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Autore: AmeliaRose    12/08/2013    3 recensioni
Billie Piper, una giovane e attraente donna inglese, viene lasciata dal suo fidanzato Matt prima dell'anno nuovo. Decide così di trasferirsi nel centro di Londra e li, incontrerà un uomo affascinante e misterioso.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie Piper, David Tennant, Matt Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo


 

L'uomo perdona e dimentica;
la donna perdona soltanto.
Philippe Gerfaut
 
01 Aprile 2013.
 
La campanella suonò annunciando la fine della lezione e la fine della giornata. Dopo un breve applauso congedai i miei alunni. Devo dire che oggi è stata una giornata fortunata per quanto riguarda le prove del balletto, nessuno aveva sbagliato un passo e tutto era filato liscio come l'olio. Presi la mia borsa e uscii dall'aula, i corridoi erano pieni di studenti e questo m'impediva di muovermi velocemente. Sarò sincera, odio tutto questo casino, tutta questa gente ammucchiata e tutto questo parlare e parlare. Sbuffai, il mio umore non era migliorato da ieri, dopo quello che David mi ha detto sono di cattivo, anzi meglio dire pessimo umore. Ma come si può darmi torto? Mi aveva offesa e mancata di rispetto! Per colpa sua ieri mi sono chiusa in casa a piangere per poi passare la giornata davanti a film romantici e strappalacrime con in mano una vaschetta di gelato da un chilo. E la giornata si è conclusa ancora peggio dato che Matt si è rifatto sentire. Abbiamo  parlato per mezz'ora, più che altro del più e del meno. Era lucido e non aveva tirato fuori la storia del messaggio telefonico. Può essere che non se lo ricordi nemmeno? Ultimamente è tutto un Matt, David, Matt, David. Sembra un cerchio chiuso, Matt che cercava di tornare insieme e David... forse era troppo presto per iniziare una nuova relazione. 
Sentii qualcuno prendermi per un braccio e senza rendermene conto mi trovai nella sala professori. 
 
-Grazie per avermi salvata Arthur" dissi mentre mi massaggiavo il braccio dolorante. "Ma la prossima volta, se ci sarà, sii più delicato". Arthur cominciò a ridere, lo guardai male. Che aveva da ridere?
 
-Scusami Billie, usare le maniere forti era l'unica cosa da fare per salvarti da quel casino" disse con un alzata di spalle.
 
-Grazie di nuovo" dissi sorridendo. Arthur si passò una mano tra i capelli e mi fissò.
 
-Senti Billie non sono affari miei certo ma posso sapere cosa è successo esattamente con David?" mi irrigidì. David ha parlato con lui?
 
-David ha parlato veramente con te?" chiesi sorpresa e un po' infastidita. Arthur scosse la testa.
 
-No. Ha chiamato Jenna in un momento in cui stavamo assieme" rispose il ragazzo guardandomi negli occhi.
 
-Non sono affari tuoi Arthur" dissi acida, come poteva chiedermelo? Siamo amici è vero ma chiedere questo è troppo.
 
-Forse hai ragione Billie, non sono affari miei. Ma sono tuo amico! E come amico è normale che io mi preoccupi per te" disse in tono serio. Mi sentii in colpa. Alla fine era mio amico da un po' di tempo e anche se è poco meritava un po' di fiducia. "Posso sapere se la cosa si può risolvere? Tu e David sembrate completarvi, si non vi vedo sempre ma quelle poche volte che vi vedo ho questo impressione. Siete destinati a stare insieme." disse guardandomi negli occhi. "A volte per andare avanti bisogna perdonare e dimenticare. Vale la pena fare questo per la persona che si ama". Perdonare e dimenticare. Fosse facile. Ogni persona ha i suoi tempi e di certo non si può dimenticare dall'oggi al domani un'offesa e una mancanza di rispetto. "Io vado, passa una bella giornata". Arthur se ne andò lasciandomi da sola, non si sentiva nessun rumore in corridoio, segno che gli alunni erano tutti usciti dalla struttura scolastica. Uscii dall'aula insegnanti, avevo ragione, erano tutti usciti. Uscii da scuola e mi incamminai verso casa, alzai lo sguardo verso il cielo e vidi delle nuvole bianche dalla forma strana ricoprire l'intero cielo. Faceva leggermente caldo e la cosa non mi dispiaceva affatto, dopo tutto quel freddo e pioggia ci meritavamo un po' di caldo. Passai davanti alla libreria di David e vidi il cartello girato su chiuso, strano perché di solito a quest'ora teneva il negozio aperto. Forse stava male per quello che era successo? Mi stupii di me stessa, mi stavo preoccupando per lui dopo quello che era successo. Magari è un segno che mi manca? O forse è un segno di cambiamento? 
Arrivai davanti all'edificio dove vivo, presi le chiavi e aprii il portone. Salii le scale e lo vidi, David era seduto davanti alla mia porta. Appena mi vide si alzò e mi venne in contro. Mi stava aspettando a quanto pare.
 
