Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: saramik    12/08/2013    0 recensioni
Può una ragazza che fin'ora era considerata una nullità prendersi la sua rivalsa? Zoe ha da poco 18 anni e quello che l'aspetta non sarà di certo facile, un trasferimento era quello che cercava per vivere una nuova vità ma certo non si aspettava di incontrare lui cosi diverso da lei. Tra magie e scontri i due dovranno trovare un punto d'incontro per convivere.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2 lune un solo destino

"lost in the city of angel " inizia cosi la mia giornata. Ascoltare la musica mi fa sentire bene in pace con il mondo. Ogni singola nota che esce dal lettore mp3 mi fa vibrare, sentire viva.
oggi è un giorno particolare per me e per mia sorella è il nostro compleanno, di solito io non faccio mai nulla di particolare, si cena con i genitori e poi la solita torta di compleanno, non ho amici veri, conoscenti è la parola più indicata, il pianoforte è il mio unico amico si dall'età di cinque anni è con lui che mi sfogo, quando sono triste e quando sono felice.
Io e mia sorella siamo completamente diverse, anche se siamo gemelle.
Keira, è potenza allo stato puro, un pò come tutta la mia famiglia, io invece sono riflessiva più calma, lei non sta ferma un minuto, riesce a socializzare con tutti è popolare, bella e ha tantissimi amici.
Io sono molto chiusa, timida, studiosa e alcuni professori mi definiscono una ragazza con delle potenzialità ancora da tirare fuori.
- Cassandra Zoe porte subito il tuo sederino qui!!- eccola che urla tutti gli anni è cosi, è sabato mattina e io volevo dormire, mia sorella invece anche se è rientrata tardi è gia in piedi e non riesce ad aspettare i miei tempi per aprire i regali di compleanno.
- arrivo arrivo!!- cosi mi vesto velocemente con quello che trovo, una tuta e una semplice maglietta larga.
Entro in cucina e vedo che mamma ha gia preparato tutto, papà abbraccia Keira, lei è il suo orgoglio da sempre, questa cosa mi fa soffrire un pò, perchè lei e non me?? non siamo forse entrambe sue figlie? non dovremmo essere uguali??? tutti ti dicono " no non è vero, nessun genitore ha una prefirità" invece in casa mia si, per i miei sono io che sbaglio, sono io che dovrei essere come lei, sembra che io sia l'intrusa li dentro.
- finalmente ti sei alzata!! ti aspettavamo per fare colazione!- disse mia madre con un tono severo.
- scusate..- dico io mortificata.
- dai adesso non perdiamo altro tempo e apriamo i regali..- disse mia sorella forse capendo la tensione. Neanche gli auguri mi avevano fatto.
- ok..- dico io con poco entusiasmo.
- allora amore questo è per te!finalmente la nostra bambina compie 18 anni- disse mia madre felice passando il loro regalo a Keira, era una piccola scatolina di velluto. Mia madre e mio padre si fecerò un segno d'intessa sembrava che quello che fosse li dentro fosse un tesoro preziossisimo.
Mia sorella l'apri e vi trovò dentro un ciondolo veramente bello a forma di Luna con una gemma che era rosso intenso.
- è rossa!- Keira abbraccio i miei e loro sorrissero felici.
- ehi Zoe non trovi che sia stupenda, infondo 18 anni si compiono una volta sola!- esclamò felicissima lei. I miei genitori intanto avevano preso posto a tavola e avevano iniziato a mangiare.
- si molto carina..- dissi io sull'orlo delle lacrime, non sopportavo più quella situazione - se non vi dispiace torno in camera mia..- non gli diedi neanche tempo di parlare e corsi su per le scale.
