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Autore: BloodyMoon    18/02/2008    4 recensioni
Se anche sapeva già da tempo quello che lo aspettava, mentre cammina non può evitarsi di tremare.
»L’ultima nera parata«
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Non ero particolarmente depressa quando ho scritto questa storia, vi avviso. Anzi, non ricordo nemmeno precisamente come mai l’ho iniziata. Però è venuta un filino triste comunque… Ma ormai siete abituati, no? xD Avendola scritta un po’ a pezzi e non in un solo momento, mi scuso in anticipo se doveste notare quasi uno stacco di stile o qualcosa del genere, ma credo di essere un po’ uscita dalla mia traccia principale. Ma giusto un po’… ^^” E mi scuso anche per le metafore che mi son venute fuori… probabilmente possono sembrare un po’ pesanti. Ma per quello non ho potuto farci niente XP

Che altro dire?, se siete ancora intenzionati a leggere, innanzitutto complimenti per la forza di volontà xD E poi buona lettura!

 

Dedicata a Simo, perché volevo chiedergli di betarmela, ma ha perso un’occasione xD E poi non mi andava di deprimerlo troppo xD

 

 

 

Paradosso di Vita e Morte

 

 

 

 

“...And my tears will furrow my
cheeks and will rush in the
endless abony abyss of torment„

(“Sweet Endless Sleep” – Macbeth)

 

*          *          *         

 

“Ti faccio un augurio, ti faccio soffrire,

così come me, cara vita.

Domani dirai: «Mercuzio dov’è?»

Ti diranno: «Non c’è per te»„

(“Com’è leggera la vita” –

“Giulietta e Romeo”, Cocciante)

 

 

~†~

 

 

 

 

Se anche sapeva già da tempo quello che lo aspettava, mentre cammina non può evitarsi di tremare.


»L’ultima nera parata«

Il suo orgoglio gli urla di non darla vinta così a loro, che così dà solo un’ulteriore prova di debolezza.

»Con i loro ghigno distorti ridono di te«

Ma quel brivido non sembra voler smettere di percorrere il suo corpo, che pare oppresso, quasi la forza di gravità lo spinga verso il basso.

»La terra ti chiama a sé«

E lo stesso vale per gli occhi, che volano freneticamente da un punto all’altro. L’unica cosa viva in tutto il corpo è il terrore palese in essi.

»Guarda come si dibatte la tua anima, come un pesce appena catturato«

E la bocca, socchiusa, che se davvero essa indica l’urlo dell’orgoglio, altro non è che l’uggiolio spaventato di un giovane ragazzo.

»Mai diventato uomo«

Le mani sono incatenate tra di loro da un invisibile incantesimo, ma se anche fossero libere si limiterebbero a penzolare ai lati del corpo, mentre i piedi incespicano sul freddo terreno.

»Tra poco ti accoglierà«

Cosa rimane del famoso portamento Malfoy?

»Nemmeno la reputazione di un passato glorioso, ma solo il velo di morte, impalpabile come quello di una giovane sposa diretta all’altare, che sfiora appena la terra.«

 

 

«Non farti prendere, Malfoy

«Perché mai dovrei desiderare che mi prendano?»

«Non ho detto che lo vuoi. Ma loro possono prenderti. Sei…»

Scatto stizzito.

«Debole. Grazie tante, Potter.»

Silenzio.

«Scusa, Malfoy. Ma è vero, da solo non ce la puoi fare.»

«Devo.»

«No. Hai bisogno… che qualcuno ti protegga, ti dia una mano.»

«E quel qualcuno dovresti essere tu?»

Ironia nell’aria, sorriso scettico.

«Potrei.»

Tutto si congela, e una semplice parola riesce a scacciare via il sarcasmo.

E la vera fragilità del vetro di quegli occhi si manifesta.

 

 

 

 

E ora gli occhi cercano tra la folla, con la stessa frenesia di prima, ma accompagnata da un bisogno disperato.

 

»Cosa cerchi, forse la risposta alle tue domande?«

 

Lo sguardo sembra incontrare finalmente ciò che gli interessa, ma ciò che vede non sembra rallegrarlo comunque. Per un attimo il tremolio del suo corpo sembra bloccarsi, la bocca che rimane socchiusa, ora silenziosamente, come per dire qualcosa. Ma ne esce solo un suono strozzato, prima che la stessa litania di prima riprenda, l’espressione più rabbuiata di prima, come una vaga rabbia che ricolora pallidamente la vita in lui. Ma ben presto anche quella sembra scemare, tornando a farlo assomigliare ad un pupazzo inerte.

 

»E hai trovato quello che cercavi?«

 

La paura torna a prevalere su tutto quando il ministro parla, con voce inorgoglita, quasi fosse stato lui a incarcerare quell’importante Mangiamorte, e non gli Auror.

