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Autore: Vitti Directioner    11/08/2013    1 recensioni
Eccoli qui, i cinque ragazzi più odiosi del mondo:
mio fratello
il mio ex migliore amico
il mio disgustoso spasimante
l'antipatico per eccellenza
e lui.. il ragazzo che mi piace, motivo per cui mi maledirò sempre.
Troverò il modo di sopravvivere a queste cinque meravigliose creature.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ti vuoi muovere!?! - urla isterico quell'antipatico di mio fratello
- Un attimo! - gli urlo da camera mia
- Giuro che ti lascio qui se non arrivi entro dieci secondi! -
- Sei proprio impaziente! -
- Io? Siamo di nuovo in ritardo! Muoviti cazzo! -
Scendo le scale e lo raggiungo in salotto. Lo guardo in cagnesco.
- Hai il peperoncino nel culo per caso? - gli chiedo
- Muoviti – dice freddo
Usciamo di casa e saliamo in macchina.
- Siamo sempre in ritardo, ed è sempre colpa tua! - continua la ramanzina mentre sfreccia verso scuola
- Colpa mia? Se tu mi nascondi i vestiti e io devo passare i secoli per trovarli, non è colpa mia! -
- Ma smettila, sei sempre lì a trovare scuse -
Giuro che non lo sopporto. Arriverà il giorno in cui sclererò del tutto e lo ammazzerò. È davvero il fratello peggiore che potessi desiderare: mi tratta male qualunque cosa io faccia, mi ignora e mi sfotte con i suoi amici, ma poi è anche esageratamente protettivo e non vuole mai lasciarmi fare niente, finisco sempre per “disobbedirgli” e poi mi rompe le palle per giorni. Ha degli amici pessimi: a scuola tutti li rispettano, e non certamente perchè si distinguono magnificamente in qualcosa, no, tutti li temono e li amano. I maschi vorrebbero essere come loro, e le ragazze gli muoiono dietro. E io mi chiedo: perchè? Cosa ci trovano in loro? Ah e quasi dimenticavo! Si comporta di merda con le ragazze. Lui e la sua “banda” sono famosi per questo. Le tante, troppe, ragazze che si fanno, le tante, troppe, ragazze che fanno soffrire, le tante, troppe, ragazze di cui non gli interessa niente.
E io mi ritrovo a dover sopportare un personaggio del genere. E la cosa peggiore è che, in fondo, gli voglio pure bene.
Ci precipitiamo dentro al portone. Nei corridoi i bidelli ci urlano contro che siamo in ritardo e che non possiamo più entrare. Ovviamente non li ascoltiamo e ci avviamo verso le nostre classi. Mi giro per salutare mio fratello – Ciao! -. In tutta risposta lui si gira, mi guarda male, sbuffa e entra in classe.
Muori, Liam.
Proseguo per il resto del corridoio e raggiungo la mia classe. Faccio un resporo profondo, busso, e, prima che qualcuno possa dirmi di entrare, apro la porta a testa bassa. Il professore di italiano mi guarda malissimo e mi indica che posso entrare, per fortuna.
- Vedete cosa succede a far baldoria ogni domenica? - chiede con tono arrogante.
Penso me lo rinfaccerà per sempre. Una domenica sera mi ero divertita un po' troppo e non avevo potuto passare da casa a dormire e riprendermi un po', così ero andata a scuola con un sonno pazzesco e ancora un po' sbronza. Ovviamente non c'è voluto molto perchè i prof se ne accorgessero. Da allora, ogni volta che succede qualcosa, ritirano fuori questa storia. È ormai passato più di un anno, ancora se ne ricordano? E poi sapevano che quello era stato un brutto periodo..
- Ei, tutto bene? - mi chiede Sophia, la mia migliore amica, mentre mi siedo a fianco a lei ancora con il fiatone
- Si grazie -
- Payne, sei qui da trenta secondi e già disturbi? - mi chiede il professore.
