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Autore: xhisjuliet_    10/08/2013    6 recensioni
due amici, una ragazza, una scommessa.
«Scommettiamo?» propose Jack.
Matt annuì, stringendogli la mano. «Farò innamorare qualunque ragazza di me e la trasformerò in reginetta del ballo. Ti ricrederai»
Jack rise. «A patto che sia io a scegliere la ragazza»
«Ci sto!»
Matthew Miller e Cheryl Brooks.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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basta un giorno così a cancellare centoventi giorni stronzi.

 
 
 

«Ma tu non sei agitata, Cher?» chiese Dana.
Sbuffai, gettandomi a peso morto sul divano di casa sua. «No, Dana. Sarà la centesima volta che te lo ripeto»
Era tutto il pomeriggio che parlavo del ballo, di come sarebbe stata la festa, di come si sarebbe chiuso l’anno, e quella situazione un po’, iniziava a stancarmi.
«Beh io si. Tra qualche ora andrò al ballo con Will, ti rendi conto?» chiese lei, entusiasta.
Risi. «Ha una cotta per te dalle elementari, Dana»
Lei arrossì, abbassando la testa per non darlo a vedere. «Non è vero!» sbottò.
«E comunque.. stasera sarai bellissima, tutti i ragazzi cadranno ai tuoi piedi, fidati» mi alzai. «Anzi credo sia ora di iniziarci a preparare»
Lei annuì, entusiasta. «Ci vediamo lì?»
Annuii, dirigendomi verso la porta. «A stasera!»
 
