Hai già buttato via quella foto dove il vento spettinava i tuoi capelli ed io, felice, che ti sedevo accanto.
Modà
Passanti e macchine fotografiche
È una magnifica giornata, soleggiata e senza una nuvola in cielo.
Il parco dove si sono rifugiati dopo aver passeggiato fra le bancarelle allestite lungo una via secondaria*1 – dove Elena è riuscita a rimediare un adorabile bracciale a spese del ragazzo - è particolarmente affollato, probabilmente proprio a causa del bel tempo, e allegre famigliole con passeggini sfilano regolarmente davanti alla panchina sulla quale sono seduti, intenti a lanciarsi sguardi di sottecchi e chiacchierare del più e del meno, di tanto in tanto. Perlopiù, rimangono in silenzio, ascoltando i rumori e respirando l'atmosfera di serena quotidianità. È piacevole.
Le mani sono vicine, appoggiate sul legno, ma non si toccano. Solo, quando uno dei due muove le dita, è inevitabile che i polpastrelli si sfiorino e che un sorriso affiori sulle labbra di entrambi.
Damon alza la testa, osservando senza particolare interesse un piccione che becchetta qualcosa a qualche metro da loro.
Con la coda dell'occhio, nota un'ennesima famiglia avvicinarsi a loro.
È sorprendentemente simile a come l'immaginario collettivo dipinge il tipico gruppo familiare americano: un uomo non proprio in forma che cammina accanto a una donna (bionda. Tinta) dal viso pulito, e due bambini – un maschietto dai capelli color miele e una femmina dalla chioma scura come quella del padre – che si rincorrono e ridono, sorpassando i genitori.
Sorride, lanciando un'occhiata furtiva alla tasca del giubbotto, e quando la famiglia è a poca distanza da loro si alza, ignorando lo sguardo interrogativo di Elena e allargando il sorriso.
Il padre si ferma di colpo, sorpreso, quando capisce che sta camminando verso di loro, e la madre lancia uno sguardo dubbioso ai bambini, relativamente vicini. Scuote la testa, rassicurandoli.
«Salve! Scusate il disturbo, signori, ma io e la mia fidanzata vorremmo un ricordo di oggi. Non è che ci fareste una fotografia?» sente Elena trattenere una risatina, divertita, quando tira fuori una macchina fotografica usa e getta dalla tasca, porgendola all'uomo, ancora un poco interdetto.
Quando lo vede annuire, mormorando un “certamente” e ricambiando il sorriso, si volta e raggiunge la ragazza, sedendosi nuovamente sulla panchina.
Le circonda le spalle con un braccio, avvicinandola a sé.
Le sfiora la tempia con le labbra, sussurrando qualche parola che le dipinge in viso un'ilarità sincera.
«Di' cheese, Elena. Non vorrai certo spaventare i bambini con quella faccia cupa.» la prende in giro sottovoce, senza staccare la bocca dal suo capo e sfoderando un mezzo ghigno quando percepisce un colpetto nemmeno troppo delicato sulla gamba.
Lei non fa in tempo a replicare che a un impercettibile click segue un flash che quasi li acceca, e la voce profonda del padre.
«Ecco, ragazzi. Siete venuti benissimo.» si allontanano, e Damon si alza in piedi, prendendo fra le mani l'apparecchio che l'uomo gli tende, sorridendo. Sembra intenerito.
Abbassando gli occhi sul display, Damon non può fare a meno di sorridere a sua volta mentre osserva attentamente l'espressione di Elena. La sente scambiare qualche parola con la donna, un complimento ai figli e ringraziare il padre. Poi avverte le sue braccia attorno alla vita, la testa appoggiata contro la sua spalla e lo sguardo che scivola sull'immagine ancora visibile sullo schermo.
Sembrano proprio una coppia qualsiasi, uguale alle centinaia che passeggiano in quello stesso parco, ed entrambi non possono fare a meno di ridere quando una leggera brezza porta il commento della madre.
«Che carini, quei ragazzi, vero, caro?»
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*1 Il famosissimo e immaginario mercatino di Richmond ;D
N/A - Note dell'Autrice
Buonsalve, lettori *__*
Sì, oggi sono un po' in ritardo XD Ma alla fine sono riuscita comunque ad aggiornare, visto? ù.ù
Alloooora: lo so che ho già trattato il tema "fotografia" riguardo al Delena, ma è uno dei miei chiodi fissi, credo, visto che loro non hanno nemmeno una foto ù.ù
A me scrivere questa Flash è piaciuto particolarmente, sarà perché oggi sono di buon umore ù.ù Ero un po' indecida, a dire il vero, fra questq ui e "Bacio del buongiorno", ma ho deciso di pubblicare questa, alla fine... mi ispirava di più ^_* XD
Come al solito, spero vi sia piaciuta e a presto,
la vostra Soqquadro