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Autore: sweptagain    12/08/2013    1 recensioni
Alzai lo sguardo e mi trovai davanti un ragazzo.
Gambe lunghe e muscolose proprio come le braccia, petto scolpito, capelli neri come la pece, luccicanti per le goccioline d'acqua, occhi, oh i suoi occhi.. erano bellissimi, quasi a confondersi con il colore del mare.
-Piccola, respira.- sorrise
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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spazio a me!
velvo, prima di tutto, ringraziare le ragazze che hanno cominciato a seguire questa storia  4Swarovski4Alyxandra cate 94missbeautyfulsm pippicalzelunghe e read happines.
grazie mille bellissime (:
beh, spero che questo capitolo vi piaccia, alla prossima!
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Quella sera ero riuscita a far rimanere a bocca aperta il magnifico Brad.
Dopo che avevo raggiunto il bar, Emily mi chiese perché avevo fatto cosi e le raccontai tutto.
Ogni tanto ripeteva ‘stronza’ oppure ‘ohh!’ con sospiri d’approvazione e poi mi feci raccontare tutto nei minimi particolari tra lei e Lucas perché sapevo che lui,  per non diventare tutto rosso, aveva lasciato molti buchi nel suo racconto.
Quanto amavo quei due ragazzi.
Emily era la mia migliore amica, una ragazza bionda e sempre sorridente, che sapeva far scherzi ed accettarli, sapeva come divertirsi e come far divertire e non diceva mai di no, era sempre disponibile se avevi un problema e io l’amavo.
Lucas era il mio migliore amico fin dai tempi dell’asilo nido e le nostri madri qualche volta ci raccontano quello che facevamo. Una volta, al momento del riposino, io ero nel mio lettino e mia madre mi raccontò che Lucas scese dal suo ed entrò nel mio e da quel giorno siamo inseparabili e ci raccontiamo tutto.
Quando Emily mi raccontava di lui, le luccicavano gli occhi e gli si riempivano di lacrime per la felicità.
Mi raccontò che l’avevano fatto diverse volte e che l’amava con tutta se stessa e Lucas mi aveva raccontato la stessa cosa con la voce più innamorata di quella di Em, chi è che dice che i maschi non sono romantici? Beh, tutti tranne il mio Brad.
Lui era un ragazzo da una botta e via, era affascinante, con i suoi occhi azzurri e i suoi muscoli possenti. Vestiva sempre con magliette bianche e pantaloncini che gli arrivavano sotto al ginocchio e delle vans nere. Mi girai per guardarlo, stava ridendo con i suoi amici, anche da qui si vedevano i suoi denti bianchi e il suo sorriso tirato ed ampio, si girò verso di me, i nostri sguardi si incrociarono e mi offri un sorriso molto più dolce di quello che aveva pochi secondi prima.
Si avvicinò a noi ed Emily automaticamente di alzò dallo sgabello dove era seduta.
Brad ora era davanti a me ed Emily alla mia destra e disse:
-Vado da Lucas, ci vediamo dopo. Ciao Brad.- gli sorrise gentilmente e lui ricambiò.
-Simpatica la tua amica.-sorrise malizioso.
-Che cos’è quel sorriso Mr. Simpatia? Ti ricordo che lei è fidanzata!-gli tirai una borsettata sul braccio e lui sorrise beffardo.
-Oh, non mi interessa lei, ma la sua migliore amica, che dici se andiamo a farci un giro sulla riva?- i suoi occhi erano diventati dolci all’improvviso e stava cercando di pregarmi in silenzio.
-In verità avevo voglio di ubriacarmi e ballare con ogni singolo ragazzo che si trova qui su questa spiaggia.-dissi alzando le spalle e girandomi dall’altra parte mentre bevevo la birra.
Brad ritornò davanti a me e mi prese per mano, trascinandomi fino alla riva e cominciando a passeggiare, senza avvicinarsi troppo all’acqua.
-Non morde sai?-eravamo arrivati infondo alla spiaggia dove c’erano enormi rocce.
-Cosa?-domandò lui non capendo a cosa mi stavo riferendo.
-Lascia perdere.-gli sorrisi e lui si avvicinò lentamente a me, baciandomi.
-Vieni?-gli sussurrai all’orecchio.

***

Abigail si stava togliendo i tacchi e poi lentamente anche la maglietta e la gonna, rimando solo in biancheria intima.
Il suo corpo era perfetto, la sua pancia era piatta ed il suo seno era piccolo ma sodo come il suo sedere, le gambe erano possenti per i muscoli.
Rimai li a guardarla mente si spogliava, senza capite quello che voleva fare.
-Oh, di al tuo amichetto che dovrà aspettare.-automaticamente guardai verso il basso.
-Oh! Non puoi farci questo!- buttò indietro la testa e allungò le mani verso al cielo imprecando per la figuraccia.
Abigail stava correndo verso la riva e prima di tuffarsi, Brad si impresse a fuoco l’immagine del sedere della ragazza che correva.
Faceva schifo e lo sapeva, ma che ci poteva fare se glielo mostrava cosi gentilmente?
Riemerse poco dopo e la senti urlare:
-Dai Brad! Vieni si sta benissimo!-cosi la imitai e mi spogliai, gettando i miei vestiti accanto ai suoi che fecero un rumoraccio appena toccarono terra per via del telefono nella tasca.
La solita fortuna!penso alzando gli occhi al cielo.
Mi tuffai a mia volta e la raggiunsi subito, le afferrai il bacino e la baciai intensamente.
Le sue gambe si attorcigliarono sul mio torace e le sue braccia dietro al mio collo.
-Hai voglia?-mi chiede staccandosi dal bacio.
-Da morire.-le dissi guardando quegli occhi densi come l’acqua che ci circondava.
-Ora?-mi mancava il fiato per l’eccitazione, cosi mi limitai ad annuire.
Usci dall’acqua e BAM! Di nuovo quel sedere perfetto davanti a me.
-So a che gioco stai giocando.-le dissi maligno.
-Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando.- furba la ragazza, ma io non sono affatto stupido.
-Mi stai sbattendo il tuo .. perfetto-digrignai i denti -sedere in faccia!- lei scoppio a ridere ma io ero serio più che mai.
-Io non sto proprio facendo niente, pervertito!-oh, adesso era colpa mia?
-Beh, smettila sennò..-
-Senno cosa?- era li, davanti a me, peretta e tutta bagnata.
Alcune gocce le rigarono la pelle liscia e prima di farle cadere nella sabbia le asciugai dolcemente, causandole dei brividi.
Fermò la mia mano e la posò sul suo fianco, come ad incoraggiarmi.
La presi in braccio e l’adagiai delicatamente sulla sabbia, sembrava una bambina indifesa ed infreddolita piena di desiderio.
Sapevo che dentro all’acqua mi aveva chiesto quelle cose per farmi felice e non perché lo voleva veramente, cosi mi sdraiai vicino a lei e cominciammo a parlare mentre la accarezzavo, dalla pancia al suo braccio e poi al viso.
Lei mi raccontò della sua vita e dei suoi migliori amici, io le raccontai della mia scelta di scuola e delle ragazze che ho avuto.
Solo quando sorse il sole mi stampò un bacio sulle labbra e si addormentò con la mia felpa e la sua testa sul mio torso.
Si, orami era chiaro.
Mi stavo innamorando di quella ragazza.

  
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