Mi misi a suonare con tutta la rabbia che avevo in corpo finchè non vidi le cose intorno a me alzarsi e iniziare a girare come se ci fosse un tornado. Questo era un mio piccolo segreto succedeva spesso che quando fossi arrabbiata riuscissi a spostare le cose con la mente o a creare piccoli tornadi o vi erano delle piccole cose che esplodevano, ecco perchè ogni volta scappavo, i miei mi avrebberò presa per una pazza e mi avrebberò chiuso da qualche parte, e questa era solo una piccola parte di quello che riuscivo a fare.
Mi dovevo calmare, sicuramente mia madre e mio padre sarebberò venuti per la solita predica, non potevo dire a nessuno di quel segreto.
- Cassandra vieni immediatamente giu dobbiamo parlarvi!- disse mio padre con un tono che non amettesse repliche.
odiavo il nome Cassandra preferivo di gran lunga il mio secondo nome era più adatto a me, e lui lo sapevo benissimo.
quando scesi trovai mia madre che parlava in modo affabbile con due ragazzi, avranno avuto si e no 21/22 anni al massimo, e con loro c'era un signore sulla 50ina , un bell'uomo a dire il vero.
- vieni tesoro vorremo presentarti il signor Greenfire e i suoi due figli, Joseph e Ian, signori questa è mia figlia Keira, mio marito gia vi aveva parlato di lei- disse mia madre orgogliosa, mia sorella sorrise dolcemente e strinse le mani a quelle persone, sicuramente erano incantate dai suoi modi cosi gentili, sapeva come conquistare le persone.
- piacere di conoscerla signor Greenfire, mio padre mi ha parlato spesso di lei e dei suoi successi è un vero onore- disse lei amorevole.
Perchè mio padre aveva parlato con lei di quel signore? e a me neanche una singola parola, ogni tanto mio padre con mia sorella andavano a passare dei week end alla casa al lago solo per passare un pò di tempo padre figlia, almeno cosi dicevano e io? ovviamente io non ero inclusa, certo quando da piccola avevo chiesto a mia madre se potevo andare anche io, la sua risposta era sempre la stessa - tu non puoi andare, non sei all'altezza del cognome che porti!- e poi se ne andava nervosa.
Io non capivo il perchè, mi ero rassegnata, sapevo che per quanto avessi urlato, pianto niente sarebbe cambiato, cosi avevo iniziato a mettermi da parte, io in quella famiglia non contavo nulla! Poi si stupivano che non riuscivo a farmi degli amici?
una voce mi ridesto dai miei pensieri, ero appoggiata sullo stipide della porta.
- e lei chi è?- chiese il signor Greenfire a mio padre, volgendo lo sguardo verso di me.
- lei è la sorella di Keira..- disse mio padre, dispiaciuto quasi di avere un altra figlia.
- ah non mi avevate mai parlato di lei, è un piacere conoscerla signorina??- mi domandò il signor Greenfire, avvicinandosi a me e porgendomi la mano.
- Zoe, il mio nome è Zoe..- dissi io balbettando, non potevo credere che mio padre mi nascondesse persino ai suoi amici, stavo lottando contro me stessa per rimanere calma, non potevo scatenare qualcosa adesso.
- Ma adesso perchè non ci accomodiamo tutti e non parliamo del motivo della vostra visita..- disse mia madre felice, vedendo che mia sorella aveva gia stretto amicizia con i due ragazzi.
- si anche perchè non abbiamo molto tempo- disse quello che dovrebbe essere Ian, era il ragazzo che tra i due mi incuteva più timore, era bello ma aveva anche l'aria da cattivo, alto con i capelli scuri e due occhi azzurri intensi.
- bene accomodiamoci in salotto..- disse mio padre facendo segno di seguire sua moglie agli ospiti.
- è meglio per te se non ti comporti da bambina come al tuo solito...- sussuro mio padre avvicinandosi a me.i accomodammo tutti in salotto, mia madre servi del caffè e dei pasticcini.
- Keira,sicuramente sarai emozionata per le avventure che ti aspettano...- disse il signore guardando mia sorella, ma di quali avventure stavano parlando?
