10/08/2013
0 recensioniInsieme.
La mano di Liam è calda sulla sua schiena, mentre il ragazzo gli sussurra cose per tranquillizzarlo; Niall sta rimettendo l'anima nel cesso degli spogliatoi maschili, la giacca dello smoking gettata senza riguardo su una panca e i pantaloni sicuramente rovinati all'altezza delle ginocchia.
Liam lo aiuta a ripulirsi, quando finalmente i conati si fermano, e la sua espressione è così preoccupata che Niall ricomincia a piangere senza rendersene conto.
“Ehi, ssh,” mormora subito Liam, abbracciandolo e baciandogli una tempia. “Non è successo niente, ssh, possiamo tornare a casa se vuoi,” continua, accarezzandogli la schiena con amore, ma Niall scuote il capo.
“Devo dirti una cosa, Li,” singhiozza, chiudendo le mani a pugno sulla camicia bianca del suo ragazzo. “E ti arrabbierai e mi lascerai.”
“Non lo farò, lo prometto,” si affretta a dire Liam, certo che qualsiasi cosa sia non gli farà chiudere la sua relazione con Niall; stanno insieme da quasi tre anni, tra poche settimane si diplomeranno e potranno andare a vivere insieme in un appartamento vicino all'università, e forse il loro ultimo ballo scolastico, questa sera, è stato rovinato dal suo improvviso malessere, ma Niall e la loro storia sono sicuramente più importanti.
“Aspetto un bambino,” soffia l'irlandese, strizzando le palpebre e irrigidendosi, pronto ad essere rifiutato perché, nonostante ciò che Liam gli ha appena detto, sa che un bambino non era per niente nei loro piani sul futuro. “Mi dispiace, Li, mi dispiace, aspetto un bambino,” singhiozza, senza ricevere una risposta, ma non si azzarda ad alzare lo sguardo finché non sente Liam tremare.
Sta piangendo anche lui, quando finalmente si decide a guardarlo, ha un sorriso enorme stampato sul viso e Niall è confuso: perché sta piangendo e sorridendo allo stesso tempo?
“Dio, Niall,” mormora il ragazzo, chinandosi appena per baciarlo sulle labbra. “È la notizia più bella che abbia mai ricevuto,” aggiunge quando si separano, asciugando le lacrime sulle guance dell'altro con i pollici e sfregando appena il naso contro il suo.
Stanno piangendo entrambi, stretti l'uno tra le braccia dell'altro, quando qualcuno entra nello spogliatoio per usare il bagno. Solo in quel momento si ricordano della festa, del loro ultimo ballo da liceali, e sorridendo tornano nella palestra mano nella mano; magari i loro piani per il futuro cambieranno, di certo non riusciranno a portare a termine tutti i loro progetti con un bambino da crescere e di cui prendersi cura, ma sono certi che in un modo o nell'altro ce la faranno. Sono insieme, dopotutto, e insieme riusciranno a fare qualsiasi cosa.