“Ascolta, Courtney, non penso che funzionerà.” Dissi a pranzo alla mia ragazza di tre settimane. “Ci  stiamo lasciando.”
“Cosa?” Gli occhi di Courtney erano pieni di lacrime e incredulità. “Ma...sta andando tutto bene.”
“Non abbastanza bene.” Scrollai le spalle, tornando al mio pranzo ed ai miei amici. Louis alzò le sue sopracciglia a mo’ di domanda, e io annuii. Ero di nuovo single.
Courtney si alzò e corse fuori dalla mensa, gli occhi di tutti erano su di lei.
Onestamente, non vedevo perché fosse così sconvolta e sorpresa. Quando ci eravamo fidanzati sapeva che non ero da relazioni a lungo termine. Avevo diciannove anni, per l’amor di Dio.
Non è come se dovessimo sposarci.
Usale e lasciale, il motto della mia vita.
“E’ stato più veloce del solito, Harry.” Mi disse il mio amico Niall.
“Parlava troppo.” Pronunciai semplicemente.
“Oh, andrai all’inferno, Styles.” Affermò Liam ridendo.
Scrollai le spalle. “Bene. Finché Courtney non è lì a piagnucolarmi nelle orecchie.”
In tutta onestà, Courtney non era così male come la facevo sembrare. Quella prima, Eliza, era peggio.
Ma non potevo tenerla in giro per così tanto, perché il più a lungo lo facevo, più lei si sarebbe attaccata a me.
Avevo fatto quell’errore con una delle prime ragazze con cui mi ero fidanzato, Lara.
La tenni con me per mesi, perché maledizione, era brava a letto.
Ma quando la feci finita impazzì, provò ad entrare in casa mia di notte per sdraiarsi insieme a me mentre dormivo.

Tutti i miei amici risero quando la campanella suonò.

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Dopo scuola, andai nel parcheggio per prendere la mia macchina. Courtney era dalla sua migliore amica Celeste, nella sua macchina, piangendo, mentre Celeste stava indirizzandomi uno sguardo furioso mentre camminavo via. Le indirizzai un ghigno e continuai ad andare.
Celeste mi puntò e borbottò qualcosa sottovoce.
Un brivido percorse la mia spina dorsale, e Courtney se ne accorse. Guardò da me a Celeste, e iniziò a sussurrare furiosamente mentre Celeste rise.
Continuai a camminare verso la mia macchina, più velocemente di prima.

Guidai verso casa, senza fermarmi fino a quando non incontrai un semaforo giallo. Decisi che ce la potevo fare, così accelerai.

Grande errore.

Mentre acceleravo per passare il semaforo, un’altra macchina girò l’angolo, e collise con la mia.
La macchina colpì il lato del guidatore, dove stavo sedendo io. La mia vettura si capovolse un paio di volte, fino a che il metallo si ritorse ed emise un suono.
Sentii un dolore nella mia gabbia toracica quando l'auto si piegò verso l’interno, e tagliò il mio viso quando il parabrezza si ruppe in mille pezzi.
Quando la macchina smise finalmente di capovolgersi, stavo avendo problemi a respirare.
Mi sentii come se un leone si fosse seduto sul mio petto, comprimendo i miei polmoni.

Un pensiero corse nella mia testa. Questa è la fine.

“Oh, andrai all’inferno, Styles.” Liam me l’aveva detto poco prima. Forse aveva ragione.

Diciannove corti anni erano tutto quello che avevo ottenuto su questa terra?
Non avevo ancora fatto ogni cosa che avrei voluto. Non mi ero esibito per nessuno, non ero andato negli Stati Uniti. Non avevo detto le mie ultime parole alla mia mamma.
Quali erano state le mie ultime parole? Avevo salutato i miei amici prima di andare nel parcheggio.

‘Ci vediamo dopo,’ avevo detto, non sapendo che non ci sarebbe stato un ‘dopo’.
Ultime parole non molto memorabili.
Prima che il mondo si dissolse nel nero, vidi un uccello posarsi sulla cabina del telefono al lato della strada.