- Scusi.. - dico. Quanto lo odio.
Sono costretta a fingere di seguire per il resto della lezione. Nemmeno i viaggi mentali che inizio a farmi riescono a farmi sopportare la noia di quella lunga lezione.
Finalmente la campanella suona. La prossima ora abbiamo arte, quindi posso chiacchierare un po'.
- Isa, vedo che il ritardo del lunedì non manca mai – mi fa notare Sophia. È vero: ogni lunedì sono in ritardo. Ma non è certo perchè passo tutte le domeniche a ubriacarmi. È solo una brutta coincidenza che mi perseguita da tanto tempo. E forse è anche perchè da sabato a martedì i miei sono via per lavoro, quindi il lunedì non sono a casa per buttarmi giù dal letto e costringermi a sbrigarmi a prepararmi per andare a scuola.
- Ahah lascia stare, questa mattina mi sono pure dovuta sorbire la sfuriata di mio fratello.. Nemmeno gli interessa la scuola, cosa gli importa arrivare in orario? -
- Sei troppo dura con lui – dice facendo una smorfia
- Come scusa? - sono scioccata
- Andiamo, aveva ragione lui... -
- Tu lo difendi solo perchè pensi che sia bello -
- Tutti pensano che sia bello, Isa! -
Se c'è una cosa che odio, è il fatto che tutti muoiano dietro a mio fratello e al suo gruppetto di amici. Cos'ha Liam di tanto speciale? Ogni ragazza che porto a casa e lo vede, vuole subito conoscerlo. Anche chi non mi ha mai parlato, a volte lo fa solo per avvicinarsi a lui. Sarà la reputazione da cattivo ragazzo che si fa tutte ad attirare tanto?
- Bhe, non capite niente – ribatto acida
- Andiamo! Devi ammettere che la bellezza è una virtù di famiglia! -
- Stai dicendo che sono bella? -
- Si! E lo sai bene, visto che io te lo dico sempre, e visto che le attenzioni maschili non mancano mai! -
- Senti chi parla! -
Siamo una bella coppia io e Sophia. Siamo simili per certe cose, ma diverse per altre. Abbiamo una complicità unica. A volte mi chiedo come farei senza di lei. Nonostante io odi il fatto che muore dietro a mio fratello. Le è sempre piaciuto, ma lui non l'ha mai degnata di uno sguardo. Anzi, a volte le fa credere che stia per nascere qualcosa, per poi spezzarle il cuore. Giuro che odio quando fa così. Odio quando la fa soffrire e la tratta male. Che poi io dico, se tanto va con tutte, cosa gli costa accontentare la mia cara Sophia per una volta? Anche se, in realtà, io preferisco così. Non sopporterei di vederli insieme.
- Continuo a sostenere che dovresti togliertelo dalla testa – continuo
- Lo dici come se fosse facile! -
- Lo è! -
- Non per me! -
- Non lo è perchè non ci provi nemmeno! -
- Dimenticherò Liam quando tu dimenticherai Harry! -
Arrossisco all'istante. Quel nome. Quel ragazzo. Odio ammettere che fin da piccola ho una cotta per lui. Odio che a farmi battere il cuore sia uno degli amici stupidi di mio fratello. Nessuno lo sa. A parte Sophia ovviamente. Mio fratello non lo sospetta nemmeno. Ovviamente lui non mi degna di uno sguardo.
- Allora? Non hai più nulla da ribattere? - mi stuzzica.
Non le rispondo. In certi casi è meglio stare zitti. Magari si dimentica che sono qui e smette di ricordarmi che mi piace una delle persone che detesto di più in questo mondo. Magari smette di farmi sentire stupida. Anche se in realtà ha ragione: chi sono io per dirle di non andare dietro a mio fratello, quando io per prima ho una cotta per una persona dello stesso genere?