 

»Non hanno capito che sei solo un Mangiamorte che reclama la vita? Che non hai richiamato a te la Morte? Ma ora lei è arrivata beffarda, senza invito, e sta sfiorando te.«

 

Non ascolta minimamente le parole pronunciate da quello spocchioso individuo irto d’ipocrisia. Gli occhi sono fissi in un punto che pare imprecisato. Ma quando il silenzio accoglie quel luogo, il ragazzo sembra annaspare, soffocare all’aria aperta. Il vuoto s’allarga attorno a lui, mentre le tristezza s’avvicina sotto forma di neri ladri di felicità, che aleggiano attorno a lui, affamati di vita.

 

»Forse anche la fredda terra vuole respingerti, ennesima amante traditrice«

 

Sembra nascere un certo movimento tra la folla, e gli occhi del Mangiamorte corrono alla causa di quel caos, ma paiono quasi sfocati, forse a causa del tremito che è nuovamente padrone di quell’esile corpo. Annaspa ancora, questa volta come ne andasse della sua vita – ed è proprio così –, forse cercando di serrare le labbra, ma non riuscendoci per via del respiro affannoso che prende a far muovere violentemente il suo petto su e giù. Sibilanti, i Dissennatori s’avvicinano, scivolando viscidamente sulla terra.

 

»Le vedi, abbracciate, quelle splendide ragazze? La Morte e la Vita, a braccetto davanti a te, entrambe con l’indice alzato in segno di diniego. Esiste davvero una terza possibilità?«

 

Qualcuno tra la folla si dibatte, comincia ad urlare, ma alle sue orecchie tutto questo arriva solo soffocato, perché la loro bocca è sempre più vicina, per nulla tentatrice. Alza le mani, come un bambino che vuole scacciare gli incubi, ma a nulla serve quell’ultima voglia di combattere.

 

»Non ti è rimasto più niente in corpo. Le due giovani ti danno le spalle, e si allontanano parlando del tempo.«

 

«Avada Kedavra

E infine le membra s’afflosciano su se stesse, lo sguardo vacuo. Sussurri cominciano a serpeggiare nell’aria, mentre la folla si apre attorno ad un giovane.

 

»Hai avuto il tempo di scorgere la Morte girarsi di scatto e sorridere sorpresa? Ha calciato via violentemente la Vita. Qualcuno ha scelto per te di tradire una vita di nulla per una morte come ultima salvezza. Ti piace l’idea?«

 

 

 

 

«Non so se posso fidarmi di te.»

«Dovresti, perché sono l’unico che sarà dalla tua parte.»

«…Infatti ancora non capisco perché. Che cosa ci guadagni?»

«Perché pensi che la gente faccia sempre qualcosa solo per avere qualcosa in cambio?»

«E tu perché rispondi alla mia domanda con un’altra domanda?»

Risa leggere, ma che rasserenano l’aria.

«Voglio aiutarti. È così strano?»

«Beh, Potter che aiuta Malfoy… direi che potrebbe essere un titolo da prima pagina.»

«D’accordo, non hai tutti i torti. Ma, semplicemente non voglio vederti morire.»

«Perché?»

Sospiro.

«Ho visto troppi innocenti morire.»

Silenzio.

Il capo si china.

«…Cosa c’è?»

«Ripetilo.»

Un pigolio strozzato.

«Che cosa?»

«Ripeti quello che hai appena detto!»

«Non voglio vederti morire?»

«No, non quello.»

«Cosa?»

Labbra che si scontrano.

Sorpresa e disperato ringraziamento a confronto.

«Hai detto innocente.»

Un segno d’assenso.

E le labbra si incontrano e si conoscono.

 

 

 

 

Il braccio di quel ribelle è ancora teso, la mano a stringere spasmodicamente la bacchetta. Gli occhi verdi sono fissi nel punto in cui si trova il corpo senza vita, sgranati, vacui.

 

»Hai visto, Draco? Hanno barattato la tua salvezza per la propria. Chi mai sceglierebbe una vita di rimorsi? Harry l’ha fatto, e neanche la Vita che ora lo sta abbracciando può farlo sentire meglio, perché in quell’abbraccio amorevole si nasconde il gelo.«

 

 

 

 

«Hai bisogno… che qualcuno ti protegga, ti dia una mano.»

«E quel qualcuno dovresti essere tu?»

 

 

 

 

E infine le membra s’afflosciano su se stesse, lo sguardo vacuo. Solo che ora non è più grigio, ma verde. Ora non appartiene più ad un cadavere, bensì ad un uomo vivo, ma con la morte nel cuore.

 

»Il gelo della vita ti stringe tra le sue braccia, Harry, e ti dà un lieve bacio. È per quello che c’è una goccia a percorrere la tua guancia?

 

 

 

 

«Lo sono stato. Vero, Draco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Visto che siete arrivati fino a qui, che ne direste di fare il piccolo sforzo di dirmi cosa ne pensate? Ci terrei davvero tanto tanto *.*

  
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