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Autore: Il_Genio_del_Male    12/08/2013    5 recensioni
Tutte le famiglie normali sono simili; ogni famiglia bizzarra lo è a modo suo.
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kai, Kai, Sehun, Sehun, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
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RATING: Arancione (per sicurezza).

PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen, KyungMyun, FanXing, XiuHan, YunJae.

GENERE: Commedia, Demenziale, Fluff, Sentimentale.

AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non è detto ma ci proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.

DISCLAIMER: Nessun membro degli EXO e dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma vabbè); fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo.

NOTE: Tutto è nato dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun. Ovviamente la mia Musa s’è fatta prendere un pochino la mano ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.

Arrivati a questo punto, credo proprio che la storia supererà i dieci capitoli, ma non si protrarrà ancora per molto poiché sto abbozzando un’altra long piuttosto ostica da strutturare e voglio essere in grado di dedicarmici in tutta libertà.

Ah, un avvertimento: linguaggio sessualmente esplicito a gogò. La fyccinara p0rn ch’è in me si è data alla pazza gioia, se non altro per giustificare il rating xD.

Buona lettura (si spera)!

 

 

 

 

 

Quando, alle dodici e trentaquattro minuti del giorno dopo, Zitao e Jongdae si presentano a casa Kim, i due uomini esibiscono quella che eufemisticamente si può definire una pessima cera. Entrambi più pallidi del solito, con occhiaie violacee a marcare gli zigomi e palpebre gonfie di sonno, si concedono qualche minuto davanti all’uscio di casa per tentare di rendersi presentabili.

“Lu Han mi preoccupa” sbadiglia Jongdae, raddrizzandosi il colletto della camicia. “Stanotte è stato così irrequieto, non si è dato pace nemmeno per un secondo. Non mi stupirei se anche i vicini avessero sentito i suoi squittii” si abbassa a guardare lo scoiattolo sistemato dentro la gabbietta che tiene in mano.

Lu Han, quasi avesse capito le parole del padrone, sospende la sua attività di rosicchiamento compulsivo di una ghianda e solleva il musetto in direzione dell’uomo, la testa inclinata leggermente a sinistra.

“Tsk”, fa spallucce Zitao, “sono di ben altro tenore e volume gli squittii che i nostri dirimpettai hanno avuto il piacere di ascoltare. La potenza delle tue corde vocali mi sorprende ogni volta di più, tesoro” e sbatte le ciglia, civettuolo.

“Potrei dire lo stesso delle dimensioni del tuo arnese, Taozi” replica l’altro senza fare una piega. “Chissà, magari in un universo parallelo esiste un mio alter ego che è un cantante lirico di successo” fantastica mentre suona il campanello.

“Io ti preferisco in versione Frankenstein Junior [1]” l’altro si passa una mano tra i capelli aggrovigliati, specchiandosi sul quadrante del proprio orologio da polso per ammirare il risultato.

“Come sei gentile, Aigor [2]” viene colpito da quello che vorrebbe essere un pugno virile sulla spalla. “Che c’è, fai l’offeso? Non è colpa mia se vi somigliate! Gli occhi da civetta sono gli stessi, sulla gobba possiamo lavorarci-”

Fa appena in tempo a posare a terra la gabbietta di Lu Han che l’altro gli salta addosso, sovrastandolo grazie al suo metro e ottantatré di forza bruta.

“Pietà!” boccheggia Jongdae, a metà tra il riso isterico e l’allarmato. “Attento a non spaventare Minseok, sta dormendo” indica l’occupante della seconda gabbietta, stretta tra le dita di Zitao.

L’animale, però, continua imperterrito a ronfare arrotolato su se stesso.

“Un’altra parola sulla mia presunta somiglianza con quello sgorbio e mi vedrò costretto ad usare il mio bastone da wushu contro di te, Chenzi” sussurra l’uomo, assottigliando gli occhi.

“E’ una minaccia o una promessa? Perché potrebbe persino piacermi, sai” risponde con una strizzata d’occhio allusiva.

“Maiale”.

“Ha parlato l’esibizionista che si eccita a venire scopato contro la portafinestra senza tende della nostra sala da pranzo, per la gioia dei guardoni del palazzo di fronte”.

