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Autore: Sona    10/08/2013    0 recensioni
Alle nove meno cinque minuti un ragazzo stava guidando verso una discoteca, accompagnato dai suoi 4 migliori amici.
Alle nove meno cinque una ragazza si stava frettolosamente lisciando i capelli, consapevole di essere in ritardo per il suo appuntamento con la sua migliore amica.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle nove meno cinque minuti, un ragazzo stava guidando verso una discoteca, di cui non sappiamo il nome, accompagnato dai suoi quattro migliori amici.

Mentre vedeva scorrere la strada davanti a sé, pensava a come si era fatto convincere ad uscire, quando non ne aveva proprio voglia. Poi gli tornò alla mente che era stato obbligato, letteralmente. Il giorno prima, infatti, aveva giocato con i suoi amici a obbligo o verità e lui era stato obbligato a questo.

Dall'altra parte della città una ragazza si stava lisciando i capelli rosso-arancione freneticamente, perché in ritardo per l'appuntamento con l'amica e che l'aveva tirata fuori da quella casa dopo mesi di reclusione. Eppure la ragazza non voleva. Si sentiva meglio a casa che in un luogo dove tutti vanno con tutti. Finì si stirarsi i capelli e raggiunse l'amica con l'auto.

«Dove diamine eri finita, eh?» chiese appena la ragazza fece scattare il blocco portiere.

Senza nemmeno rispondere la ragazza partì alla volta della discoteca.

Intanto il ragazzo aveva parcheggiato davanti al locale e, con i suoi compagni d'avventura, si era inoltrato nella calca della discoteca.

Tutti all'interno ballavano a ritmo, le ragazze si strusciavano sui loro ragazzi, mente qualche solitario si ubriacava al bancone.

Subito Zayn si precipitò alla console per cambiare canzone, Harry e Niall si fiondarono al bar, anche se per diversi motivi, mentre Louis si mise a cercare un tavolo libero.

Liam, invece, rimase lì fermo, impalato con lo sguardo fisso sulla ragazza che era appena entrata nel locale. I capelli rosso-arancione lisci le ricadevano sulle spalle e sul vestito nero monospalla che le fasciava il corpo, sottolineandone le curve giuste.

Proprio in quel momento Malik fece partire una canzone.

 

Maybe it's the way she walked

Straight into my heart and stole it

Through the door and past the guards

Just like she already owned it

 

Non poteva starsene lì impalato, così si avvicinò a lei.

«Ciao!»  il ragazzo le urlò nell'orecchio, ma nonostante ciò la ragazza faticò a sentirlo.

«Ehm.. Ciao!»  rispose urlando. La sua amica li guardò e sorridendo se ne andò alla ricerca di alcool e ragazzi.

Intanto il biondo decise di farsi avanti.

«Scusa, ma... Me lo puoi ridare? Sai, mi serve..»  disse indicandosi il petto. La ragazza per tutta risposta si incupì.

«Ridarti cosa, scusa?»  chiese.

«Il mio cuore. L'hai rubato circa dieci minuti fa quando sei entrata.»  Lui le sorrise, e in un attimo anche lei iniziò a ridere.

«Ottimo modo per flirtare, ma.. La mia risposta é no, nemmeno per sogno.»  rispose stando al gioco. Fece un occhiolino, e, ancora col sorriso sulle labbra, si allontanò.

I said, «Can you give it back to me?» 

She said, «Never in your wildest dreams!» 

Liam rimase lì per lì un po' interdetto. Aveva fatto ciò che lui pensava avesse appena fatto?

Rise e la seguì a ruota, o almeno, ci provò. La massa di persone che ballavano, infatti,  era troppo grande e appiccicata, tanto che lui dovette dare una quindicina di gomitate, pestare i piedi ad altrettante persone e farseli pestare a sua volta da qualcuno per arrivare dall'altra parte, ma oramai la ragazza era persa.

Sospirando il biondo si sedette su una delle poche sedie libere e ordinò una birra.

«Che fai, mi segui?»  Alzò lo sguardo per vedere la ragazza di prima. Sorrise, come fece lei un po' dopo.

«Nah. Balliamo?»  Non le diede il tempo di rispondere che l'aveva presa per mano e portata in pista.

And we danced all night to

The best song ever

We knew every line

Now I can't remember

How it goes but I know

That I won't forget her

'Cos we danced all night to

The best song ever

I think it went oh, oh, oh

I think it went yeah, yeah, yeah

I think it goes... Woo!

«Come ti chiami?»  le urlò il ragazzo per sovrastare la musica. Lei sembrò pensarci sopra un po', per poi rispondere con un tono sicuro.

«Georgia Rose. Tu?» 

«Liam Payne. Non mi dirai il tuo vero nome, giusto?» 

