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Autore: Alice_MadHatter    18/02/2008    6 recensioni
- Bene! - esclamò Silente - allora ricorderete che la magia è nata proprio in Italia, nel periodo dell'impero romano. - E a quelle parole la classe riannuì. Il preside parve soddisfatto. - Abbiamo deciso di mandarvi in Italia! Farete un viaggio di studio a partire dalla bellissima capitale Roma."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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History, Magic, Chocolate & Love

Capitolo 1

Hermione alzò lo sguardo dal suo libro di Rune Antiche che si era portata per il viaggio.

- Allacciare le cinture e prepararsi all'atterraggio all'aeroporto Ciampino di Roma che avverrà fra 5 minuti circa. La temperatura all'esterno è di 20 gradi centigradi. - disse l'hostess in italiano e poi in inglese.

La Grifoncina si allacciò la cintura,dopo aver posato il suo libro nello zainetto, e guardò fuori dal finestrino. Aveva i bei capelli castani sciolti,una maglietta semplice verde mela e dei jeans chiari a vita bassa. Gli occhi dorati squadrarono la città che si distendeva per i famosi 7 colli romani. Lasciò la mente vagare fra i ricordi recenti,poggiando la testa sul sedile, e si soffermò a quelli della settimana precedente.

Quella mattina di settembre il professore Ruf entrò in aula in ritardo.

"Insolito" pensò la Grifoncina seduta accanto a Harry. "Molto insolito"

Ruf si mise di fronte la lavagna e,a passi lenti e calmi,avanzò dentro l'aula Albus Silente.

Il preside indossava una tunica blu cobalto e aveva l'aria più stravagante del solito,fra sé e sé canticchiava una melodia babbana e aveva lo sguardo un po' perso. Si fermò accanto al professore e finalmente tornò serio per un momento.

- Miei cari ragazzi, siete giunti all'ultimo anno di studi e io e la professoressa McGranitt abbiamo pensato a una sorpresina - a l'ultima parola gongolò su se stesso e poi riprese in tono calmo - Vi ricordate il primo anno e cosa avete studiato con il professore Ruf? - e guardò la classe.

I Serpeverde e i Grifondoro annuirono tacitamente, anche se c'era solo una ragazza in grado di ripetere tutto il programma dal primo anno in poi.

- Bene! - esclamò Silente - allora ricorderete che la magia è nata proprio in Italia, nel periodo dell'impero romano. - E a quelle parole la classe riannuì. Il preside parve soddisfatto. - Abbiamo deciso di mandarvi in Italia! Farete un viaggio di studio a partire dalla bellissima capitale Roma.

Un fremito percorse gli alunni che si guardarono negli occhi per un secondo, per poi tornare a fissare lo strano preside.

- Alla fine dell'anno dovrete presentarci una relazione dettagliata... lavorerete Corvonero con Tassorosso e Grifondoro con Serpeverde. Partirete fra una settimana esatta. Mi pare tutto!

E così detto si incamminò fischiettando.

- Mi sa che il vecchio ha perso le ultime rotelle che aveva nella zucca.

- Ron! - lo rimproverò Hermione - Non dico che sia sempre normale, ma non esageriamo...

- Hn... però penso sarà bello! - Esclamò il Bambino Sopravvissuto -Certo complicato, ma bello! Anche se dovremo lavorare con le serpi...

- Solo per poco, Harry, vedrai che dovremo fare solo la relazione insieme! - lo rincuorò la Grifoncina.

- Speriamo - mugugnò Neville dalla sua poltrona rossa vicino al camino ancora spento.

- Io non vedo l'ora - disse tutta eccitata Calì - Ci pensate? Camere singole!!

Lavanda le strizzò l'occhio.

- Questo significa - sussurrò piano Dean - Divertimento a tutto spiano - e ammiccò in maniera loquace.

La Grifoncina alzò gli occhi al cielo.

Gli alunni dell'ultimo anno scesero dall'aereo.

- Wow! - disse Harry a Hermione e Ron - E' la prima volta che viaggio in aereo... certo meglio con la scopa, però non è male. Un po' lento, forse.

- Si - confermò Ron sbadigliando - Immagino mio padre che viaggia in aereo... gli sarebbe piaciuto moltissimo.

- Andiamo! - li zittì la Grifoncina - Dobbiamo prendere quell'autobus e poi i bagagli.

I grifoni la seguirono sull'autobus. Le serpi fecero lo stesso reticenti, ma non potevano far altro che seguire la Grifoncina, perché era l'unica con Harry e Dean che si orientava.

- Scendiamo - disse Hermione a praticamente tutto il settimo anno.

Anche le serpi si fecero comandare per quel breve istante. Stavano insolitamente zitte perché il Re aveva appena scoperto di avere il mal d'aria. Cosa piuttosto strana... era un Cercatore e volava con la scopa... ma l'aereo è qualcosa di diverso.

- Fottutissimo viaggio babbano - sibilò Draco Lucius Malfoy - Non si poteva fare con la Polvere Volante, naaa quel rimbecillito del preside ci deve far abituare a vivere fra babbani e sarebbe troppo insolito essere qui!

- Mi pare ovvio - ribatté la Grifoncina - Non puoi spuntare in un altro Paese come un fungo! Devi essere arrivato con qualcosa!