- certamente, non vedo l'ora di trasferirmi e di iniziare i miei studi nelle varie materie, mancano solo pochi giorni e poi oggi ho ricevuto il ciondolo sarò una Red Moon come tutta la mia famiglia!- disse lei tutta orgogliosa, che significano quelle parole perchè si doveva trasferire, e perchè nessuno me ne aveva parlato. Quel ciondolo che i miei le avevano regalato perchè era cosi importante? Troppe domande che giravano nella mia mente! Non potevo continuare cosi, tra poco sarei scoppiata, dovevo andar via di corsa.
- e tu che cosa sei??- mi chiese Ian cercando di sbirciare il mio ciondolo.
- cosa sono??? ma di che stai parlando??- chiesi io.
- cosa di che cosa sto parlando? il tuo ciondolo che colore è?- insistette lui.
- io non ho ricevuto nulla...mi dispiace..- dissi io sconsolata.
- come non ha ricevuto nulla??ma non vi erano stati dati un ciondolo per ogni ragazza?? - chiese il signor Greefire sorpreso.
- mi dispiace di questo inconveniente ma appunto ho voluto questo incontro per spiegarti, come capo dei mentori e come amico, vedi l'altra mia figlia non è come Keira quindi abbiamo taciuto con lei. Darle il ciondolo sarebbe stata solo l'ennesima prova del suo fallimento.- si giustifico frettolosamente mio padre, guardandomi accigliato.
- fallimento che parola  adatta mio caro amico,  ma succede anche nelle migliori famiglie di avere una pecora nera..- disse il signore.
Ma per chi mi aveva preso, io ero come tutti loro, non potevo più farcela avrei rischiato molto a stare li, ma sapevo che i miei mi avrebbero punito severamente se avessi solo parlato o fatto per andarmene.
- si  sai come sono fatto...il nome dei Berford prima di tutto, anche tu ci tieni al tuo prestigio o sbaglio? a proposito come sta la vostra pecora nera?- disse mio padre scherzando.
- Alexander sta bene ha 40 anni ormai ma di mettere la testa apposto proprio non se ne parla, è sempre li a Magnolia’s Park, avevo pensato che potesse andar bene per fare da mentore. Ma sempre meglio uno come lui che una ragazzina senza poteri, ecco perchè non l'ho mai vista.. -rispose Greefire.
-poteri??- chiesi io tutto ad un tratto,  di quali poteri stavano parlando.
- si poteri Zoe quelli che tu non hai! sai tutta la nostra famiglia viene da un mondo parallelo detto Terra delle due Lune perchè se ne vedono due, una bianca e una rossa, tutti i ragazzi con i poteri vengono addestrati da un mentore, i Berford sono molto potenti su quella terra, da anni la nostra famiglia è una delle più importanti ma tu sei stata la nostra più grande delusione, perchè non sei nata come tua sorella Keira, perchè non poteva nascere solo lei!- disse mia madre sull'orlo delle lacrime.
- ah io sarei una delusione! voi invece che non mi avete mai dato attenzione neanche per un attimo! io vi avrei delusi?? mi fate schifo!- dissi urlando.
- non osare rivolgerti a tua madre e a me cosi!! Tu non sai quello che stai dicendo, non osare mancarmi di rispetto!- disse mio padre furioso, l'avevo fatta grossa ma per una volta non me ne importava, loro mi avevano mentito, non mi avevano mai voluto, quelle parole di mia madre poi mi avevano trafitto, non sarei mai dovuta nascere? come poteva una madre dire una cosa del genere alla propria figlia?
- forse è meglio che ti calmi papà, è solo invidiosa perchè non è come me..vedrai che le passerà- disse mia sorella affiancando il padre.
- io invidiosa? forse barbie non ti sei resa conto che non vorrei essere come te neanche per un secondo- io e mia sorella non andavamo per nulla d'accordo, forse la mia gelosia ne era un pò la causa.
