La notte era più buia del solito, non era normale. Il cielo nuvoloso copriva tutte le stelle e della luna nemmeno una traccia. Il vento sembrava urlare quando si infrangeva feroce contro ogni superficie, gli alberi, le abitazioni, tutto. Quando Sirius si trovò, quasi inconsapevolmente, davanti alla tomba di Lily e James, credette che sarebbe scoppiato a piangere. Era ancora trasformato ma si potevano chiaramente percepire guaiti di dolore provenire dal grosso cane nero che si era completamente sdraiato sulla lapide dei suoi migliori amici, della sua famiglia. 

Si fece leggermente avanti, in modo da poter sfiorare con il piccolo e umido naso prima la targhetta che portava il nome di James e poi quella di Lily. Come una carezza, un primo ed ultimo saluto che non c'era stato quella notte. L'istinto di tornare da loro era stato anche più forte di quello di vendetta verso quel codardo di Minus. 

Lily e James erano più importanti e voleva far sapere loro che, nonostante gli infiniti anni passati ad Azkaban, lui non aveva perso il senno e ancora li piangeva, consapevole che fosse anche un po' colpa sua se non c'erano più.

Avevano scelto lui come custode segreto. Sirius doveva solo accettare e invece gli era sembrato troppo scontato, prevedibile. Il Signore Oscuro avrebbe pensato a lui, tutti lo avrebbero fatto. E allora era nata, quasi spontaneamente, la pazzia. Chi avrebbe potuto pensare che al piccolo, pauroso, codardo Codaliscia potesse essere affidato un compito del genere? Ma lui li aveva traditi, aveva dimostrato, anche in quell'occasione*, che il cappello parlante commetteva errori. Lui non era un coraggioso e puro di cuore, non era un Grifondoro, non era un Malandrino.

Traditore infido, serpe nel cuore, nemmeno un uomo.**

E ora, dopo essere riuscito a sfuggire dalle sbarre che lo avevano imprigionato e dai dissennatori, Sirius sapeva esattamente cosa fare. Aveva salutato i suoi amici, era certo che loro sapessero la verità, non rimaneva che vendicarli e sapeva esattamente dove andare.

Nel luogo che era stata la sua casa, che aveva visto nascere amori e amicizie ma anche sfide e battaglie. Il non più Codaliscia si trovava li, probabilmente aveva anche visto Harry. Anche per lui Sirius era riuscito ad andare avanti. Ricordava quanto somigliasse a James tranne che per gli occhi di Lily. L'ultimo dei Potter meritava di sapere la verità, che il suo padrino non aveva commesso quel gesto inumano, che fino alla fine aveva sperato che i suoi genitori fossero ancora vivi, che gli voleva bene e che sperava nel suo perdono.

Il cane nero si alzò e non sembrava più lo stesso. Aveva una luce nuova nei profondi occhi scuri, una luce di speranza. "Harry, saprai la verità, finalmente capirai come andarono le cose quella notte".

Si diresse quindi a passo svelto verso il castello che, ancora una volta, ne era certo, gli avrebbe cambiato la vita.

*/**: entrambi gli asterischi possono avere una spiegazione unica. Io vedo Minus come un traditore, un codardo senza le caratteristiche che invece hanno sempre avuto gli altri malandrini e in generale tutti i Grifondoro. Sirius, in questa OS, "elimina" in modo definitivo Peter dai suoi ricordi piacevoli. Non lo considera nemmeno più un uomo.

Il mio angoletto: 

Tengo molto a questa OS, è stata la seconda che ho scritto, qualche mese fa, dopo quella più comica di Lily e James. Ho sempre voluto affrontare l'argomento Sirius perché lui per me è il personaggio, la miglior creazione della saga. Mi sono sempre chiesta quale fosse stata la prima cosa che avesse fatto appena evaso da Azkaban e... È uscita questa OS. Non so ancora se mi soddisfa o meno, mi vede molto indecisa. Non sono tranquilla quando scrivo su di lui in modo così serio e, spero, profondo. Ho sempre paura di snaturarlo, di non farlo davvero sembrare Felpato e per questo ho un disperato bisogno di sapere che cosa ne pensate voi. 

Detto questo vi lascio e vi ringrazio per aver letto :)