-Ciao Billie" disse in tono dolce.
 
-Ciao David" risposi distogliendo gli occhi da lui. Guardarlo mi faceva male.
 
-Voglio parlare con te" disse sollevandomi il mento permettendomi così di guardarlo negli occhi.
 
-Ma non mi dire".
 
-Voglio chiarire questa faccenda una volta per tutte" disse deciso. Notai nei suoi occhi del dolore.
 
-Non lo so" dissi con voce tremante.
 
-Ti prego Billie, ti prego accetta".
 
-Tu hai detto..."
 
- Si, so cosa ho detto" disse interrompendomi "Ma non lo pensavo davvero, ero arrabbiato, non ragionavo e ho detto una cazzata". Sembrava sincero. Cosa dovevo fare? Accettare di parlare con lui e di chiarire o non accettare e lasciare che finisca? Con David mi sono trovata benissimo, non avevo mai trovato in vita mia un uomo come lui. E se Arthur avesse ragione? Se io e David ci completassimo davvero? "Ti prego Billie" sussurrò. Mi guardò negli occhi e il crollo a questo punto era inevitabile. 
 
-Va bene" risposi in un sussurro. David sorrise.
 
-Vediamoci al Pétrus* stasera, alle otto e mezza. Va bene per te questo posto e quest'ora?" chiese sempre sorridendo.
 
-Si, va benissimo". Pétrus, ha scelto un ristorante di classe e romantico. Si vuole fare perdonare per davvero.
 
-Perfetto, a stasera Billie". Mi diede un bacio sulla guancia e salì le scale ed entro in casa. Rimasi davanti alla porta un bel po'. Avevo fatto bene? E se fosse finita male?
 
-Cara sei giovane. Perdonare a volte è l'unica cosa da fare se la persona che ti ha fatto un torto è importante per te". Mi girai verso la signora Prescott, a quanto pare aveva origliato la mia conversazione con David. Ma non importava, era la seconda volta che mi davano un consiglio del genere nello stesso giorno. Sorrisi, forse sarebbe andata bene. 
 
 
*Pétrus: è un famoso ristorante di classe di Gordon Ramsay (se non erro) che si trova a Belgravia. Il menù offre per la maggior parte piatti europei.
 

Angolo Autrice:
Ed eccoci qua con il nuovo capitolo. Scusate per il ritardo con cui ho postato il capitolo ma finalmente il trasloco sta finendo.
Ho una avviso da darvi. Questo molto probabilmente sarà l'ultimo capitolo del mese perché appunto questa settimana mi trasferisco definitivamente e devo aspettare che i tecnici arrivino nella nuova casa a mettere la linea internet. Non so per quanto non aggiornerò ma spero di cuore che ci sarete al mio ritorno. Grazie per tutte le recensioni che mi avete scritto, per i complimenti e per il vostro tempo che spendete nel leggere i miei capitoli. Ringrazio anche le persone che hanno messo tra le seguite/preferite/ricordate la storia e ringrazio anche quelle persone che leggono solamente.
Spero di rivedervi presto.
   
 
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