- Io lo dico per te – rispondo alla fine
- Anche io -
- Va bene, siamo pari -
Ci scambiamo uno sguardo d'intesa e poi scoppiamo a ridere, senza un motivo ben preciso. In realtà, la maggior parte delle volte che rido, non è perchè una situazione sia davvero divertente, ma solo perchè mi va di farlo. Sono una persona allegra e mi piace esserlo, e nessuno riuscirà mai a portarmi via il mio sorriso.
O almeno lo spero.
Lo spero per la persona che me lo porterebbe via.
Potrei ammazzarla.
La campanella suona e anche quest'ora finisce.
La mattinata passa in fretta, e prima che me ne accorga è già ora di pranzo. Come quasi ogni giorno mi sono portata il cibo da casa, così evito l'immensa fila oltre che il pessimo cibo. Io e Sophia ci sediamo al nostro solito tavolo, dove poi ci raggiungono altri nostri amici.
- Invidio il tuo cibo portato da casa. Questo polpettone è disgustoso! Sempre che sia polpettone.. - si lamenta la mia migliore amica guardando disgustata quello che ha nel piatto
- Ti prometto che domani porto qualcosa anche per te! - la rassicuro ridendo
- Davvero? Grazie! Tu si che sai come – si ferma lasciando la frase a metà, gli occhi fissi da qualche parte, la bocca socchiusa. Quella faccia da pesce lesso significa solo una cosa.
Mi giro e vedo mio fratello e i suoi amici che ci passano accanto per raggiungere il loro tavolo. Mentre passano non posso fare a meno di guardare Harry almeno per un secondo, ma subito mi impongo di spostare lo sguardo da qualche altra parte. Mio malgrado poso gli occhi su Niall che mi sta guardando. Ha un'aria vagamente malinconica nascosta da un atteggiamento da bulletto menefreghista. Sbuffo e mi giro dall'altra parte.
- Ancora te la prendi? - mi chiede Sophia appena se ne sono andati
- Non lo perdonerò mai. Senza contare che nemmeno gli interessa il mio perdono -
- Invece si. Non hai notato che ogni volta che ti guarda, il suo sguardo si addolcisce e si rattrista? -
- No, ho solo notato che è diventato uno stronzo -
- Si, questo è vero, ma secondo me ci tiene ancora a te -
- Non sembrerebbe affatto. Lo vedi come si comporta con tutti? -
- Con tutti, ma non con te -
- Si invece, anche con me. Forse con me si limita un po', ma mi tratta come gli altri del gruppo trattano il resto del mondo, cioè di merda -
- Hai detto bene: con te si trattiene -
- Si ma questo non toglie che mi tratta da schifo. E sai perchè? Perchè non gli manco. Non gli interessa nulla di me, e secondo me non gli è mai interessato -
- Eravate migliori amici! Certo che gli è interessato! E un'amicizia come la vostra non si cancella, sono sicura che ancora pensa a te -
- Se la nostra fosse stata amicizia vera, non mi avrebbe abbandonata -
- Isa.. -
- So, basta. Non ho più voglia di parlarne -
- Ok.. -
- Anzi, sai una cosa? Non ho nemmeno più voglia di mangiare. Finisci pure tu il mio piatto, così puoi buttare quella specie di polpettone-
Prendo la borsa e mi alzo.
- Dove vai? - mi chiede confusa
- A fare un giro – taglio corto.
Esco dalla mensa e mentre cammino sento addosso un sacco di sguardi. Tipico. Mi rifugio nel corridoio deserto. Mi siedo per terra con la schiena attaccata al muro e ripenso ai giorni in cui io e Niall eravamo amici. Con mia enorme sorpresa Liam viene a distogliermi dai miei pensieri.
- Tutto bene? - mi chiede. Da dove salta fuori questo lato premuroso?
- Si – rispondo non so se più acida o più fredda
- Bene. Senti oggi pomeriggio l'allenatore ha chiesto di fermarsi per un allenamento extra. Quindi o torni a casa a piedi, o se vuoi un passaggio mi devi aspettare – come non detto. Altro che preoccupato per me, voleva solo rompere le palle.
