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Autore: daceyx    10/08/2013    2 recensioni
Louis Tomlinson era basso.
Voglio dire, era più basso di me. E questa cosa la amavo.

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One shot!Larry | Conteggio parole: 1608.
POV!Harry.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lying on the floor;


 



 

Louis Tomlinson aveva due occhi azzurri, pieni di vita.
Erano incorniciati da delle bellissime e lunghissime ciglia nere, che rendevano il tutto ancora più spettacolare.
Amavo i suoi occhi.
Amavo vederlo sorridere per due semplici motivi.
Primo, perché la sua risata era il suono più bello che potessi mai desiderare di ascoltare. E secondo, be'.. secondo, perché amavo quelle piccole rughette ai lati dei suoi occhi, che si creavano ogni santissima volta che sorrideva. Che sorrideva veramente.
Louis Tomlinson era basso.
Voglio dire, era più basso di me. E questa cosa la amavo.
Mi piaceva che fosse più basso di me perché amavo baciargli la fronte senza alzarmi sulle punte delle scarpe.
Amavo il fatto che fosse lui ad alzarsi sulle sue punte per baciarmi le labbra.
Amavo che ogni volta che lo faceva, metteva il suo solito broncio adorabile e diceva: non è giusto, mi sento un tappo.
Amavo - poi - stringerlo tra le braccia, lasciandomi scappare una risata sommessa, e dirgli di non fare così perché lui era perfetto.
Era perfetto così com'era.
Erano perfette le sue piccole mani che mi accarezzavano il petto ogni volta che eravamo sdraiati.
Era perfetto l'odore di ciliegia che emanavano i suoi capelli lisci.
Era perfetta la sua voce cristallina e le sue labbra fini e rosse che io amavo assaggiare.
Era perfetta la nostra differenza. La differenza in tutto.
Lui era solare, amava vivere, amava scrivere e giocare a calcio.
Io ero più chiuso, scrivere mi dava fastidio perché non riuscivo a trasmettere le mie emozioni attraverso le parole e - poi - non sapevo per niente giocare a calcio.
Lui era un semplice ragazzo ventenne che frequentava l'università e che viveva da solo in un piccolo appartamento fuori città.
Io ero Harry Styles, componente dei One Direction, il ragazzo figo desiderato da tutte le ragazzine con gli ormoni a palla, le stesse che dicevano di amarmi alla follia anche se di me, non conoscevano nulla.
Mi ricordo come se fosse oggi il primo giorno in cui incontrai il mio angelo.
Lui era dietro il bancone del bar, in cui lavorava solo di domenica, intento a preparare una bevanda quando io entrai, tutto giù di morale perché quel giorno avevo dimenticato il mio pezzo di Over Again.
Lui mi sorrise e mi chiese se volevo ordinare qualcosa e io rimasi per una manciata di secondi a guardare i suoi occhi così tremendamente perfetti. Non furono solo gli occhi ad allibirmi.
Ma anche il suo sorriso. Il suo bellissimo e perfetto sorriso. Le sue guance rosse dall'imbarazzo, perché si era accorto che lo stavo fissando come si fissava una cosa rara e preziosa, e - poi - il suo timido sorriso seguito dalla sua voce che sussurrò un: o mio dio, flebile probabilmente perché aveva trattenuto il fiato, tanto a lungo, almeno, quanto lo avevo trattenuto io.

Da quel giorno, io, Harry Styles, avevo il numero di lui, Louis Tomlinson.
Ecco il nostro primo incontro.
Seguito da altri incontri, altri appuntamenti fino ad arrivare a quel giorno magico in cui lo baciai.

Era ovvio che lo baciassi io, per primo. Louis era timido.