«Nah, mi piace essere misteriosa.»  E sorrise di nuovo, quel sorriso che faceva comparire le fossette, quel sorriso che faceva sorridere tutti, quel sorriso perfetto.

«Hai un sorriso perfetto»  mormorò, più a sé stesso che a lei. Eppure lei lo sentì lo stesso, forse per la loro vicinanza.

«Grazie, sai, mio padre é un dentista.»  e sorrise ancora, così come Liam.

Said her name was Georgia Rose

And her daddy was a dentist

«Perfetto, quindi non dovrò preoccuparmi di essere arrestato per aver fatto questo.»  disse lui.

«Fatto co-?»  non terminò la frase poiché lui aveva già unito le loro labbra in un dolce bacio.

Quando si separarono lei sorrise. Ma non lasciò passare molto tempo che riunì le loro labbra, questa volta però in un bacio un po' meno dolce.

Si lasciarono trasportare: lui le prese i fianchi, mentre lei infilò le dita tra i capelli di lui, tirandoli leggermente. Lui le passò la lingua sulle labbra, per chiederle il permesso che lei non negò, dando così inizio ad una danza.

 

Said I had a dirty mouth (I got a dirty mouth)

But she kissed me like she meant it

«E io che pensavo volessi andare lenta»  rise lui appena si lasciarono per respirare.

«Pensavi male»  Rise lei facendo un occhiolino.

«Quindi, dopo posso portarti a casa con me?»  Chiese lui divertito.

«Sognatelo, Liam»  rispose ridendo, ancora.

I said, «Can I take you home with me?» 

She said, «Never in your wildest dreams!» 

Risero, ballarono e si divertirono per il resto della serata, a ritmo di una canzone che entrambi conoscevano bene, ma che non ricordavano.

And we danced all night to

The best song ever

We knew every line

Now I can't remember

How it goes but I know

That I won't forget her

'Cos we danced all night to

The best song ever I think it went oh, oh, oh

I think it went yeah, yeah, yeah

I think it goes... Woo!

Quando, alle due di mattina, furono sul punto di separarsi, seri dubbi presero il controllo delle loro menti.

'Si ricorderà di me?' si chiese lei.

'Ci rivedremo?' si chiese lui.

«Ti ricorderai di me?» chiesero entrambi allo stesso momento.

«Io lo so e tu lo sai, sì, mi ricorderò di te.» Rispose lei. 

You know, I know, you know

I'll remember you

And I know, you know, I know

You'll remember me

«Spero solo che anche tu ti ricorderai di me.» Aggiunse malinconica. Lui per risposta la baciò ancora una volta, per farle capire che no, non si dimenticherà di lei.

You know, I know, you know

I'll remember you

I know, you know, I hope you'll remember

How we danced

How we danced (One, two, one, two, three)

«Non ti preoccupare, sarà difficile dimenticarsi di come abbiamo ballato tutta la sera ad una canzone che conosciamo, ma di cui non ricordo nemmeno una parola.» Lei rise al suo commento, iniziando di nuovo a ballare con lui.

How we danced all night (How we danced)

To the best song ever

We knew every line (We knew every line)

Now I can't remember

How it goes but I know

That I won't forget her

'Cos we danced all night to (We danced, we danced)

The best song ever (It's always something like this)

And we danced all night

To the best song ever

We knew every line

Now I can't remember

How it goes but I know

That I won't forget her (That I won't forget her)

'Cos we danced all night to

The best song ever (Best song ever)

I think it went oh, oh, oh

I think it went yeah, yeah, yeah

I think it goes... Woo!

Da quel giorno, anche se non si videro più, quella canzone, per loro, era la migliore.

Best song ever

It was the best song ever

It was the best song ever

It was the best song ever

 

Cinque anni dopo...

Per Liam era un'altra monotona giornata di lavoro presso il bar di Zayn.

Per 'Georgia Rose' era un altro giorno di compere per il matrimonio della sua migliore amica. Per fortuna, però, decisero di rilassarsi davanti una bella tazza di thé alla pesca al bar più vicino.

Per fortuna in quel bar lavorava Liam Payne. Quando le ragazze entrarono e si sedettero al bar, lui la riconobbe subito.

«Cosa posso servirti, Georgia?» chiese soffermandosi sul nome di lei.

Lei alzò gli occhi, non riconoscendo subito quel nome, ma appena incontrò i suoi occhi, le immagini di quella serata di cinque anni prima le tornarono alla mente, facendola sorridere.

«Due thè, grazie Liam.» 

Una volta finita la chiacchierata, prima di andarsene, la ragazza lasciò un biglietto al cameriere.

'Al mio sexy cameriere Liam,

Chiamami.

xoxo Georgia Rose'

Il ragazzo prese il biglietto, compose il numero e aspettò la sua risposta.

   
 
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