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Autore: bimmy    09/08/2013    0 recensioni
Fili di latte bollente scendevano e spruzzavano dappertutto. Nelle case, nelle abitazioni, negli edifici si sentiva puzza di bruciato e le persone si agitavano in preda alla paura ed alla disperazione. In tutto il mondo questa piaga si spargeva piano piano. Non si sapeva la causa, ma si conoscevano le conseguenze. Se si veniva investiti da questi getti mortali si avevano convulsioni violente e spasmi, si faceva fatica a camminare o a muoversi . la parola veniva a meno e la vista appariva bianca e candida. Questo se si sopravviveva naturalmente. Se si era forti. In caso contrario si moriva all’istante.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 2
Mi svegliai in un luogo bianco e sfumato. Dove potevo riconoscere Fabrizio che parlava con mia sorella.
Aveva l’aria preoccupata e parlava di handicap, di inabilità e diceva che ero diventata un vegetale.
Un altro uomo parlava del fatto che mi trovavo in uno di quei centri di recupero per persone che avevano smesso di vivere. Mia sorella non ci credeva. Lizzy sperava che non fossi diventata come quegli zombi che affollavano i telegiornali nell’ultimo periodo. Sapevamo che quei getti erano pericolosi e che si stavano espandendo per il nostro paese, ma non pensavamo che ci avrebbero raggiunti così presto. In questi casi dovevamo solo stare all’aperto. Le persone catturate dalla cinepresa erano esseri senza personalità, senza parola e affamati di carne. Nessuno di loro aveva dimostrato segni di umanità.
Ero davvero diventata come uno di loro? Non sentivo le catene che mi immobilizzavano al lettino e non vedevo nemmeno il vetro che mi separava dalla mia famiglia. So solo che avrei dimostrato a loro e a tutti quanti che non ero diventata un mostro.
Fui portata in una grande stanza con un tavolo rettangolare munito di sedie. Probabilmente dovevano discutere della mia vita. Prontamente mi misi a carponi sotto il tavolo. E mi avvicinai alla gamba di Fabrizio che si era già seduto. La presi con dolcezza nelle mani e cominciai a darle piccoli bacii lungo l’osso.
Credo che rimasero stupiti di quel gesto . Fabrizio mi prese da sotto il tavolo sollevandomi in braccio come se fossi una bambina. Mi appoggiò sulle sue ginocchia e mi iniziò a fissare con sguardo tenero.
Lo guardai altrettanto e disegnai i lineamenti del suo volto con il dito. Cercai di parlare ,ma mi riusciva molto difficile. Rimasi con la bocca aperta e gli occhi sbarrati per lo sforzo , quando all’improvviso la mia bocca riuscì a dire: Fa-Fabri- Ziooooo…….
Fabrizio: Ti starai domandando perché sono qui. Ebbene mi occuperò di te per i prossimi giorni. Dopo una settimana di dormita è bene che ti riattivi.
Una settimana? Quanto tempo avevo perso? Quanto ne era passato prima di vedere Lizzy? E quanto ne era passato prima di arrivare a  questo momento?
   
 
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