 
«Cher, scendi, a momenti dovrebbe arrivare Matt» mio padre m’informò urlando dal piano di sotto.
Aggiustai ancora una volta i capelli che avevo fatto ricci con il ferro, mi accertai che il vestito scendesse bene lungo i fianchi ed infine misi un po’ di rossetto sulle labbra.
Indossai i tacchi vertiginosi ai piedi – che Dana mi aveva costretta a comprare – e scesi in salone, cercando di non cadere come una palla dalla scala.
«Eccomi, come sto?»
Mio padre e mio fratello mi guardarono, rimanendo immobili e con la bocca leggermente dischiusa.
«Sei mia sorella?» chiese Sam senza togliermi gli occhi di dosso.
Risi, annuendo.
«Tesoro sei bellissima» papà si alzò, venendomi incontro. «Insomma guardati, la mia bambina.. Mettiti in posa scatto una foto!»
Scoppiai a ridere, era sempre il solito. Non lasciava mai che durante gli eventi importanti mancasse una foto da aggiungere all’album ‘family’.
Il campanello suonò, facendomi sobbalzare. Deglutii.
Mio padre fece un cenno con la mano a Sam, come per dire ‘smamma da quel divano e vai in cucina’. Sam ruotò gli occhi al cielo, prima poi di seguirlo in cucina. Sulla soglia della porta si fermò, attirando la mia attenzione con un braccio.
«Cher.. sei bellissima, davvero» mi sorrise «farai colpo su Matt, vedrai. Buona serata»
Sorrisi. «Grazie»
Quando la porta della cucina si chiuse, mi affrettai ad avvicinarmi alla porta di casa, perché ero così in ansia, agitata? Insomma, era solo un ballo. Eppure, avevo paura di ciò che gli altri pensassero di me, o forse, m’importava solo l’opinione sua.
Per me indossare un vestito del genere era un evento più unico che raro, odiavo essere il centro dell’attenzione e questa sera lo sarei stata.
Aprii la porta, trovando Matt con una rosa in mano che batteva il piede a terra, come se fosse agitato, nervoso. Era di spalle.
«Ehi..» salutai imbarazzata, attirando la sua attenzione.
Si voltò, sorridendomi. Indossava un pantalone nero, camicia bianca e giacca nera, i capelli erano più lucidi del solito e ben sistemati. Aveva una rosa tra le mani attaccata ad un pacchettino.
Mi squadrò dal basso all’alto, porgendomi la rosa ed il pacchetto. «E’ per te»
Sorrisi, poi aprii il pacchetto. Erano gli orecchini che il giorno prima avevo visto con Rose.
«Ti piacciono?» chiese.
Annuii. «Si.. tanto.. erano quelli che volevo, grazie Matt, non dovevi»
Rise poi mi porse la mano. L’afferrai, mi accompagnò, fino alla macchina, aprendomi la portiera, come nei film.
Mise in moto, ci fu un silenzio imbarazzante, come ultimamente spesso accadeva.
«Sei davvero bella» disse d’un tratto.
Sorrisi, voltandomi verso di lui. Rabbrividii quando la sua mano sfiorò la mia, ed allora capii che non c’era più scampo, stavo entrando in qualcosa più grande di me, qualcosa da cui tendevo ad allontanarmi: l’amore.
Che poi, non era proprio paura di amare, forse era paura di non esser ricambiata.
«Grazie..» risposi «Anche tu..stai bene»
Mi sorrise, poi accostò l’auto, e mi aiutò a scendere. Ci dirigemmo verso la palestra della scuola, la musica si sentiva anche lungo il vialetto, segno che già c’erano molte persone all’interno. Matt cinse con un braccio la mia vita, feci lo stesso.
Entrammo nella palestra, era addobbata con grandi festoni e c’era un palco con attrezzi musicali e due dj che suonavano. Al centro del palco c’era un microfono e lungo le pareti della palestra c’erano le foto dell’annuario che rappresentavano le aspiranti “reginette del ballo” compresa me. Lungo i lati c’erano grandi tavoli con bevande, cose da mangiare, vassoi già vuoti. Al cento della palestra molte persone già ballavano, in coppie.
Spostai lo sguardo su Matt, anche lui squadrava la palestra, così come me un attimo prima.
«Ti va di ballare?» chiesi, attirando la sua attenzione.
Annuì, trascinandomi in mezzo alla folla.
Non so esattamente quanto tempo passò, so solo che mi sentivo bene, non avevo motivo di essere agitata, era come se tutto ciò che desiderassi fosse davanti a me, tra le mie braccia.
«Sono stanco» sussurrò Matt al mio orecchio «Andiamo a bere qualcosa»
Annuii, seguendolo. Mi prese la mano, come per paura di perdermi. Rabbrividii nuovamente, come d’altronde era successo già molte volte prima. Prima che potessimo arrivare al banco con gli alcolici la professoressa di filosofia, Rachel, ci fermò.
«Ragazzi la foto!» sbottò «La foto, gli alunni hanno bisogno di scegliere la coppia più bella e se voi non ne fate una, non vincerete mai!»
Matt ruotò gli occhi al cielo, facendomi ridere. «Dai andiamo..»
Seguimmo la professoressa fino al lato sinistro della palestra raggiungendo il ragazzo che si occupava di fare le foto.
«Mark – la prof. lo chiamò – fai una foto anche a loro due»
Ci mettemmo in posa, Matt cinse con un braccio la mia vita, sorridemmo entrambi.
«Perfetto!» urlò Mark. «Ancora un’altra e poi potete andare»
Per la nuova posa, Matt mi stampò un bacio sulla guancia, facendomi arrossire. Mark alzò il pollice per dirci ‘okay’ e poi andammo via, ritornando agli alcolici.
Bevvi non so esattamente cosa, fu Matt a versarmelo nel bicchiere.
Cercai tra la folla la testa bionda della mia amica, ma trovarla lì in mezzo era un’impresa a dir poco impossibile.
