Apro finalmente la porta di
casa. Non ce la faccio più. Tutto mi sembra assurdo. Quello che ero, quello che
mi è successo e quello che sono diventata. Io. Io sono Melissa Wright, una
studentessa universitaria che vive in un appartamentino a Londra. Non sono una
star, ma una ragazza come tante altre.
Uffa!!!!!! Non capisco più nulla!!!!! Adesso voglio riposare.
Devo.
Mi addormento circa alle tre
di notte, non ce la faccio a prendere sonno. Mille pensieri mi girano per la
testa, fanno inversioni a U e retromarce. Dormo. La sveglia suona puntuale alle
7.oo e mi alzo. Faccio colazione e mi faccio la doccia. Sono ormai le otto.
Entro nella mia sempre più disordinata camera da letto e apro l’armadio. Non so
nemmeno cosa mettermi. Prendo un paio di jeans neri e una magliettina di raso
tutta colorata, con una scollatura a V. Metto i miei soliti decolleté neri di
vernice, che però stonano con i jeans. Ok, metto un paio di ballerine dello
stesso colore della maglia. Senza tacchi sembro
Corro di corsa verso la mia
auto, che è parcheggiata notevolmente più vicino di ieri. Nessun paparazzo a
quanto sembra. Arrivo sul set, Orlando deve ancora
arrivare.
- Buongiorno a tutti
–
- Buongiorno, – Gore mi
saluta – Mel, c’è Krystin che ti aspetta, vai. Corro nel mio camerino. Noto
piacevolmente che c’è un’insegna sulla porta di esso: MELISSA
WRIGHT.
- Ciao Mel, sei pronta?
-
Abbastanza.
-
Siediti.
E mi siedo. Kry mi mette un
po’ di fard rosato sugli zigomi e rifinisce la matita nera che avevo già messo
io, che però è colata. Mi mette un po’ di ombretto dorato. La mia costumista,
Ally, mi porge dei vestiti. E che bei vestiti. Un paio di jeans a sigaretta,
molto aderenti, che all’apparenza è molto costoso. Mi allunga anche una t-shirt
bianca, con disegnati tanti cuoricini davanti e una scritta in corsivo
“Love is
precious”.
Anch’essa sembra essere molto cara. Infine mi porge un paio di converse a righe
bianche e rosse e una borsa nera di Winnie the Pooh. Entro nella mia “casa” sul
set e mi preparo in cucina. Ripasso mentalmente le battute. Intanto arriva anche
Orlando che mi saluta. Sembra tranquillo. Evidentemente è abituato a questo
tormento dei paparazzi. Lui è abituato. Io no. Io non voglio diventare come
le altri attrici famose, perseguitate costantemente dai
mass-media. Io voglio restare io.
***
Finalmente abbiamo finito.
Oggi abbiamo ripreso quasi sei ore, con una mezzoretta di pausa per il pranzo.
Sono sfinita. Non vedo l’ora di arrivare a casa e di riposarmi, nel mio lettone
caldo e accogliente e…
- Melissa!!!!! – una voce mi chiama da lontano. È Orlando. – Che ne dici
di cenare insieme stasera? Niente paparazzi! Lo giuro!
- Per me va bene, ma come
fai a dire che non ci saranno paparazzi?
- Ci faremmo scortare da
John e Bill, le mie guardie del corpo.
- No! Non voglio arrivare a
questo punto! – adesso mi arrabbio. Non voglio essere scortata! – Vieni a cena
da me, preparo una mia specialità… ok?
- Va bene, meglio senza le
guardie…
Orlando ha detto di sì al
mio invito, questo sì che è un sogno.
Partiamo verso casa mia,
ognuno con la propria auto, e in una mezzora siamo
arrivati.
Entro in casa e invito anche
lui a fare lo stesso. Lo faccio accomodare in salotto e io corro in camera a
cambiarmi. Mi posto come sempre davanti all’armadio e
tiro fuori tutto il suo contenuto. “Questa sera lo devo conquistare” dico tra me
e me. Ma poi ci ripenso. Lui non è il mio fidanzato. No. No. No. E ancora no.
Però è bellissimo, devo ammetterlo. E mi piace. Ed è Orlando Bloom, accidenti.
Metto una minigonna di jeans, non troppo corta, e un top senza spalline nero,
che cade giù morbido. Indosso un paio di sandali neri con qualche perlina e con
il tacco a spillo. Corro in bagno, sciolgo i capelli dalla lunga coda di cavallo
in cui erano raccolti e li pettino. Metto un filo di lucidalabbra e mascara.
Scendo velocemente le scale facendo attenzione a non
cadere.
- Sei
splendida.
- Grazie Mr. Bloom. – lo
canzono.
- Posso avere l’onore di un
ballo? – sento una musica di sottofondo. Un valzer se non mi inganno. Deve aver
trovato il cd nello scaffale più basso della credenza. Che occhio ha questo
ragazzo!
- Certo! – Rispondo
sicura.
E così balliamo
romanticamente per circa tre minuti, finché non suonano il campanello. È la mia
vicina di casa, mi chiede se le presto un dvd. Ma che
faccia tosta questa gente! Le porgo un film degli anni cinquanta, che dura tre
ore e mezzo. Così non ce l’avremo su per i piedi per tutta la serata.
Preparo
una pasta all’amatriciana e due bistecche con contorno di insalata. Orlando
divora tutto e si complimenta a ogni portata. Servo poi il dolce, una coppetta
di gelato alla nocciola e al cioccolato. È una serata strepitosa, non vorrei
finisse mai. Andiamo in salotto e balliamo ancora. Non un valzer questa volta,
ma una canzone di Whitney Huston, I will always love you. Io la imito e Orlando
ride come un pazzo. È ormai mezzanotte.
- Si è fatto tardi. – dico
io.
- Sì, proprio tardi, forse
dovrei andare.
- Sì, lo credo
anch’io.
Non riesco a spiegarmi il
perché, ma siamo tutti e due in imbarazzo.
- Ti accompagno alla porta –
e lo seguo verso l’uscita.
- Come fa freddo –
rabbrividisco. Orlando mi abbraccia e mi scalda tra le sue possenti
braccia.
- Mi sono proprio divertito
stasera, sono stato bene – mi sussurra.
- A-anch’io – balbetto. Un
po’ per il freddo, un po’ perché sono in felice di stare tra le sue braccia. Lo
sento pericolosamente vicino, il suo respiro sul mio. E mi bacia. Un bacio
lungo, pieno di tenerezza e di passione. Un bacio come nessun
altro.
Hola!!!! Ecco il nuovo capitolo!!!
Michi88: sto
aspettando il tuo aggiornamento!!!! Hai visto che io ho
postato il mio. Lo so, le idee erano andate a farsi una vacanza… spero che
questo capitolo ti piaccia. Ciao!!!!
Kisses!
Blackpearl: hola
omonima. Come va? Hai visto che ho pubblicato il nuovo chappy!!!! Dai aggiorna anche tu!!! Vedrai
che di idee ne trovi a volontà!!!!! Baciuzzi!
Ringrazio
ancora moltissimo tutti coloro che
hanno recensito… non scrivo tutti nomi perché è tardi e domani devo andare a scuola. Recensite ancora!!!! Ciao!!!!