Il loro diverbio amoroso viene interrotto da uno scalpiccio e un armeggiare di chiavi proveniente da dietro la porta d’ingresso, che viene aperta e rivela la figurina sottile e slanciata di Chanyeol.

“Ciao, piccolo elfo. Dove hai lasciato Legolas?” lo saluta Jongdae con un sorriso da un milione di watt dipinto in volto.

“Zio hobbit!” esclama gioiosamente il bambino, facendosi prendere in braccio. “Legolas non è venuto perché Aragorn l’ha invitato a un picnic al parco di Minas Tirith. Tu invece perché non hai portato Frodo?”

Zitao, rimasto in disparte, non sa se offendersi per essere stato bellamente ignorato dal nipote -sangue del suo sangue!- o se vomitare arcobaleni nel vedere i due nanerottoli (Jongade lo ridurrebbe al silenzio affermando che nella botte piccola c’è il vino buono) confabulare su Il Signore degli Anelli, loro passione comune. Gli fa piacere che Chanyeol sia così affezionato al suo compagno, ma una vocina dentro di sé non può fare a meno di protestare che dovrebbe essere lui lo zio preferito del bambino.

“Purtroppo è impegnato, deve raccogliere carote con Sam [3] tutto il giorno. Guarda però chi è venuto con me: un bellissimo panda gigante che ha messo su il broncio perché un certo piccolo elfo non gli è ancora saltato al collo come al solito. Che dici, glielo diamo un bel bacione con lo schiocco per consolarlo?” Jongdae gli si avvicina, un sorrisetto sghembo più eloquente di mille parole.

“Scusa, zietto, non volevo farti diventare triste. Ti voglio bene~” Chanyeol si sporge verso di lui e gli posa un bacio umido sulla guancia. “Pace?”

Lo zio si limita ad annuire in silenzio, gli occhi improvvisamente lucidi. Mentre il bambino, accucciato sullo zerbino, si diverte a ricoprire gli scoiattoli di moine e vezzeggiativi, Jongdae intreccia una mano alla sua e Zitao lo sente mormorargli dolcemente all’orecchio che è troppo cresciuto per permettersi di essere sentimentale.

“Entrate, dai” li invita Chanyeol, ricordandosi ch’è maleducazione far aspettare gli ospiti sull’ingresso. “I nonni sono già qui”.

 

 

“Minseokkie, la vuoi questa?”

Chanyeol, seduto a gambe incrociate sul tappeto del soggiorno, offre all’animaletto una ghianda pescata da un sacchetto regalatogli apposta dagli zii: sanno quanto gli piace dar da mangiare a Lu Han e Minseok (che Jongin ha ribattezzato Cip e Ciop, con somma indignazione di Zitao).

Lo scoiattolo però snobba il succulento stuzzichino e preferisce dedicarsi all’accurata pulizia della sua coda, vaporosa e di un bel color castagna come il resto della pelliccia.

“Uffa, sei proprio noioso” il bambino gli fa la linguaccia e sposta la sua attenzione sulla gabbietta poco distante. “Lu Hannie, tu invece la vuoi la ghianda, vero? Tu sì che sei simpatico…”

Lu Han, con il suo magnifico manto biondo miele, gli dà soddisfazione; accetta di buon grado l’offerta e una volta finito di mangiare si mette a saltellare vivacemente da un lato all’altro della gabbia. Chanyeol infila un dito tra le grate per giocare, ma rimane deluso perché l’animale non corre a farsi fare i grattini come sperato; anzi, se possibile i suoi gesti si fanno ancora più frenetici. Agita le zampine, muove la testa a scatti, squittisce incoerentemente. Chanyeol aggrotta le sopracciglia, confuso.

“Squik squik squiken?[4]” prova a comunicare con lui nel segretissimo linguaggio degli scoiattoli.  “Perché sei così nervoso oggi?”

“Squiken squik squiken!” risponde a tono l’amico peloso. “Perché mi hanno separato da Minseok!”

“Squikin? Squiky. Squiken squik squiky?” il bimbo spalanca gli occhi. “Davvero? Non è giusto. Vuoi che ti aiuto a liberarti?”

