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Autore: Loki_Shuu    10/08/2013    3 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se due homunculus di nostra conoscenza finissero casualmente nel mondo di Naruto? E se incontrassero una certa ragazza dagli occhi bianchi, di nostra conoscenza? E se uno degli homunculus se ne innamorasse? Beh, io penso proprio di no! Questa crossover è una produzione della mia testa ricca di idee, a volte moooolto poco coerenti! Se vi ho incuriosito, leggete!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Lust, Wrath
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20: La delusione di Hinata e i dubbi di Envy

 

-Waaaaah! Che bello, sorellona, finalmente sei tornata a casa!-

Hinata sorrise: in effetti, era un po' di tempo che non vedeva le mura di Villa Hyuga.

-Senti, Hanabi, com'è messa camera mia?-chiese curiosa.

A quella domanda, il viso della bambina s'incupì un poco.

-Seguimi.-ordinò perentoria voltandosi e cominciando a camminare per il corridoio che, oscuro, si prolungava per metri e metri di legno perfettamente lucido e pulito, tanto che Hinata dovette appuntarsi mentalmente di ringraziare personalmente le cameriere.

-Guarda che la conosco la strada.-ricordò alla sorellina, la quale, però, non rispose e continuò a camminare, con il rumore dei suoi passi appena percettibile: un tonfo leggero, ritmico, che si ripeteva ogni volta che Hanabi poggiava il piede sul pavimento.

Andarono avanti in questo modo per qualche minuto, quando la ragazzina si fermò davanti ad una porta che Hinata riconobbe essere camera sua.

Si avvicinò.

Se da una parte era felice di rivedere i vecchi mobili e le vecchie pareti, dall'altra era timorosa da ciò che avrebbe potuto trovarci dentro.

Il che la fece muovere molto più lentamente di quanto avesse voluto, tanto da metterla quasi in imbarazzo.

Afferrò titubante la maniglia che, gelida com'era, non migliorava certo le cose, e la tirò verso di sé.

La porta cigolò, come se non fosse stata più aperta da mesi, nemmeno per pulire la stanza.

Sì aprì e, finalmente, Hinata poté vedere l'interno di quella che, un tempo molto lontano, era stata la sua camera.

Lo spettacolo che le si parò davanti la fece ammutolire di colpo: le pareti di un azzurro sbiadito, diventato quasi giallognolo a causa del tempo, coperte di crepe; l'intera mobilia coperta da teli bianchi pieni di polvere; l'unica finestra dava sul giardino, ed era sprangata malamente da due assi di legno.

La ragazza aveva sgranato gli occhi incredula: in quella stanza aveva dormito,

riflettuto, persino mangiato, qualche volta... .

Quella camera da letto era come una seconda casa dentro la sua villa.

E adesso... era ridotta così?!

Lacrime salate cominciarono a pizzicarle gli occhi: in quella stanza aveva anche passato intere notti a pensare, piangere per Naruto.

Ora gocce amare le rigavano il viso diafano: possibile che suo padre tenesse davvero così poco a lei?!

Così poco, da arrivare addirittura a dimenticare che, in quella casa, ci fosse anche la camera di sua figlia?!

Così poco, da volerla cancellare e ridurla a un ripostiglio malmesso.

Hinata fece un passo indietro, sfiancata dal dolore che quei ricordi le procuravano.

Era sempre stato così: fin dalla più tenera età, per il suo carattere e i suoi modi gentili, era stata considerata la vergogna del suo clan.

Una specie di pecora nera in mezzo ad un gregge di ovini candidi.

Col passare del tempo, non aveva fatto altro che migliorare le proprie tecniche e le proprie abilità ninja.

E a migliorare sé stessa, per ottenere finalmente quell'affetto tanto desiderato e mai concesso dalla sua famiglia.

Ma, a quanto pareva, ciò che aveva fatto non era bastato.

La prova?

Quella stessa stanza.

Cadde in ginocchio con le lacrime che le scorrevano sul viso.

-Hinata!-la chiamò Hanabi.

-Zitta!-gridò la blu tappandosi la orecchie.

La più piccola non rispose, sorpresa dalla mala risposta della sorella, solitamente calma e composta.

Envy s'inginocchio di fianco a lei e prese ad accarezzarle teneramente i capelli.

-Tranquilla. Va tutto bene.-le sussurrò.

-No! Non va bene per niente! Tu non sai cosa significa essere odiata dal proprio padre! Non sai cosa vuol dire passare le giornate in estenuanti allenamenti per cercare di fargli piacere!-urlò.

In quel momento, Envy ebbe un flash: una stanza dalla luce soffusa, al suo interno, un uomo intento a studiare un libro di alchimia e, dietro la porta socchiusa, Envy vide sé stesso da bambino, con il suo vero aspetto, spiare silenziosamente il padre con un'espressione triste sul viso.

Poi il ricordo svanì e il ragazzo tornò al presente.

-...E non sai cosa significa passare metà della propria vita ad inseguire una luce accecante come il sole, innamorarsene perdutamente, pur sapendo di non essere corrisposta.-concluse la Hyuga, per poi alzarsi velocemente, dirigersi verso l'ingresso e fare cenno ad Ed, Al, Wrath e Hanabi di seguirla.

Envy, invece, rimase lì ancora qualche secondo, poi si alzò e corse dietro agli altri.

***

-Finalmente siete arrivati! Non ne potevamo più di aspettare!-esclamò Naruto, impaziente di partire.

-Perché ci avete messo così tanto?-chiese Neji con fare inquisitorio.

-Non ti riguarda, Neji.-sibilò Hinata gelida.

Il ragazzo la fissò sorpreso: non aveva mai sentito la cugina rispondere in quel modo ad una domanda.