Molto, palesemente ed incredibilmente timido. L'avevo baciato e fu il bacio più bello della mia vita.
Le sue mani raggiunsero i miei ricci, e le mie, i suoi fianchi morbidi e adorabili.
Da quel giorno, imparai a sorridere veramente.
Uscivo con lui sempre. Non m'importavano degli impegni del gruppo, i manager che si irritavano, le loro raccomandazioni e le preoccupazioni dei ragazzi.
Non m'importava di nulla perché stare con Louis, era quello che desideravo.
Così, dopo altre uscite ed altri baci, passarono due mesi e dopo quei mesi.. ci fu quella notte.
Quella notte perfetta a casa sua, in cui le candele erano accese e il divano era caldo, morbido e noi due ci stavamo baciando finché lui mi sussurrò con le sue labbra sulle mie un flebile: fai l'amore con me, Haz.
E io lo feci.

Lui era perfetto.
Io no.
Io avevo problemi come la mia stupida fama e i miei stupidi doveri.
La mia vita era così diversa dalla sua, ma io ero così egoista da preoccuparmene.
Per questo, chiesi a Louis di diventare il mio ragazzo dopo un mese dalla nostra prima volta.
E lui, con le lacrime che minacciavano di scendergli dai suoi due pezzi di cielo, accettò.
Ma non avrei mai dovuto farlo.
Non avrei mai dovuto farlo perché lui soffriva.
Soffriva nel tenere la nostra relazione segreta perché io ero "etero" e "desiderato da tutte le donne".
Perché io dovevo farmi vedere con una di loro per mandare avanti il successo del mio gruppo.
Perché io dovevo apparire come il "senza cuore" a cui non importava nulla di nessuno, se non del sesso.
Perché i management mi avevano affidato una diversa copertura ogni settimana, per non rischiare che la mia storia con Louis uscisse allo scoperto.
E lui singhiozzava sul mio petto mentre io, tenendolo stretto a me, guardavo il soffitto e desideravo solo sparire.
Fu solo dopo otto mesi dal nostro primo incontro che lui mi disse ti amo.
E fu la cosa più bella che avessi mai sentito se non fosse che, con le guance rosse fuoco rigate dalle lacrime, aggiunse un: ma non posso continuare così.
L'aveva fatto.
Louis Tomlinson, il ragazzo che mi aveva fatto aprire un mondo nuovo, il ragazzo che mi aveva fatto innamorare così semplicemente di lui, mi lasciò.
Sentì le sue grida e i suoi ti amo, e le sue lacrime non smettere di scendere più e la porta aprire e lui sparire.
Sentì il mio cuore frantumarsi.

Da quel giorno, ritornai al mio vecchio appartamento, in cui vivevo prima di trasferirmi da Louis.
Da quel giorno, piansi per ore intere, ignorando le chiamate da parte dei ragazzi.
Da quel giorno, non ci fu più nessun Louis Tomlinson a svegliarmi con i suoi baci leggeri sul collo.
Non ci fu più nessuna risata cristallina ad alleggerirmi l'anima.
Non ci fu più nessun odore di cappuccino alle otto del mattino.
Non ci fu più nessun odore di lui ad invadermi il cuore.
Ci fui solo io e il mio cuore ormai frantumato in mille pezzi.
Ci furono solo il silenzio del mio appartamento e le luci colorate delle discoteche in cui andavo per sfogarmi.
Ci furono solo altri corpi sotto di me, corpi di donne che non conoscevo e che non volevo conoscere.
Ci furono solo le mie grida spezzate e lacrime alle tre di notte sul mio letto, mentre stringevo forte una foto di me e Louis  fatta solo pochi mesi prima.
Ci fu solo buio nella mia vita.

