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Autore: Lisikki_666    12/08/2013    0 recensioni
Che giornata di m***a. O almeno, per la maggior parte delle persone. Ero nel pieno del mio "periodo" -sì, chiamiamolo così- vampirista.
Sapete... quei tizi che si vestono come i vecchi vampiri ottocenteschi dei film.
Che sanno che è tutta una finzione... ma si divertono. Perché i vampiri sono fighi.
Mangiano uccidendo, e si divertono. E' una cosa carina.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Che giornata di merda. O almeno, per la maggior parte delle persone. Ero nel pieno del mio "periodo" -sì, chiamiamolo così- vampirista.
Sapete... quei tizi che si vestono come i vecchi vampiri ottocenteschi dei film.
Che sanno che è tutta una finzione... ma si divertono. Perché i vampiri sono fighi.
Mangiano uccidendo, e si divertono. E' una cosa carina.
Ero sul solito autobus numero due, diretta verso la stazione. Per cosa? non lo so. volevo solo andarmene da qualche parte, osservare il paesaggio che mi scorreva davanti agli occhi, ed abbandonare, anche se solo per qualche minuto, la vita.
Nonostante l'autobus fosse pieno, riuscì ad appoggiarmi sul fondo dell'autobus.
Sentivo la pioggia battere violentemente su quella scatola di metallo.
Sospiro.
Gente di tutti i tipi era accatastata davanti a me.
Dai più tranquilli, che indossavano abiti sobri dagli altissimi marchi industriali cinesi, ai più audaci ricoperti di lustrini.
Che schifo.
Ormai nessuno segue più se stesso.
Che sia fuori moda?
Una signora anziana truccata pesantemente mi guardò come se fossi l'anticristo.
alzai un sopracciglio, e cominciò a squadrarmi.
Feci uno di quei sorrisi da stronzi, con tanto di denti vampireschi in bella mostra, e lenti a contatto rosse.
Non mi guardò più.
In compenso, attirai l'attenzione di qualcun'altro ben più interessante.
Un ragazzo mi aveva visto. Un ragazzo diverso.
Lasciò il suo posto -che venne immediatamente rioccupato da una mummia in tailleur blu acceso- per raggiungermi in fondo.
"Che bei denti"
alzai lo sguardo. Aveva i capelli rasati da una parte, come usa adesso. Ma sembrava lo avesse fatto solamente per gusto personale.
"Oh... è il tuo colore naturale di occhi?" sorrise leggermente.
Alzai il sopracciglio -è un gesto che faccio spesso- con aria interrogativa.
Lo notò. "Ti do per caso fastidio?" Un altro sorriso, più ampio del primo. Come se si divertisse a vedermi in difficoltà nel relazionarmi con lui.
Scossi la testa. Almeno avevo qualcuno di Anormale da ascoltare. E forse, con cui parlare.
"Vieni spesso su quest'autobus? non ti avevo mai notata"
"Preferisco camminare"
"Oh! ma allora sai parlare" si avvicinò, parandosi davanti a me, e parlando più piano, in modo che lo sentissi solo io. "Hai anche una bella voce"
Alzai gli occhi al cielo. Odio queste sciocchezze.
"Ascolta, se stai cercando di abbordarmi, stai solo perdendo tempo."
"umh... sei fidanzata?"
"No."
"E allora... puoi anche parlare con un disgraziato come me, no?" Rise.
Era una bella risata, dopotutto.
"Che tipo di musica ascolti?" Appoggiò una mano sul mio fianco.
Cercai di non farvi troppo caso. "EBM"
"umh... Conosci gli Psyclon Nine?"
Mi si illuminarono gli occhi spontaneamente -purtroppo per me, la musica è il mio taboo-
lo guardai fisso.
"Aaaah! Li conosci, eh? tieni" mi porse un auricolare.
Rimasi ferma, nell'indecisione se accettare o meno.