La cugina lo sorpassò impassibile e si diresse verso il portone principale del villaggio, seguita a ruota dai ninja, gli alchimisti e gli homunculus.

Insieme uscirono da Konoha, pronti a tutto, pur di portare a termine il loro compito.

***

-Dunque, vi presento Sasuke Uchiha: uno dei miei più validi collaboratori-esclamò.

Madara indicando il sedicenne, che prese a fissarlo con occhi di ghiaccio.

-E' un piacere conoscerti, Sasuke. Io mi chiamo Sloth, lei, invece, è Lust.-disse la donna castana con la sua voce flebile e vellutata come il suono di un flauto.

-Il piacere è solo tuo.-ringhiò il ragazzo lanciandole un'occhiata omicida.

-Oh, suvvia! Perché non cercate di fare amicizia? In questo modo, lavorare in quadra sarà molto più semplice!-disse l'uomo inclinando impercettibilmente il capo.

-Fare amicizia?! Scherzi, vero?!-gridò Lust incredula.

-Non scherzo affatto. Anzi, sarà meglio che, al mio ritorno, io vi ritrovi a parlare allegramente insieme, capito, Sasuke?-ghignò l' Uchiha sotto la maschera.

-Piantala! Piuttosto, dove stai andando? Avrei voluto allenarmi con te!-protestò animatamente il ragazzo con una velata curiosità nella voce.

-A trovare il tuo vecchio compagno di squadra: alcuni miei informatori mi hanno detto che sta partendo per una missione piuttosto impegnativa e voglio fargli i miei più sinceri auguri di riuscita. Niente combattimenti: c'è Kakashi con lui.-

La voce di Madara tremò a pronunciare il nome del jonin, ma nessuno se ne accorse, mentre Sasuke rimase impassibile al palese riferimento a Naruto.

-Ci vediamo più tardi.-disse l'uomo, sparendo in un vortice spirale nascente dal proprio occhio.

Il ragazzo si alzò di malavoglia e si allontanò nella foresta, per poi sparire chissà dove nelle tenebre.

Lust e Sloth rimasero sole.

-Ma guarda che razza di maleducati! Gluttony ed Envy, al confronto, sono gentiluomini!-borbottò Lussuria indignata.

-A proposito di Envy, non credi che dovremmo cominciare a cercarlo?-sussurrò Accidia, con la solita pacatezza snervante.

-E Wrath?-chiese Lussuria ridacchiando.

-Per quanto mi riguarda, può anche restare qui per sempre.-sibilò gelida la castana.

-Ma come siamo fredde!-la schernì Lust.

-Andiamo.-fece Sloth ignorandola bellamente e dirigendosi verso la direzione che aveva preso anche Sasuke.

-E dove? Non sappiamo dove siano.-le fece notare Lussuria.

-Andiamo da quel ragazzo: magari sa' qualcosa.-

-Ti seguo!-

***

-Ehi, Hinata, ma si può sapere che hai?-

-Niente.-

Erano in viaggio ormai da qualche ora e l'umore di Hinata non era migliorato affatto.

Saltavano qua e là da un albero all'altro e, talvolta, incontravano alcuni ninja di Konoha che ritornavano dalle proprie missioni.

Sakura glielo aveva chiesto almeno una quindicina di volte: “Hinata, c'è qualcosa che non va'?”, “Hinata, tutto bene?”, “Hinata, se hai bisogno di parlare con qualcuno, io ci sono.”, ma la Hyuga aveva sempre risposto con “niente”, “nulla” o “sarà solo una tua impressione”.

La rosa voltò appena lo sguardo verso Naruto, dietro di loro, che annuì silenziosamente.

Intanto, Ed, che, prima di partire, era stato istruito, insieme ad Al, da Kakashi sulle tecniche di base per convogliare il chakra nei piedi per saltare da un albero all'altro, guardava Hinata e rivolgeva un dolce pensiero a Winry, in quel momento così lontana da lui.

Envy, nel frattempo, aveva raggiunto la Hyuga e l'Haruno e fissava la prima con fare ansioso: l'aveva vista sconvolta, alla Villa, e questo lo preoccupava non poco.

Ripensò a quello che lei aveva detto in ginocchio nella sua stanza.

 

"...-Tu non sai cosa significa essere odiata dal proprio padre! Non sai cosa vuol dire passare le giornate in estenuanti allenamenti per cercare di fargli piacere!-"

 

In quel momento, si rese conto di conoscere poco e niente del passato di Hinata.

Lei non gli aveva mai raccontato nulla della sua famiglia, ergo, non si fidava ancora completamente di lui.

Ad un tratto, venne colto da una strana sensazione, come se, dopo tutto quel tempo, si fosse reso conto di averla già conosciuta, da qualche parte, forse, addirittura in un'altra vita.

Cioè, era sicuro di non averla mai vista prima, nei sui quattrocento anni di homuculus, ma nella sua vita umana?

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce allarmata di Kakashi.

-Fermatevi!-gridò l'uomo.

Solo allora, Envy si accorse di un vortice proprio davanti a sé, nascente da uno strano foro scuro.

-Ci rivediamo, Naruto.-

 

DALL' AUTRICE:

Avete visto come sono cattiva?! Ho interrotto il capitolo proprio sul più bello! Buahahaha!

Dai, scherzi a parte, spero che sia stato abbastanza degno delle vostre aspettative: ultimamente la mia ispirazione è andata allegramente a farsi friggere! T-T

Grazie a Faerie Queene, _Son Hikaru e Gigi28 per la recensione:

 

Anata  wa itsumo watashi no kokoro ni aru! <3

 

(Siete sempre nel mio cuore!)

 

Bacioni

 

By Noemina2001

  
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