Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ciel__    12/08/2013    6 recensioni
- Sofia, Sofia..- Mi accarezzò con l’indice la guancia. -Lo sai che odio vederti così triste, ma io non posso proprio fare niente.-
Matto. Pazzo. Maniaco.
- Potresti liberarmi.- dissi decisa.
- E da cosa dovrei liberarti? - domandò ironicamente confuso.
- Da te.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo sette:Finzione.
 
 

Vieni da me, in sogno 
vieni e salvami. 
Sì, lo so, non posso sbagliarmi 
e forse sono troppo testardo. 
Il nostro amore è... 

follia
.

 
Madness- Muse
 

 
 
 
Non volevo più pensare, vedere, sentire.. Avevo semplicemente distrutto ogni cosa e non avevo più la forza di andare avanti, non se Sofia non era più al mio fianco.. Era come vivere in un posto in cui era tutto nero.
Strizzai le palpebre, io avevo paura di quel nero.
Tanta, troppa.
Nonostante tutto non volevo aprire gli occhi perché mi faceva più paura la realtà che mi aspettava fuori dalla mia stanza, per quello mi nascondevo come un codardo in camera mia.
Per quello mi ero rannicchiato sotto le coperte con gli occhi serrati e le lacrime calde, semplicemente perché avevo paura.
- Federico.. Così mi fai preoccupare! Perché non vuoi uscire? E’ tutto il giorno che sei lì, dimmi almeno qualcosa per essere sicura che tu stia bene.. Ti prego!- mi chiese disperata Sonia.
Via, via, via! Doveva andarsene via.
- Via!- gridai trattenendo a stento le lacrime.
- Ma Federico non hai fatto né colazione né pranzo e vuoi saltare anche la cena?- domandò preoccupata.
Cosa mi interessava del cibo? E mia madre aveva per caso qualche importanza?
No.
Sarei morto per mancanza di cibo, ma io non mi sarei mai mosso da quella posizione, l’unica che mi poteva rassicurare almeno un po’.
- Federico non puoi- fu interrotta dal suono del campanello. –Vado a vedere chi è e poi ne riparliamo, ok?- mi disse senza ottenere nessuna risposta da parte mia.
Mi nascosi di più sotto il lenzuolo leggero; volevo solo dormire, magari per il resto della vita.
Sentii la voce ovattata di mia madre che parlava con qualcuno.
- Sonia per caso Sofia è qui in casa? Quando io e mio marito siamo tornati per pranzo non c’era e sua sorella ha detto che neanche al pomeriggio era in casa.. Sto incominciando a preoccuparmi..-
Scostai malamente la coperta e appoggiai l’orecchio alla porta.
Sofia non si era più fatta vedere?
E’ colpa mia. Il respiro che si faceva più affannoso, le mani che tremavano.. Dovevo stare calmo.
-Mi dispiace Celeste, ma di qui non è passata.. Vuoi che chieda a Federico?- domandò Sonia alla madre di Sofia.
- Oh sì, ti prego!- rispose la donna.
Indossai frettolosamente un jeans una canottiera e uscii dalla stanza prima dell’arrivo di mia madre.
- Federico.. Ma che..?-
- Vado a prendere Sofia.- dissi anticipando la sua domanda.
Mi infilai di corsa le scarpe e feci per andarmene.
- Sai dov’è Sofia?- mi chiese apprensiva la madre.
Mi fermai, la guardai.
- Credo di sì. -
 
