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Autore: H97S    11/08/2013    1 recensioni
Mentre sto camminando , mi distraggo a guardare i palloncini appesi sul soffitto messi a formare il nome della nostra scuola e vado a sbattere contro qualcuno.
''Cazzo, mi hai rovesciato il punch addosso. Vuoi guardare dove metti i piedi?''
In un altro momento avrei risposto a tono, ma ora non lo faccio, perché nell’istante che il mio braccio tocca il suo, sento una scossa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Il resto della serata prosegue normalmente, finiamo di mangiare, balliamo un altro po’, due ragazzi del terzo anno fanno a pugni dopo aver bevuto Dio solo sa quanto (gli alcolici non sono permessi, ma loro li hanno portati nascondendoli in delle borse per poi berli in bagno) e la bionda, cioè, Hailie non si è fatta più vedere.

Verso le undici decidiamo di tornare a casa, per non far preoccupare troppo la madre di Alice. Spengo la macchina davanti al suo portone e la guardo mentre stanca si appoggia al sedile.

‘’Sai Chris, non penso che riuscirò ad alzarmi’’ Mi dice con la voce impastata di sonno.

Le sorrido, è tenera quando fa così. Sembra.. una bambina, piccola e indifesa. ‘’ Vuoi che ti porto in braccio?’’

Scuote leggermente la testa. ‘’No. Mi faresti cadere, ne sono sicura.’’

Strabuzzo gli occhi, fingendomi offeso. ‘’Non lo farei mai.’’

‘’Potrebbe capitare. Non sei tanto forte, ti peserei e mi lasceresti’’

‘’Ah, no. Questo non lo dovevi dire.’’

Mi guarda curiosa mentre scendo dalla macchina, vado dalla sua parte e le apro lo sportello. ‘’Ma che..’’

Non fa in tempo a finire la frase, che la tiro su, mettendo un braccio sotto le sue gambe e uno intorno al petto.

‘’Che dicevi?’’

‘’Rimettimi giù.’’ Sussurra senza convinzione.

Le faccio segno di no. ‘’Rimangia quello che hai detto.’’

Ci pensa un secondo. ‘’Non lo farò’’

‘’Bene, allora non ti rimetto giù.’’

‘’Bene.’’ Risponde decisa.

Le sorrido, prima di lasciare leggermente la presa e darle l’impressione di cadere. Fa un urletto, e si aggrappa al mio collo.

‘’Ops, scusa. Le mie braccia sono troppo deboli.’’

‘’Dai Chris, lasciami.’’ Mi implora.

‘’Non ho sentito bene.’’ So che sa quello che deve dire.

Sbuffa, prima di avvicinarsi al mio orecchio. ‘’Sei fortissimo, l’uomo più forte del mondo. Mi rimetti giù, per favore?’’ e mi guarda con gli occhi da cerbiatto ferito.

Ridacchio e finalmente la lascio. ‘’Brava’’

Apparentemente offesa, si incammina verso il portone di casa.

‘’Ehi, Alice. Ci vediamo domani a scuola?’’

Si gira verso di me sorridente, torna indietro e mi da un bacio a stampo. ‘’Certo. Buonanotte Chris.’’

‘’Notte.’’

Aspetto finché non la vedo sparire dietro il portone. Dopo di che, mi avvio verso casa.
 
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Mentre giro la chiave, mi accorgo che la luce della camera di mamma è accesa. Possibile che sia ancora sveglia? Non mi starà mica aspettando, vero?

Entro cautamente, aspettandomi di vederla scappare fuori dalla stanza con indosso una vestaglia chiedendomi dove fossi stato. Ma non succede niente.

Ovvio, mia madre non lo farebbe mai.

Mi dirigo verso l’altra parte della casa, dove sta la cucina. Riempio un bicchiere d’acqua, lo bevo con un unico sorso, poi lo metto nel lavandino.
Mi appoggio al lavello pensando, mio malgrado, a Hailie. Al strano effetto che mi ha fatto toccare il suo braccio, a come mi ha insultato, a quello che mi ha detto Alice.