- invidiosa perchè io ho dei poteri, sai perchè andavamo fuori ogni fine settimana e tu no? era perchè papà mi presentava come sua unica figlia, mi esercitavo con i miei poteri sai li avevo gia dalla culla ecco perchè sono speciale e tu non vali nulla.- disse lei smorfiosa.
Adesso mi spiegavo tutto, non ci potevo credere e io che mi nascondevo pure, alla fine cercai di trattenermi ma scoppia di rabbia e tutti i soprammobili iniziarono a volare creando un piccolo tornado.
- ehi Keira smettila!- disse mio padre guardando preoccupato mia sorella.
- ma non sono io papà...- disse lei sconcertata guardandomi.
- sei contento adesso papà, se solo mi avessi prestato un minimo di attenzione sapresti che anche io sono speciale, ma certo ignoriamo la figlia non perfetta!- dissi urlando.
Tutti mi guardarono sconcertati, mi calmai piano piano tutto tornò al suo posto.
- da quanto tempo va avanti questa cosa?- disse mia madre avvicinandosi a me.
- da quando avevo 5 anni e papà la prima volta porto fuori Keira per il weekend..ero cosi nervosa che feci scoppiare il vaso di fiori!- dissi io distrutta ogni volta che usavo i miei poteri mi sfinivano.
- perchè non ce l'hai mai detto?- disse mio padre guardandomi torvo.
- e perchè mai avrei dovuto? mi hai detto tante di quelle volte che non valevo niente, e pensavo che questo non avrebbe fatto la differenza, anzi mi avresti rinchiusa in qualche posto per farmi curare...- dissi io piangendo.
- ma tesoro cosa dici? 5 anni com'ho fatto a non accorgermi di nulla!!- disse mia madre fintamente dispiaciuta - sai per noi avere una figlia senza poteri era una grossa delusione, ma adesso che li hai è tutta un altra storia…- disse lei tutta contenta.
- No questo non cambia nulla, perché anche se non li avessi avuti saremmo dovute essere uguali…- dissi io arrabbiata, che importanza aveva, se anche non li avessi avuti mi avrebbero dovuto voler bene non trattarmi come una nullità.
- Ok adesso che abbiamo chiarito che anche lei ha dei poteri, dovremmo trovarle un mentore…- disse il signor Greenfire, forse rimasto sbarlodito dalla nostra discusione.
- Forse è meglio che prima riceva il suo ciondolo voi che ne dite?- disse Joseph che fino a quel momento era stato il più taciturno.
-Certo hai ragione..- disse mio padre, sembrava che fosse veramente dispiaciuto, non so se per la figura che aveva fatto oppure per il suo comportamento nei miei confronti. Apri la mano e fece comparire dal nulla il ciondolo.
- Ok adesso prendilo e vediamo…- disse Keira tutta infastidita.
Lo presi in mano e quasi tremavo, e non succedeva nulla? Lo aprii piano e notai che il ciondolo al suo interno era per metà bianco e per metà rosso.
-          Allora che colore è?- chiese mia madre.
-          Non capisco, voi mi avete detto che sarebbe dovuto essere o bianco o rosso no?- chiesi io.
-          Si, perché cosa c’è che non va?- chiese il signore con fare stupido.
-          Guardate voi..- dissi io passando il ciondolo a Greenfire.
-          Bene bene abbiamo un caso di Rewhi Moon..- disse prendendolo tra le mani.
-          Rewhi Moon? Cosa sarebbe?- chiese mia sorella stupita.
-          Significa che tua sorella è una ragazza speciale perché ha in se alcune doti dei Red Moon e altre dei White Moon..ecco perché una manifestazione tardiva dei suoi poteri..- mio padre mi guardava stupito, poi si rivolse al signor Greefire – rimane adesso un problema so che tutti i mentori sono occupati come si fa?- chiese tutto preoccupato.
-          Bhe ci sarebbe sempre Alexander anche se non so se acceterebbe…

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: saramik