Il primo posto a cui avevo pensato era il tetto.
Il nostro primo bacio.
Dolore, altro dolore.
Salii velocemente le due rampe di scale e arrivai alla fine del piccolo corridoio dell’ultimo piano, scostai la tenda che copriva una porta, l’aprii e feci in fretta tutte le scale trovando aperte le due porte dei rispettivi piani.
Vidi un corpo steso a terra.
Vidi Sofia stesa a terra.
Il labbro inferiore cominciò a tremarmi e cominciai a piangere silenziosamente mentre mi chinavo verso di lei lentamente.
No…
No.
No!
- Oh mio Dio! Cosa ti ho fatto Sofia…- riuscii a dire tra un singhiozzo e l’altro.
Mi avvicinai di più.
Sentii il suo respiro caldo, tastai il collo: c’era battito.
- Sofia…?-
Silenzio.
- Sofia…?
- Mmmhha.. Cosa vuoi brutto barbone? Non ho soldi!-
- Brutto barbone? Sofia..- la scossi. – Sofia! Svegliati!-
Aprii a lentamente gli occhi se li stropicciò con le mani e io l’abbracciai forte.
- Grazie al cielo! Pensavo che tu fossi morta!- urlai dalla gioia.
- Federico? Ma che cazz? No, aspetta.. Togliti subito da me!- urlò rendendosi conto della situazione. Si alzò in fretta e furia.  – Ma come ti permetti di augurarmi la morte! Non si può neanche dormire in pace! Vattene subito via o giuro chiamo la polizia!- mi urlò imbestialita.
La guardai con gli occhi lucidi e un sorriso da ebete.
-HO DETTO CHE TE NE DEVI ANDARE!- Mi urlò ancora più forte.
Non mi interessava, lei era viva.
Viva.
Si avvicinò a me e mi diede un pugno in faccia, tre pestaggi in un solo giorno: record.
- VATTENE!-
Io che non smettevo di sorridere.
- VIA!- un altro pugno.
Finii a terra e mi sforzai di sorridere ancora. Si chinò su di me per il colpo finale, ma io l’agguantai per i polsi. Cominciò a divincolarsi, ma io la strinsi di più al mio petto.
- Lasciami! Lasciami! Ti sei già scordato quello che è successo oggi, eh? Ho detto di lasciarmi brutto bastardo!-
Calci, pugni.. Io non l’avrei lasciata se prima non avesse ascoltato quello che avevo da dire.
Un bacio a fior di labbra, veloce che mandò la ragazza in confusione per alcuni secondi e poi riprese a divincolarsi.
- Cos’è ti mancavano le labbra di una ragazza e sei venuto da me? Aiuto! Mi stanno violentando! Aiuto!-
- Ma io non ti sto violentando!- urlai di rimando.
- Chi può dirlo, magari un giorno lo farai e io sto solo anticipando le cose.. Aiuto! Aiuto! Mamma, Papà! Aiuto!-
Mi girai, lei sdraiata sull’asfalto con i polsi e le gambe intrappolate dalla mia presa.
- Allora hai intenzione di violentarmi davvero! AIUTO! AIUTO! AI- le tappai la bocca con la mano. Per quanto l’amavo quelle urla mi stavano perforando i timpani.
- Sofia calmati! Lasciami parlare e giuro che ti libererò!-
Continuò per pochi minuti a dibattersi e poi si arrese.
- Ti sei calmata?-
Puntò gli occhi dietro di me.
- Lo prendo per un sì- la liberai.
Si massaggiò i polsi.
- Scusa..- mormorai.
- Che vuoi?- disse mettendo le mani dietro la testa e rimanendo sdraiata a guardare il cielo.
Dovevo trovare le parole giuste se volevo farmi perdonare.
- Sul serio ti sei innamorata di me e hai trovato incredibilmente irresistibile il mio bacio?- chiesi a bruciapelo.
Esempio di come quella NON sia una frase con le fantomatiche “parole giuste”.
Fa’ che non se la prenda, fa’ che non se la prenda..Ripetevo al mio cervello.
Vidi la ragazza arrossire di colpo.
