RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Arrivati
a questo punto, credo proprio che la storia supererà i dieci
capitoli, ma non
si protrarrà ancora per molto poiché sto
abbozzando un’altra long piuttosto
ostica da strutturare e voglio essere in grado di dedicarmici in tutta
libertà.
Ah,
un avvertimento: linguaggio sessualmente esplicito a gogò.
La fyccinara p0rn
ch’è in me si è data alla pazza gioia,
se non altro per giustificare il rating
xD.
Buona lettura (si spera)!
Quando,
alle dodici e trentaquattro minuti del giorno dopo, Zitao e Jongdae si
presentano a casa Kim, i due uomini esibiscono quella che
eufemisticamente si
può definire una pessima cera. Entrambi più
pallidi del solito, con occhiaie
violacee a marcare gli zigomi e palpebre gonfie di sonno, si concedono
qualche
minuto davanti all’uscio di casa per tentare di rendersi
presentabili.
“Lu
Han
mi preoccupa” sbadiglia Jongdae, raddrizzandosi il colletto
della camicia. “Stanotte
è stato così irrequieto, non
si è dato pace nemmeno per un secondo. Non mi
stupirei se anche i vicini
avessero sentito i suoi squittii” si abbassa a guardare lo
scoiattolo sistemato
dentro la gabbietta che tiene in mano.
Lu Han,
quasi avesse capito le parole del padrone, sospende la sua
attività di
rosicchiamento compulsivo di una ghianda e solleva il musetto in
direzione
dell’uomo, la testa inclinata leggermente a sinistra.
“Tsk”,
fa
spallucce Zitao, “sono di ben altro tenore e volume gli squittii che i nostri dirimpettai hanno
avuto il piacere di
ascoltare. La potenza delle tue corde vocali mi sorprende ogni volta di
più,
tesoro” e sbatte le ciglia, civettuolo.
“Potrei
dire
lo stesso delle dimensioni del tuo arnese, Taozi” replica
l’altro senza fare
una piega. “Chissà, magari in un universo
parallelo esiste un mio alter ego
che è un cantante lirico di successo” fantastica
mentre suona il campanello.
“Io ti
preferisco in versione Frankenstein Junior [1]”
l’altro si passa una mano tra i
capelli aggrovigliati, specchiandosi sul quadrante del proprio orologio
da
polso per ammirare il risultato.
“Come
sei
gentile, Aigor [2]”
viene
colpito da quello che vorrebbe essere un pugno virile sulla spalla.
“Che c’è,
fai l’offeso? Non è colpa mia se vi somigliate!
Gli occhi da civetta sono gli
stessi, sulla gobba possiamo lavorarci-”
Fa appena in
tempo a posare a terra la gabbietta di Lu Han che l’altro gli
salta addosso,
sovrastandolo grazie al suo metro e ottantatré di
forza bruta.
“Pietà!”
boccheggia Jongdae, a metà tra il riso isterico e
l’allarmato. “Attento a non
spaventare Minseok, sta dormendo” indica
l’occupante della seconda
gabbietta, stretta tra le dita di Zitao.
L’animale,
però, continua imperterrito a ronfare arrotolato su se
stesso.
“Un’altra
parola sulla mia presunta somiglianza con quello sgorbio e mi
vedrò costretto
ad usare il mio bastone da wushu contro di te, Chenzi”
sussurra l’uomo,
assottigliando gli occhi.
“E’
una
minaccia o una promessa? Perché potrebbe persino piacermi,
sai” risponde con
una strizzata d’occhio allusiva.
“Maiale”.
“Ha
parlato
l’esibizionista che si eccita a venire scopato contro la
portafinestra senza tende
della nostra sala da pranzo, per la gioia dei guardoni del palazzo di
fronte”.
Il loro diverbio
amoroso viene interrotto da uno scalpiccio e un armeggiare di chiavi
proveniente da dietro la porta d’ingresso, che viene aperta e
rivela la
figurina sottile e slanciata di Chanyeol.
“Ciao,
piccolo elfo. Dove hai lasciato Legolas?” lo saluta Jongdae
con un sorriso da
un milione di watt dipinto in volto.
“Zio
hobbit!”
esclama gioiosamente il bambino, facendosi prendere in braccio.