Mi posizionò dolcemente l'apparecchio nell'orecchio.
Mi sussurrò all'altro "Ci voleva tanto?"
Lo allontanai leggermente, spintonandolo.
Rise, e mise Suicide Lullaby.
Amo quella canzone.
E' come se ogni sogno, paura, inquietudine umana venisse messa insieme, e concentrata in pochi suoni.
emplicemente sublime.
Chiusi gli occhi, ascoltando.
Mi sentii sollevare dolcemente, cullata dalla canzone...
senza accorgermi che in realtà mi stava abbracciando, mettendomi inevitabilmente in punta di piedi, visto che era più alto di me.
Finì la melodia, riaprii gli occhi, ricatapultandomi nella realtà.
"c... cosa stai facendo?"
si stacco leggermente, ma tenendomi ancora saldamente per i fianchi.
Mi guardò negli occhi. Era così vicino...
così vicino... da sfiorarmi le labbra... toccarle...
"EMH!!! ne sei proprio sicuro??" Mi scostai. "Non credo sia il caso..."
"Perché no?"
Mi accarezzo il viso col dorso della mano. "Sei... così diversa... così strana..."
Aveva fatto centro con le parole giuste, ed ovviamente, cedetti.
"o... ok, ma non qua."
Spalanco gli occhi. Erano blu chiari, incorniciati di nero.
"Davvero?"
Sorrise.
"qui vicino c'è casa mia. va bene?"
Annuii.
Dopo pochi minuti eravamo davanti alla porta del suo appartamento:
niente di speciale... il solito appartamentino scrauso del ragazzo che si è rotto il cazzo dei genitori.
Mi riprese per i fianchi. "Tu fai la pratica per assottigliare la vita, coi corsetti?"
"Sì... si nota tanto?"
"Ah, ah... lo adoro."
Mi accarezzò.
"Lo trovo decisamente sensuale." Rise
Appoggiai le mani sulle sue spalle.
Mi baciò con la lingua. i piercing mi facevano leggermente il solletico.
Si tolse la camicia nera.
"Ti va se ci trasferiamo sul letto?"
Senza aspettare una mia risposta, mi prese per mano, trascinandomi in camera da letto. Si sedette contro lo schienale.
Lo guardai. Ok, lo ammetto. un po' mi piaceva. Ma abbastanza per farci sesso??
"cosa stai lì in piedi a rimuginare? Dai... ho visto con che occhi mi guardi... so che lo desideri anche tu"
Salii sul letto, e mi misi a cavalcioni, sedendomi sulle sue gambe.
Mi slacciò il corsetto, assaporando ogni centimetro della mia carne messa a nudo.
"Wow"
Sorrisi, piuttosto compiaciuta. Mi chinai su di lui, per baciarlo.
Cominciò ad accarezzarmi il sedere. Come poteva cominciare a toccare così presto?? Dovevo mettermi in pari.
Sfiorai con le dita il capezzolo, mentre mi spostavo per leccare l'altro.
Ansimava dolcemente.
-Non... non mi hai neanche detto come ti chiami...-
-Io...- Alzai la testa. -...ma ti sembra il momento??-
Rise. -E in quale momento, se no?- Mi sfiorò il mento con due dita, avvicinando il mio viso al suo. 
-Chiamami solo Lisikki.- 
Slacciai i pantaloni, scivolando lentamente con le dita.
-Beh, Lisikki, che dire... piacere di...AH!!-
-Ssssh... fa un po' di silenzio.-
-Ma... io... Aaah... oh, Lisikki...-
Tornai a guardarlo negli occhi, cercando di imprimermi nella mente il più possibile la sua espressione.
Mi sdraiò sul letto, mettendosi sopra di me. Mi baciò sul collo, passando ogni tanto anche la lingua.
Mi alzò la gonna.
-S.. subito?-
-Sssh... fa un po' di silenzio.-
  
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