- Io-io… Stronzo del cazzo se volevi prendermi in giro non avresti dovuto mettere sù tutta questa messinscena! Ora, VATTENE!- mi urlò alzandosi.
- Prima pensavo che tu fossi morta..- dissi a bassa voce - Era come rivivere un incubo dove io ero il colpevole, di nuovo. Se fossi morta anche tu io.. io non so cosa avrei fatto..-
I suoi occhi su di me.
- Perché non mi hai mai detto di tuo fratello?- aggiunse delicata Sofia.
Mi sdraiai di fianco a lei.
- Come lo hai saputo?-
- Tua madre..-
Respiro profondo.
- Sinceramente non lo so.. E perché tu non mi hai mai detto di quello che ti succedeva a scuola?-
Si voltò a guardarmi.
- Sinceramente non lo so. - rispose ritornando a fissare il cielo.
- Sei ancora arrabbiata con me?-
- Ci sono cose che non si posso dimenticare..- mi disse sospirando.
- Un giorno mi potrai mai perdonare?- chiesi con molta ansia.
- Non lo so. Non lo so proprio Federico. Forse, magari un giorno saremo finalmente amici, ma in questo momento non saprei cosa dirti..- mi rispose sincera.
- Però ora rispondimi: eri veramente innamorata di me?-
Si spostò su un fianco a guardarmi, era maledettamente bella.
- Oh, mio Federico pendevo dalle tue dolci labbra!- disse mimando un’ attrice di poco talento.
Risi.
Mi guardò più intensamente.
- Diciamo che mi stavi un po’ simpatico.- concluse.
- Un po’? Solo un po’?-
- Esattamente. -
- Se è così..-
Presi a farle il solletico sui fianchi, ma lei non accennò a ridere.
- Non soffro il solletico.- mi ricordò con ovvietà.
Mossi le dita lentamente sulla sua guancia e lei scoppiò a ridere come una forsennata.
- L’unica persona al Mondo che soffre il solletico sulle guancia!- risposi divertito.
- T-ti prego… Smet-tt..ila.. Smettila!- cercò di urlare.
Smisi di torturala e lei si fece improvvisamente seria.
- Non dovrei perdonarti così facilmente..-
- Non è quello che hai fatto. Sofia, so che ti servirà del tempo e io potrò aspettare quanto vuoi.. Nel frattempo odiami pure, appendi una mia foto sulla tua porta e usala come tiro al bersaglio, intanto io troverò un modo per liberarti e una volta riuscito potremmo parlare di perdono.. O qualcosa di più..- dissi avvicinandomi sempre di più a lei.
- Oh, Federico Sagace non ci provare!- chiarì voltandosi dall’altra parte.
Mi misi a ridere e lei si rigirò.
- E quella cazzata del: “ho fatto tutto questo perché ti amo” è una cazzata giusto?- mi chiese con gli occhi bassi.
- Direi che quello che pende dalle labbra di qualcuno ora sono io. E la mia non è una cotta adolescenziale!- risposi ridendo.
- Ehy! Non osare prendere in giro i miei sentimenti!- disse con il sorriso tra le labbra.
Mi avvicinai.
- Ti amo. – le sussurai dolcemente.
- E io no! Vedi di far strappare quel contratto e potrei anche pensare di rivolgerti la parola!- disse alzandosi e dirigendosi alle scale. –Ah, vedi di ricordarti che io sono ancora arrabbiata con te! E non ridere!- rispose piccata.
- Ma tu NON sei arrabbiata con me!- dissi ridendo ancora.
- Invece sì! Non sottovalutarmi Federico, oggi sono stata buona, ma non sarà sempre così. Ho già perdonato abbastanza..- disse l’ultima frase con un aria talmente triste che mi convinsi a prenderla sul serio. – Ci si vede!- mi salutò come i militari e scomparve nelle scale.
Subito dopo rividi una testa riccioluta spuntare dall’entrata.
- Mi ero scordata di chiederti una cosa: Piaciuti i miei pugni?-
Rise e se ne andò velocemente non lasciandomi il tempo di ribattere.
 
