Harry lo sapeva. Lo aveva sempre saputo.
 
Harry sapeva che sarebbe stato difficile.
Harry sapeva che l’avrebbero ostacolato.
Harry sapeva che non l’avrebbero accettato.
Harry sapeva che non avrebbe funzionato.
 
Harry lo sapeva che lei era falsa.
Harry credeva che Louis si sarebbe ribellato.
Harry sperava che Louis non l’avrebbe abbandonato.
 
Harry aveva perso ogni speranza.
Harry passava giorni da solo.
Harry si sedeva e piangeva.
Harry era stato abbandonato.
Harry era morto dentro.
 
« Hi!» «Oops!»
 
« Are you Harry Styles?»
« Yeah, am I. Who are you?»
« I’m Louis Tomlinson! I like your voice when you sing!»
« Thank you Louis! You sang “Hey There Delilah” right?»
« Yes!»
 
Louis non se lo aspettava. Davvero.
 
Louis era sempre felice con lui.
Louis si sentiva completo.
Louis poteva sfogarsi.
Louis poteva vivere.
 
Louis rimase deluso.
Louis ancora non ci credeva.
Louis  non era bravo a fingere.
Louis piangeva spesso.
Louis non poteva più vederlo.
 
Louis si era chiuso.
Louis era scocciato.
Louis non ce la faceva più.
Louis era solo.
 
« Good job guys! Ehm…Hazza, can I ask you a question?»
« Yeah Boo Bear.»
« Er…I want to ask an appointment…»
 
Harry…oh Harry tu non sai quanto soffre.
Harry…oh Harry tu non capisci che sta cercando di renderlo meno doloroso.
Harry…oh Harry tu non puoi capire che ti ama.
 
« The fans call us Larry Stylinson!»
 
Louis…ah tu non capisci che lui soffre lo stesso.
Louis…ah tu capisci che devi darci un taglio.
Louis…ah tu devi reagire.
 
« Until I find the perfect girl, I have Louis.»
 
Harry piange.
Harry si rialza..
Harry sembra forte.
Harry in realtà è debole.
Harry si sta leccando le ferite.
Harry è pronto a rinascere.
Harry non colmerà mai quel vuoto.
Harry sa quando dire basta.
Harry non ne vuole più sapere.
 
« The boy with the curls, Who wouldn’t love him?»
 
Louis grida.
Louis si dimena.
Louis reagisce.
Louis non capisce.
Louis ha perso.
Louis è obbligato.
Louis si avvia.
Louis si rassegna.
Louis prova a sorridere.
 
« My first real crush was Louis Tomlinson.»
 
Harry non ci credeva ancora, la Marcia Nuziale era iniziata e Louis era così tranquillo.
Non avrebbe dovuto fare quel pensiero, faceva male.
Ma Louis era troppo bello vestito in smoking, così elegante.
Harry era imbambolato ma intercettando il suo sguardo freddo si ricompose, doveva smetterla.
Lei era all’altare ormai, le piccole sorelline Tomlinson erano tornate ai loro posti, loro avevano sparso le roselline bianche al passaggio di lei.
La cerimonia continuava ed Harry aveva paura che arrivasse il momento.
 
« If there is anyone opposed to this marriage, speak now or forever hold his peace.»
 
Harry sentì qualcosa fermarsi in gola, si mangiò le parole in bocca sentendosi addosso lo sguardo della madre, lei aveva gli occhi lucidi ma non dalla commozione.
Lui era stato scelto come testimone, assieme agli altri ragazzi. Lui aveva firmato per ultimo, una grafia incerta e spigolosa. Gli tremavano le mani e posata la penna  sentì una crepa farsi strada nel suo grande cuore.
Il prete fece un sorriso e il momento arrivò.
Lo scambio delle fedi. C’era Lottie a portarle in un cuscinetto morbido e  imbottito. Così carina in quel suo vestito, fingeva un sorriso. Anche lei non sapeva recitare.
Harry chiuse gli occhi, bruciavano troppo e facevano male ma mai come quello che stava accadendo nel suo petto.
 
«Now I pronunce you husband and wife! Louis, you can kiss Eleanor!»
 
Harry riusciva a sentire le labbra di Louis stendersi un sorriso. Finto. Di nuovo.
Harry sentiva gli applausi, rimbombavano nelle orecchie.
Harry sentì il fragore del suo cuore spezzarsi, i pezzi frantumarsi in tante schegge che andavano colpire i suoi nervi più sensibili e aveva freddo, sentiva il freddo di Louis.
Sentiva le sue occhiate gelide che lo squadravano mentre le lacrime iniziavano a solcargli il volto ma nessuno voleva accorgersene, erano tutti troppo presi dalla coppia ed Harry si sentì perso e abbandonato anche quando i suoi tre amici si erano fatti strada tra la folla e cercavano di consolarlo. Ma loro non potevano capire, loro non potevano sapere che aveva appena perso la sua ragione di vita e che Louis era vuoto, con una luce fioca che lo illuminava di poco.
Non sarebbero durati molto da soli, perché vi assicuro signori si può morire di sia di crepacuore che di amore.

- Questa storia mi è venuta dal cuore, davvero.
Penso che Larry esista, non vi obbligo a crederci.
Spero vi sia piaciuta, mi farebbe piacere un parere
dato che credo di aver trovato la mia passione,
le long fic non fanno per me.
 
Grazie.
hiddlws