- Hn, sta zitta Mezzosangue - disse queste parole come se le stesse sputando, caricandole d'odio.

- Non ti azzardare a chiamare Hermione un'altra volta così! - gli urlò Potter.

- Sta zitto, Sfregiato, e togli le tue chiappe da qui. Non ti voglio vicino. - comandò Draco, ancora più irascibile del solito.

- Me ne vado! - sbraitò il grifone, cingendo le spalle di Hermione con un braccio - Ma non perché me lo comandi tu, ma perché mi fa schifo stare con te.

Comunque in qualche modo arrivarono a destinazione.

Il nastro trasportatore filava veloce con i bagagli.

- E quello cos'è? - Chiese incuriosito Ronald - Si muove!

-E' un nastro dove mettono i bagagli e si muove in circolo per farli vedere tutti- rispose Dean al rosso.

- Quello è il mio! - esclamò Lavanda e corse a prenderlo.

Così persero una buona mezzora appresso i bagagli "rotanti", chiamati in questo modo da Ron, ma alla fine uno era sparito.

- COSA?!? - sbraitò Draco Lucius Malfoy con tutto il fiato che aveva in corpo - Come cazzo si sono persi? Ma siamo matti? Ridatemi subito i MIEI bagagli!

- Su,calmati, Draco - gli sussurrò Blaise Zabini.

- Blaise, non scherzare con me in questo momento! - gli sibilò feroce il Re delle serpi - Rivoglio i miei abiti!

- Come siamo materiali - lo schernì lo Sfregiato.

Draco gli scoccò uno sguardo eloquente non-mi-importunare-brutto-stronzo.

Harry lasciò correre,solo perché in quel momento la Grifoncina gli afferrò il braccio e lo squadrò fisso - Sta fermo, Harry!

- Ok...

- Maledizione - mugugnò Malfoy a Blaise - Li hanno persi... e ora come faccio? Mi dovrò comprare dei vestiti, dei luridi vestiti babbani!

Hermione scosse la testa disgustata.

- Andiamo! Ci sono due autobus che ci aspettano! - disse rivolta a tutti. Non si sa come era diventata la capogruppo.

Tutti la seguirono, anche le serpi che continuavano a lamentarsi fra loro.

Gli autobus parcheggiarono di fronte a un Hotel al centro di Roma,vicinissimo al Colosseo,che in passato era un monastero. Aveva delle finestre alte e grandi, che ricordavano un po' quelle del castello.

Entrarono nella hall illuminata.

- E' bellissimo! - esclamò Calì super entusiasta.

- Wow - riuscì a dire Ronald.

- Questo si che è un Hotel! - disse Harry con gli occhi sbarrati dello stupore.

- Ma la scuola può permetterselo? - chiese incuriosita Lavanda.

- Abbiamo una convenzione specialissima - rispose informata la Grifoncina - Il proprietario è un vecchio amico di Silente.

L'intero settimo anno era rimasto bloccato sulla soglia da tanto splendore.

C'erano poltroncine e divani rossi intarsiati con fili dorati,dei tappeti decorati sul pavimento,tende rosso e oro alle finestre e piante in vasi bianchi. Tutto risplendeva.

- Che esagerati - esclamò Malfoy - Non è niente di che!

- Certo - sibilò Harry - abituato com'è a vivere in un castello pieno d'oro...

Comunque il biondino era abbastanza soddisfatto... si aspettava di peggio, molto di peggio.

Pansy si appollaiò al suo braccio e con occhi languidi lo guardò adorante.

- Dracuccio non è male... e poi abbiamo le stanze singole - gli disse nell'orecchio con fare libidinoso.

Lui le sorrise appena.

Intanto Hermione si era messa a parlare un italiano che lasciava a desiderare, ma che era comprensibile per lo shaperon della reception.

- Avete fatto buon viaggio? - chiese lui cortese.

- Si... grazie -rispose la Grifoncina incerta - Le chiavi?

- Chiama i tuoi amici, così consegno una chiave per ragazzo.

- Ehi, venite qui! - disse lei in inglese.

I tassi, i grifoni, i corvi e le serpi si avvicinarono.

Lo shaperon consegnò le chiavi elettroniche una per una. Ovviamente si misero in posti strategici, grifoni vicino ai grifoni e così via.

Salirono le scale con i bagagli in mano, erano troppi per farsi aiutare da un facchino,fino ai piani predestinati.

Harry, Ron, Hermione e gli altri si diressero all'ultimo piano.

- Notte - disse la Grifoncina.

- Come... vai a dormire? - disse deluso l'occhialuto.

- Si... sono stanca, Harry. - rispose la mora.

- Ok... ti perdi un bel po' di baldoria e liquidi... ma se sei stanca - le sorrise -Notte, Herm!

Lei si defilò anche dagli altri grifoni curiosi ed entro nella sua camera.

Aveva le stesse tende della hall rosse e dorate, perfette per i grifoni, un letto con un coperta decorata, la moquette bordeaux, una Tv, uno specchio, una scrivania e pure il bagno...

"Perfetta" pensò la Grifoncina, prima di buttarsi sul letto ed addormentarsi di colpo.











Ciao! Siamo Alice e Mad Hatter. Abbiamo scritto questa fic (e scriviamo) un capitolo ciascuna. Speriamo che vi piaccia!
A presto.
  
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