Ho già perdonato abbastanza..
Possibile che soffrisse così tanto?
 
Sofia
 
Finzione.
Non ero forse la maestra nel fingere?
Federico mi avrebbe sciolto il contratto e io sarei scappata il più lontano possibile dalla città; sarei andata a vivere a Bergamo con i miei cugini o a Trieste con mia zia.
Era troppo difficile e complicato per una che come me aveva vissuto seguendo gli ordini delle persone, la soluzione migliore era quella di scappare e rifarmi una nuova vita. Non avevo la forza né di perdonare né di andare avanti.
Schifosa codarda.
 
E poi c’era Federico..
 
Sapevo di avere il coraggio di dimenticarlo, cancellarlo, ma ci sarei mai riuscita davvero? Ci avevo provato tante volte e in altrettante avevo miseramente fallito.
Strinsi i pugni.
Non potevo cambiare decisione, non potevo.
 
Ero semplicemente convita che non vedendolo più lui avrebbe finalmente lasciato il mio cuore.
 
- Oh Sofia! Ma dove ti eri cacciata?- mi domandò mia madre apprensiva.
- Emm.. Mi sono addormentata in terrazzo..- mugugnai a testa bassa.
- Ci si può veramente addormentare in un posto del genere? Non sai quanto ci hai fatto spaventare..!-
A quella frase l’abbracciai d’istinto.
- Conoscendovi ti sarai preoccupata solo tu..- dissi un po’ malinconica staccandomi dall’abbraccio.
- Si vede che non li conosci bene.. Quel vecchio orso di tuo padre ha fatto il giro di tutto il centro città e tua sorella, non dirglielo però, ha chiamato il suo fidanzato per dare una mano nella ricerca.- mi confidò orgogliosa.
- Secondo me ha chiamato il fidanzato solo per vederlo! Che poi.. telefonare il proprio moroso.. Non poteva andare direttamente lei a cercarmi?- dissi ridacchiando.
- Poteva non fare niente.. Sofia accontentati.- concluse mettendo le verdure a bollire.
- Beh, almeno tu non hai perso tempo nella “ricerca” e hai preparato da mangiare..- constatai con una punta di vittimismo.
- Ma l’ho fatto per te, perché tu- cercò di ribattere dispiaciuta.
- Lo so mamma, ti ringrazio molto.- la interruppi sedendomi a tavola. – A proposito non è che potrei andare dalla zia a Trieste?- aggiunsi rimanendo vaga. Mia madre si voltò e mi guardò sorpresa.
- E perché vorresti andare da Stella?-mi chiese incredula.
- Per passare le vacanze.. Sai, non sopporto più il caldo di questa città..-
- Sofia tu non mi convinci per niente! Ti comporti in uno modo troppo strano per i miei gusti ultimamente e questo fatto di voler andare a Trieste non mi è molto chiaro..- disse scrutando intensamente i miei occhi.
- Ultimamente? Ma se ho passato tutta la settimana a studiare!- mi giustificai.
- Sì, ma con Federico.. Bah, fai quello che ti pare, ma ti serve il prima il permesso di tua zia e tuo padre.- rispose riprendendo ad armeggiare con il cibo.
- Sei la migliore!- esclamai alzandomi a posarle un bacio sulla guancia.
- Oh, ma tesoro sei tu la migliore! Ti meriti di andare ovunque tu voglia, quindi se è questo che desideri allora cercherò di accontentarti, va bene?-
- Certo mammina!-
Rise.
- E ora non fare la leccapiedi però! Aiutami invece a cucinare scansafatiche!- disse dandomi una sculacciata.
Sarei andata da mia zia e sarei rimasta con lei per tutta l’estate e poi mi sarei inventata qualcosa per rimanere lì per sempre.
Difficile, impossibile, io dovevo farcela.
 
E dopotutto avevo dei genitori stupendi e una sorella orgogliosa che non voleva ammettere il suo bene per me, ma loro c’erano, la mia famiglia c’era..
 
Forse ce l’avrei veramente fatta a scappare dal mio passato.



Angolo autrice:

Ma buon pomeriggio care lettrici!
Tadàà (?) colpo di scena da parte di Sofia (?) Insomma, prima dice una cosa a Federico e poi ne fa un'altra.. Come andrà a finire questa storia? La ragazza si starà solo mettendo nei guai o è la scelta giusta?
Bah,non so .___. 

Comunque voi recensite ragazze! Mi mancano i capitoli da 8\7 recensioni D°: Mica vi mangio è.é Mi basterebbe anche un: "Carina" oppure "Bruttina" come volete, basta che mi fate sapere, intesi? *Le minaccia ù.ù*

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito (*^*) che hanno messo la storia tra le seguite, ricordate, preferite e le lettrici fantasma.
Ringrazio anche chi ha messo questa umile storiella nelle seguite e poi l'ha tolta.. Scusate per la mia incapacità D:

(Ps: lo so il capitolo è un po' cortino.. Mi farò perdonare con il prossimo u.u 
♥)

Ciel__ 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ciel__