E fu così anche dopo due anni, quando "finalmente", come disse Niall, conobbi Alexa - sua cugina - e iniziammo a frequentarci.
Alexa era una ragazza davvero bella. Occhi azzurri, capelli neri e ricci e la pelle porcellana.
Alexa amava ridere. Era bellissima, solare ma non era ciò che volevo.
Non volevo nessuno se non lui, ma dovevo andare avanti. Dovevo farlo per lui, perché fu lui a dirmi così.
Mi disse che dovevo "trovarmi qualcuno" che lo avrebbe amato almeno quanto mi amava lui e che fosse "giusto per me".
E questo significava solo una cosa.
Dovevo trovarmi una ragazza.
Una ragazza con cui avere una relazione non segreta. Una ragazza con cui condividere tutto davanti a tutto il mondo senza nascondersi. Una ragazza. Ma non lui.
E così io ci provai. Provai a dimenticarmi di lui, a fare l'amore con Alexa, ad uscire mano con la mano con lei, a baciarla davanti a tutti, a dire a tutti che lei era la mia ragazza e con lei stavo bene.. e ci riuscì.
Ingannai tutti. Tutti, pure me.
Perché ormai credevo di aver superato il ragazzo perfetto di cui mi ero innamorato.
Credevo di aver dimenticato i nostri baci, i nostri corpi fusi insieme, le sue mani accarezzarmi la schiena, il suo odore, le sue lacrime.. Credevo di aver dimenticato tutto, ma allora perché continuavo a scrivere il suo nome dappertutto?
Perché ogni volta che Alexa mi chiedeva delle spiegazioni, io la tacevo con un bacio?
Perché ogni volta che lei mi diceva di amarmi, io sorridevo e la stringevo, chiudendo gli occhi, immaginandomi la voce di Louis?
Perché, dopo mesi, quando Alexa si presentò a casa mia, con le lacrime agli occhi, e mi gridò di andare avanti con la mia vita perché lei, ormai, aveva chiaro tutta la mia situazione, io non le dissi nulla?
Perché quando lei mi disse ti amo, ancora una volta, io rimasi zitto a fissarla?
Perché, allora, quando lei aprì la porta e se ne andò, il mio pensiero fu Louis?
Louis.
Louis.
Come aveva fatto Louis.
Era andata via come aveva fatto Louis.

La verità è che io, Harry Styles, diciannove anni, non ero andato avanti.
Nonostante me l'avesse chiesto lui di farlo.
Non ero andato avanti.

Erano le mezza notte quando quella notte, al parco, scrissi una canzone.
Io, Harry Styles, scrissi.
Erano le mezza notte quando finalmente riuscì ad esprimere le mie emozioni tramite delle parole.

--
Harry Styles - Don't let me go.
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Sorrido ancora oggi a leggere quel titolo. Il titolo della mia canzone.
Il titolo che volveva dire tutto.
Canzone dedicata a lui. Al mio angelo.



Devi vergognarti di me, Louis.. non sono riuscito ad andare avanti.
Ma questa canzone è solo per te.







Se io fossi una stella... cadrei, amore mio, per esaudire ogni tuo desiderio .
Se io fossi una stella... illuminerei i tuoi occhi per renderli ancora più belli.
Se io fossi una stella... sarei la tua stella.







Ti prego dimmi, mentre io piango, tu dove sei.















 

uuuuuummm... a dire il vero...... non ho IDEA di cosa sia questo schifume (esiste?)(probably not) ma, ehi, sappiate che l'ho scritta questa notte alle due o tre.. ora non ricordo.
Comunque, non sono molto felice in questo periodo quindi è uscita questa cosa.. che a me sembra abbastanza deprimente ma è il mio pensiero .. magari voi siete scoppiate a ridere perché faccio schifo a scrivere?
Ovviamente sempre se c'è un 'voi'. XD
Voglio dire, se avete letto questa cosa, sappiate che vi ringrazio per aver perso 2.. 3? 4? 10? minuti della vostra vita e se decidete di recensire ( un piiiiiiiiiiiccolissimo pensiero eh <.<) sappiate che in questo caso vi amerò per sempre.


..Ovviamente nessuno me la cagherà ma io vi ringrazio comunque :)
Ciao x





 

  
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