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“Harry?” Una voce disse sopra di me. “Harry, sei sveglio?”
Aprii i miei occhi per trovare mia madre sopra di me, guardando in basso verso di me nella mia stanza.
“Che..che è successo?” Domandai sfregando la mia fronte.
“Ti sei appena svegliato.” Disse Anne preoccupata. “E’ tutto okay? Ti senti bene?”
“Io…sì.” Scossi la mia testa.
L’incidente con la macchina doveva essere stato un sogno.
“Sto bene. C’è già Louis qui per farsi un giro?”
“Louis?” Le sopracciglia di mia madre si aggrottarono. “Non sapevo che fossi amico di Louis, e tu non hai una macchina, amore.”
“Cosa..di cosa stai parlando?” Domandai, la mia testa girava. “Non sono amico di Louis? Siamo stati come fratelli dai primi anni di scuola!”
“No, a quanto ne so, non siete mai stati amici.” Disse Anne. “E perché è l’ultimo giorno di scuola, tesoro? Sei solo stanco?”
“No, sto bene.” Esclamai alzandomi. “Posso avere…un momento?”
“Certo amore.” Disse Anne lasciando la camera.

Presi dei respiri profondi. Cosa stava succedendo? Non ero amico di Louis? E di Zayn, Niall e Liam? Non eravamo amici?

Mamma si deve sentir male, decisi.

Mi vestii velocemente, salutai mamma e camminai verso scuola. Uscì fuori che mamma aveva ragione, non avevo una macchina.
Piccolo dettaglio.
Quando arrivai a scuola, andai verso il mio armadietto, che era vicino a quello di Louis.
Era lì mentre prendeva i suoi libri.
“Hey, Lou.” Dissi, sorridendo.
Louis mi guardò, girando gli occhi.
“Taglia corto e lasciami stare, Styles.” Esclamò camminando verso un gruppo di amici.
Liam, Niall e Zayn. Lo seguii.
“Hey, ragazzi!” Salutai. Mi lanciarono tutti uno sguardo strano.
“Che fai, cerchi di guadagnarti la nostra fiducia, Styles?” Mi domandò Zayn.
Il mio sorriso scomparì. “Di che stai parlando?”
“Guarda, non ci piaci, e noi non piacciamo a te.” Sghignazzò Niall. “Quindi lasciaci soli.”

Le mie sopracciglia si inarcarono. Andai via in confusione, non capendo cosa stava succedendo.
“Styles!” Qualcuno mi chiamò, camminandomi accanto. Era Josh Devine, uno sfigato.
Per qualche ragione stava indossando un varsity jacket.
Con lui c’era Nick Grimshaw, uno dei ragazzi del giornale.
Lui e Josh si avvicinarono a me sorridendo.
“Party di fine anno da John?” Mi disse Nick.
“Non sono vostro amico.” Sussurrai confuso.
“Wow, Harry, sei così gentile con i tuoi migliori amici.” Josh ruotò gli occhi.
Scossi la testa.
“Scusa, amico, sì, uhm, non mi sento tanto bene, penso che..andrò a casa.” Dissi spostando lo zaino un po’ più in alto sulla mia spalla.
“Meglio che non manchi questa sera!” Urlò Josh mentre andavo via.

Che stava succedendo? Apparentemente, non ero amico dei miei migliori amici.
Due persone con le quali non avevo mai parlato nella mia vita –eccetto che per prenderli in giro- erano i miei amici più stretti.
Giudicando dagli sguardi che la gente rivolgeva a me ed a loro, eravamo il gruppo dei popolari.
E Louis, Liam, Zayn e Niall erano gli sfigati.

Ero approdato in un universo alternativo durante quell’incidente?
Era tutto uno strano sogno?
O ero morto, e questo era l’aldilà?
Forse l’aldilà era completamente un’altra vita, interamente diversa da quella precedente.

Doveva esserci un posto in cui avrei potuto chiarire questo. Magari la biblioteca locale?
Era un buon posto da cui iniziare.
Uscii da scuola ed iniziai a camminare in direzione della libreria.





HI!
Come avrete notato, la storia è una traduzione dell'originale.
Vi fornirò subito il permesso dell'autrice :



e il link della storia originale :

http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=81229

Ho dovuto modificare di poco alcune parti della storia, ad esempio i verbi, dato che in italiano preferiamo usare sempre lo stesso tempo verbale. Enjoy!