- Ti aspetto -
- Come vuoi, ci vediamo in palestra allora – si gira e se ne va senza salutare, come al solito. Avevo scordato di dire che mio fratello è il capitano della squadra di calcio nella quale ovviamente giocano anche i suoi amici, e che ha vinto diversi premi. Sono piuttosto bravi, ma mio fratello finisce sempre per mettere il calcio davanti a tutto, anche davanti alla famiglia. Anche questa volta i miei pensieri vengono interrotti.
- Dai alzati, andiamo a prendere una boccata d'aria – mi dice Sophia prendendomi per un braccio e tirandomi su.
- Fa un freddo cane fuori, io non ci vengo -
- Bhe, copriti. Su andiamo -
Usciamo fuori e l'arria gelida mi colpisce il viso come fossero tante piccole lame. Odio il freddo.
- Oggi mio fratello e i suoi amici si fermano per degli allenamenti. Io resto qui, non ho voglia di tornare a piedi. Mi tieni compagnia? - chiedo sapendo già la risposta. Non si perderebbe mai un'occasione per passare del tempo con quei cinque.
- Oh si. Ma non lo faccio perchè voglio ammirare quelle cinque bellissime creature, lo faccio per te, per non lasciarti sola. Chiaro? -
Alzo un sopracciglio poco convinta.
- Ok lo faccio per entrambe le cose! - si giustifica. Scoppio a ridere. Ecco perchè l'adoro: riesce sempre a farmi ridere, e come ho detto, adoro farlo.
Il resto della giornata passa abbastanza in fretta per fortuna. Quando finalmente suona la campana dell'ultima ora, io e Sophia andiamo al bar a sgranocchiare qualcosa prima di dirigerci in palestra. Quando arriviamo gli allenamenti sono già iniziati da un po'. Appena entriamo tutti ci fissano per un attimo, poi riprendono con il loro lavoro. Io e Sophia chiacchieriamo cercando di non dare fastidio, ma, soprattutto, cercando di far passare il tempo. Mentre corre per la palestra passandosi la palla ai compagni, Zayn, uno degli amici di mio fratello, passa sotto la gradinata su cui siamo sedute io e Sophia. Appena allontanato il pallone, si gira verso di noi e mi fa l'occhiolino con un sorriso malizioso. In tutta risposta lo guardo male.
- Ei piccola, non c'è bisogno di prendersela – dice allargando la braccia
- Non chiamarmi piccola – dico in cagnesco
- Non c'è bisogno di scaldarsi tanto! Sai che c'è? Per farti passare questo malumore adesso segno e ti dedico il gol – fa un sorriso soddisfatto e corre via prima che io possa controbattere
- Ti prego dimmi che non lo farà -
- Non sarebbe male – commenta Sophia
- So! -
- Che c'è? È pur sempre Zayn Malik! Sai quanta gente a scuola pagherebbe anche solo per poter essere guardata per sbaglio da lui? -
- La gente è pazza -
- Probabile -
Mi scappa una piccola risata. - Oltre al fatto che non voglio niente da Zayn, mio fratello si arrabbierebbe -
- Probabile anche questo -
- No, questo è sicuro -
Mi metto a seguire la partita e, mio malgrado, Zayn segna. Tutto soddisfatto mi indica urlando un – Per te! - e chiudendo il tutto con un altro occhiolino. Mio fratello lo fulmina con lo sguardo, poi guarda male me, e poi di nuovo lui. Lo dicevo io che si sarebbe arrabbiato. Ora inizierà a farsi un filmino mentale su una storia d'amore segreta tra me e quel cretino. E, incredibile, litigheremo di nuovo. Ti odio Zayn.
Finalmente l'allenamento finisce. Io e Sophia aspettiamo gli altri fuori in giardino. Come al solito escono tutti tranne Malik, che ci mette sempre delle ore, e noi restiamo sempre qui ad aspettarlo. Potrei approfittare di questo momento per andare a ucciderlo. Controllo che in giro non ci sia mio fratello che possa vedermi, e torno in palestra per raggiungere lo spogliatoio maschile. Entro.