Non mi sembrava una drogata. Ovviamente questo non voleva dire che non la vendesse.

 È strano. Qui a New York c’è un grande giro di droga, anche nella mia scuola. Non ho mai visto che a spacciare fosse una donna. Ma forse lei può in via esclusiva, visto il padre che si ritrova.

 La cosa che non voglio fare però, è giudicarla per i genitori che ha. Se suo padre è un criminale, questo non vuol dire che lo sia anche lei. Magari è ricca da parte di madre ed ha un fondo fiduciario. Magari la villa le è stata lasciata da un lontano parente, e lavora part time per comprarsi i vestiti. Magari sua sorella è un genio, ed ha venduto qualche invenzione online, che ne so. Non deve essere per forza una brutta persona.

Sbadiglio, e in quel momento mi accorgo di essere veramente stanco. Il ballo e tutto il resto, mi hanno sfinito. Il che è strano, visto che non sono il tipo che dorme molto.

Decido, anche perché domani c’è scuola, di andare subito a letto.

Mi si accende una lampadina in testa. Domani c’è il compito di francese! A-c-c-i-d-e-n-t-i. Io ovviamente non ho aperto libro.

Mi scervello per trovare una soluzione. Non posso saltare l’ora perché è il compito che vale il 50% del voto finale. Potrei copiare da Rose? Sicuramente. Ha una cotta per me da che io ricordi, e posso usare questo fattore a mio vantaggio. Se lei manca, c’è sempre Matt che si può corrompere con una banconota da 20 dollari. E se mancano entrambi.. bè, bisogna rimandare il compito, non posso farlo io da solo. Problema risolto.

In questo, sono totalmente come gli altri: non sopporto la scuola. Mi pare totalmente inutile. Se, per esempio, sono un meccanico, che me ne faccio di saper parlar francese? Ah, e poi sicuramente aver letto il buoi oltre la siepe e saperlo analizzare mi salverà la vita e mi renderà ultramiliardario. Ma per favore.

Mi incammino verso la mia stanza, trascinando i piedi. Non ho più nemmeno la forza di alzarli.

Mi fermo all’improvviso, sentendo qualcosa di sospetto.

Cos’è questo rumore? Sono.. gemiti?

Mi guardo intorno cercando di capire da dove provengono e.. oh mio dio. Perché c’è una camicia da uomo appena fuori dalla porta della camera di mia madre?

Sbatto una mano contro la mia fronte, cercando di non vomitare. Non ha sicuramente sentito la mia mancanza sta sera. Oddio.

Io.. non sono affari miei. Questa volta corro, quasi volo sul pavimento, per raggiungere la mia stanza al piano superiore. Mi chiudo in bagno, mi spoglio e vado sotto la doccia sperando che l’acqua, oltre che la sporcizia, porti via tutta la mia memoria.


Ciao a tutti :) Questo capitolo non è molto lungo, ma è quanto sono riuscita a scrivere tra ieri e oggi. Avevo un grande voglia di aggiornare, quindi...
Questo capitolo e anche il prossimo si concentreranno sulla famiglia di Chris, anche se credo ci sarà anche qualcos'altro.
Ricordatevi di non sottovalutare nessuno, perchè in questa storia nessuno è nominato a caso. Ok si, forse il secchione della classe non c'entrerà niente.
Stavo pensando una cosa : mi piacerebbe pubblicare la stessa storia dal punto di vista di Hailie. Ci sono molte cose nascoste, cose che Chris non saprà mai, cose che non vede, che non comprende bene. Una cosa banale agli occhi di uno, da un'altro punto di vista può essere fondamentale. Ovviamente io ho il paraocchi, posso scrivere solo le cose che Chris sa o pensa. Che ne dite? Vi piacerebbe leggerla? Non subito, uun pò più in là nella storia. Ma già da ora potete dirmi che ne pensate.
Per favore recensite e criticate anche se necessario :)
Baci,
-L.

  
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