«Cerchi qualcuno?» chiese Matt.. irrigidendosi.
Scossi la testa, mentendo. Lui fece spallucce.
«Vado al bagno, ci vediamo dopo, okay?» urlai per farmi sentire.
Lui annuì, buttando giù un po’ della bibita.
Mi voltai, prima ancora che potessi andare via, mi prese il polso, attirandomi a se. Mi bloccò, mettendo una mano sui miei fianchi. «Non ci mettere molto»
Annuii, allontanandomi giusto quel po’ per far sfiorare i nostri nasi. «N-no..»
«Odio quando quelli lì – indicò un gruppo di ragazzi che ridevano tra loro – ti guardano..»
Risi. «Geloso?» Mi svincolai dalla sua presa, andando via ridendo, lasciandolo lì, senza nemmeno lasciargli il tempo di rispondere.
Raggiunsi il bagno, fortunatamente ero sola.
Prima di uscire sentii la voce di taylor, così rimasi nascosta lì, dietro la porta.
«Ma l’hai vista?» chiese lei, quasi ridendo. «Insomma.. non può di certo competere con me..»
Sentii poi rispondere l’amica, Megan, se non sbaglio. «Si l’ho vista Tay, ed è favolosa.. hai visto il vestito che indossa?»
«Si che l’ho visto – sbottò Taylor – e di certo non è bello come il mio.. in più non sai cosa le aspetta..»
Megan rise. «Cosa le aspetta?»
«Vedrai» rispose «Hai per caso visto Matt?»
Aspettai per un po’, fin quando poi non le sentii più parlare. Uscii, camminando alla ricerca di qualcuno con cui poter passare un po’ di tempo.
«Cher!»
Mi voltai, riconoscendo la voce di Dana. Mi lasciai scappare un sospiro di sollievo, poi l’abbracciai. «Sei bellissima»
«Anche tu!» disse entusiasta «Matt?»
Feci spallucce. «L’ho perso»
«Will è a prendere da bere, lo raggiungiamo?» chiese.
Scossi la testa. «Tranquilla, vai tu.. se vedi Matt..»
Mi interruppe. «E’ lì»
Notai da lontano Taylor, indossava un vestito bianco lungo. «Sa che è un ballo o pensa che sia la festa di halloween?»
Dana rise. «Infatti, me lo sto chiedendo anche io. Cosa aspetti? Va da lui, prima che Taylor gli metta le mani addosso»
La fissai ancora un po’, era davvero ridicola. Cercava di avvinarsi a lui e con mio immenso piacere lui non se la filava di striscio.
Osservai Dana andare via, accorgendomi di essere sola. I miei occhi s’incrociarono con quelli di Matt, mi sorrise, facendomi cenno di avvicinarmi. Notai Taylor farsi verde dalla rabbia e allontanarsi verso le amiche. Sorrisi soddisfatta, poi mi avvicinai a Matt.
In quel momento il dj fece partire una canzone lenta.
Matt mi porse la mano. «Mi concede un ballo?»
Scoppiai a ridere, annuendo.
Mi cinse la vita con le braccia, mentre io le appoggiai intorno al suo collo, posando la testa nell’incavo del collo.
«Come mai ci hai messo così tanto?» sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
«Ho incontrato Dana» mi limitai a rispondere.
Iniziammo a muoverci a passo lento, seguendo il ritmo della canzone. Mi fece fare una giravolta su me stessa, attirandomi poi di più a lui.
«Capisco..»
Taylor ci guardava, in viso un’espressione scioccata e le braccia conserte.
«C’è qualcosa che non va?» chiese.
Alzai il viso, fissandolo. «Cosa voleva Taylor?»
«Ballare» rispose sorridendo «gelosa?»
Feci una smorfia, spingendolo. «Ma smettila»
Rise,poi si avvicinò di più a me. «Sicura?»
Annuii, spostando velocemente lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. «Okay, forse un poco..» dissi infine.
Lui rise.
Quando la canzone terminò, mi strinse la mano, portandomi al banco delle bibite.
«La odio – dissi fissandola – Non smette di fissarci, insomma..»
Prima che potessi concludere il discorso mi abbracciò, ridendo. «Allora facciamole capire che sono occupato..»
Alzò il mio viso con le dita, avvicinandosi sempre di più a me. «C-cosa?»
Prima che potessi anche solo parlare, annullò le distanze tra noi, poggiando le sue labbra sulle mie, la sua lingua cercò la mia, in quel momento mi sentivo bene, felice.
Il resto della palestra non esisteva, eravamo solo io e lui, niente più.
Infilai le mani tra i suoi capelli, lui mi strinse di più, baciandomi con sempre più foga.
Qualcuno tossì, riportandoci alla realtà. Mi staccai bruscamente da lui, avvampando quando notai Jack a braccia conserte ridere. «Se volete farlo penso che questo non sia il posto giusto..»
Matt lo spinse, facendolo ridere ancora di più.
«Comunque.. – continuò Jack – Matt vieni, devo dirti una cosa..»
Matt si voltò verso di me. «Ti dispiace?»
Scossi la testa, così lui mi sorrise e andò via, verso i bagni con Jack.
«Cher!»
Mi voltai, sorridendo alla professoressa Rachel. «Si?»
«Ho bisogno d’aiuto, puoi andare nello stanzino a prendere un altro microfono? Quello non funziona bene» disse.
Annuii, prendendo le chiavi che mi stava porgendo. «D’accordo»
Sentii nel corridoio la risata di Jack, mi fermai, quando sentii anche Matt.
«Sai cosa ne penso di quella storia.. è acqua passata!» sbottò.. infuriato.
«Oh andiamo – era Jack – era solo una stupida scommessa..»
Deglutii.


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Eccomi!:)
Spero il capitolo vi piaccia, così come piace a me.
Cerco di aggiornare il più in fretta possibile, anche se le vacanze rendono più difficile scrivere e postare.
comunque, fatemi sapere che ne pensate, alla prossima <3

  
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