- Zayn! - gli grido andandogli incontro
Uno spelndido esemplare di Zayn Malik senza maglietta mi guarda sorpreso.
- Ei, avrei potuto essere nudo! - dice scherzando divertito con uno strano luccichio neglio occhi
- Avrei corso il rischio per poterti uccidere -
- Che c'è? Non ti è piaciuto il mio regalo? -
- Che ti è saltato in testa? Sai come reagirà mio fratello! -
- Certo, ed è proprio per questo che l'ho fatto -
- Cosa? -
- Andiamo, non è tutto più intrigante così? -
- Non capisco -
- Ok ascolta, te lo dirò chiaro e tondo. Tu sei una bella ragazza. Decisamente molto bella. E io adoro le ragazze belle -
- Ci sono tante ragazze belle in giro -
- Esatto! Ed è proprio qui che sta il bello con te! Tu hai un fratello che, per strano caso del destino, è uno dei miei migliori amici, e si dà il caso che non mi permetterebbe mai di avvicinarmi a te. Questo rende la nostra storia più avventurosa e interessante -
- Zayn noi non abbiamo una storia -
- Hai ragione. Ma il bello sta proprio nel fatto che non potremo mai averla, perchè tuo fratello non l'accetterebbe mai. Fare tutto di nascosto e segretamente, raggiri e sotterfugi per evitare che Liam scopra qualcosa. Insomma un po' di azione! È una storia che mi stuzzica molto – dice avvicinandosi un po'
- Insomma ti piace l'idea di non poter stare insieme, ma di potermi avere solo di nascosto? -
- Esatto! -
- Tu sei pazzo -
- Cosa? Perchè? Nella storia ci sono stati tanti amori intralciati che ora sono le storie d'amore più belle del mondo! -
- Sei improvvisamente diventato romantico? -
- No. Per carità. Voglio solo aggiungere un po' di pepe nella mia prossima conquista -
- E la prossima conquista sarei io? -
- Esatto -
- Illuso -
Mentre parla si avvicina ancora a me e io indietreggio, fino a quando non mi ritrovo con la schiena contro il muro.
- Bhè io sono pronto a giocare -
- Io no, e non azzardarti più a fare una scena come quella di prima. Specialmente in presenza di mio fratello -
- Andiamo.. Si può sapere perchè fai così la difficile? E poi da quando ti interessa cosa pensa Liam, o se si arrabbia o no? Ti sta sempre addosso. Ribellati un po'.. - molto lentamente alza una mano, e, con una delicatezza di cui non lo credevo capace, mi accarezza una guancia. In effetti ha ragione: detesto mio fratello, eppure perchè mi sta tanto a cuore non volerci litigare? Alzo lo sguardo interrogativo e lo fisso nei suoi occhi, in cerca di risposte. Perchè non potrei perdonarmi se Liam si arrabbiasse? È troppo facile rispondere “Perchè è tuo fratello”, in fondo lo è sempre stato e non mi sono mai fatta problemi. Ma ultimamente mi dispiace quando mi tratta male. Sono talmente occupata a vagare tra i miei pensieri che quasi non mi accorgo che il viso di Zayn si è avvicinato pericolosamente al mio. E io so, che in questi casi, faccio fatica a trattenermi.
- Che cosa state facendo? - sento chiedere con una voce più schifata che incredula.
Merda. Liam. 



Buona sera lettori!
Avevo iniziato a scrivere questo capitolo secoli fa, e solo in sti giorni mi sono decisa a finirlo e pubblicarlo! Avevo un blocco!
Non sono molto esperta nello scrivere storie, quindi spero davvero di aver fatto un buon lavoro e spero che vi piaccia! 
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione pleaseee!
Un bacione!
Vitti

  
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