loro però non sanno cosa devo sopportare tutti i giorni;mi fa fare le cose più assurde solo per il piacere di vedermi sgobbare.
Decido così di alzarmi e vestirmi ,prima che Rose trovi un pretesto per lasciarmi qualche stancante faccenda da svolgere.
Preparo la colazione per lei, e le sue figlie;Ellie e Melanie.
Non ho alcuna voglia di incontrarle,perciò abbandono il più velocemente possibile quella villa, e mi dirigo verso la scuola.

Odio fare questo tragitto da sola e a piedi. E' lungo e stancante,ma dovrò farlo lo stesso dato che Rose non ha voluto comprarmi un'auto e le viene complicato dire al suo autista di accompagnarmi.
Sto camminando sul bordo del marciapiede,non c'è nessuno nelle vicinanze quindi ne approfitto e mi soffermo a guardare un parco non molto distante da me. Ogni mattina una signora porta la propria figlia a giocare con lo scivolo. La bambina credo abbia 5 anni e ha sempre uno zainetto con sè.

Probabilmente la mamma le promette di portarla lì prima di andare all'asilo.
Mi riaffiorano ricordi di me e mia mamma..lo faceva anche lei per convincermi ad andare all'asilo.  Alzo la testa verso il cielo e mi accorgo che è un po' nuvoloso e che fra non molto comincerà anche a piovere.
Una cosa che non mi stupisce, dato che è così tutti i giorni a Nottingham;una cittadina non molto conosciuta situata nel nord dell'Inghilterra.
Inspiro un po' d'aria. Odora di pioggia e io adoro la pioggia.


Oggi però non ho visto arrivare la bambina accompagnata dalla madre e dal solito sorriso radioso. Sicuramente devono ancora arrivare;controllo l'orario sul display del mio cellulare e mi maledico mentalmente dato che sono in abbondante ritardo. Comincio a correre,rischiando di scivolare sull'asfalto bagnata dalla pioggia della notte precedente.
All'udire il suono di un clackson,vengo distolta dai miei pensieri.

Mi fermo e volto lentamente la testa verso sinistra per vedere di chi si tratti.
Faccio un enorme sospiro di sollievo,notando con grande piacere che è Jamie, la mia migliore amica. Per un momento ho pensato che potesse essere..lui.
Ma sarebbe impossibile dato che è andato via da quì ormai da due anni. Mi manca così tanto che ormai lo vedo ovunque anche se non è così.
Jamie con un gesto della mano destra mi fa segno di salire,tenendo l'altra mano stretta sul volante.
Annuisco. Apro delicatamente lo sportello del furgoncino Hippy un po' trasandato, per paura che si rompa e salgo all'interno di esso.

Le sorrido ampiamente e riconoscente per avermi salvato da un altro mio preannunciato ritardo e lei ricambia il sorriso teneramente.
Sicuramente avrà da raccontarmi qualcosa. Mi affretto a salutarla con un bacio sulla guancia.

Appena partite,comincia a prendere parola.  

- Ehi Abbie,come va con il mostro? -  

Ridacchio per il soprannome con il quale ormai chiamiamo Rose da quando siamo migliori amiche. Avrete anche capito che il mio nome è Abbie,cioè così mi chiamano gli amici,perchè in realtà sarebbe Abigail Hamilton;ma è troppo lungo per i miei gusti.

- Non resisterò ancora a lungo in quella casa,non vedo l'ora di prendere quella borsa di studio per scappare da quì e vivere finalmente senza dover eseguire gli stupidi ordini di Rose. Voglio una casa tutta mia,a Londra-

Lei annuisce,dandomi ragione.Rimaniamo un po' senza parlare.
Oggi è stranamente felice,mi chiedo il perchè..così spezzando il silenzio creatosi, glielo domando.

- Come mai tutta questa felicità,oggi? Devi raccontarmi qualcosa che non so? -
 
- Beh in verità.. sii. Sai che mese è questo? -

Rifletto e mi faccio un conto veloce sul mese in cui siamo e...

- Certo. Maggio,no? -

- Esattamente! A scuola non fanno che parlare di questo,non posso credere che tu non lo sappia ancora. -

- Jamie dimmelo e basta,senza troppi giri di parole.

- Mmh okay. Dunque stanno organizzando il ballo di fine anno,e noi due ci andremo. -

- Cosa?! Sei impazzita?! Non abbiamo neanche un ragazzo e Rose non mi ha ancora pagato questo mese,perciò non ho neanche i soldi per acquistare un abito adatto. -

- Abbie,ma perchè ti crei tutti questi problemi? Insomma è solo un ballo! Il ragazzo lo troveremo e agli abiti ci penso io,non preoccuparti. Daai,ci divertiremo. -

- Jamie non lo so,fammici pensare. Ne parliamo dopo scuola,d'accordo? Credo che la prof. Hale mi metterà il ritardo anche oggi. -

Annuisce e ci salutiamo scendendo dal furgoncino. 
Purtroppo non siamo neanche nella stessa classe,lei è un anno più grande di me.
Sbuffo,camminando verso la mia classe.

La porta della classe è ancora aperta,questo vuol dire che la professoressa non ha ancora fatto il suo ingresso. 
Ma nonostante questo i posti sono già tutti occupati,così mi siedo nell'unico rimanente vicino a.. porto il mio sguardo verso la mia compagna di banco. Oddio,no. Quella troia di Jessie,no. Sbuffo nuovamente. Non so perchè ce l'abbia con me dal primo anno.
Lei mi nota solo nel momento in cui mi vede poggiare la borsa sul banco e mi fulmina con lo sguardo. Io alzo le spalle per farle capire che non m'importa molto di lei.

Mi siedo sulla sedia di fianco a lei,e proprio in quell'esatto momento la prof. Hale entra in classe e fa l'appello.
La giornata doveva ancora cominciare ed io sono già esausta. Fantastico,no?!
L'ora di matematica scorre velocemente e io ho ascoltato ben poco avendo vicino Jessie che continuamente mi gettava oggetti sul pavimento.
Dire che la odio è poco. Lei mi guarda con quel suo sorriso soddisfatto,mentre le sue ciglia finte fanno su e giù continuamente. Insopportabile è la parola giusta.

 

 


 

Okay,questo è il primo capitolo..spero vi sia piaciuto,recensite pleaase e ditemi cosa ne pensate. Comunque mi chiamo Fabiana e ho 15 anni,ciaao a tutte,ci si vede al prossimo capitolo:)
  
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