“Legolas non è
venuto perché Aragorn l’ha invitato a un picnic al
parco di Minas Tirith. Tu
invece perché non hai portato Frodo?”
Zitao,
rimasto in disparte, non sa se offendersi per essere stato bellamente
ignorato
dal nipote -sangue del suo sangue!- o se vomitare arcobaleni nel vedere
i due
nanerottoli (Jongade lo ridurrebbe al silenzio affermando che nella
botte
piccola c’è il vino buono) confabulare su Il
Signore degli Anelli, loro passione comune. Gli fa piacere
che Chanyeol sia
così affezionato al suo compagno, ma una vocina dentro di
sé non può fare a
meno di protestare che dovrebbe essere lui
lo zio preferito del bambino.
“Purtroppo
è
impegnato, deve raccogliere carote con Sam [3] tutto il giorno.
Guarda però chi è
venuto con me: un bellissimo panda gigante che ha messo su il broncio
perché un
certo piccolo elfo non gli è ancora saltato al collo come al
solito. Che dici,
glielo diamo un bel bacione con lo schiocco per consolarlo?”
Jongdae gli si
avvicina, un sorrisetto sghembo più eloquente di mille
parole.
“Scusa,
zietto,
non volevo farti diventare triste. Ti voglio bene~” Chanyeol
si sporge verso di
lui e gli posa un bacio umido sulla guancia. “Pace?”
Lo zio si
limita ad annuire in silenzio, gli occhi improvvisamente lucidi. Mentre
il
bambino, accucciato sullo zerbino, si diverte a ricoprire gli
scoiattoli di
moine e vezzeggiativi, Jongdae intreccia una mano alla sua e Zitao lo
sente
mormorargli dolcemente all’orecchio che è
troppo cresciuto per permettersi di
essere sentimentale.
“Entrate,
dai” li invita Chanyeol, ricordandosi
ch’è maleducazione far aspettare gli
ospiti sull’ingresso. “I nonni sono già
qui”.
“Minseokkie,
la vuoi questa?”
Chanyeol,
seduto a gambe incrociate sul tappeto del soggiorno, offre
all’animaletto una
ghianda pescata da un sacchetto regalatogli apposta dagli zii: sanno
quanto gli
piace dar da mangiare a Lu Han e Minseok (che Jongin ha ribattezzato
Cip e
Ciop, con somma indignazione di Zitao).
Lo
scoiattolo però snobba il succulento stuzzichino e
preferisce dedicarsi
all’accurata pulizia della sua coda, vaporosa e di un bel
color castagna come
il resto della pelliccia.
“Uffa,
sei
proprio noioso” il bambino gli fa la linguaccia e sposta la
sua attenzione
sulla gabbietta poco distante. “Lu Hannie, tu invece la vuoi
la ghianda, vero?
Tu sì che sei simpatico…”
Lu Han, con
il suo magnifico manto biondo miele, gli dà soddisfazione;
accetta di buon
grado l’offerta e una volta finito di mangiare si mette a
saltellare
vivacemente da un lato all’altro della gabbia. Chanyeol
infila un dito tra le
grate per giocare, ma rimane deluso perché
l’animale non corre a farsi fare i
grattini come sperato; anzi, se possibile i suoi gesti si fanno ancora
più
frenetici. Agita le zampine, muove la testa a scatti, squittisce
incoerentemente. Chanyeol aggrotta le sopracciglia, confuso.
“Squik
squik
squiken?[4]”
prova a comunicare con lui nel segretissimo linguaggio
degli scoiattoli. “Perché sei così
nervoso oggi?”
“Squiken
squik squiken!” risponde a tono l’amico peloso. “Perché mi hanno separato da
Minseok!”
“Squikin?
Squiky. Squiken squik squiky?” il bimbo spalanca gli occhi. “Davvero? Non è giusto. Vuoi
che ti aiuto a
liberarti?”
Nel
frattempo, seduti attorno al tavolo della cucina -sparecchiata da
Chanyeol,
ch’è un bravo ometto di casa- stanno gli adulti,
impegnati a sorbire caffè
solubile e a scambiarsi confidenze (meno Jongdae, momentaneamente
eclissatosi
in bagno). Sehun e Zitao, da bravi gemelli monozigoti,
chiacchierano
tra di loro, fianco a fianco come fossero ancora uniti dal cordone
ombelicale.
