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Autore: Hutcher92    12/08/2013    1 recensioni
Zoey ha 16 anni, è carina, intelligente ed è una strega grazie alla mamma, che le ha passato i poteri prima di morire.
Lei non può dirlo a nessuno, ma quando il suo segreto sarà svelato tutti le andranno contro con atti di bullismo...tranne Louis Tomlinson, che la difenderà davanti a tutti e in seguito sboccerà l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Zoey Summers era appena entrata nel cortile della scuola, si gettò dietro le spalle i lunghi capelli marroni e si lisciò la gonna marrone della divisa scolastica. Era appena entrata che tutta la scuola si girò a guardarla. Lei finse indifferenza e continuò a camminare.
-"Cavolo, ma perchè mi guardano?"-pensò.
Lei era un adolescente normale, ascoltava musica, aveva un debole per le boy band, era dolce, intelligente e creativa...senza contare che era una strega.
Anche sua madre lo era prima di morire quando Zoey aveva 10 anni, ma aveva avuto il tempo di passarle i poteri. Questo glielo aveva detto il padre, un uomo dagli occhi spenti che non parlava mai della moglie forse proprio perche non sapeva fosse una strega fino a prima della sua morte e ora si teneva a distanza dalla figlia. Qualche volta guardava la mamma mentre leggeva i tarocchi alle donne del palazzo o quando invocava una dea misteriosa.
Zoey amava queste cose, sopratutto quando per i suoi 10 anni la mamma le regalò un mazzo di tarocchi.
La madre le diceva sempre:
-Certa gente è cattiva Zoey, non apprezza le persone diverse, non aver paura di loro, ma sii cauta-
Così per tanti anni Zoey aveva tenuto il segreto ma ora sospettava che lo avessero scoperto.
Un ragazzo biondo la urtò e non le chiesse nemmeno scusa.
Le ragazze la indicavano e ridevano. Al suono della campanella tutti i ragazzi si precipitarono dentro la scuola e lei venne spinta, urtata, gente che le calpestava le scarpe, perciò uscì dalla calca e aspettò, con le lacrime agli occhi che fossero entrati tutti.
Raggiunse la sua classe e la professoressa di storia stava spiegando la lezione del giorno: Medioevo.
Zoey aprì il libro e finse di seguire, ma dentro si tormentava di domande...chi aveva detto a tutti il suo segreto? E come aveva fatto a scoprirlo? Aprì la borsa per prendere una bottiglia d'acqua e capì dove tutti avevano letto i suoi segreti: la sua agenda.
Dentro c'erano incantesimi, risultati di carte, lei la portava sempre nella borsa...qualcuno doveva averla presa...ma chi? A fine lezione, la professoressa chiese se c'erano domande e Danielle, una ragazza alta e bionda chiese:
-Prof, ma nel Medioevo le streghe come le uccidevano?-
Zoey si girò di scatto.
Era stata Danielle. Lo sentiva.
Si erano sempre odiate fin dalle elementari, quando Danielle scarabbocchiò il disegnio che stava facendo Zoey e la ragazza per tutta risposta le appiccicò una gomma nei capelli. Strano come un litigio tanto stupido fosse durato tanti anni.
-Venivano impiccate o bruciate- rispose la prof.
Quando suonò la campanella Danielle si avvicinò a Zoey e le sussurrò
-"Attenta al fuoco"- Zoey la trattenne.
-Sei stata tu, vero?-
-No, tesoro, io l'ho solo sentito dire
- Danielle si liberò dalla stretta e se ne andò, ma Zoey sapeva che era stata lei.
Le ore trascorsero lente e all'ora di pranzo tutta la scuola si riversò nella mensa. Zoey mangiava sempre sola.
Mentre cercava un tavolo libero dopo aver riempito di cibo il vassoio qualcuno le fece lo sgambetto.
Lei cadde sulle ginocchia e il vassoio cadde a terra sporcando il pavimento.
Zoey si girò in preda alla rabbia, ignorando le risate della scolaresca.
A farle lo sgambetto era stato un ragazzo dell'ultimo anno, Zayn. Giocava a pallavolo, era alto, atletico e bello. Il ragazzo che tutte tranne lei vorrebbero avere.
-PERCHE LO HAI FATTO?- Gridò Zoey.
-Mi stavo stiracchiando, strega, che c'è, vuoi trasformarmi in un rospo?-
Disse sorridendo.
Con uno scatto improvviso le tirò i capelli e lei invece di dargli un pugno come avrebbe voluto scoppiò a piangere.
Non sapeva perche la trattessero così. Una ragazza le tirò addosso una bottiglia di plastica e Zayn la spinse facendola cadere.
Gli occhiali neri della ragazza volarono via fino ad arrivare ai piedi di un ragazzo, lui li raccolse e si mise davanti a Zayn.
Era alto e magro, con i capelli marroni corti e gli occhi azzurri.
-Lasciala stare- disse al moro.
-"Perchè mi difende?"- si chiese Zoey ancora stesa a terra. Il ragazzo si girò a guardare il pavimento sporco di cibo.
-Sei stato tu?- chiese a Zayn -cosa mangerà ora?-
-Beh non le fa male non mangiare....è così grassa- disse la ragazza che le aveva tirato la bottiglia.
Era troppo, Zoey si alzò e corse via dalla mensa, con lo stomaco che brontolava e il cuore tremante. Si andò a sedere sulla poltrona del bidello, in fondo al corridoio. Poi una voce allegra la richiamò.
-Ehi, ragazza, dove sei? Ho i tuoi occhiali!- Lei si fece vedere e il ragazzo che l'aveva difesa si avvicinò.
Era davvero bello, aveva un viso molto dolce, una bocca carnosa e splendidi occhi azzurri.
Si sedette accanto a lei e le ridiede gli occhiali.
-Mi chiamo Louis Tomlinson-
-Io sono Zoey...Zoey Summers-
Lui sorrise ma poi si incupì. -Scusa per mio fratello, a volte è davvero un coglione-
-Zayn è tuo fratello?- chiese Zoey incredula.
-Si, scusalo ti prego, non sa accettare le diversità-
Lei arrossì
-Lo sai anche tu allora?-
Lui annuì e le sorrise. Si guardarono negli occhi per un tempo che pareva infinito, lei non riusciva a staccare lo sguardo da quegli occhi così sinceri e belli.
La campanella spezzò l'incanto di quel momento.
Lui le prese le mani e le disse:
-Zoey, ascolta, non lasciare che la gente ti impedisca di fare le cose che ti piacciono solo perchè ai loro occhi sembrano strane, se tutti praticasselo la magia e tu no saresti comunque strana, cerca di capirli. Non sono un esperto ma ti dico che devi continuare a farlo se ti piace-
Zoey tremava, non aveva mai conosciuto un ragazzo che le venisse a dire quelle parole.
Lui intanto strappò un foglio di carta e ci scrisse sopra un numero.
-Questo è il mio numero, chiamami se ti senti sola o se qualcuno ti da fastidio, ok?-
Lei sorrise accettando il foglio e lui tornò in classe, lasciandola lì, con un pezzo di carta stretto al cuore, aspettando che si decidesse a rallentare. CIAO RAGAZZI SONO L'AUTRICE, GRAZIE PER LE VISUALIZZAZIONI CHE STATE DANDO ALLA MIA FF, SE AVETE CONSIGLI O SE VOLETE DIRMI SOLO SE VI è O NON VI è PIACIUTA, FATE UNA RECENSIONE, MI RACCOMANDO
  
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