Nel frattempo, seduti attorno al tavolo della cucina -sparecchiata da Chanyeol, ch’è un bravo ometto di casa- stanno gli adulti, impegnati a sorbire caffè solubile e a scambiarsi confidenze (meno Jongdae, momentaneamente eclissatosi in bagno). Sehun e Zitao, da bravi gemelli monozigoti, chiacchierano tra di loro, fianco a fianco come fossero ancora uniti dal cordone ombelicale. Jongin li osserva, un pochino geloso della loro intesa, e il suo sguardo viene intercettato dai suoceri.

“Sehun ci ha raccontato che la tua ultima mostra sta riscuotendo un notevole successo” inizia il discorso Joonmyun, con la gentilezza che lo caratterizza.

“Ehm”, arrossisce il genero, preso in contropiede, “non lo definirei notevole. Ho ricevuto qualche recensione positiva e alcune offerte di lavoro. Sehun esagera sempre”.

“Non direi, caro. Certo, questo attempato dirigente scolastico”, accenna a se stesso con un certo divertimento, “non se ne intende granché di arte, ma le tue fotografie sono davvero belle. Ho letto le critiche a cui ti riferisci: ti paragonano a Testino, David Bailey, Annie Leibovitz [5]. Non è mica poco, soprattutto considerata la tua giovane età”.

“Fotografare è l’unica cosa che ho sempre voluto… e saputo fare. Non ho altri talenti” si schermisce, una mano a massaggiarsi la nuca in segno d’imbarazzo.

“Ti sottovaluti un po’ troppo, ragazzo mio” interviene Kyungsoo. “Sei un professionista in via di affermazione, un bravissimo padre -basta vedere il modo in cui guardi Chanyeol per rendersene conto- e un genero che tutti i nostri amici ci invidiano” sorride incoraggiante. “Nonché il migliore dei mariti, a sentire nostro figlio”.

“Ma Kai...” non aggiunge altro, sempre più a disagio.

“A nessuno di noi importa, men che meno a Sehun e Chanyeol: non hanno occhi che per te, ti adorano” ribatte Kyungsoo.

“Non devi mai metterlo in dubbio” aggiunge Joonmyun.

All’altro lato del tavolo i due gemelli, ignari delle paturnie di Jongin, ridacchiano come teenager con gli ormoni in subbuglio.

“A Jongdae piace quando lo lego e gli bendo gli occhi” rivela Zitao a bassa voce. “La notte scorsa ha avuto così tanti orgasmi che dal quarto in poi ho smesso di contarli. Dovresti vedere com’è ridotta la mia schiena, tutta un graffio! Non che mi lamenti, sia chiaro”.

“Jongin invece ha un debole per i vibratori. Ogni volta che ne usiamo uno strilla peggio di Meg Ryan in Harry ti presento Sally [6]: infinitamente meglio di un porno, parola mia. Fortuna che la nostra camera è insonorizzata, altrimenti Yeollie sarebbe rimasto traumatizzato ancora prima di nascere” ride sotto i baffi Sehun.

“Ma dimmi un po’, a Kai cosa piace?” bisbiglia malizioso.

Le confidenze -piccanti e non- cessano bruscamente a causa di uno squittio spacca timpani proveniente dal salotto, che gela all’istante i commensali e fa accorrere Jongdae,con  la zip dei jeans ancora tirata giù. Dallo stipite della porta fa capolino Chanyeol, occhi spalancati e un’espressione atterrita in viso.

“Tesoro, cos’è successo?” domandano all’unisono Jongin e Sehun.

Un altro squittio, più assordante e accorato del precedente, risponde al posto del bambino.

“C’è un problema” farfuglia lui, nel panico. “Gli scoiattoli… Lu Han”.

 

 

 

 

[1] Questo FJ (http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_Junior).

[2] LOL, povero Zitao xD. (http://frankensteinjunior.files.wordpress.com/2011/11/large-young-frankenstein-blu-rayx31.jpg)

[3] Riferimento a Lo Svarione degli Anelli. Un must, se non l’avete ancora visto!

[4] Kronk insegna. (http://www.youtube.com/watch?v=SIinEz1QFz8)

[5] Famosissimi fotografi di moda, che è appunto il ramo in cui opera Jongin.

[6] Scena che ha fatto la storia del cinema xD. Il film è semplicemente stupendo.  (http://www.youtube.com/watch?v=ywMviR3nq8g)

 

Vi lascio il link della mia pagina Facebook, se mai vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse assistere in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).

A presto (mi auguro)!

   
 
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