Jongin li osserva, un pochino geloso della loro intesa, e il suo
sguardo viene
intercettato dai suoceri.
“Sehun
ci ha
raccontato che la tua ultima mostra sta riscuotendo un notevole
successo”
inizia il discorso Joonmyun, con la gentilezza che lo caratterizza.
“Ehm”,
arrossisce il genero, preso in contropiede, “non lo definirei
notevole. Ho
ricevuto qualche recensione positiva e alcune offerte di lavoro. Sehun
esagera
sempre”.
“Non
direi,
caro. Certo, questo attempato dirigente scolastico”, accenna
a se stesso con un
certo divertimento, “non se ne intende granché di
arte, ma le tue fotografie sono
davvero belle. Ho letto le critiche a cui ti riferisci: ti paragonano a
Testino, David Bailey, Annie Leibovitz [5]. Non
è mica poco, soprattutto
considerata la tua giovane età”.
“Fotografare è l’unica cosa che ho sempre
voluto… e saputo fare. Non ho altri
talenti” si schermisce, una mano a massaggiarsi la nuca in
segno d’imbarazzo.
“Ti
sottovaluti un po’ troppo, ragazzo mio” interviene
Kyungsoo. “Sei un
professionista in via di affermazione, un bravissimo padre -basta
vedere il
modo in cui guardi Chanyeol per rendersene conto- e un genero che tutti
i
nostri amici ci invidiano” sorride incoraggiante.
“Nonché il migliore dei
mariti, a sentire nostro figlio”.
“Ma
Kai...”
non aggiunge altro, sempre più a disagio.
“A
nessuno di
noi importa, men che meno a Sehun e Chanyeol: non hanno occhi che per
te, ti
adorano” ribatte Kyungsoo.
“Non
devi
mai metterlo in dubbio” aggiunge Joonmyun.
All’altro
lato del tavolo i due gemelli, ignari delle paturnie di Jongin,
ridacchiano
come teenager con gli ormoni in subbuglio.
“A
Jongdae
piace quando lo lego e gli bendo gli occhi” rivela Zitao a
bassa voce. “La
notte scorsa ha avuto così tanti orgasmi che dal quarto in
poi ho smesso di
contarli. Dovresti vedere com’è ridotta la mia
schiena, tutta un graffio! Non
che mi lamenti, sia chiaro”.
“Jongin
invece ha un debole per i vibratori. Ogni volta che ne usiamo uno
strilla
peggio di Meg Ryan in Harry ti presento
Sally [6]:
infinitamente
meglio di un porno,
parola mia. Fortuna che la nostra camera è insonorizzata,
altrimenti Yeollie
sarebbe rimasto traumatizzato ancora prima di nascere” ride
sotto i baffi
Sehun.
“Ma
dimmi un
po’, a Kai cosa piace?” bisbiglia malizioso.
Le
confidenze -piccanti e non- cessano bruscamente a causa di uno squittio
spacca
timpani proveniente dal salotto, che gela all’istante i
commensali e fa accorrere
Jongdae,con la zip
dei jeans ancora
tirata giù. Dallo stipite della porta fa capolino Chanyeol,
occhi spalancati e
un’espressione atterrita in viso.
“Tesoro,
cos’è successo?” domandano
all’unisono Jongin e Sehun.
Un altro
squittio, più assordante e accorato del precedente, risponde
al posto del
bambino.
“C’è
un
problema” farfuglia lui, nel panico. “Gli
scoiattoli… Lu Han”.
[1] Questo
FJ (http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_Junior).
[2] LOL,
povero Zitao xD. (http://frankensteinjunior.files.wordpress.com/2011/11/large-young-frankenstein-blu-rayx31.jpg)
[3] Riferimento a Lo Svarione degli Anelli. Un must, se
non l’avete ancora visto!
[4] Kronk
insegna. (http://www.youtube.com/watch?v=SIinEz1QFz8)
[5] Famosissimi
fotografi di moda, che è
appunto il ramo in cui opera Jongin.
[6] Scena che ha
fatto
la storia del cinema xD. Il film è semplicemente stupendo. (http://www.youtube.com/watch?v=ywMviR3nq8g)
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
A presto (mi
auguro)!