Ho scritto di noi pensando all’amore.
Amore non ti accorgi
che quando parli, quando ride, quando vivi il cielo si
alza con te.
Eppure non sei sole e
non sei luna.
Il mondo si rallegra
del tuo splendore, che silenzioso, avvolge la mia anima.
A volte mi chiedo come
tanta bellezza possa considerarsi peccato, come Dio abbia potuto
perdere la stella più bella e dannarla per una colpa non sua.
Ho scritto di noi
usando le parole più dolci, tanto lo so che il mondo non potrà capire.
Ho scritto di noi
pensando al peccato, che ogni sera torna a trovarci.
Ho scritto di noi
pensando all’amore.
Cos’è successo?
Mi hai rubato il
mondo.
Dove l’hai nascosto?
Lo sai, non te l’ho
mai detto, ma sei la mia nostalgia.
Sei il vento che porta
l’anima mia.
Ed io distratto e
assente, dalle stelle ti saluterò.
È come in un crudele
gioco, ti guardo e muoio lentamente.
Un amore contorto e
pieno di peccato che s’addentra dentro me, senza
lasciarmi spazio.
Non è ragionevole, lo
so.
Non è puro come i tuoi
capelli, lo so.
Ma è ugualmente bello quanto il tuo sorriso.
E se per sbaglio ti innamori di me, anche solo in sogno, non dire che non ti
avevo avvertito.
La
grazia senza nome, si posa,
come d’inverno, su un corpo non suo, e brilla di luce che apparentemente sembra
avvolgermi e con estrema semplicità mi sorride.
Rubo la felicità da
chi può permettersela, e la condivido con te, senza pretese.
Solo se vorrai.
Del tuo nome faccio la mia casa.
E se potessi, io lo
so, ti ripagherei con il sole.
La poesia delle mie
parole continua fino a sera.
E ti culla silenziosa,
senza presunzione.
Posso dirti d’amare
oltre l’infinito.